Dopo una giornata di corsi universitari e un esame scritto pieno di formule dalle 17:30 alle 20:00 (sono tornato dopo le 21 a casa), su un polveroso cigolante treno, in una lunga sperduta galleria della piana campana, assorto tra la veglia e il sonno mi è balzato alla mente un inquietante pensiero filosofico molto complesso. Seguitelo con attenzione. Il treno andava molto veloce in galleria, e io vedevo tre tubi sulla parete salire e scendere rapidamente dal finestrino. Se in quel momento il treno fosse stato fermo io avrei visto dei tubi dritti, invece grazie alla velocità del treno, nel piccolo spazio del finestrino in pochi istanti potevo vedere molti metri di tubi che salivano e scendevano che da fermo non avrei potuto vedere in così pochi istanti...in pratica la velocità mi consentiva di "cogliere" un contenuto di realtà più esteso rispetto alla condizione dello stare fermo. Coglievo ad esempio la pendenza dei tubi, invisibile da fermi.
Ora applichiamo questo concetto alla realtà, al mondo. Nel nostro vivere limitato e nella nostra esperienza di vita breve siamo come un veicolo che si muove molto lentamente, quasi fermo. In questo stare fermo vediamo una realtà multiforme, diversificata, varia e contraddittoria. Immaginiamo idealmente di accelerare all'infinito: a velocità infinita cogliamo tutta la realtà che si chiude in un'unica sfera concettuale, potremo chiamarla Dio. Da qui parte il pensiero: Dio è il tutto persona, che andando a velocità infinita ha in sè in un istante ogni tempo, ogni luogo, ogni momento di realtà (come una sfera che contiene tutto). Come io vedendo un lunghissimo tubo da fermo non posso capire com'è fatto da altre angolazioni e in più in là, così ogni cosa che appare inspiegabile e contraddittoria e priva di senso, in realtà lo è solo da fermi, mentre ha un senso nell'ottica divina omnicomprensiva. In questo modo anche eventi inspiegabili nell'ottica del bene come la sofferenza, la morte, la disperazione, potrebbero acquisire un senso della sfera a velocità infinita che abbiamo chiamato Dio, ma che potremmo definire, consapevolezza globale. Ora dato che noi andiamo "lenti", non possiamo avere questa consapevolezza, ma dobbiamo affidarci alla "fede", testimoniata da una parte di quella sfera (Dio), che si proietta in un momento a velocità bassa (la vita di Cristo), e ci testimonia di questa realtà splendida e perfetta per noi non comprensibile, che ingloba in unica entità perfetta e piena di senso tutto ciò che noi vediamo di diverso e in lotta. In pratica il male non è una forza in lotta contro il bene, ma nell'ottica globale della sfera il male viene fagocitato dal bene, forma energetica in cui si traduce il tutto a velocità infinita.
D'altronde Einstein disse che la materia portata a velocità della luce al quadrato è energia. Così la realtà materiale che ci circonda altro non è che questa energia cristallizata a velocità bassissima, così come tutto ciò che vediamo. Portando la realtà a velocità altissima essa torna ad essere energia in un' unica forma, cioè Dio, la forma più pura di energia, (la sfera consapovole). Ora, secondo voi è normale che io faccia questi pensieri stanco morto sul treno mentro sto per addormentarmi?