Originariamente Scritto da
FunMBnel
Un po' di pensieri in libertà...
C'è stato un momento un paio d'anni fa in cui ero piuttosto preoccupato (vabbeh... Ci siamo capiti... I problemi della vita sono altri
) per il futuro a medio termine del tennis.
Venivamo da un lunghissimo periodo dominato da 3 mostri sacri che tra di loro a momenti han vinto più slam di tutti gli altri nella storia del tennis...
Dal punto di vista statistico son stati sfortunati: se ognuno di loro fosse nato senza sovrapposizioni avrebbe vinto talmente tanti tornei che non sarebbe più stato eguagliato.
In compenso per il pubblico i vari Federer-Nadal Fereder-Nadal-Djokovic Nadal-Djokovic sono stati manna dal cielo.
La "preoccupazione" era data dal fatto che dietro c'era veramente poco. E siccome anche Djokovic non è eterno (nonostante si sforzi, spesso con successo, di dimostrare il contrario...) temevo un interregno piuttosto triste, tipo quello che c'è stato tra Sampras e Federer o peggio.
E invece guarda un po'... Se il testimone l'avesse raccolto Medvedev, con tutto il rispetto, almeno fino allo scorso anno saremmo stati di fronte ad un Hewitt 2.0
Ma Sinner, Alcaraz e altri "dinamitardi" come Rune potrebbero invece riaccendere la luce.
Sinner direi che la sta accendendo adesso. Come ho già scritto deve aggiungere qualcosa; a picchiare come un fabbro se in buone condizioni fisiche è già un (non "il", ma "un" certamente) numero uno. Ha migliorato alla grande il servizio. Ha aggiunto la palla corta. Deve imparare a variare, perchè questo ancora manca. Perchè se vuoi vincere incontri importanti quando magari non sei al 100%, ma solo al 95, non puoi solo usare il martello sull'incudine. Quel 5% "di fisico" è quello che fa la differenza tra la palla vicina alla riga e fuori. Dubito che sia in grado di inventarsi giocatore di rete alla bisogna, ma siccome ho enormemente sottovalutato la sua capacità di progredire già una volta...
Alcaraz è il prototipo del tennista globale. In versione Wimbledon 2023 è ingiocabile per chiunque, Sinner compreso IMVVHO. Ma... Il "ma" è dovuto al fatto che dopo il citato Wimbledon, che in teoria doveva essere il trampolino verso l'Olimpo, si è vagamente perso. Si è prima fatto fregare psicologicamente in estate in finale da Novak. Ha perso malamente agli US Open da quel Medvedev che aveva cancellato a Wimbledon (e la superficie c'entra sicuramente, ma non spiega tutto). Poi è quasi "scomparso". La prima partita alle ATP finals con Zverev (altro il cui talento avrebbe meritato ben altri risultati) è paradigmatica; partenza bene, ma non benissimo; una fase di "illuminazione" con colpi alla Alcaraz e poi un progressivo calo. Vero che (almeno finchè ho visto) Zverev ha servito come mai in vita sua
, però, di nuovo non ci siamo.
Il buon Bertolucci dice che siccome sa fare troppe cose a volte si perde a cercare una delle tante soluzioni possibili. Passi in una partita, passa meno se l'incertezza dura mezza stagione. In fondo pure Sampras dopo la vittoria agli US Open '90 ha dovuto aspettare 3 anni per vincere un altro slam, però insomma... Va detto che continuo a pensare che gli altri debbano sperare che vada sempre a corrente alternata o che gliela dia su per dirla alla @
Cris1981 perchè altrimenti lui ne ha di più per dono naturale. Che Ferrero si dia una mossa.
Infine Rune, il dinamitardo. Probabilmente è quello che picchia più forte di tutti in buona giornata, ma finora stiamo parlando di uno che si è davvero appena affacciato. Ammetto di non aver ancora capito se il giorno in cui mette in difficoltà Djokovic è quello da cui partire e che diventerà quello normale o se è il giorno buono e quelli normali sono gli altri... Però il braccio c'è. Quindi ci si può lavorare. Occhio che mi dà l'impressione di essere uno di quei fisici destinati a ingrassare e questo richiede fatica e dedizione doppie.
E poi vediamo come si configura la mina vagante Shelton, perchè qui io vedo solo 2 possibilità: o è un giocatore in crescita destinato a diventare un campione o è solo l'n-esimo bombardiere che fa punto al servizio, ma appena incontra uno con una risposta decente (insomma un top 5 o anche top 10) finisce per non cavare un ragno da un buco. Un Ivo Karlovic 3.0 o John Isner 2.0 insomma... Diamogli un po' di tempo.
E poi magari ne arriva qualcun altro, a questo punto.
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