Orbene, da diversi anni, ormai, la festa del 25 aprile è contrassegnata da polemiche e veleni, per i tentativi, orchestrati da una certa parte politica, di darle una connotazione diversa: da festa dei "vincitori" a festa "di tutti",... cioè pari dignità tra chi ha combattuto per la libertà (e la democrazia) e chi, invece, lottò per altri ideali! Questo tentativo di sminuire il senso originario di tale celebrazione si è fatto forte da quando Silvio ha sdoganato gli eredi del fascismo, riportando al centro della scena politica quell'Italia nera rimasta, per anni, ai margini del sitema politico. Lo stesso Berlusconi, vuoi per non urtare la suscettibilità di alcuni suoi alleati (e relativo elettorato), vuoi anche per volontà sua personale, di questa festa se n'è sempre fregato e ne ha fatto quasi motivo di vanto (più volte ha asserito che lui, al 25 aprile, lavora): oggi, poi, pare ne abbia aprofittato per ricevere Ciarrapico, uno dei fiori all'occhiello delle sue liste, pregiudicato e, soprattutto, fascista! Libero di ricevere chi vuole, però se lo avesse fatto domani...
![]()
Comunque non è solo una questione politica. Molti dei reduci di allora, in testa chi partecipò al movimento partigiano, stanno passando a miglior vita e, fra pochi anni, non resterà nessuno. Spariti i testimoni di allora, resteranno i libri e i filmati dell'epoca... D'altro canto per i giovani, ormai, questa festa è solo sinonimo di vacanza, meglio ancora di ponte, ma nessuno si sofferma più sul suo significato. Per questo, mi chiedo, cosa resterà del 25 aprile tra 20-30 anni? Sarà ancora la Festa della Liberazione o diverrà qualcos'altro? Saprà resistere all'avanzata delle teorie revisioniste e di chi vuol riscrivere i libri? Perchè, con tutto il rispetto, se avessero vinto gli altri molti di noi, probabilmente, oggi non sarebbero qui...
Ultima modifica di ghizzo74; 25/04/2008 alle 18:36
Al di là delle idee politiche è una domanda interessante a cui non so dare una risposta.
E' probabile che il 25 Aprile assumerà un significato più sfumato ma credo rimarrà sempre una data importante magari finalmente meno schierata ma più trasversale.
Ricordare è sempre importante e deve rimanerlo ma rendere questa giornata una questione di schieramenti con bandiere rosse al vento rimarrà, secondo me, una cosa fuori dal tempo.... e già oggi si può avvertire, solo 15/20 anni fa era molto diverso.
E' anche vero che per la stragrande maggioranza sarà, come già oggi, solo un giorno di vacanza ma su questo si può fare ben poco... più passano gli anni e più è inevitabile che avvenga questo.
Saluti, Wallis
La meteorologia? Affascinante, intrigante, esaltante, coinvolgente e appassionante... vi basta? :-)
Caro mio ,questa festa non è mai stata la festa di tutti perche' la sinistra
l'ha fatta sua da sempre,bandiere rosse al vento e slogan esclusivamente comunisti.Io quando votavo DC e anche quando ero piccolo l'ho sempre vista cosi' ,una festa di una parte politica.
ricordo ancora quando alcuni esponenti di forza italia andarono in piazza a Milano con le loro bandiere come furono trattati dai comunisti o postcomunisti.
Comunque pensi davvero che molti di quelli che militarono nella resistenza lottassero davvero pelr la liberta' e la democrazia?Per la liberta' si ,per la democrazia ho seri dubbi dato che i disegni del partito comunista e di alcuni esponenti del partito d'azione erano ben altri,tipo dittatura dei soviet come in russia.Basta vedere come furono trattati i militanti diciamo bianchi della resistenza e non inventiamoci che questa è opera di revisionisti,questa è la verita' il caso Porzius è una delle tante pagine oscure della resistenza.
Il discorso sarebbe lungo pero' è innegabile che il fenomeno resistenza non fu un fenomeno di massa come si è voluto far credere dal dopoguerra in poi,
la massa della popolazione fu indifferente alla resistenza come a Salo',voleva solo calma e pace e soprattutto niente morti tedeschi perche' poi arrivavano le rappresaglie tremende dei nazisti ed a pagare era sempre la popolazione civile.Solo negli ultimi giorni della guerra molti saltarono sul carro dei vincitori mettendosi un fazzoletto rosso e imbracciando un fucile e magari un giorno prima erano militi della guardia nazionale repubblicana(Ne ho personalmente conosciuti anni fa).
Insomma io direi che questa festa deve finalmente festa di tutti,la dittatura e la dominazione nazista furono un dramma tremendo per l'Italia ma sono passati tanti anni,cerchiamo di superare l'odio che alberga in molti ( tu mi dispiace mi sembri uno di quelli,leggendo come parli dei neri)e ripartiamo e non usiamola per favore per rivincite politiche e elletorali,quello che sta avvenendo a Roma ne è l'esempio piu' grande tutti insieme PD,DI Pietro la SA con il dagli al fascista alemanno,insomma prima si parla di una stagione nuova senza estremismi(diceva cosi Veltroni, no?)poi si riusano slogan beceri di quarant'anni fa,un po' di serieta' insomma.
Un saluto Paolo![]()
In copertina il romanzo di mio figlio ventenne, consigliatissimo
"Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l'occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue"
Contesto l'assioma che la Resistenza sia stata fatta solo dai comunisti.
La lotta per la Liberazione fu fatta anche da cattolici, azionisti (dal Partito d'Azione sarebbe nato poi il Partito Repubblicano), socialisti. Non a caso, pur in un contesto internazionale difficilissimo, nel primo dopoguerra dalle forze che avevano combattuto il nazi-fascismo sorse lo spirito Costituente.
Di conseguenza contesto anche il fatto che fosse una festa di parte, nè io l'ho mai vissuta come tale nella mia ormai non brevissima vita.
Sono invece d'accordo che, intorno alla Festa del 25 aprile, per troppi anni si sia fatta troppa retorica.
Ora, però, "qualcuno" esagera nel senso opposto. La festa è di tutti, certo, ma è alto il rischio, stante il fatto che di partigiani presto non ce ne saranno più, che sul suo vero significato cada l'oblio e questo non è giusto. I morti meritano tutti rispetto, ma non possiamo ignorare che quelli di Salò avevano sposato una causa sbagliata.
Quanto al fatto che il 25 aprile sia per molti solo un giorno di vacanza, come stupirsene? Ormai è così, per molti italiani, anche per Natale e Pasqua.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
E chi lo ha detto che la resistenza fu fatta solo dai comunisti?Se leggi attentamente il mio intervento vedrai che parlo dei partigiani bianche ovverosia democristiani e liberali,solo che essi furono sempre sottomessi dalla parte rossa per la loro migliore organizzazione.![]()
In copertina il romanzo di mio figlio ventenne, consigliatissimo
"Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l'occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue"
io contesto solo una cosa...
Spesso si vedono celebrazioni sulle forze partigiane e stop.
Ok, ma non dimentichiamoci che anche tantissimi reparti delle forze armate decisero di dire NO al nazifascismo e si schierarono a favore della liberazione...
Negli ultimi anni mi è capitato spesso di vedere persone (i più giovani) che parlavano delle forze armate facendone di un'erba un fascio, cosa che mi da sinceramente fastidio.
"A montagna la e sempre a montagna..."
Giusto: Cefalonia su tutti.
Ma quei reparti si opposero solo l'8 settembre e i giorni successivi. Poi si sbandarono non avendo comandanti in capo.
In genere i militari (singolarmente e a gruppi) si unirono ai partigiani e andarono in montagna: emblematico il caso di Nuto Revelli, ufficiale alpino in Russia, monarchico, che divenne capo partigiano. Racconta (meravigliosamente) la sua storia nella "guerra dei poveri".
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Preciso una cosa: l'odio politico non alberga in me, anzi, sono il primo a volere una stagione nuova senza estremismi, però questa volontà deve essere bidirezionale, perchè non si può criticare una parte per aver etichettato come "fascista" Alemanno e, allo stesso tempo, fare finta di nulla davanti agli "slogan beceri di quarant'anni fa", giornalmente sventolati da Berlusconi negli ultimi quattordici anni... Io sono il primo a essere nauseato da questa politica di contrapposizione, però, se permetti, vedere il futuro Presidente del Consiglio ricevere un fascista proprio nel giorno del 25 aprile, sa tanto di inutile provocazione... Il personaggio ci ha abituato a certi strappi e anche in questo caso troverà chi lo difenderà...
Sulla Resistenza, io non nascondo vi siano alcune ombre (sulle quali facciamo pure anche luce, se lo si desidera), ammetto che una parte importante di quel movimento aveva un concetto "socialista" della democrazia (e io, elettore di centro-sinistra oggi, non mi vergogno a dire che, alle elezioni politiche del '48, forse avrei votato DC), ma tutto questo non deve far mutare il giudizio storico-politico: è grazie anche ai partigiani (di qualunque colore fossero) che dobbiamo il ritorno alla libertà e alla democrazia!! Tutti i morti vanno rispettati, ma equiparare politicamente partigiani e repubblichini sarebbe una follia, perchè vorrebbe dire porre sullo stesso piano democrazia, autoritarismo e dittatura!! Attenzione, perchè questo sarebbe un messaggio pericolosissimo per la storia futura di questo Paese!
Sull'episodio da te citato, e risalente al '94, riguardo l'aggressione subita dalla delegazione di FI alle celebrazioni del 25 aprile, fu un brutto gesto senza dubbio, che però va inquadrato nel clima di quei giorni: era passato appena un mese dalle elezioni che avevano visto l'MSI andare al governo e si respirava un clima simile a quello del governo Tambroni (facendo le dovute proporizoni ovviamnete). Ancora doveva esseci l'abiura al fascismo che poi avrebbe dato vita ad AN, e il suo leader Fini ancora andava in giro a dire che Mussolini era stato uno dei piùà grandi statisti del secolo... Insomma c'era un clima di forte tensione e ne fece le spese il partito di Berlusconi, ovvero colui che aveva appena sdoganato i "neofascisti"...
Ultima modifica di ghizzo74; 26/04/2008 alle 13:37
Ieri a palazzo Grazioli c'era una riunione importante degli uomini di forza Italia
per la formazione del governo,lo stesso Bondi ha rinunciato al comizio finale per il ballottaggio che lo vede in lizza per la provincia di Massa-Carrara E c'era anche Ciarrapico,scusa ma uno è libero di invitare a casa chi vuole ,non pensa debba chiedere il permesso a Veltroni o chi altro.
Condivido in linea di massima le tue parole ma dal punto di vista prettamente materiale l'apporto della resistenza,come gia' detto ,fu marginale sia per l'esiguita' dei componenti(a parte gli ultimi giorni di guerra)sia per le forze in campo dei tedeschi e dei fascisti di Salo'.Parliamoci chiaro,senza gli angloamericani non c'era scampo.![]()
In copertina il romanzo di mio figlio ventenne, consigliatissimo
"Due cose al mondo non ti abbandonano mai, l'occhio di Dio che sempre ti vede e il cuore della mamma che sempre ti segue"
Segnalibri