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    Angry Sul SICVE, da Auto gennaio 2006

    Citazione Originariamente Scritto da Auto Gennaio 2006
    Come funziona l'occhio elettronico
    Telecamere sui pannelli "leggono" a quanto stai viaggiando. Dopo altri 15/25 km altri "occhi" elettronici ti riprendono nuovamente e calcolano la velocitÃ* media. Entro tre anni saranno più di 200!

    Vediamo ora come funziona il Sicve. Sotto i pannelli luminosi autostradali a messaggio variabile, sono stati inseriti sensori elettromagnetici che rilevano il passaggio di un veicolo e la sua velocitÃ* istantanea. Al di sopra del portale sono istallate alcune telecamere (una per corsia) che vengono attivate al superamento del limite (che quando piove scende a 110 km/h).
    In realtÃ* le telecamere saranno attive 24 ore su 24, ma la registrazione video scatta solo al superamento dei limiti. Ciò che viene filmato sono le immagini delle targhe, che vengono lette, decifrate e memorizzate in un computer centrale. Il quale provvederÃ* poi a decrittare il proprietario del veicolo e a inviare i verbali. A distanza di qualche km viene posizionato un secondo portale con sensori e telecamere, che viene allertato dal primo e che può riconoscere e controllare il passaggio delle targhe "veloci". Il computer è poi in grado di calcolare la velocitÃ* media. I tratti con portali successivi possono essere lunghi da 15 a 25 chilometri. Non è ancora noto se verranno emessi verbali al superamento della velocitÃ* istantanea sotto i singoli portali o solo col calcolo della velocitÃ* media sull'intera distanza. Teoricamente sono possibili tutte le soluzioni. Anche i verbali a mitraglia.

    Senza agenti e senza limiti
    Sappiamo di certo che il sistema è stato studiato da Autostrade per l'Italia appositamente per sfruttare le possibilitÃ* offerte dalla legge 168/2002 e dall'ultima versione dell'art. 201 (decreto legge 151/2003) sugli accertamenti automatici della velocitÃ*, senza il presidio di agenti, senza l'obbligo di fermare l'automobilista e di contestargli immediatamente l'infrazione. E' giÃ* stato omologato dal ministero delle Infrastrutture per l'utilizzo completamente in automatico, quindi riducendo al minimo il compito della Polizia.
    Il piano prevede l'istallazione di 200 portali (sono stati denominati Tutor) nei prossimi 3 anni. Per ora i Tutor giÃ* istallati entreranno in funzione entro dicembre 2005 nelle seguenti tratte: sulla A4 Torino-Venezia, vicino Milano; sulla A14 Bologna-Taranto, nella zona di Forlì; sulla A13 Bologna-Padova, tra Occhiobello e Ferrara Nord; sulla A11 Firenze-Mare.

    Meglio la distanza di sicurezza
    Abbiamo tutti da guadagnare quando i controlli della polizia sono estesi, uniformi e costanti. Perchè quando sono casuali e sporadici l'applicazione della legge diventa di per sè ingiusta. Purchè i limiti di velocitÃ* siano congrui e non una soluzione burocratica a inefficienze stradali, che i comandi dei vigili trasformano poi in trappola mangiasoldi. Quindi ben vengano i Tutor, anche se ci erano stati promessi i 150 all'ora.
    Rimangono alcuni trascurabili dubbi. A chi andranno i proventi delle infrazioni? Come verrÃ* compensato l'investimento fatto dalle autostrade? Qual è l'aumento dei pedaggi che verrÃ* riconosciuto in virtù dell'investimento, che di certo verrÃ* attribuito alla voce "sicurezza"? E quale sarÃ* l'aumento dei pedaggi che verrÃ* invece attribuito in funzione dei minori incidenti registrati?
    Perchè non si è detto da nessuna parte che i Tutor sarebbero stati impiegati anche per individuare e sanzionare chi viaggia sulla corsia centrale? Perchè non controllare, finalmente, il rispetto della distanza di sicurezza? Col portale si possono misurare i distacchi tra un veicolo e l'altro e - nota la velocitÃ* - risalire alla distanza. Un gran numero di incidenti è provocato proprio in fase di sorpasso sulla terza corsia, perchè la seconda è occupata mentre la prima risulta libera. E quasi tutti i tamponamenti sono addebitabili a insufficiente distanza di sicurezza.
    Se realmente si voleva agire per ridurre gli incidenti - e non per inventare macchinette mangiasoldi -, perchè non si sono affidati questi compiti in via prioritaria ai Tutor? La risposta è semplice: basta ricordare come è stato battezzato l'intero dispositivo: Sicve, sistema integrato controllo velocitÃ*.
    Per la sicurezza non c'era posto, anche se diranno che sono la stessa cosa.
    Attendiamo smentite.
    No comment. Da parte mia posso solo aggiungere che va bene far rispettare i limiti di velocitÃ*, ma adesso hanno rotto i ******** accanendosi solo su questi senza mai fare nulla sui milioni di DEFICIENTI (ovvero la gran parte degli italiani, così affezionati alla corsia centrale in autostrada e a stare attaccati al culo dell'auto che li precede - sentitevi pure chiamati in causa voi che leggete, perchè sicuramente anche tra voi forumisti due su tre si comportano da selvaggi in tale maniera) che non sanno guidare e commettono un'infrazione dietro l'altra senza nemmeno accorgersene e senza il minimo controllo dai nostri beneamati agenti, evidentemente troppo indaffarati con divieti di sosta e telelaser vari.



    Edit: Aggiungo e integro a compendio, sempre dallo stesso articolo:

    Citazione Originariamente Scritto da Auto gennaio 2006
    Contrordine sui punti compagni!
    Per finire, concludiamo ricordando altri "regalini" accessori. Come il "decreto salvapunti", che conteneva alcune importanti modifiche al Codice della Strada, che era passato alla Camera il 16 novembre scorso, ed è stato bocciato al Senato il giorno successivo. Quindi niente più restituzione automatica dei punti perduti quando non si denuncia l'autore dell'infrazione, confisca totale dei motorini per guida a due o senza casco, niente più divieto dei vigili urbani di fare multe con l'autovelox fuori cittÃ*. Poi, c'erano altre innovazioni come il foglio rosa a 17 anni, la guida delle minicar a 16. Ora si pensa di salvare le norme più importanti inserendole nella finanziaria. Vedremo.
    Tuttavia, le capriole del Parlamento sono servite a mettere in luce il sacrosanto allarme di numerosi deputati: i Comuni stanno utilizzando l'autovelox in modo vessatorio, destinato più a far cassa che a prevenire gli incidenti. E, quindi, la proposta - un po' ingenua e un po' garibaldina - di destinare allo Stato l'80% delle multe dell'autovelox, anche se non è passata, ha perlomeno messo il dito sulla piaga: in alcuni tratti di strada i limiti sono assurdamente bassi, improponibili, troppo al di sotto della velocitÃ* media del traffico, al punto che sembrano stabiliti solo allo scopo di tendere trappole agli automobilisti. La verita è che, in genere, il funzionario che deve intervenire su un'arteria dove si ripetono troppi incidenti ricorre - per comoditÃ* e per mancanza di fondi - alla facile soluzione di abbassare progressivamente i limiti di velocitÃ*.

    I comuni volevano soltanto i soldi
    Tuttavia la reazione della lobby che in Parlamento rappresenta i Comuni, è stata così rapida e violenta che ha bloccato il tentativo del fisco di incamerare l'80% dei proventi da autovelox. Ma nel bloccare il provvedimento la lobby ha scoperto le sue carte. Oscene. Ecco i suggerimenti proposti da introdurre nella conversione in legge del decreto n. 184/2005:

    - elevare a 250 euro la sanzione per chi circola con vetture non in regola nei giorni di targhe alterne o di blocco della circolazione (art. 7 Codice della Strada) e - come se tale sanzione non bastasse - introdurre anche la sospensione della patente per i disobbedienti. Inaudito. L'Italia è l'unico Paese d'Europa che impedisce la circolazione a "vecchi" modelli (gli "Euro 3" hanno solo un anno di vita) in virtù di supposti motivi ambientali. Ma nessun Comune è mai riuscito a provare che quei veicoli erano la causa primaria della sostanza che si voleva ridurre. E nessuno è mai riuscito a dimostrare che grazie a quei blocchi la situazione è "guarita". Tant'è vero che ogni inverno si ricomincia daccapo. Per fortuna la norma non è passata. Ma abbiamo corso che i vari blocchi per motivi ambientali (e demagogici), di per sè illegittimi per carenza di motivazione, sarebbero diventati ancora più vessatori e ingiusti per eccesso di sanzione;

    - eliminare la pena accessorie della sottrazione di punti sulla patente, fino a sforamenti di 20 km/h. Si mostrava così un atteggiamento clemente verso gli automobilisti e si dava un contentino ai parlamentari che volevano frenare i Comuni;

    - in compenso - si fa per dire - la sanzione pecuniaria per tale infrazione veniva raddoppiata e portata anch'essa a 250 euro. Come dire: "A noi basta che ci diate i soldi, i punti potete tenerveli". Indecente.

    Ma la proposta indecente dei Comuni conteneva anche una rivelazione: "Invece di sottrarli ai Comuni, i proventi dell'autovelox, suggeriamo di sottrarli alle autostrade e agli altri enti che oggi riscuotono i balzelli".
    Come? Alle autostrade? Non sappiamo se abbiamo capito bene. Ma, se facciamo due più due, i conti tornano, purtroppo. E vorremmo essere smentiti.
    Ultima modifica di NoSync; 16/12/2005 alle 03:15


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