Originariamente Scritto da
zione
Come gia' scritto, fortunatamente ne sono "fuori" da tempo da simili cose....
Si discute, si analizza e magari anche si critica, per carita', ma sempre e solo rimanendo nel calcio giocato, in cui (e qui ancora nessuno lo vuol capire, ma ovviamente credo "apposta" altrimenti milionate di euro legate alle puntate spazzatura che sempre seguono il calcio non avrebbero, poi, piu' senso di esistere !) cosi' com'e' ora l'errore umano (arbitro/guardalinee) e'
parte integrante, a volte anche determinante.
La tecnologia puo' aiutare ad eliminare almeno parte della soggettivita' degli arbitri, ad esempio con il sensore che indica se la palla ha varcato o meno la linea della porta, ma sul resto temo sia veramente difficile, salvo forse cambiare proprio l'applicazione di alcune regole (penso al fuorigioco: in caso di dubbio, stando peraltro "larghi", si potrebbe comunque far continuare l'azione e poi subito verificare se regolare o meno, eventualmente annullando il goal).
Questo deve essere il calcio, questo e' il calcio che io auspico da sempre....
Ma ovviamente non e' cosi', ed ecco che puntualmente si parla di errori quasi "pilotati", di malafede, di complotti, di ruberie, di torti e ri-torti, di tutto cio' che serve a giustificare in qualche modo un qualche cosa di spiacevole, di non voluto, di non accettato forse.
Qui alzo le mani, da un bel po' ormai, e non vedo/sento piu' nulla: il tutto infatti e' totalmente ridicolo, vergognoso, offensivo, non sportivo, quasi infantile (ma il termine qui non sarebbe corretto, perche' i bambini in tal caso hanno l'innocenza dalla loro, e non la malafede/stupidita'/arroganza che spesso accompagnano tali tristi teatrini da baraccone !)
Quando poi si vedono/sentono esponenti di spicco del calcio, addirittura parlamentari (come se non ci fosse altro di cui pensare e discutere....) quasi fomentare tali dispute (oddio, fin quasi un parolone questo per descrivere tale cosa !) ecco che, veramente, mi vien da pensare che comunque non ci sia speranza, che il fondo non solo si tocchera' sempre ma si continuera' probabilmente a scavare, sempre piu'....
Ripeto, affari "vostri", affari "loro": in quei frangenti io sorrido, provando quasi un senso di pena in certi casi, in altri (ben piu' numerosi) e' invece piu' disgusto.
L'unica cosa che posso fare e che sto facendo ormai da qualche anno, ovvero da quando mio figlio vive il calcio non solo come tifoso ma anche da "giocatore", nella scuola calcio che frequenta da diversi anni, e' insegnarli che in questo meraviglioso sport il gruppo e' tutto, come e' tutto il rispetto in primis per le persone che giocano contro in una partita.
Quindi la vittoria e' eventualmente un "di cui" di tutto cio': spesso e' veritiera, altre volte e' fortuita, a volte ancora forse anche "immeritata" per come si e' svolta la partita ma in fondo non importa, perche' si deve sapere che tutte queste cose sono le facce, a volte anche opposte, del calcio.
Fortunatamente, almeno dove frequenta mio figlio, questo modo di concepire il calcio e' in primis insegnato quotidianamente proprio dai suoi allenatori.
Non so se questo poi servira' veramente ad infondere a mio figlio una cultura del calcio finalmente libera dai "mostri" dei dubbi e delle banalita'/stupidita' che spesso oggi "impregnano" tale sport ma tant'e', almeno posso dire di averci provato.
E' gia' molto, anche se forse sono/siamo poche mosche bianche ......
Segnalibri