Avevo giÃ* postato tempo fa da un'altra parte, ma avevo ricevuto risposte vaghe ed insoddisfacenti.
Mi spiegate l'utilitÃ* di un doppio albero a camme? Questione di potenze/coppie maggiori? Alti regimi? Distribuzione più precisa? Od è solo una raffinatezza tecnica?![]()
"Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin
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Dunque, non sono un espertone, ma se non sbaglio i vantaggi di un doppio albero a camme in testa sono questi:Originariamente Scritto da nucleo
- possibilita' di avere valvole non parallele, il che permette forme della camera di combustione migliori, tipicamente piu' raccolte. (In teoria anche un monoalbero potrebbe montare valvole non parallele, ma si dovrebbero utilizzare bilanceri e/o rimandi, con gli ovvi svantaggi del caso);
- comando diretto alle valvole, quindi piu' precisione e meno organi a movimento alternativo;
- piu' liberta' di progetto sulle geometrie dei condotti, soprattutto di aspirazione.
Il tutto si traduce in migliori rendimenti fluidodinamici, piu' elevati regimi di rotazione prima di incappare nei fenomeni tipici del fuorigiri e, quindi, in una potenza massima mediamente piu' elevata e una curva di coppia piu' allungata verso l'alto. Anche la presenza di gas incombusti allo scarico e' migliore, di solito.
Spero di non aver dimenticato nulla...
PS: Fai conto che tutti i moderni motori motociclistici a 4 tempi sono realizzati cosi', e presentano potenze specifiche elevatissime (sopra i 100CV/l), curve di coppie molto appuntite, inerzie minime, consumi ed emissioni ridotte.
Marco
Mi hai convintoOriginariamente Scritto da marcobuffa
Solo una cosa: la curva di coppia non deve essere la più piatta possibile?
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Dipende su cosa monti il motoreOriginariamente Scritto da nucleo
Su un'auto tendenzialmente si', soprattutto se non e' una macchina da formula 1. Addirittura se fosse in discesa, potresti quasi dimenticarti del cambio...
Ma una curva di coppia un po' in salita, soprattutto se con qualche brusca impennata, per gli smanettoni e' divertente, in particolare sulle moto, che quando arrivano dalle parti di queste brusche impennate... impennano.
Diciamo che i due estremi sono:
- curva piatta o leggermente in discesa, ovvero motore elastico, pronto a tutti i giri, senza particolari doti di allungo, ma che ti fa dimenticare il cambio (moto custom, per intenderci)
- curva appuntita, in salita, ovvero motore nervoso, che ai bassi risulta spesso vuoto, ma che presenta elevati valori di potenza e coppia ad alti regimi, rendendo necessario ricorrere spesso al cambio per tenerlo "allegro", ma dotati di allungo pauroso (moto supersportive, sempre per intenderci)
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Marco
EsaustivoOriginariamente Scritto da marcobuffa
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