Il lavoro dei Judas che nessuno ricorda (quasi) mai... profuma di Nevada (spero mi si conceda la metafora), ma fatto da degli sporchi musicisti provenienti da Birmingham (cittą operaia per eccellenza dell'UK) non č ben riuscito.
A tal riguardo... a me piaciucchia pure il lavoro con Owens, Jugulator. Violentissimo, praticamente č thrash metal e molto diverso dall'heavy che facevano fino a Painkiller (che gią č molto "duro" per essere un lavoro meramente heavy... ma il suono di chitarra prodotta lģ non ci sarą pił altrove).
Concordo con le tue analisi sui drummers dei JP e capisco anche quello che dici su Holland, alla fine il batterista "storico" della band č lui (anche se Travis suona con loro da molto pił tempo).
Sugli Iron Maiden trovo bruttissimo No Prayer for the Dying (il primo senza Smith), passabile Fear of the Dark (non č malaccio), interessante ma ostico The X-Factor e poi il resto pił o meno passabile. Anche se Dance of Death (2003) č forse il migliore lavoro che hanno fatto con il ritorno di Smith (che č un autore che apprezzo moltissimo, tanto del sound Maiden č stato creato da lui).
Eh in effetti non ci si pensa mai, ma la cultura di provenienza fa tanto!
Oh poi i Led Zeppelin hanno fatto un successo travolgente negli States col loro blues, vai te a capire come funziona la mente umana...certo č che se penso a rock del deserto, mi vengono in mente in 10 alla meno 10 secondi i Kyuss. Band fantastica.
Sģ Jugulator figo! Sound cattivissimo (perņ era la direzione in cui stavano andando gią con Painkiller, dopo tutto) e canzoni non male. Album decisamente promosso, per quanto mi riguarda. Quello dopo forse un po' meno ispirato, Demolition del 2001, perņ in generale a me non č dispiaciuta la parentesi con Tim Owens, anche se Rob Halford č il cantante dei Priest e deve esserlo, non si discute su questo.Originariamente Scritto da Matėlmaire
Eh gli anni tra il 1992 e il 2000 li conosco poco, avevo sentito qualcosa con Blaze Bayley ma non mi era assolutamente piaciuta, quindi ho accantonato quella parentesi degli Iron. Carino Brave New World del 2000, il primo dopo il ritorno di Bruce Dickinson e poi sģ, Dance Of Death a mio parere MOLTO bello, i lavori successivi invece li ho trovati troppo copia e incolla.Originariamente Scritto da Matėlmaire
"Come Undone"
Duran Duran.
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fičrement francophone.
"X factor" del 1995 vale la pena prenderlo, soprattutto se si ama il prog metal. brani molto lunghi, spesso melodici. č l'unico album veramente intimista dei Maiden, affrontano temi di depressione e tormento, cosa quasi mai avvenuta.
Harris si era appena separato e usando la metafora della Guerra, tanto cara ai maiden "storici" confessa tutti i suoi dolori.
č quasi un concept album. ci sono almeno due/tre pezzi che comunque rimangono fra i migliori del decennio.
molto bella la prestazione di Mcbrain al drumming, bisogna dire che sulle composizioni con tanti cambi di ritmo riesce sempre a dare il megio... peccato il suono delle chitarre a volte troppo dietro i diffusori, quasi moscio e i soliti assoli totalmente sbarellati di Janick Gers che rovina tutto. Blaze finché canta baritono per quel disco č okay, ma quando tenta di andare in alto chiaro che Bruno lo si rimpiange doppiamente.
Anche "Book of souls" del 2015 non si dovrebbe non avere. grandissimo ritorno in forma, e vale doppio visto che venne registrato mentre Dickinson era incerto sul suo futuro per la malattia da cui poi si č fortunatamente ripreso del tutto.
Concordo su X-Factor, un lavoro diverso e da riscoprire, molto pił tetro e oscuro come atmosfere rispetto ad altri. Purtroppo a me Gers non č mai piaciuto (anche se ammetto che č un buon compositore, ha un sacco di credits) e il declino dei Maiden per me coincide con il suo arrivo e la dipartita del GRANDE Smith.
Gli ultimi non mi piacciono, fatta eccezione per A Matter of Life and Death (bello), troppo troppo prolissi.
Ultima modifica di Matėlmaire; 24/04/2020 alle 22:06
"The dark side of the moon"
Pink Floyd.
Minchia che roba. Spettacolare
Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fičrement francophone.
Credo che solo il classico fan invasato dei Maiden potrebbe contraddirti
Anche se non conosco la discografia bene come voi, e' evidente che quei pochi anni facciano la differenza: uscire con certi dischi negli anni '70 significava essere tra i pionieri assoluti, ispirazione per chiunque sia venuto dopo.
Intanto mi sono fissato con il nuovo dei Testament, Chuck e Steve si son pure beccati il covid durante il tour europeo, ora stanno meglio. Solo un po' prolisso (sarebbe da capire perche' tutti i gruppi storici finiscono a fare sbrodolate da 6+ minuti), non per caso la mia preferita e' la piu' corta:
Pur non essendo mai stato un grandissimo fan dei Testament (prediligo altri gruppi thrash della zona californiana), ammetto che almeno 4 o 5 lavori che han tirato fuori sono seminali. E che il "capo indiana" Chuck č un fottuto idolo. Personalmente, perņ, The Gathering (che diversi considerano un mezzo capolavoro) non lo considero il loro CD migliore, che andrei a individuare in uno tra The Legacy o The New Order.
I Judas Priest sono stati pił influenti degli Iron Maiden, di fatto Sad Wings of Destiny č stato un disco spartiacque per l'heavy metal europeo. Poi č chiaro che, se dovessimo fare un confronto, allora il gruppo metal pił influente di sempre con buona probabilitą sono i Black Sabbath (anche loro di Birmingham, tra l'altro!).
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