Credo comunque che la Pirelli conti fino ad un certo punto sulla scelta di quanto far durare le gomme, Isola ha detto più volte che per loro non ci sarebbero problemi a costruire gomme che durano tutta una gara (e lo si è visto). Il problema credo venga più che altro dalla proprietà e dalle tv che sono alla ricerca dello "spettacolo". Basti guardare quanto spingono Vanzini & co. durante le interviste per avere le due soste obbligatorie e comunque possibili durante la gara.
Mmh
Io continuo a vedere anche una peso politico delle scuderie (due) piuttosto impattante
Ma non ci vedrò benissimo io..
Vanzini e compagnia bella continuano a vivere nel mondo playstation dove tutto è possibile, tutto è bello e variegiato e quindi non noioso.
Salvo non capire che la realtà delle corse poi appiattisce tutto.
Devono ancora rendersi conto che sono completamente fuori strada.
Spingere per le due soste non è una cura...è l'ennesimo palliativo.
Inefficace e non risolutivo.
Spingessero per vedere due tavole di legno inclinate davanti e dietro le macchine e le ruote dei mezzi dei Flinstone al posto di quelle cose sclerotiche che rotolano e che usano oggi.
Quella si che è roba più interessante...altro che i giochini strategici sulla sosta in più o in meno.
Ultima modifica di Cris1981; 01/10/2018 alle 13:00
Non è bello ciò che è bello, figurati ciò che è brutto
Non ho mica detto che le gomme non si possono cambiare.
Ho solo detto che le gomme devono poter funzionare in un range di temperatura più ampio: una gomma che dà il meglio in una finestra di 20° (e fuori si straccia) in una F1 in cui non si può seguire da vicino per colpa dell'aerodinamica è la morte della competizione; è una sfida ingegneristica interessante, ma di quelle a ROI negativo: il beneficio non c'è, ammazza le gare e basta.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Se è vero che facciano come la Michelin che a richiesta "ci vogliono gomme a alto degrado" hanno risposto "o le gomme le facciamo come pare a noi oppure al bando ci partecipa un altro".
Vanzini comunque da quando Isola l'ultima volta gli ha detto che sarebbe una soluzione di merdaspiegando per filo e per segno perchè pare aver smesso...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma una curiosità.
Tu che hai vissuto la F1 dei primi anni '80..ai tempi si facevano tutte 'ste storie sul legame gomma/asfalto, studi....range di utilizzo ideale e menate simili?
La risposta penso di saperla ma se la leggo va anche meglio perchè potrei avere conferma che sono tutti fuori di melone ormai.
Alle gomme di oggi manca solo la parola, sembrano esseri viventi.
Talmente intelligenti che alle volte fanno come gli pare, mi sembra...![]()
Non è bello ciò che è bello, figurati ciò che è brutto
Il problema è che (credo) buona parte delle entrate della F1 deriva proprio dai diritti televisivi, credo quindi che un peso ce l'abbiano quando è ora di scegliere come si svolgeranno le corse. Sul fatto che siano fuori dalla realtà posso anche essere d'accordo...
Ultima modifica di Ale92; 01/10/2018 alle 13:31
Giusto l'altro ieri vedevo il canale youtube di Davide Cironi. Non so se ci bazzicate.
Ci sono anche interviste a progettisti e ingegneri degli anni '70-'80, un bel canale soprattutto per questo genere di contenuti.
E vedi persone oggi coi capelli bianchi o quasi che parlano di macchine in un modo che oggi non esiste più..
Li ascolti e assorbi semplicità. Semplicità pura.
Alle volte viene da chiedersi quale sia stato il momento preciso che ha generato questo germe folle della ricerca continua di soluzioni esasperate; che poi non si riesce neppure più a controllare nè a comprendere. E quest'ultima è la cosa pazzesca...
Ripeto: quello che ho (ri)visto ieri sulla Red Bull mi fa abbastanza incacchiare, non lo capisco nè lo concepisco.
Se mi monti una US io grazie ad essa devo andare mezzo secondo, un secondo o quello che è più forte di altri con mescola di un paio di step più "dure" (soft).
E invece ciccia.
Follia.
A Vanzini la cosa farà magari divertire, farà show. A me fa piangere amaramente.
Ci vedo solo un grandissimo casino.
Sembra ci sia paura appunto della semplicità. Perchè?
Non è bello ciò che è bello, figurati ciò che è brutto
Beh, quello era un altro mondo. Secondo me se chiedevi cos'era "il range di utilizzo" non lo sapevano nemmeno i padroni di Michelin e Goodyear.
Confronto a quelle odierne erano gomme durissime e nella maggior parte dei casi l'unico obiettivo a cui tendere era cercare di non fermarsi. Non perchè il traffico fosse 'sto gran problema, ma perchè vedere soste da 15" o anche 18" (chiedere a Nelson Piquet, Detroit 1986; appena rivista) non dico fosse normale, ma quasi (solo per cambiare le gomme eh!).
Comunque rivedere quelle gare oggi è qualcosa che davvero si avvicina a una comica, avendo gli occhi tarati sulla F1 odierna: se uno riusciva a fare 3 giri di fila sullo stesso ritmo era un alieno; oggi chiunque ci fa una gara intera...
Vedevi gente che usciva dai box con gomme più fresche e guadagnava per un po' di giri poi iniziava a perdere secondi su secondi così... All'improvviso senza spiegazione (chiedere a Senna, Budapest 1986; appena rivisto).
Figurati se sapevano cosa fosse il range di utilizzo...
Io lo consiglio fortemente: scaricarsi (anche se è illegale) qualche GP di quegli anni per accorgersi di quanto mitizzati siano i ricordi e quanto triste invece la realtà se comparata a oggi. Una cosa vera in quegli anni turbo era sicuramente, e questo non è un mito, la maggiore facilità di sorpasso: c'erano i 900 CV (da amministrare assieme alla benzina), ma il carico aerodinamico faceva ridere. E infatti le frenate erano lunghe e si vedevano sorpassi anche a Detroit...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri