Quoto tutto, anche se gli studiosi e i linguisti considerano toscano "puro" solo la parlata di Siena e Firenze. Tra l'altro, soltanto vivendo a Siena si riesce a capire che in realtà il senese è molto diverso dal fiorentino, come dialetto, anche se quelli che vivono a Pisa, Livorno, o comunque lungo la costa, tendono a classificarlo molto simile.
Anche a Lucca e Pistoia io ho trovato qualche parola non toscanissima o almeno un pò particolare.. anche se effettivamente la parlata delle due città è sicuramente più pura delle zone toscane di confine.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Il romanesco fa storia a sè, in provincia di Roma nei paesi sulle colline si parla più ciociaro che romanesco.. anche se le nuove generazioni stanno "romanizzandosi".
Persino al mio paese, ai confini con la Campania ma interno, trovi alcune assonanze col romanesco e ciociaro, in un dialetto che però è principalmente campano.
Inoltre a me capitano persone che dicono "conosco bene la tua parlata, perché sono stato a Formia e Gaeta per anni" senza sapere che queste due cittadine, distanti dal cancello di casa mia rispettivamente 18 e 24 km parlano molto diverso rispetto al mio paese, a volte non riusciamo a comprenderci.. esse sono ancora più "deviate" verso il casertano e hanno anche elementi pugliesi e abruzzesi.
Una volta conobbi a Siena un ragazzo di Gaeta (col quale ci sentiamo ancora adesso) e finché non gli dicessi da dove provenivo esattamente, non riusciva a capire di dove fossi.. e sono solo 24 km di distanza.
Inoltre proprio in toscana ho "conosciuto" altri dialetti perché c'era gente di tutte le parti d'Italia (con diversi di loro siamo ancora amici) tra l'altro molto "orgogliosi" della loro provenienza, cosa che non è tipica dei laziali del sud.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Quando ai tempi dell'università, frequentai un corso con un ragazzo di Gaeta, prima di dirmi di dove fosse, per me era praticamente un campano dell'entroterra. Poi mi disse che era di Gaeta e un po' ci rimasi. Praticamente è un campano con influenze ciociare. Almeno così era l'impressione che mi diede.
si , diciamo campano-abruzzese, forse anche qualcosa di molisano. Nella cadenza in italiano poi varia da persona a persona, per i campani noi parliamo però con accento romano.
Ormai però tutti sentiamo l'appartenenza al Lazio.
Come ho scritto su però a 24 km da Gaeta, presso l'interno, si parla in maniera molto diversa.
PS. Il dialetto foggiano è uno di quelli che conosco alla perfezione e so parlare.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
Io pure, conosco molto bene il dialetto foggiano e lo so anche parlare quasi alla perfezione.
Ho trascorso un anno intero, dal 1986 al 1987, in questa bella città che ritengo (come ho detto in un altra discussione) essere una delle più belle città della Puglia. Erano i tempi del militare ( a quei tempi obbligatorio ), e chi se lo scorda
Il dialetto foggiano in generale, è parecchio simile al dialetto napoletano vero e proprio, così sembrava almeno a me, anche perchè in caserma dove stavo io c'erano parecchi commilitoni campani (sia di Napoli che di diverse province campane) e altrettanti foggiani (di Foggia città, ma anche della provincia) e quando sentivo parlare i dialetti di entrambi, napoletani e foggiani in particolare, sentivo davvero poche differenze tra questi e, tra l'altro, si capivano perfettamente tra loro
Invece i dialetti dei comuni della provincia di Foggia, già diversi dal dialetto foggiano vero e proprio, erano differenti sia dal dialetto napoletano che dai dialetti dei comuni delle altre province campane.
In ogni caso, tanto per restare in termini " dialetto ", quello del mio paese (Trani) fa skifo, ed è uno dei peggiori che io abbia mai sentito parlare da sempre, e infatti io non ci penso proprio per niente a parlarlo; sia a casa che tra amici solo qualche battuta, ma nient'altro.
Ma ci sono altri dialetti della provincia di Bari, che io personalmente trovo antipatici, (non me ne vogliano gli utenti di Bari e provincia, ma è un mio pensiero personale, per carità), mentre proprio il dialetto della città di Bari lo trovo davvero bello e caratteristico, a differenza di certi (non tutti) dialetti dei comuni della provincia, come ho detto, ma quello mio poi...
Il Foggiano è abbastanza simile al Napoletano solo nel lessico (come lo sono tantissimi dialetti meridionali compreso il mio), ma la cadenza e i suoni sono nettamente pugliesi, ma proprio pugliesi doc.
Il Napoletano non ha vocali accentate mute al suo interno, a differenza di diversi dialetti pugliesi come ad esempio il Foggiano e il Tarantino. E' un po' un'enfatizzazione, ma si può dire che Foggiani e Tarantini (ma più i primi) parlano il dialetto quasi senza vocali; qualcuno potrà contestare quest'affermazione, ma bisogna mettersi nei panni di chi li ascolta provenendo da altre zone della Puglia e del Sud in genere.
Sinceramente anch'io li trovo entrambi molto cacofonici (il Foggiano e ancor più il Tarantino con la sua orrenda cantilena), assieme ai dialetti e alle cadenze dell'entroterra barese, ma è solo un parere personale.
Mi piace invece il Barese di Bari città, proprio un altro mondo, senza vocali storpiate alla Lino Banfi e con una cadenza molto divertente e "cinematografica"
Ultima modifica di Julio; 14/11/2019 alle 02:06
Confermo che il foggiano è praticamente senza vocali, spariscono quasi tutte.
Alcuni dialetti del Lazio sud, tipo quelli di Fondi e monte san Biagio (ma anche altri, es Gaeta) hanno similitudini con alcuni dialetti pugliesi poiché dei pescatori pugliesi vennero nella zona secoli fa. Quindi oltre ad elementi napoletani e ciociaro/abruzzesi abbiamo in alcuni di questi dialetti la scomparsa delle vocali anche all'interno della parola.
Mi riferisco ovviamente alla parte borbonica del Lazio.
Al mio paese e anche la maggior parte di quelli interni le vocali le senti tutte, chiaramente.
Casertano con una cadenza tutta particolare, ma molto diverso dai dialetti di Formia e Gaeta e di quelli dell'entroterra. Niente a che vedere con il resto del Lazio Borbonico. Nelle isole, visti i rapporti secolari con i pescatori provenienti dal napoletano credo sia normale, cosi come il napoletano con cadenza anche qui un pò strana è parlato al centro storico di Gaeta, dove c'era la roccaforte borbonica.
Nel resto del comune di Gaeta si parla un dialetto campano mischiato con qualche elemento abruzzese e ciociaro.
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