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  1. #1
    Vento moderato L'avatar di marcolino1969
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    Predefinito la colpa vera è della politica.

    sono loro i colpevoli veri...
    5 anni di governo di destra e ne abbiamo
    viste di tutti i colori, parole parole e poi,,,ora 1 anno e mezzo a sinistra e si rasenta il
    ridicolo sulla nostra pelle, solo 48 ore fa il governo aveva approvato 4
    pacchetti sulla sicurezza (drammaticamente in ritardo e pure scarsie con tempi di approvazione infiniti e non certi ) ma 3
    ministri trovavano tali pacchetti esagerati e non li hanno firmati.(pazzesco).. dopo
    24 ore e quello che sappiamo subito riunione di emergenza altro consiglio e
    parte un decreto di urgenza... solo 24 ore prima cosa avevano
    deliberato sti sapientoni?.... dico 24 ore prima..



    a già importante del pacchetto ( o pacco) era l'aumento delle pene massime per il falso in bilancio come se alla gente normale fregasse qualcosa oggi o 2 anni fa di queste pene quando non puo da anni liberamente girare per i propri paesi o dormire serena in casa propria.

    e a destra che fanno? ci marciano
    sopra....senza pudore e senza vergonga
    dovrebbero aprire il parlamento in mezzo ad un campo nomadi... o provare davvero a viverci nelle baraccopoli che prima permetono e fanno finta di non vedere per mesi... (quando per lavoro ci capito mi viene il magone)e poi magicamente fanno sparire ieri come 2 settimane fa a milano per rendere la città bella per l'expò





    se si prosegue cosi aimè aumenteranno le persone che diventano razziste "per forza".. e per reazione capibile.



    sono davvero schifato da tutto e scusatemi le parole forti.


  2. #2
    Vento moderato L'avatar di Roberto1978
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    Predefinito Re: la colpa vera è della politica.

    Non ti preoccupare, sfogarti serve tanto... io l'ho fatto qui qualche mese fa... ( non a caso ho 2 avvertimenti bruciati )

    Ma serve... cmq sia un consiglio... incazzarsi qui non serve a nulla ... Purtroppo questi politici ce li abbiamo e ce li portiamo avanti, fatto sta che questi invece vivono in eterno, ce manca solo che crepo prima io di loro... Non mi esprimo perche non vorrei essere fucilato una terza volta! e questo è motivo per il quale non rispondo più ai post politici. anche perche la politica io la odio.
    Un abbraccio.

    Roberto Morgantini
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  3. #3
    Vento moderato L'avatar di marcolino1969
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    Predefinito Re: la colpa vera è della politica.

    Citazione Originariamente Scritto da Skyboy Visualizza Messaggio
    Non ti preoccupare, sfogarti serve tanto... io l'ho fatto qui qualche mese fa... ( non a caso ho 2 avvertimenti bruciati )

    Ma serve... cmq sia un consiglio... incazzarsi qui non serve a nulla ... Purtroppo questi politici ce li abbiamo e ce li portiamo avanti, fatto sta che questi invece vivono in eterno, ce manca solo che crepo prima io di loro... Non mi esprimo perche non vorrei essere fucilato una terza volta! e questo è motivo per il quale non rispondo più ai post politici. anche perche la politica io la odio.
    Un abbraccio.
    che dire, cerco di non intervenire neppure io sulla politica ma la realtà è questa, non è pssobile svegliarsi e cambiare un provvedimento appena preso e tanto sbandierato...

    vabbe

  4. #4
    Vento moderato L'avatar di Roberto1978
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    Predefinito Re: la colpa vera è della politica.

    Citazione Originariamente Scritto da marcolino1969 Visualizza Messaggio
    che dire, cerco di non intervenire neppure io sulla politica ma la realtà è questa, non è pssobile svegliarsi e cambiare un provvedimento appena preso e tanto sbandierato...

    vabbe
    Gia ... è vero ma IN ITALIA TUTTO E' POSSIBILE... nulla è IMPOSSIBILE...

    Roberto Morgantini
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  5. #5
    Vento moderato L'avatar di marcolino1969
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    Predefinito Re: la colpa vera è della politica.

    «Pronto il piano per migliaia di espulsioni»

    Manganelli: controlli in tutta Italia. Critiche dall'Europa: decreto tardivo


    ROMA — Il dispositivo è attivato già da ieri: questa mattina cominceranno le procedure di espulsione. Il decreto legge del governo sarà reso operativo subito, come ha stabilito il capo della polizia Antonio Manganelli che ha allertato questure e prefetture sul monitoraggio dei romeni e dei rom presenti nel nostro Paese. Sono migliaia quelli che rischiano di dover lasciare l'Italia entro qualche giorno. Perché, come sottolinea lo stesso prefetto, «l'elemento determinante sarà la pericolosità sociale degli individui che verrà stabilita non solo esaminando i precedenti penali di ognuno, ma anche il tenore di vita e dunque la capacità di sostentamento che fornisce la percentuale di rischio per la commissione di eventuali reati».
    L'Italia si muove, ma una critica forte arriva dall'Unione europea perché «da mesi era stato chiesto di recepire la direttiva del gennaio 2006 che estende la libera circolazione a tutti i cittadini della Ue, però prevede la possibilità per ogni Stato membro di espellere i comunitari se esistono problemi legati alla salute pubblica, alla sicurezza e all'ordine pubblico» e dunque il decreto viene ritenuto «efficace ma tardivo».
    La polemica è aperta. Con una nota il ministero dell'Interno afferma che «l'attuazione di quella direttiva era già pienamente avvenuta con il decreto legislativo numero 30 del 6 febbraio 2007, tanto è vero che il potere di allontanamento per mancanza di mezzi di sussistenza, sul quale ha molto insistito il commissario Franco Frattini nei mesi scorsi, è stato ripetutamente utilizzato». Ma è lo stesso Frattini a ribattere: «Tra i grandi Paesi, l'Italia è l'unica a non essersi adeguata, infatti adesso c'è stato bisogno del decreto.
    La direttiva parla esplicitamente di allontanamento per chi non ha i mezzi di sostentamento: è questo il valore aggiunto che doveva essere subito recepito. Francia, Germania, Gran Bretagna l'hanno fatto. Noi ci siamo adeguati soltanto adesso».
    Sinora era il ministro a firmare i provvedimenti. Ora questo potere passa ai prefetti. Sono le forze di polizia a dover predisporre le richieste e individuare chi non ha i requisiti per rimanere in Italia. Si procederà con azioni preventive, ma anche repressive. Ieri mattina il campo nomadi dove aveva trovato rifugio Nicolae Romulus Mailat, presunto assassino di Giovanna Reggiani, è stato passato al setaccio, così come altri quattro insediamenti che si trovano a ridosso del Tevere e dell'Aniene. Oltre venti persone trovate senza documenti sono state portate in questura. Entro due giorni si provvederà a radere al suolo tutte le baracche. Analoghi controlli sono scattati in altre città.
    Il coordinamento dell'operazione destinata a durare settimane è affidato al vicecapo Nicola Cavaliere. Un intervento complesso, svolto in cooperazione con le autorità di Bucarest che hanno già fatto sapere di essere pronte ad accettare i rimpatri. «Non siamo a zero — assicura Manganelli — perché i controlli sono stati attivati già da mesi, come dimostrano i dati sui detenuti che evidenziano la forte presenza degli stranieri. Adesso abbiamo uno strumento in più, anche se nessuno deve mai dimenticare che bisogna distinguere tra chi ha la capacità di integrarsi e i delinquenti. Solo nei loro confronti eserciteremo fermezza».


    La procedura è complessa. A chi sarà ritenuto «pericoloso per la sicurezza» verrà consegnato il provvedimento di espulsione che dovrà poi essere convalidato dal giudice di pace entro 48 ore. Se si tratta di persone in attesa di giudizio, sarà necessario il «nulla osta» del magistrato entro 15 giorni. Subito dopo saranno organizzati i trasferimenti a bordo di aerei e pullman che, nelle intenzioni del Viminale, dovranno avvenire quotidianamente. In attesa del rimpatrio i comunitari saranno mandati nei centri di permanenza temporanea, lì dove già ci sono i clandestini. A Roma si sta valutando la possibilità di «svuotare» la struttura di Ponte Galeria proprio per garantire l'accoglienza e anche nelle altre città ci si sta attrezzando per trovare posti liberi.
    Tra le ipotesi esplorate in queste ore dal ministro della Giustizia c'è pure quella di trasferire nelle carceri romene un centinaio di detenuti che stanno scontando la pena in Italia.

  6. #6
    Vento forte L'avatar di Alessandro86
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    Predefinito Re: la colpa vera è della politica.

    dobbiamo fare come la germania, se vuoi stare in italia, devi conoscere la lingua, fare un test di cultura generale, e avere un lavoro entro 1 mese.
    stazione meteo :
    Davis vantage PRO2wireless ventilata 24h in giardino:http://casalbrunori.altervista.org/G...antage_Pro.htm

    Davis sul tetto online: http://www.viverein.org/meteo/index.htm

  7. #7
    Vento moderato L'avatar di marcolino1969
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    Predefinito Re: la colpa vera è della politica.

    si è visto come sono stati espulsi a migliaia...
    http://www.corriere.it/cronache/07_n...i_romeni.shtml
    I romeni espulsi sono 177



    Ecco le cifre a due settimane dal decreto. Secondo i prefetti dovevano essere migliaia


    Le stime fornite il giorno dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani, parlavano di migliaia di persone da allontanare. Romeni, ma non solo, perché il decreto approvato durante un consiglio dei ministri straordinario riguarda tutti i cittadini comunitari «pericolosi». Concede al prefetto il potere di espellere gli stranieri provenienti da Stati dell'Unione europea che rappresentino una minaccia per la collettività. Sono trascorsi quindici giorni da quel maledetto venerdì, quando a Roma la signora di 49 anni, appena scesa da un treno fu aggredita, picchiata, seviziata e alla fine uccisa. Di quell'emergenza rom che aveva fatto litigare maggioranza e opposizione, che aveva diviso gli stessi partiti del centrosinistra, restano i numeri. Cifre minime. Secondo i dati del ministero dell'Interno aggiornati al 15 novembre 2007, sono 177 i destinatari dei provvedimenti. Alcuni hanno già lasciato l'Italia, imbarcati sui voli che quasi ogni giorno collegano le grandi città a Bucarest. Altri sono nei Cpt, i Centri di permanenza temporanea, in attesa del trasferimento nell'aeroporto più vicino. Altri ancora hanno ricevuto l'intimazione a uscire «dal territorio nazionale entro trenta giorni». È quest'ultima la procedura seguita a Bologna, in testa alla classifica con 41 decreti già convalidati e notificati.
    «Le persone da noi individuate — chiarisce il questore Francesco Cirillo — avevano precedenti penali e dunque rientravano nei criteri fissati dal governo. Ma nel passato non hanno mostrato particolare propensione alla violenza e quindi abbiamo ritenuto di poter concedere loro il tempo sufficiente a organizzarsi per andar via con i familiari. La linea deve essere dura, ma io credo che in ogni azione non debbano mai mancare l'umanità e il buon senso». Genova è seconda nell'elenco con 20 provvedimenti, la maggior parte dei quali eseguiti con l'accompagnamento alla frontiera dei romeni. «Ci stiamo muovendo — chiarisce il prefetto Giuseppe Romano — con metodo e regolarità. Il criterio che ci guida è quello di privilegiare le espulsioni di persone che hanno precedenti penali robusti e quindi possono rappresentare un pericolo. Nella nostra città non ci sono Cpt e quindi facciamo in modo di portarli a Malpensa ogni volta che c'è l'aereo per Bucarest».
    Napoli è terza con 15 delibere. A Roma ne sono state firmate 11. «Si è stabilito di procedere soltanto nei confronti di chi è già stato rintracciato e controllato — sottolinea il dirigente dell'ufficio stranieri della Questura, Maurizio Improta —, ma soprattutto di verificare che la pericolosità sia attuale. Nel nostro elenco ci sono persone arrestate più volte, denunciate più volte e che non sono state in grado di dimostrare di avere un lavoro e una fissa dimora». Come Ramona, prostituta romena già condannata a un anno e otto mesi e poi finita sotto inchiesta per concorso in sequestro di persona di una connazionale che voleva costringere a vendersi. O come un altro romeno accusato di riduzione in schiavitù per aver costretto alcuni minori all'accattonaggio.


    Nel resto d'Italia le cifre restano basse: 6 espulsioni a Firenze, 4 a Padova, 1 a Venezia, Reggio Calabria, Pavia, Udine. E questo smentisce chi si aspettava «deportazioni di massa». Quando gli esponenti della sinistra radicale avevano paventato la possibilità di non votare la conversione in legge battendo proprio il tasto della «discriminazione nei confronti dei poveracci» e le autorità romene avevano accusato l'Italia di razzismo, il ministro dell'Interno Giuliano Amato aveva raccomandato ai prefetti di effettuare espulsioni «mirate, perché siamo in uno Stato di diritto». Ma forse neanche lui si aspettava che i numeri fossero così esigui. Non a caso si è deciso di potenziare la «task force» istituita dal premier Romano Prodi e coordinata dal vicecapo della polizia Nicola Cavaliere che ha come obiettivo primario le indagini e la prevenzione. Perché si è accertato che i romeni sono arrivati in massa da quando c'è la libera circolazione, ma è pur vero che da anni numerose organizzazioni criminali si sono trasferite nel nostro Paese per gestire il traffico della prostituzione e quello delle carte di credito. Sono ormai trenta i poliziotti di Bucarest che lavorano nelle questure italiane, oltre ai cinque del progetto «Itaro» che a rotazione vengono distaccati presso le squadre mobili di Roma, Bologna, Torino, Padova e Milano. Seguono i flussi di chi parte dalla Romania e varca la frontiera nella speranza di trovare un'occupazione e una casa. Di chi paga migliaia di euro e poi si ritrova in una baracca sul fiume tra topi e sporcizia. Molti scappano per sfuggire alle condanne. Proprio come Nicolas Romulus Mailat, il presunto assassino di Giovanna Reggiani, che nel suo Paese era già stato arrestato due volte.
    Fiorenza Sarzanini
    18 novembre 2007

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