siamo lo zimbello d'europa per una serie di motivi,mi domando ,ma chi dobbiamo ringraziare,chi sono quelli che dobbiamo ringraziare per la nostra notorieta'?
io credo di averli individuati,sono la massa silente,quella che non si domanda niente,ma si lamenta soltanto,sono quelli che per natale li vedi in coda verso il centro,sono quelli che fanno parte dei milioni di spettatori di amici,posta per te,il milionario,sono quelli che intervengono alle radio per cinguettare contenti che andranno dalla nonna per natale oppure a zanzibar,sono quelli che "maledetti gli scioperi",sono quelli che "se non vesto firmato non mi sento okkei"
se devo riassumere il classico tipo italiano lo vedo cosi,una donna sulla 50-60 anni ignorante come una capra,che conosce la trama di un posto al sole,che si scandalizza per la maleducazione giovanile e che segretamente ama giletti-![]()
io vedo un posto al sole e non mi sento una capra.......
Secondo me, invece, sono proprio parole come queste che "incarnano" alla perfezione la quintessenza dell'italiano classico.
Criticone, piagnone,disfattista,pessimista, sempre pronto a puntare l'indice verso gli altri e mai contro se stesso, sempre pronto a spuntare nel piatto dove mangia piuttosto che a pensare quale e quanta sia la fortuna di avere un piatto pieno dove mangiare.
Mai costruttivo, mai propositivo, sempre ipercritico e forzatamente anticonformista quando poi, all'atto pratico, è lui il primo ad adeguarsi al conformismo che solo con le parole ripudia.
Sempre pronto , dall'alto di una presunta superiorità pseudo-intellettuale e pseudo-culturale,a sputare giudizi e sentenze su chi siano gli altri, su cosa facciano gli altri, su quanto guadagnino gli altri, su cosa leggano gli altri, su cosa guardino in tv gli altri.
Non ci viene il dubbio che tutti noi siamo il paese che siamo proprio per questo?
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always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
Io trovo che abbiate un po' di ragione entrambi.
Quello che dice Michele è l'atteggiamento più giusto per affrontare il mondo, ma alcune delle cose scritte da Pio non sono che una disincantata analisi della realtà.
Manifestare un disagio, indignarsi su come va il mondo, cercando di capire e senza fermarsi lì, è il primo passo per iniziare a cambiare almeno noi stessi.
E non si può sempre vivere pensando che tanto deve andare così perché viviamo "nel migliore dei mondi possibile".![]()
Bella questaIn effetti è così...in Italia manca uno spirito di cooperazione collettiva, quell'orgoglio e quell'energia collettiva che fa progredire un paese, che sia la massaia ignorante o lo pseudofilosofo che snobba il resto del mondo, o quello che semplicemente dedica la propria vita solo al proprio profitto, tutte e tre sono persone inutili per il nostro Paese.
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L'italiano per me è vecchio. Un vecchio rimbecillito,non un vecchio normale. Un vecchio rincoglionito che cerca di succhiare la vita in ogni angolo che trova. Quanti anni hanno i nostri parlamentari? 70,80? Wow!! La Casa di Riposo! I nostri presentatori? Pippo Baudo,Mike Bongiorno...quanti anni hanno? 70? 80? E tutti i nostri politici? 60? 70? Beh,scusate tanto,ma non si può vivere in un Paese VECCHIO. Ogni cosa è affrontata non con saggezza,tipica degli anziani,ma con bigottismo e paura.
Lou soulei nais per tuchi
Come se fosse antani...
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''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
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