
Originariamente Scritto da
Gravin
L'odio (calcistico, s'intende..)l'avete innescato voi, caro Claudio..
Voi e tutti quei signori che anche in questa sede oggi leggono con il nick criptato ma evitano di intervenire dopo aver sparso letame sulla Juve e sui tifosi juventini, dopo aver dileggiato anni di storia e di successi.
Quei sapientoni che arricchiscono le discussioni con pochi, pochissimi interventi, sempre mirati,fatti solo per provocare ed innescare diatribe ed inutili polemiche.
A tutta questa gente, caro Claudio, risulta oggi difficile intervenire.
Ed io godo di questi comportamenti che non qualifico onde evitare di infrangere il regolamento, ma che mi danno conferma, laddove ce ne fosse bisogno, di quanto sia piccola la mente di taluni.
Noi juventini , quelli veri, quelli sportivi, quelli obiettivi, non abbiamo mai fatto mistero delle nostre colpe, pur nella consapevolezza che comunque si era i più forti , che comunque in un modo o nell'altro un pò tutti si mantenessero dei comportamenti assai poco leciti dal punto di vista dell'etica sportiva.
Nessuno vuole decolpevolizzare Moggi, nessuno vuole pene esemplari.
A suo tempo queste le avete volute voi, coloro che hanno condotto le indagini e la stampa asservita.
A tutti voi, caro Claudio, non è sembrato vero poter dire "ecco, abbiamo trovato la causa delle nostre sconfitte: gli imbrogli di Moggi!!!".
Claudio, oggi le parti potrebbero, occhio al condizionale, essere in fase di inversione di rotta.
Ora ci sono io a dirti.."visto, era come ti dicevo ..si provava a barare tutti!".
Saranno i giudici a stabile la verità.
Nella speranza che per una volta la giustizia riesca ad essere equa e non giustizialista, che sia capace di fare seriamente il suo decorso e non cerchi invece di assecondare la folla affamata della testa della presunta vittima.
Di certo, da oggi, voi non potrete più vestirvi di quell'abito abito bianco di cui in questi 4 anni siete andati orgogliosamente fieri.
Sono certo, a prescindere da ciò che scrivi, che tu sei stato il primo a meravigliarti nel sentire le parole che Facchetti diceva a Mazzini oppure a Bergamo.
Qui non è più questione di aver fatto più o meno di quanto fatto da Moggi.
Qui la questione è che è stato fatto.
E nessuno di voi se lo aspettava.
Abbiate almeno l'onesta e la dignità di ammetterlo.

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