Se nella maggior parte dei casi sei lì a giocartela direi che è una partecipazione di livello.
A leggerti sembra di sentir parlare della Williams degli ultimi 2 anni.
Certo... Se conta solo vedere il nome nell'albo d'oro allora è altro discorso. Ma leggere l'albo d'oro non è esattamente un'attività complicata.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Si ma la F1 non è un mondo dove regna lo spirito olimpico
Dove puoi anche dire "ma sì l'importante è tagliare il traguardo, se anche arrivo ultimo alla 50Km chi se ne importa"
Chiaramente non è il caso della Ferrari che ultima non ci arriva.
È un mondo dove girano davvero tanti soldi e dove tutto è estremizzato.
E dove girano i soldi le questioni da libro cuore sono messe in soffitta.
Mondo dove la ricerca dell'ottimizzazione è esasperata, dove aspetti come organizzazione di un team sono a livelli di complessità assurdi.
Passatemi il concetto: è come se fossero piccoli staterelli per complessità.
Fatico quindi a trovare uno sport in cui avere successo in base ai propri target iniziali sia più importante
In F1 è vitale fare centro.
Ora non resta che intendersi su quale sia la mission della Ferrari in F1.
Può darsi che il "nodo" stia qui.
La Ferrari credo abbia la medessima mission di Mercedes e Red Bull.
Finire in prima posizione.
Il discorso dell'arrivare secondi in un contesto così competitivo comunque ci sta chiaramente.
Nessuno è poi tanto più cretino/incapace dell'altro alla fine.
Ma il fatto che uno di questi competitor, che ha poi quasi tutte le caratteristiche, le potenzialità e la forza per centrare il proprio obiettivo non ci riesca sostanzialmente "mai" a salire sul gradino più alto, beh, trovo non sia più una cosa normale ma una anomalia.
disdire è l’unica cosa che conta
Che poi scusate ma non vincere (vincere= centrare il proprio obiettivo) in F1 è un po' come dire "sono bravo ma non sono il meglio a cui potete aspirare, cari clienti".
La F1 è un po' il negozio di alto livello che puoi avere in via Montenapoleone a Milano.
Una gran bella vetrina.
Lì deve fare bella figura, non puoi piazzarci i manichini scassati per decenni
Ultima modifica di Cris1981; 17/07/2019 alle 13:07
disdire è l’unica cosa che conta
Beh che qui tra noi possiamo vedere oltre al solo palmarès non ci sono dubbi, era solo l'inizio del discorso che avete approfondito alla grande.
Rispondendo in linea generale alle tue virgolette "sbagliare macchina" la mia risposta è sì, perché appunto sei la Ferrari e ad inizio campionato punti sempre a vincere: non che ci debba riuscire ogni anno ma qualche volta sì, se in dieci anni vinci 3-4 volte e le altre arrivi secondo allora non puoi dire di sbagliare auto, ma se per 12 anni non hai praticamente mai avuto la possibilità concreta di vincere (2010 escluso, perché il 2012 negli ultimi 4 mesi non c'era partita in pista) allora mi sembra che il concetto di sbagliare macchina non sia così sbagliato.
Ha vinto la Renault nel 2005 quando fino al 2002 non riusciva manco a salire sul podio, ha vinto la Brawn dal nulla nel 2009, la Red bull dal 2010 quando fino al 2008 lottava giusto per gli ultimi punticini e ha vinto la Mercedes dal 2014 rientrando in F1 nel 2010...quindi sì dalla Ferrari mi sarei aspettato di molto meglio: siamo sempre lì a fare secondi o terzi nonostante gli altri si alternino al comando
Un po' di osservazioni sparse.
Se bastasse il nome per partire per vincere saremmo tutti a cavallo a cominciare dalla Ferrari. Purtroppo per lei (e per tutti gli altri) tocca a tutti produrre la macchina buona ogni anno indipendentemente dal palmares. Poi... Parlando di un team forte e ricco ci si aspettano risultati superiori a quelli di una Williams, ma questi direi che ci sono sistematicamente.
Poi... Nel 2010 deciso all'ultima gara; nel 2012 deciso all'ultima gara; nel 2013 competitivi per metà campionato; nel 2017 competitivi fino alla minchiata di Singapore; nel 2018 competitivi sempre ma buttato nel cesso a suon di vaccate della prima guida. Anche solo rimanendo agli ultimi 10, nonostante si siano trovati di fronte prima la RBR poi il team probabilmente più forte dell'intera storia della F1 direi che non stiamo comunque parlando di roba da vergognarsi.
Il 2005 non si può prendere come riferimento: quelli che facevano figure da cioccolatai nel 2004 son diventati fenomeni, gli altri, i fenomeni del 2004, son diventati cioccolatai.
Questa la dedico a quelli che rivorrebbero la guerra delle gomme. Non sta scritto da nessuna parte che nel caso torni questa guerra si debba essere dalla parte dell'esercito vincente... O che l'esercito dei chimici vincenti rimanga lo stesso per 5 anni (escluso 1).
Fermo restando il caso 2009 (che in fondo è meno caso di quel che potrebbe sembrare), la RBR è stata costruita nel tempo; non è nata del 2008 o nel 2009; in compenso ha preso quello che era il miglior aerodinamico dell'epoca e poi ci ha costruito attorno un team; considerato che nel periodo hanno eliminato la variabile motore dalla F1 e che i soldi non mancavano... Poi non ci piove che abbiano lavorato bene complessivamente.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Considerato che i nobili si beccano decine di milioni anche non concludendo una fava di sicuro non regna lo spirito olimpico, ma in presenza di questa condizione di partenza c'è chi dorme sereno anche se dei risultati ne arrivano pochi... Dipendesse tutto dai risultati secondo me vedremmo film diversi.
Per complessità non lo so, per budget ci vanno vicini...
In F1, alcuni, 4 o 5, fanno centro anche se arrivano in fondo...
Indubbiamente.
Ma se arrivi 2° ad un'incollatura (non è il caso del 2019...) dietro MB o RBR non si può parlare di fallimento.
Specie se magari manco dipende dal quadro tecnico.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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i numeri sono numeri e non si contestano, però se guardiamo all'andamento dei campionati possiamo notare che, ad esempio, senza il problema meccanico di Hamilton in Brasile nel 2007 Kimi non avrebbe mai vinto il mondiale. Così come se Alonso nel 2012 non avesse ricevuto il tamponamento assassino di Grosjean a Spa costringendolo al ritiro (quando era largamente in testa al mondiale) probabilmente staremmo qui a raccontare un'altra storia. O se la Ferrari nel 2010 all'ultimo gp ad Abu Dhabi non avesse seguito la strategia suicida di Webber lasciando campo libero alla vittoria che valse il titolo a Vettel, magari le cose sarebbero andate diversamente.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Vabè ma KR ebbe due ritiri per motivi tecnici in Spagna e Germania, al contrario di LH che, a memoria, non ebbe mai un problema tecnico in tutto l'anno
Se iniziamo a guardare i ritiri, che siano di KR, di SV, di FA o di LH, allora dovremmo guardare anche quelli dei rispettivi avversari (tipo Valencia 2012...)
no certo, però quello fu il gp conclusivo e decisivo ed in effetti in quella gara Hamilton commise quel grave errore di inserimento del limitatore (se non ricordo male) e dalla pole riprese che era ultimo. Simile errore commise anche nel gp conclusivo del Brasile dell'anno dopo, quella della vittoria del mondiale di Massa durato 1 minuto dato che ci fu quel, diciamo incredibile, doppio sorpasso nelle ultime 2 curve di Hamilton sulle due toyota stranamente ed improvvisamente lentissime.
Al contrario Alonso, secondo me, almeno uno dei due mondiali suddetti avrebbe dovuto vincerlo. Sia il crash di Grosjean che la strategia suicida del box ferrari gridano ancora vendetta.
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