Davvero un bel discorso. Mi ha fatto riflettere su alcune cose.![]()
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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Non ci credo manco un po' al picco.
Pura speculazione di stampo capitalistico.
![]()
Cla il fatto che stiano stati scoperti nuovi impianti non cambia la natura del problema: il petrolio è una fonte esauribile, inquinante e costosa.
praticamente in linea con l'uranio.
bisogna puntare alle fotni rinnovabili: acqua, sole vento ed erbacce (soprattutto canapa, ma occhio ai biocombustibili)![]()
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appunto, si rimane sulla media di 1 scoperto per ogni 3 usati
per ammissione russa, quelli siberiani, oltre a non influire sul decadimento della produzione petrolifera iniziata alla fine del 2007, prevede costi altissimi tali che probabilmente non verrà estratto petrolio commerciabile
quanto al petrolio brasiliano, recentemente ridotto come stima a 8/10 giga barili, il punto di pareggio è calcolato, ad oggi, a 240 dollari al barile, e questo significa che prima di tale cifra non verrà commerciato un solo barile....
ovviamente 240 dollari sono valutati al giorno d'oggi, ma per quando si arriverà a 240 dollari, la'umento del costo delle materie prime sarà tale che probabilmente sposterà in su questa cifra.
e questo è anche il motivo per cui non verrà mai estratto petrolio dall'antartico
nessuno potrà permettersi petrolio a 800 dollari al barile
aggiungo che oggi il prezzo medio di estrazione per buona parte del petrolio è di 80 dollari al barile, in rapido aumento, questo per far capire che sotto sotto la speculazione centra ben poco.
il petrolio di facile estrazione se ne è andato e ora abbiamo a disposizione petrolio sempre più costoso come estrazione e basso come rendimento,
whatever it takes
la speculazione agisce sul brevissimo periodo, il petrolio invece è in aumento da anni.
l'aumento del prezzo di petrolio attuale permette l'estrazione di petrolio prima non conveniente, e questo sta permettendo di far reggere la produzione attuale.
per esempio l'arabia saudita sta spendendo cifre inimmaginabili per mantenere elevata la produzione degli esausti e vecchi pozzi. se calasse il prezzo, la produzione mondiale crollerebbe.
naturalmente questo "equilibrio" non potrà essere mantenuto per molto
per esempio, il prezzo del petrolio attuale permetterà all'arabia saudita di costruire raffinerie ed esportare non più petrolio ,ma direttamente i prodotti raffinati. questo perchè ormai il petrolio saudita è di qualità talmente scadente che non lo si riesce a raffinare (è tipico del raggiungimento del picco).
anche al cina, che dispone di capitali, si sta predisponendo a costruire tali raffinerie.
am servono soldi, tantissimi, e l'unico modo per averli è dato dall'aumento del prezzo del petrolio
whatever it takes
si per questo bisogna prima limitare i consumi di troppo e superflui.
in primis tramite la raccolta differenziata ed il riciclaggio intensivo, utilizzo di sistemi luminosi a basso consumo ed alimentazioni "private" tramite rinnovabile (fotovoltaici o mini-pale eoliche). assivoglia a quanta energia potremmo risparmiare, ma il consumismo mira a consumare sempre più.
è lo stesso discorso della sanità, ci si impegna sempre sulle cure e mai sulla prevenzione![]()
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