Juventus F.C. 2016-2017: non tutti i sogni muoiono all'alba.

[Cris1981]

Io eviterei altre finali con le più forti del momento
Più che altro per il motivo indicato prima..serve un avversario sì di livello ma che abbia delle debolezze di natura mentali che lascino aperta la porta.
Non siamo pronti per gestirla contro queste corazzate.
Le spagnole sono il peggio del peggio per un motivo o per l'altro.
Nelle finali riversano classe, attenzione, lettura delle partite ma anche orgoglio.

Ci serve anche una botta di sedere, un avversario "facile" a cui accompagnare le nostre di qualità.
Contro il Real perderemmo anche l'anno prossimo senza una rivoluzione di filosofia.

[Cris1981]

Le immagini di Torino comunque mi hanno fatto mettere in secondo piano pure la delusione.
È l'immagine che mi porterò dietro di questa serata.
Spero davvero che le prossime finali vedranno le partite trasmesse allo stadio per chi vuole viverla in gruppo...e stop
Al giorno d'oggi con tutto quello che accade nel mondo e con le tensioni e le paure inconsce che abbiamo tutti riguardo attentati e pazzi che circolano forse è il caso di rivedere la gestione di queste manifestazioni pubbliche.
Non c'è la tranquillità alla base per svolgerle in serenità.
Non più.

[Cris1981]

600 feriti a Torino.
Per uno spavento..rendiamoci conto.

E a Londra attacco terroristico.
Serata orrenda.

[Corry]

Comunque sfiga pazzesca nei primi due gol presi. Ovvio che poi abbiamo mollato mentalmente ma vorrei vedere il Real ad episodi invertiti...

[Fabio68]

600 feriti a Torino.
Per uno spavento..rendiamoci conto.

E a Londra attacco terroristico.
Serata orrenda.

si, Cris
porca pu****a

1000 feriti e 7 gravi, tra cui anche un bambino

[ToreMatera]

Speravo fosse stato solo un incubo. Invece è la realtà. Brutto risveglio.

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[Cris1981]

Il bambino pare sia in condizioni molto molto gravi.
Una serata che sarà d'insegnamento probabilmente, farà da spartiacque tra quel che è sempre stato e quel che sarà in termini di sicurezza.

Per il resto.

Risveglio amaro, certamente più amaro rispetto a Berlino, perchè stavolta la sensazione è che la partita sia stata persa in maniera inequivocabile contro un avversario che ha giocato sapientemente sulle nostre debolezze.
È oggettivamente troppo presto per riparlare di mercato di dettaglio e credo dovrà passerà qualche giorno per metabolizzare e per analizzare meglio le possibili "cure".

Ma ho la sensazione che arriveranno decisioni davvero e realmente importanti stavolta.
Di quelle che segnano un'epoca di un club.
Senza aspettare più del dovuto.
Le decisoni andranno prese nei prossimi giorni, non l'anno prossimo quando scadrà il ciclo naturale di certi giocatori simbolo.
Bisogna anticipare, con coraggio.

Dopo Berlino cambiammo pelle davanti e in mezzo.
Stavolta penso toccherà cambiare pelle dietro.
Ovvero si dovrà mettere mano soprattutto a quel cuore pulsante, motore ed artefice, della Juve della rinascita.
Cuore che però non ha altro da dare.
Che ha dato tutto ed ha raggiunto il suo limite a 360°.

Sconfitta che lascia segni pesanti ma che può anche essere utile per capire una volta di più che le squadre di calcio di valore vanno costruite non solo dal punto di vista tecnico, coi piedi buoni, ma anche e soprattutto con spessori caratteriali specifici nei suoi interpreti.

Allegri segna già la traccia per il futuro prossimo che vede ancora lo scudetto come terreno di conquista e cercare di andare avanti in Europa e magari tornare di nuovo in finale entro poco.

Senz'altro è la persona giusta perchè c'è anche bisogno di equilibrio in questa fase.
L'ambiente è scosso e solo con una guida forte e pragmatica si può tenere botta e appunto un certo equilibrio.

Personalmente il futuro prossimo non lo immagino; ce l'ho chiaro.
Poi potrò anche sbagliarmi.

Vedo una Juventus che nei prossimi tre anni vincerà ancora almeno un campionato (non credo il prossimo), ma che inizierà gradualmente a lavorare sottotraccia sulla propria identità.
Come dicevo ieri servirà una Juventus 3.0.
Che poco avrà a fare con le due versioni precedenti.

La Juve di Conte ha riportato l'orgoglio al centro del discorso.
Quella di Allegri su quell'orgoglio ha aggiunto una grossa fetta di consapevolezza unita ad una crescita tecnica.

La prossima sarà quella della giusta mentalità.
Che non abbiamo ancora maturato oggi.
I proclami non sono sinonimo di mentalità. Sono piuttosto sinonimo di debolezza.
I proclami fatti dalla Juventus in ambito europeo hanno esattamente lo stesso spessore dei proclami fatti dagli avversari italiani della Juventus stessa in questi anni.
Ma la sostanza non la si fa coi proclami; la si fa con i fatti, con il lavoro, con i bravi giocatori e con la testa ambiziosa.

La prossima fase, dei prossimi ciunque anni, sarà quella della Juve che entra in una dimensione nuova psicologica, che prova ad abbandonare le certezze storiche (anche tecniche) per lanciarsi in terreni inespolorati.
Ormai non si tratta più di provare qualcosa tanto per dare una continuità...serve discontinuità.
È un dovere provarci.
Questo porterà a dover fare rinunce e ad avere anche paura di riperdersi per strada.
Ma bisogna provarci.

Bisogna mettersi in testa che chi sta oggi in cima si può andare a prendere seguendone il modello.
Lasciate stare che hanno più soldi, quelli sono discorsi di chi non ha ambizione vera.
Sono discorsi per deboli e perdenti.

Facendo sforzi a tutti i livelli si può fare comunque.

Se ci si accontenerà lo scenario che vedo sarà quello in stile Ajax post Roma.
Non spariremo in quei termini, ma finiremo in un limbo anche peggiore di quello attuale.
Penso invece si sia ancora in tempo per diventare davvero grandi.

Agnelli con le sue parole di ieri ha lanciato un nuovo grido di battaglia che accolgo. E non credo sia solo un grido di battaglia "vuoto", detto solo per confortare.
C'è del contenuto, ci sono già idee.
Fiducia.

[ToreMatera]

Ricordiamoci che il Real ci ha messo 12 anni per tornare a vincere la Champions, spendendo "inutilmente" centinaia di milioni di euro. Le squadre così si fondano nel corso degli anni e la Juve ha preso la strada giusta. La finale di Berlino è servita a crescere mentalmente ed economicamente. Se siamo arrivati al 6o scudetto e alla seconda finale in 3 anni è grazie anche a quella finale persa.
Quest'altra stagione servirà a portare altri centinaia di milioni di euro che, se investi correttamente, potranno far approdare a Torino altri come Higuain, Pjanic etc. Per vincere a certi livelli occorre restarci per anni e anni di seguito, arrivando sempre piu vicini possibile alla meta finale. Inutile vincere tutto una volta ogni 50 anni e poi passare nel dimenticatoio.
Sono orgoglioso di questa Juve, è sempre li a lottare e di certo la fortuna non l'aiuta nelle occasioni importanti.
Gli antijuventini possono gioire sulle nostre sconfitte non avendo modo di gioire sulle proprie vittorie. E questo ci rende ancora più forti.
Ora sotto con un mercato che possa consentire un turnover di QUALITÀ nella prossima stagione.
#finoallafine

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[giorgio]

In questo momento penso solo ai feriti di piazza San carlo..
Colpe? non me la sento di darle se non ai genitori incoscienti che hanno portato bambini in una calca infernale..
Io stesso avevo pensato di andarci con mia figlia..
Ringrazio ancora quel barlume di lucidità che anche a 50 anni mi ha fatto cambiare idea e ripiegare sulla piu tranquilla casa di un amico..
Se era vietato portare bottiglie di vetro perchè era pieno?

[Cris1981]

In questo momento penso solo ai feriti di piazza San carlo..
Colpe? non me la sento di darle se non ai genitori incoscienti che hanno portato bambini in una calca infernale..
Io stesso avevo pensato di andarci con mia figlia..
Ringrazio ancora quel barlume di lucidità che anche a 50 anni mi ha fatto cambiare idea e ripiegare sulla piu tranquilla casa di un amico..
Se era vietato portare bottiglie di vetro perchè era pieno?

Non ho mai amato le feste di piazza/raduni di quel tipo proprio perchè so che ci sono variabili che non posso controllare.
Devo essere padrone di decidere per quanto possibile.
Se non lo sono..beh non fa per me.

Dicono che "bisogna vivere il momento" e scendere in piazza.
Al giorno d'oggi è una scelta che richiede anche coraggio.

Forse oggi un po' tutti si renderanno conto in maniera tangibile dei rischi.
Serve sempre uno spavento grosso per aprire gli occhi.
Funziona così.

Non so se è solo un fatto di educazione e valori che ognuno può ricevere da piccolo dai propri genitori.
Però io so che i miei mi hanno cresciuto con la mentalità di chi deve sempre fare attenzione, tenere sempre gli occhi aperti, evitare i rischi.
Tutti, anche i più piccoli.
Valutare ogni cosa.

Di affidarsi sempre al proprio buonsenso prima di tutto.

Probabilmente non è nemmeno giusto avere un approccio così radicale come il mio.
Perchè è anche giusto condividere.

Ma bisognerebbe sempre anteporre la lucidità ed avere sale nella zucca.

In una piazza con 30.000 persone io non ci metterò MAI piede.
Perchè puoi uscirne orizzontale e sotto un telo.

Drastico? forse.

È un rischio che vale la pena prendersi in nome dello sport? di una fede calcistica per quanto forte?
Secondo me no.

Vedo invece una libertà sfrenata; non parlerei neppure di accettazione del rischio.
Ma di miopia.
Il rischio le persone non lo vedono proprio.
Lo scoprono solo quando è troppo tardi.

È un genere di euforia, di sballo, che per fortuna dico di non aver mai conosciuto.
Ma che vedo è una droga collettiva.
Ed è la cosa che spaventa...