A volte mi chiedo se sono io a scrivere in turco.
Evidentemente sì.
Vediamo se riesco a farmi capire.
1. Non confronto Castro con altri dittatori per stabilire chi è meno peggiore; è un gioco al necrofilo che lascio volentieri ad altri.
2. (Jadan) Non ho mai parlato degli anni '60-'70 ecc. ecc. ecc. Parlo di tempi recenti.
3. Non ho detto che Castro si sia "embargato" da solo; ovvio che l'embargo sia stato dettato da altri; mi sono semplicemente chiesto chi sia che si "diverte" a vivere in queste condizioni
4. (xwus) Non mi sono imbarcato in alcuna difesa del capitalismo selvaggio, specie dei suoi aspetti peggiori; non ho detto che sia il modello ideale (anche se è un dato di fatto che si è dimostrato ad oggi il meno peggiore); nè tantomeno che lo sarà in eterno (anzi ... sostengo apertamente che essendo alcuni suoi fondamenti palesemente ... infondati non potrà durare in eterno; anche se ritengo che siamo ben lontani dal suo tramonto).
Non ho contestato i numeri di wikipedia (anche se ho l'impressione che ne faccia un quadro decisamente edulcorato, una sorta di contrappasso positivo ai "media capitalistici"), ma anche dando per certo che siano tutti veri siamo sicuri che sia una realtà a cui tendere?
Fa molto "chissenefrega se devo portare il burka, l'importante è che l'economia tiri".
Beh ... Francamente continuo a ritenere che non sia un modello ideale, nè vicino allo stesso.
Ma non impedisco a nessuno di ritenerlo tale; nè tantomeno di trasferirsi a Cuba se tale lo ritiene.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Finalmente dopo anni anche il mito di fidel è caduto,oggi abbiamo finalmente scoperto che era un dittatore e non un mito,abbiamo scoperto che non c'erano e non ci sono personaggi della sinistra che lo ammiravano e l ammirano tuttora,così come abbiamo scoperto che a cuba andavano solo i trombatori,potenza del negazionismo veltroniano!!!
A Fidel gli auguri del Pdci
Ufficio Stampa
Roma 1 agosto 2006
Di fronte alla notizia dell'improvvisa operazione che ha dovuto subire il presidente della Repubblica di Cuba, la segreteria nazionale del partito dei Comunisti italiani ha inviato a Fidel Castro gli auguri piu' fraterni di una rapida guarigione. Non solo Cuba ma l'intera America Latina ha bisogno che Fidel Castro riprenda al più presto il suo ruolo di guida nel suo paese e di stimolo del processo politico continentale. Il Pdci stigmatizza infine i soliti tentativi di denigrazione che Cuba deve subire anche in un momento delicato come questo. I soliti uccelli del malaugurio si dovranno ancora una volta ricredere di fronte alla compattezza con cui il popolo cubano saprà affrontare ogni sfida nel solco di quella esperienza rivoluzionaria che ha sin qui assicurato a Cuba indipendenza e dignità.
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CUBA: BERTINOTTI, FIDEL CASTRO E' INSOSTITUIBILE
Roma, 5 ago. (Adnkronos)
''Io che non credo ad un peso eccessivo della personalità nella storia, tuttavia ho dovuto imparare che esiste. Penso una cosa banale: che Fidel Castro sia per Cuba insostituibile ''.
Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti nel corso di una intervista che andrà
in onda nella puntata di domani di Telecamere.
''Questo –aggiunge - non vuol dire che il percorso di Cuba si interromperebbe qualora il comandante presidente Fidel Castro rinunciasse a svolgere il suo ruolo. Però il suo carisma, contrastato soltanto da un altro straordinario protagonista come Ernesto Che Guevara, fa sì che appunto sia per me naturale considerare Castro insostituibile per Cuba''.
Lo stesso coro incantato nel quale si schierano, da sempre, gli amici/nemici Armando Cossutta e Fausto Bertinotti. Sviolina il primo, presidente del Pdci: «Per quanto riguarda Cuba, credo che i dati positivi siano di gran lunga infinitamente superiori a quelli negativi… Conosco Fidel da tempo (siamo anche coetanei) e ho avuto con lui vari incontri… Cuba rimane fra tutti i Paesi dell’America Latina quello più avanzato sul piano dell’istruzione, della sanità, della scienza, della ricerca e, come ha affermato un grande artista come il maestro Abbado (ancora lui! nda), anche sul piano dell’arte e della musica».
Si unisce alla sinfonia d’amorosi sensi il segretario del Prc: «C’è stato un pronunciamento di un grande numero di intellettuali in difesa di Cuba, molto ampio e molto impegnato. Io lo capisco molto perché non si può equiparare Cuba ad altri Paesi latinoamericani… Quando ci sono state singole limitazioni dei diritti umani come durante i processi famosi, noi l’abbiamo criticato. Ma resta quello di Cuba un esempio importante che del resto viene riconosciuto da tutti i governi democratici latinoamericani a partire da quello di Lula (presidente del Brasile, nda)».
Il refrain è condiviso da larghi strati della variegata sinistra nostrana. Da Jacopo Venier, responsabile esteri del Pdci, secondo cui «a Cuba non c’è una feroce dittatura, ma c’è un regime politico che si può criticare ma che ha assicurato al suo popolo dignità e diritti impensabili in quella parte del mondo», al foglio di Rifondazione, Liberazione: «Noi - scriveva all’indomani delle condanne a decenni di galera inflitte ai promotori del “Progetto Varela”, colpevoli di chiedere più democrazia - siamo amici di Cuba, fieri e orgogliosi di esserlo. Proprio per questo non possiamo giustificare in alcun modo la selvaggia ondata di repressione in corso. Proprio perché crediamo nella rivoluzione cubana». Urge un briciolo di coerenza.
E non poteva mancare ’o governatore, Antonio Bassolino da Napoli, che come presidente della Regione Campania non fa altro che organizzare visite a Cuba. Figuriamoci poi se non c’era qualche giudice pronto ad arrampicarsi sugli specchi pur di negare il diritto d’asilo a un profugo cubano, con la motivazione - come hanno sentenziato Giuseppe Tarantola, Marisa Nardo e Paola Gandolfi del Tribunale di Milano pochi mesi fa - che essendo il poveretto un medico, occorre “evitare che i cittadini cubani rimangano privi di adeguata assistenza sanitaria” (dal Corriere di ieri).
Ma il sogno di tanti fan accaniti è emulare Massimo D’Alema o Romano Prodi, che quando sedevano a Palazzo Chigi non si fecero scrupoli a mostrarsi sorridenti e felici di posare con il dittatore più longevo del mondo. Da D’Alema ce lo si poteva anche aspettare, ma dal Professore…
Accadde a Ginevra nel 1998: colloqui fitti, pacche sulle spalle e anche un invito a visitare L’Avana. «Non so se andrò - disse Mortadella - personalmente mi farebbe molto piacere. Lo conosco da tanto tempo».
Senza negare tante cose io a Cuba ci sono stato e di tante chiacchiere scritte me ne faccio ben poco. Caldamente sconsiglio la loro condizione sociale. Provare per credere.
Poi possiamo ragionare fino su cause, controcause e quant'altro. Io dai frutti giudico l'albero ed il ragionamento nella sua fredda razionalità non fa una piega.
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
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CIAO TUB!
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Ti basti sapere che se macelli privatamente una mucca ti becchi 12 anni di galera mentre per omicidio ne prendi 10 (vado a memoria).
Ovviamente ho apprezzato il loro grado d'istruzione (mediamente alto) e le capacità dei loro medici che con 10 dollari al mese (facendo l'equivalenza con la loro moneta che non vale nulla in campo internazionale) di stipendio sono cmq molto preparati.
Sarà per questo che il loro modo di essere è malinconico ma non violento (generalizzo) come invece sono diverse popolazioni est europee che storicamente sono vissute sempre il giogo degli zar poi della dittatura stalinista etcc. D'altronde anche il clima ci mette del suo. Difficile essere allegri quando nei gelidi inverni russi (una volta) vedi poco sole, non hai legna da ardere e scarso cibo da mangiare.
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Ho cominciato a conoscere un po' l'America Latina negli anni '60,tramite i Seminaristi del Collegio Brasiliano all'Aurelio,e poi via con altri,cercando di conoscere la realtà da persone che l'avevano vista di persona e vissuta sulla propria pelle. Ho conosciuto Helder Camara,e parroci del Latino America. Il nostro Parroco qui era Salvadoregno,una signora che conosco ha fatto una Onlus per aiutarli...ho naturalmente seguito le tragedie ,Argentina,Cile,e tante altre,che mi hanno sempre colpito per l'eccesso di violenza.
Concordo con Jadan,e da parte mia davvero non capisco come mai,appunto negli anni '80 e poi con la visita del Papa Polacco la situazione non si sia sbloccata. Se non si contestualizza Castro il castrismo e Cuba,non si capisce molto.
Ah. la Onlus la trovate nella mia firma,"Gli Amici di Padre Andres"
Aggiungo:questo Parroco non è stato molto compreso, qui in queste zone....
Un'ultima cosa : In molti paesi e città del Sud America,chiedere fogne e acqua pulita e scuole per i bambini si passava e si passa per rivoluzionari....
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
Quoto, anche l'ultimo punto è significativo. Ma la questione è soprattutto che loro sono tuttora sotto regime, a est no. Prima della caduta della CCCP i tassi di criminalità comune erano parecchio bassi ovunque... anche perchè se sgarravi gli spallotti celesti dell'NKVD ti mandavano senza fiatare alla Lubjanka e poi alle Solovki.
Nessuno di voi è mai andato a lavorare in qualche piantagione cubana? Gratis ovviamente. C'è andata una mia amica e sto facendo un pensierino per andarci con la mia fidanzata.
Fabio, xsus, conoscete qualcuno?
#NousAvonsDéjàGagné
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