Citazione Originariamente Scritto da mescal28 Visualizza Messaggio
Purtroppo fu un episodio marginale che produsse almeno 5000 vittime,se tu me lo paragoni alla morte di 2 iralndesi mi fai accapponare la pelle.Per quanto riguarda il dato di fondo invece il mio è un discorso diverso,la guerra ha prodotto milioni di morti,quasi tutti raccontati,ma proprio perchè è storia non si devono chiudere gli occhi su 5000 morti,si devono raccontare così come si devono raccontare gli eccidi partigiani del dopoguerra e l'esodo istriano dalmata con le dovute proporzioni,non è che con 2 righe si risolve un problema di dimenticanza di decenni,pensa che siamo arrivati a ricordare quelle vittime nel 2004 mentre la strage delle fosse ardeatine si è ricordata giustamente da subito,così come non si è parlato e ricordato sempre poco della strage di s.anna di stazzema che sta proprio quì vicino a me e tra le altre cose avevo come vicino di casa,purtroppo è deceduto 1 anno fa,un sopravvissuto
Vedo proprio che la propaganda acceca la mente.

5000 vittime sono tantissime, ma nel corso di un conflitto che ne ha prodotte alcune decine di milioni (diciamo 50.000.000) sono solo uno dei tantissimi tasselli che compongono il risultato finale. La II guerra mondiale è stata fatta da (50.000.000/5000=) 10.000 episodi come le foibe. Solo da noi sembra che sia diventato l'episodio chiave del confglitto.

per quanto riguarda gli eccidi dei partigiani. Ci furono vendette, non pianificate dall'alto. Inevitabili, se non abbiamo il cervello composto di bambagia. E' solo una pia illusione sperare che dopo anni di feroce guerra, torture, rapimenti, uccisioni di parenti, mogli e fidanzate, ad un certo punto arrivi un arbitro col fischietto e dica "stop: dalla mezzanotte tutti amici come prima". E' del tutto inevitabile che una guerra non combattuta da eserciti regolari, ma da popolazioni civili, abbia strascichi. Non capire questo vuol dire non aver capito nemmeno l'ABC della storia.
La sorpresa è quanti pochi ne ebbe in Italia. Le vendette ci furono, ma furono di isolati combattenti che non accettarono il fischio dell'arbitro e continuarono, per diversi mesi, i regolamenti di conti ( in alcuni casi, detto inter nos, erano anche umanamente comprensibili. Perché trovarsi di fronte chi ha denunciato ai tedeschi un tuo familiare -poi fucilato, magari - non doveva essere piacevole). Con l'amnistia di Togliatti non solo non ci furono regolamenti di conti politici ma, anzi, ci fu un totale libera tutti. Fu un atto necessario quello di Togliatti ma troppo tenero: non si poteva rilasciare impunemente chi, fino a due mesi prima collaborava con le SS.
Comunque sia, in Italia prevalse il volemose bene (a differenza di quanto successo altrove). I casi di vendetta, isolati e circoscritti ad alcune zone, furono il minimo indispensabile. Un nulla, nel processo storico di quegli anni.

Ma, come al solito, chi non capisce un tubo di storia poi si inventa, per propaganda politica, un passato e una storia completamente ad hoc e strumentale.