100° Giro d'Italia

**Stefano Riccio** · 19/07/2023, 22:20

Originariamente Scritto da Porano444

Oggi il Danese ha fatto qualcosa di brutto a cronometro
22 km
1 Min e 40 a Pogacar
2 e 51 a van Art.

Se gli mettevano una cronometro vera invece delle distanze ridicole che vanno di moda adesso avremmo probabilmente visto il distacco più ampio di sempre, come secondi inflitti al kilometro nessuno ha mai fatto niente di simile sul secondo (e Pogacar ha fatto una crono pazzesca già lui, come prestazione siamo sui livelli della Planche, se non qualcosa meglio), nè Indurain, nè Anquetil, nè Hinault, nè Merckx, manco Coppi a Nancy quando inflisse quasi 10' a Bartali secondo con gli altri dispersi. E quando dico niente di simile intendo manco lontanamente.

**lothar** · 20/07/2023, 09:11

Originariamente Scritto da Porano444

Oggi il Danese ha fatto qualcosa di brutto a cronometro
22 km
1 Min e 40 a Pogacar
2 e 51 a van Art.

Ormai sono troppo cresciuto per non essere sospettoso, non mi piace.

**FunMBnel** · 20/07/2023, 09:45

Se i valori di potenza/resistenza che ha espresso sono fuori scala con quelli che lui normalmente è in grado di esprimere lo beccano immediatamente.
E dopo non gli passa più...

**mky** · 20/07/2023, 12:15

eh, niente. Il tour è una spanna sopra a tutti gli altri giri.
Bellissima tappa ieri sulle Alpi.
Salite di 28 km con pendenze medie abbordabili fanno più male di arrampicate di 10 km al 10% medio.
Gli ultimi 30 km di ieri sono stati spettacolari.
Se poi certi corridori salgono in bici come in moto, può sempre venire il dubbio che certe moto vengano spacciate per bici da corsa.

**Ale92** · 20/07/2023, 18:22

Certo però che se ogni fuoriclasse deve affrontare il dubbio del doping non se ne esce più... Devo essere sincero, non ho seguito gli anni nei quali si sono susseguiti tutti gli scandali nel ciclismo ma sono arrivato dopo (diciamo che una delle prime tappe che mi ricordi è stata la cronoscalata del Grappa di Aru al giro d'Italia) però negli ultimi anni non mi sembra di aver visto segnali di doping tra i migliori e si che ce ne sono state di imprese o di fuoriclasse (vedasi ad esempio la fuga di Froome al giro d'Italia quando era in lotta contro Domoulin).

Secondo me semplicemente Vingegaard è un fuoriclasse, una spanna sopra tutti gli altri, con solo Pogacar che è al suo livello quando è in forma e lo si è visto sia lo scorso anno sia nelle prime tappe di questo Tour. Credo semplicemente che lo sloveno abbia pagato l'infortunio di inizio anno che non gli ha permesso di arrivare al tour nelle condizioni ottimali e i continui attacchi nella prima e seconda settimana potrebbero essere dovuti proprio a questo motivo. Sapeva che la terza settimana poteva essere un problema per lui quindi ha cercato di mettere in cascina il più possibile nella prima parte ma ha dovuto fare i conti con il danese che è riuscito a tenergli testa.
Domenica poi credo che abbia capito che effettivamente non poteva farcela, vedendo soprattutto come ogni suo attacco veniva puntualmente annullato.
Il fatto poi che il campione in carica non abbia contrattaccato nel finale credo fosse dovuto proprio al fatto che era consapevole che nella crono successiva avrebbe potuto dargli il colpo di grazia.

Poi potrei benissimo essere smentito tra qualche mese/anno, non lo escludo, però ad ora mi sembra che sia semplicemente farina del suo sacco, anche perché nelle ultime 48h Vingegaard è stato sottoposto 4 volte agli esami del sangue.
Tour, esami del sangue per Vingegaard e Pogacar, poi il via libera | Gazzetta.it

**Stefano Riccio** · 20/07/2023, 18:51

Secondo me il problema è che si è creata una cultura del sospetto così incancrenita che ormai si passa più tempo a dubitare di questo e quello invece che a guardare la corsa, negli anni '90 avevano il sangue denso come marmellata eppure non mi pare che i tifosi si facessero tanti problemi, si godevano lo spettacolo e fine. Forse sarebbe stato meglio avere un antidoping all'acqua di rose come altri sport almeno nessuno veniva mai beccato o quasi e tutti felici e contenti. Anzi forse è quello che stanno provando a fare adesso dove nelle maglie dell'antidoping finiscono solo illustri sconosciuti tanto per far credere "che lavorano" ma ormai mi sa è troppo tardi per scardinare un certo modus pensandi dai tifosi.

**mky** · 21/07/2023, 10:38

Originariamente Scritto da Stefano Riccio

Secondo me il problema è che si è creata una cultura del sospetto così incancrenita che ormai si passa più tempo a dubitare di questo e quello invece che a guardare la corsa, negli anni '90 avevano il sangue denso come marmellata eppure non mi pare che i tifosi si facessero tanti problemi, si godevano lo spettacolo e fine. Forse sarebbe stato meglio avere un antidoping all'acqua di rose come altri sport almeno nessuno veniva mai beccato o quasi e tutti felici e contenti. Anzi forse è quello che stanno provando a fare adesso dove nelle maglie dell'antidoping finiscono solo illustri sconosciuti tanto per far credere "che lavorano" ma ormai mi sa è troppo tardi per scardinare un certo modus pensandi dai tifosi.

quando ti appassioni vedendo imprese di Chiappucci al Tour, le imprese del Panta (per me forse il più pulito o meno sporco di altri, per sua caratteristica e natura), e poi le fregature in serie di Armstrong, Ullrich, Rijs, Rasmussen e compagnia bella, ti piace lo spettacolo (o la mancanza di esso per troppa superiorità).
Poi ti sconcerta il fatto che, alla fine, dopo anni confessano che erano dopati.
è stata una vergogna forse più scandalosa la Roubaix di Cancellara con il motorino in bicicletta. Le sostanze che prendi possono raccontartela.....la bicicletta con il motorino elettrico sai che ce l'hai.....
il pubblico vuole vedere lo spettacolo, magari sono le tattiche dei direttori sportivi che annullano lo spettacolo, troppo controllo sui corridori.
di corridori idoli ne vediamo molti, anche di anno in anno, di leggende che rimangono nella storia molto meno.