Originariamente Scritto da
Cris1981
Giuste osservazioni.
D'altra parte con i giovani una componente di rischio c'è sempre.
Ma non puoi neppure evitarla.
Un amico che lavora con giovani piloti, e ne vede tanti, mi ha comunque confermato le doti sopra la media del ragazzo.
La Ferrari ha per le mani una pepita.
Da trasformare in gioiello.
La storia fino ad oggi di Leclerc ci dice che è un pilota abbastanza veloce (sul "molto veloce" ne parliamo quando guiderà monoposto di un certo tipo ).
Nelle serie inferiori si è poi messo in mostra per una certa dose di freddezza e capacità di lettura delle situazioni.
Ecco. Tra tutte queste è certamente la caratteristica che più mi piace di lui.
Questo è il fondamentale essenziale del grande pilota.
La testa.
Vuoi anche perchè quel genere di corse richiede di pensare e ragionare tanto e bene..ma si è formato bene il ragazzo.
La mancanza grossa, enorme, di Vettel oggi è proprio questa.
Gli va il sangue al cervello, vede tutto rosso e smette di ragionare.
Poi Charles ha fatto il passo in F1 e dopo una primo periodo di apprendistato ha cambiato marcia a metà stagione.
Raccogliendo risultati importanti.
A seguire, arrivando ad oggi, una fase meno buona.
Bilancio di questa stagione: penso positivo. Se non molto positivo.
Gli diamo un voto? io gli assegno un 7-7.5.
Vale il discorso che ogni pilota dipende anche dal mezzo che guida.
Fino a qualche gara fa la Sauber era interessantissima, oggi attraversa una fase più incolore.
Per cui anche Leclerc fatica quando la Ferrarina fatica.
Lo porterei in Ferrari però per un motivo su tutti.
Tralascio un attimo il fatto che che Kimi ormai per ragioni anche anagrafiche VA sostituito.
Siccome non sono un completo sprovveduto, so benissimo che, sogni o non sogni personali, toccherà tenermi Vettel fino al 2020.
E allora che fai? provi a vedere il lato positivo, a trovare una chiave per migliorare quel che hai.
E il lato positivo è proprio il buon Charles. Lui è la chiave.
Questo giovanotto serve per mettere il pepe lì dove non batte il sole a Vettel.
Bisogna far uscire dalla comfort zone il tedesco, fargli sentire la pressione anche e soprattutto interna.
Al che mi si dirà: si ma Vettel già ora schioppa di suo sotto pressione.
Vero.
Per vincere contro Hamilton però serve un pilota "estremizzato".
Vettel quindi va messo nelle condizioni limite.
Da un lato deve sentire la pressione di dover battere Hamilon, dall'altro deve ormai rendersi conto che alla Ferrari o si fa la storia o si esce con le ossa rotte.
Non è una tappa di passaggio.
È la tappa.
Mi sembra troppo comodo, troppo a suo agio negli equilibri.
Dico stop a tutto questo.
In un certo senso per me Leclerc è una sfida lanciata a Vettel.
Il monegasco ha tutto il talento per dargli fastidio.
Quando inizi ad avere una certa età - e parlo da ultra trentenne indirizzato verso gli anta - inizi a sentire forte la competizione con i giovanotti.
Se si è dei tipi competitivi, e Vettel non ho dubbi lo sia, ti scatta la molla dentro.
Quella che ti fa dire il tempo passa, mi devo svegliare, le cartucce rimaste sono poche.
E poi deve scattare anche la molla che ti fa dire "io non abdico".
Voglio Leclerc come seconda guida anche per questo motivo. Come stimolo e sprone.
Vettel deve cominciare a sentire il peso dell'età e fare l'ultimo step, quello che gli manca.
Se guardate a Bottas in un certo senso accade la stessa cosa.
È per Hamilton uno stimolo.
In Germania ha provato quasi a passarlo salvo poi essere messo a cuccia.
Serve quel tipo di pressione, sana, interna.
Alla Ferrari manca questo stimolo.
E quindi manca un presupposto per vincere.
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