solo una premessa alcuni parlano di sicurezza da decenni altri da poco, ma avanti cosi
da corriere.it
l Consiglio dei ministri oggi deve esprimersi sul NUOVO PACCHETTO, DIVISO in quattro ddl
Norme sicurezza: scippatori come mafiosi
I reati che provocano allarme sociale vengono equiparati a quelli commessi dalle cosche e dai terroristi
Controlli di polizia (Emmevì) ROMA - Alla fine per il pacchetto sicurezza è arrivato il momento della verità: oggi il Consiglio dei minsitri deve prendere una decisione definitiva. Fonti di palazzo Chigi sottolineano l’importanza della riunione che dovrà prendere "decisioni estremamente rilevanti" e sottolineano che, anche dopo la pubblicazione dello studio sull’incidenza economica della mafia, è necessaria "una risposta forte e articolata alla criminalità". Il provvedimento nel frattempo è stato suddiviso in quattro parti, ma alcune delle norme contenute nei provvedimenti che saranno all'esame del Consiglio dei ministri continuano a non convincere la sinistra radicale e la Rosa nel pugno: si profilano dunque alcune astensioni. Intanto, tra le misure, è stata inserita anche una stretta contro gli ubriachi al volante. L'annunciato ddl sulla prostituzione slitta invece alla prossima settimana.
QUATTRO DDL AL CONSIGLIO MINISTRI - Alla fine il pacchetto sicurezza si «è fatto in quattro». Tanti sono infatti i differenti disegni di legge: 1 «Disposizioni in materia di illegalità diffusa e di sicurezza dei cittadini»; 2 «Disposizioni in materia di reati di grave allarme sociale e di certezza della pena»; 3 «Misure di contrasto alla criminalità organizzata»; 4 «Adesione dell'Italia al Trattato di Prum ed istituzione della banca dati nazionale del Dna».
Una divisione, spiegano fonti ministeriali, dovuta alla necessità di accorpare materie più omogenee ed alla maggiore gestibilità in Parlamento di quattro diversi ddl rispetto ad un unico provvedimento.
PENE SEVERE PER UBRIACHI ALLA GUIDA - Nel ddl sulla certezza della pena sono state inserite modifiche al codice penale per inasprire le pene nei confronti degli automobilisti ubriachi o drogati. Chiunque al volante sotto l'effetto di alcol o droghe provoca un omicidio colposo è punito con la reclusione da tre a dieci anni (oggi ci sono pene da uno a cinque anni). Nel caso di condanna per omicidio colposo o lesioni colpose a più persone, poi, «è sempre disposta la confisca del veicolo salvo che appartenga a persona estranea al reato». In questi casi le circostanze attenuanti non possono esser ritenute prevalenti.
I REATI DA ALLARME SOCIALE COME QUELLI DI MAFIA - Nello stesso ddl i reati che provocano allarme sociale (tra gli altri, furto, scippo, rapina, violenza sessuale, pedofilia, incendio boschivo) vengono equiparati ai reati di mafia o di terrorismo. E, dunque, per gli imputati ci dovrà essere il processo immediato e chi verrà condannato in primo grado non potrà più far ricorso al patteggiamento in appello. In questo modo, quando la condanna sarà definitiva, scippatori, rapinatori, ecc. non potranno più avere la sospensione della pena o godere delle misure alternative al carcere consentite dalla legge Saraceni-Simeone a chi è condannato in via definitiva a meno di tre anni.
TRE ANNI PER CHI ADESCA MINORI SU INTERNET - Attenzione è dedicata anche ai minori. La reclusione da uno a tre anni è prevista per chi, «allo scopo di sedurre, abusare o sfruttare sessualmente un minore di anni 16», intrattiene con lui, anche attraverso la rete internet o altri mezzi di comunicazione, una relazione «tale da carpire la fiducia del minore». E pene fino a tre anni sono previste per chi si avvale di un minore di 14 anni per mendicare oppure permette che il minore mendichi.
ESPULSIONI PIÙ FACILI - Viene quindi potenziato poi lo strumento dell'espulsione. Verrà dato il potere ai prefetti (finora lo aveva solo il ministro) di espellere cittadini comunitari quando sia in gioco la pubblica sicurezza.
PIÙ POTERI AI SINDACI - Ai sindaci viene concessa la possibilità di emettere ordinanze nei casi di attentato alla sicurezza urbana o di fatti che arrechino grave pregiudizio al decoro urbano. TESTIMONI GIUSTIZIA ASSUNTI IN P.A. - Il ddl sulle misure di contrasto alla criminalità organizzata inasprisce le misure patrimoniali, come le confische dei beni ai mafiosi e cancella il patteggiamento in appello. Inoltre, chi denuncerà estorsioni o darà un importante contributo nella lotta a mafia, 'ndrangheta o camorra, potrà ottenere un posto di lavoro nella pubblica amministrazione. NASCE BANCA DATI DEL DNA - Un disegno di legge apposito istituisce poi presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza un archivio in cui confluiranno i profili del Dna, che saranno conservati «per 40 anni dall'ultima circostanza che ne ha determinato l'inserimento». Il Dap avrà invece il laboratorio centrale per la banca dati, cui spetterà la «tipizzazione del profilo del Dna e la conservazione dei campioni biologici dal quale vengono estratti i profili». Campioni che saranno conservati per 20 anni. Il controllo della banca dati è affidato al garante per la protezione dei dati personali. STRETTA CONTRO TIFOSI VIOLENTI - In campo anche misure contro i tifosi violenti. Si prevede che chiunque, nei luoghi in cui si svolgono le partite è trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro. SINISTRA RADICALE E RNP CRITICI - Le misure messe a punto non piacciono però alla sinistra radicale ed alla Rosa del pugno, che annunciano battaglia. Almeno sette i punti contestati: il giro di vite sulla custodia cautelare; la banca dati del dna; i poteri di espulsione dati al prefetto; i maggiori poteri ai sindaci; il contrasto penale al disordine urbano; l'inasprimento delle pene anti-accattonaggio minorile.
un vero peccato che il governo si dimetta proprio ora..![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ecco un provvedimento che va nella giusta direzione!![]()
C'è già qualcuno dell'opposizione...pardon della maggioranza che dice che non è stato deciso proprio niente, (vedi Ferrero).
Il cdx può godersi le ferie visto che c'è chi fa opposizione al posto loro!
Non passa provvedimento senza che qualcuno della maggioranza si affretti a smentire o a manifestare in piazza.
nonostante sia di fazione completamente opposta ammetto che sarebbe una buona legge, ognitanto capita.![]()
Odio la nebbia !!!
e ti pareva ne facessero una...
vabbe
Nel testo pene più severe per pedofili e ubriachi al volante
Pacchetto sicurezza, il governo rinvia
Slitta a martedì il varo. Ferrero: «Troppe divergenze sul provvedimento». Quattro i ministri che si smarcano
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Controlli di polizia (Emmevì) ROMA - Il governo di spacca sulla sicurezza. Il Consiglio dei ministri non è riuscito a trovare l'accordo sul pacchetto presentato dai ministri Giuliano Amato (Interno) e Clemente Mastella (Giustizia), all'ordine del giorno della riunione di martedì: il Cdm ha così «avviato l'esame» del pacchetto sicurezza, come recita il comunicato di Palazzo Chigi. Per il varo vero e proprio e «consentire la più larga convergenza sui testi» da parte dei membri del governo, il voto definitivo è slittato a martedì prossimo.
DISACCORDO E RINVIO - Anche se alla fine della riunione alcune dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio avevano fatto intendere che il provvedimento fosse stato varato dal governo, malgrado alcune astensioni (quattro, secondo le parole del ministro), in realtà le tensioni tra i membri dell'esecutivo sarebbero state molto alte. «Non si è votato nulla perché ci sono stati vari pareri critici su vari elementi, e su varie proposta di aggiunta. Così si deciso di passare al prossimo Consiglio dei ministri», è stato il commento del ministro per la Solidarietà, Paolo Ferrero. Alcune delle norme previste non hanno convinto la sinistra radicale e la Rosa nel Pugno. Come ha confermato un altro ministro, la radicale Emma Bonino, che ha riferito che di fronte alle numerose riserve e ai rischi di spaccatura del governo, Prodi ha chiesto un ripensamento del pacchetto e un rinvio: «Quello che è avvenuto - spiega - è che c'è stato un lungo dibattito, con accenti molto critici da parte mia e non solo, e non è stato approvato alcunché. Il pacchetto sicurezza sarà all'ordine del giorno della seduta di martedì proprio per i suggerimenti, le resistenze le incongruenze notate nel corso del lungo dibattito. Alla fine di questo dibattito il presidente del Consiglio ha concluso che l'esame era stato utile sia in termini di rilievi critici che di suggerimenti e che necessitava di una riscrittura e di un ripensamento».
QUATTRO DDL - Il provvedimento è stato suddiviso in quattro parti, ognuna delle quali dà vita a un disegno di legge: 1. «Disposizioni in materia di illegalità diffusa e di sicurezza dei cittadini»; 2. «Disposizioni in materia di reati di grave allarme sociale e di certezza della pena»; 3. «Misure di contrasto alla criminalità organizzata»; 4. «Adesione dell'Italia al Trattato di Prum ed istituzione della banca dati nazionale del Dna».
INCENDIARI - Pecoraro Scanio, uscendo dal Cdm, ha anche annunciato altre due misure, inserite nel pacchetto: «Ho chiesto e ottenuto una norma molto rigorosa contro gli incendiari e quelli che hanno distrutto i parchi quest'anno» e «ci sarà un rafforzamento del corpo forestale dello Stato».
UBRIACHI ALLA GUIDA - Nel ddl sui reati di grave allarme sociale sono state inserite modifiche al codice penale per inasprire le pene nei confronti degli automobilisti ubriachi o drogati. Chiunque al volante sotto l'effetto di alcol o droghe provoca un omicidio colposo è punito con la reclusione da 3 a 10 anni (oggi le pene vanno da 1 a 5 anni). Nel caso di condanna per omicidio colposo o lesioni colpose a più persone, poi, «è sempre disposta la confisca del veicolo salvo che appartenga a persona estranea al reato». In questi casi le circostanze attenuanti non possono esser ritenute prevalenti.
SCIPPATORI COME MAFIOSI - Nello stesso ddl i reati che provocano allarme sociale (tra gli altri, furto, scippo, rapina, violenza sessuale, pedofilia, incendio boschivo) vengono equiparati ai reati di mafia o di terrorismo. E, dunque, per gli imputati ci dovrà essere il processo immediato e chi verrà condannato in primo grado non potrà più far ricorso al patteggiamento in appello. In questo modo, quando la condanna sarà definitiva, scippatori e rapinatori non potranno più avere la sospensione della pena o godere delle misure alternative al carcere.
ADESCAMENTO DI MINORI - Attenzione è dedicata anche ai minori. La reclusione da uno a tre anni è prevista per chi, «allo scopo di sedurre, abusare o sfruttare sessualmente un minore di anni 16», intrattiene con lui, anche attraverso la rete Internet o altri mezzi di comunicazione, una relazione «tale da carpire la fiducia del minore». E pene fino a tre anni sono previste per chi si avvale di un minore di 14 anni per mendicare oppure permette che il minore mendichi.
ESPULSIONI PIÙ FACILI - Viene quindi potenziato poi lo strumento dell'espulsione. Verrà dato il potere ai prefetti (finora lo aveva solo il ministro) di espellere cittadini comunitari quando sia in gioco la pubblica sicurezza.
PIÙ POTERI AI SINDACI - Ai sindaci viene concessa la possibilità di emettere ordinanze nei casi di attentato alla sicurezza urbana o di fatti che arrechino grave pregiudizio al decoro urbano.
TESTIMONI GIUSTIZIA ASSUNTI IN P.A. - Il ddl sulle misure di contrasto alla criminalità organizzata inasprisce le misure patrimoniali, come le confische dei beni ai mafiosi e cancella il patteggiamento in appello. Inoltre, chi denuncerà estorsioni o darà un importante contributo nella lotta a mafia, 'ndrangheta o camorra, potrà ottenere un posto di lavoro nella pubblica amministrazione.
BANCA DATI DEL DNA - Un disegno di legge apposito istituisce poi presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza un archivio in cui confluiranno i profili del Dna, che saranno conservati «per 40 anni dall'ultima circostanza che ne ha determinato l'inserimento». Il Dap avrà invece il laboratorio centrale per la banca dati, cui spetterà la «tipizzazione del profilo del Dna e la conservazione dei campioni biologici dal quale vengono estratti i profili». Campioni che saranno conservati per 20 anni. Il controllo della banca dati è affidato al garante per la protezione dei dati personali.
TIFOSI VIOLENTI - In campo anche misure contro i tifosi violenti. Si prevede che chiunque, nei luoghi in cui si svolgono le partite è trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1.000 a 5.000 euro.
Una buona legge
Ma c'è chi non la desidera,chi si schiera contro la sicurezza dei cittadini
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