La presentazione e le recensioni di Outlet Italia - Viaggio nel paese in svendita - saggio di Aldo Cazzullo edito da Mondadori. Le piazze italiane sono vuote. Vuoti i cinema, le chiese, gli stadi. Sono andati tutti all'outlet: una parola magica sulle insegne delle città, il luogo dove oggi ferve la vita sociale. Il nuovo libro di Aldo Cazzullo, inviato di punta del "Corriere della Sera", si apre con il racconto dell'outlet di Serravalle Scrivia, il più grande d'Italia, e prosegue descrivendo i posti degli incontri e del divertimento di massa, quelli classici e quelli più recenti, dalla mostra del fumetto di Lucca alla Riviera romagnola, dal carnevale di Viareggio al turismo enogastronomico di Alba. E conduce il lettore in un viaggio nelle metropoli e nella provincia italiane, da "quel ramo del lago di Clooney" al nuovo Sud, mostrando, tramite storie poco conosciute (i pozzi di petrolio della Lucania, gli scandali di Parma, i pellegrini di Assisi e di padre Pio) e sorprendenti ritratti di personaggi noti, i punti di forza e di crisi di un paese che cambia.
ma voi che ne pensate della moda degli outlet?..
io trovo sia una situazione al limite dell'assurdo...![]()
dal blog dell'autore.
Il mio libro
La domenica, le piazze italiane sono vuote. Quasi deserti gli stadi, le chiese, i cinema.
Sono tutti all’outlet.
L’ Autosole unisce un outlet all’altro: Fidenza, Barberino del Mugello, Incisa, Arezzo, Foiano della Chiana, Fiano Romano, Valmontone… Centri commerciali costruiti per sostituire i paesi, con le case finte, le fontane e tutto.
Ma «outlet» è anche altro.
È una parola magica, buona per la bottega di paese o la vetrina di via Montenapoleone. Indica un mondo parallelo dove isolarsi da quello vero, come accade pure nei centri benessere, nelle palestre, nei villaggi turistici. È simbolo della svendita, non solo di beni ma di valori; perché nell’«Outlet Italia» tutto diventa merce, comprese le relazioni tra le persone. Il degrado dei rapporti umani è il vero segno del nostro tempo, in cui la cortesia è considerata una debolezza e si rivendicano in pubblico le cose che prima si facevano in privato. Aldo Cazzullo, una delle firme più importanti del giornalismo, ha scritto un nuovo viaggio nella nuova Italia. Racconta gli outlet, partendo da Serravalle Scrivia, il primo d’Europa.
Descrive i villaggi vacanze, quelli per single ricchi e quelli per famiglie povere. Le Spa, come si chiamano ora le terme. Il Palacavicchi, la discoteca più grande d’Italia. I festival, da Sanremo al Salone del fumetto. Il viaggio conduce nelle grandi città. Nelle «piccole patrie», dalla Valsusa ribelle al santuario di Padre Pio. Tra i personaggi: Fiorello e Corona, Woodcock e Briatore. Poi a casa di Bossi, al Quirinale, e nei palazzi della politica.
Soprattutto, Cazzullo racconta il nostro modo di vivere, e denuncia il mercato dei beni più preziosi: la giustizia, l’amore, il tempo, il cognome, gli embrioni, la fede, la cultura; fino agli uomini, trattati come cose proprio mentre cani e Suv diventano più importanti delle persone.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri