Superlega, la Corte Ue deciderà sul monopolio di Uefa e Fifa sul calcio
Il tribunale di Madrid ha posto una questione pregiudiziale ai giudici comunitari per accertare se i due enti abbiano abusato della loro posizione dominante minacciando di sanzioni ed esclusione i club secessionisti
Lo scontro fra Superlega, Uefa e Fifa per il controllo sul calcio arriva alla Corte di Giustizia dell'Unione europea. Secondo quanto riportato dal sito spagnolo Confilegal, il tribunale di Madrid ha sollevato una questione pregiudiziale dinanzi ai giudici comunitari, chiedendo se Uefa e Fifa abbiano abusato della loro posizione dominante nel minacciare i club secessionisti e i loro calciatori di sanzioni e di esclusione dalle competizioni nazionali e internazionali. Il magistrato iberico chiede anche alla Corte di Giustizia di stabilire se il monopolio di Uefa e Fifa sul calcio europeo sia compatibile con il diritto della concorrenza dell'Unione europea.
Attraverso la questione pregiudiziale, il giudice nazionale chiede alla Corte del Lussemburgo l'interpretazione autentica delle norme Ue, che è vincolante non solo per il tribunale autore del rinvio ma anche per i giudici di tutti i Paesi membri che si trovino ad affrontare le medesime questioni. A tal proposito va segnalata recente giurisprudenza della Corte Ue che applicando principi antitrust ha vietato agli organi di governo dello sport di intralciare iniziative private concorrenti. Nel caso di specie si trattava di competizioni di pattinaggio sul ghiaccio e non è quindi da escludere che, alla luce della portata economica, sociale e politica del calcio, i giudici comunitari possano giungere a conclusioni opposte nella disfida fra Superlega e Uefa.
Se però la Corte di Giustizia Ue dovesse giudicare illegittimi il monopolio di Fifa e Uefa sul calcio e la loro pretesa di esercitarlo con sanzioni ed esclusioni, i promotori della Superlega segnerebbero un importante punto a loro favore in vista di un futuro lancio di iniziative simili, magari dotate di sostegni politici e comunicativi più solidi.
In un'intervista a Espn, il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas, ha peraltro accusato il numero uno della Fifa, Gianni Infantino, di aver appoggiato e incoraggiato il tentativo di secessione dei top club europei, salvo poi tirarsi indietro una volta constatata la netta opposizione dei tifosi e soprattutto dei governi europei. In effetti, nel progetto dell'élite del calcio si faceva cenno al nuovo mondiale per club progettato dalla Fifa a cui la Superlega avrebbe inviato 12 club: i primi cinque di ciascun girone e due qualificate nei successivi play-off. La previsione sembra indicare che ci siano stati quantomeno colloqui fra i club fondatori della Superlega e al Fifa e che ques'ultima non sia stata in principio ostile al progetto.
Lo stesso Infantino, del resto, ha proposto qualche tempo fa la creazione di una Superlega africana composta dai principali club del continente, con l'obiettivo di aumentare l'appeal internazionale del calcio africano e di conseguenza gli introiti commerciali e da diritti tv delle società partecipanti al torneo. Per la Fifa il piano - apparentemente in fase di lancio - avrebbe anche il vantaggio di rendere le squadre africane più competitive, magari nell'ottica di lungo periodo di creare un supermondiale per club più equilibrato, avvincente e quindi in grado di rivaleggiare con le competizioni Uefa.
Dopo aver raggiunto un accordo con gli altri nove club della Superlega, nel frattempo, l'Uefa ha avviato l’indagine disciplinare nei confronti dei club ancora legati al progetto: Real Madrid, Barcellona e Juventus. Una mossa che alla luce del rinvio pregiudiziale alla Corte Ue del tribunale di Madrid potrebbe trasformarsi in un autogol per l'ente di Nyon.
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