Ragioniamo un secondo sul progetto "Serie-A decapitata?"
Dai che è bello ed appassionante.
Poniamo che Juve, Inter, Milan (limitandosi a queste tre,
la svergognata e le due vittime di circonvenzione di incapace ) vendano tutti i loro migliori calciatori.
Bene.
Prima cosa da dire: ognuno di questi giocatori a suo tempo è stato acquistato e messo a bilancio annualmente per "X€".
Orrore, errore. Sono con voi.
Andiamo quindi sul mercato oggi, procediamo alla vendita.
Devi innanzitutto trovare chi ti compri i giocatori e ti garantisca una cifra che in ogni caso mooolto probabilmente non sarÃ* quella che hai speso inizialmente (ok, ci stanno gli ammortamenti, lo so).
Molto ma molto probabilmente di questi tempi sarÃ* difficile tornare a casa con il borsello pieno.
Perché? perché non circolano poi infiniti acquirenti con le tasche gonfie come qualche tempo fa.
Almeno una dozzina stavano a piangere miseria l'altra sera davanti alla banca centrale del calcio, è un fatto
Quindi? quindi tagli e fai uno sconticino!
Risultato: ulteriore buco a bilancio.
Che si fa a questo punto moltiplicando per X operazioni? niente se non chiudere, giù la serranda.
O fai ancora prestiti, o altri magheggi. Ma poniamo che il discorso debba finire una buona e benedetta volta.
Falliscono. Oh lÃ*.
Benissimo, chiudonobaracca.
Le tre ripartono dai piani inferiori come fece il Napoli, per dirne una.
Nulla da dire, se la sono cercata e bla bla.
Il resto della Serie A che fa senza queste tre squadre che fino a ieri foraggiavano il sistema?
Eh vediamo un po'.
Sul mercato devono intanto guardarsi attorno e cercare di convincere quelle altre squadre (non italiane) che hanno certe disponibilitÃ* a comprare i loro giocatori al prezzo proposto in vetrina. Prezzo pieno, coma da tradizione della casata.
Quindi il resto della Serie A va sul mercato e prova a rendere appetibili, così come hanno fatto le big, i loro giocatori migliori.
Quelli con cui qualche soldino lo fai, quelli che anche ti costano di più.
Ma attenzione
siori e siore.
La crisi attuale non riguarda solo tre (dodici) squadre ricche, opulente e sovradimensionate che abbiamo detto vanno trucidate in piazza e ridimensionate per la gioia di Urbano che lo anelava fin dall'adoloscenza.
In proporzione la crisi ahitutti ha riguardato e riguarda proprio tutti.
Tutti i club hanno ad esempio uno stadio, chi di proprietÃ* e chi no.
Tutte hanno una voce a bilancio che si chiama "incassi da botteghino" (il termine tecnico lo sanno quelli bravi e che hanno studiato
).
E tutte hanno una cifra ben precisa segnata da qualche tempo alla Riga 12: 0,00€.
Ahia.
Ma torniamo a noi e al ragionamento pane e salame; che ci piace anche tanto vista l'ora.
Quindi io, club di media-piccola dimensione, se proprio mi va grassa vado da chi ha i soldi, lo convinco e vendo il mio Scamacca a 40 milioni o il mio Locatelli a 40-45 milioni. Due esempi sulla bocca di tutti, niente contro questi due ragazzi eh.
Siamo in regime di libero mercato (beh oddio..in teoria viste le manovre compiute ieri, ehm..forse lo siamo
).
Se vai, trovi e concludi: bravo,
sei al tooooop, detto alla Briatore
Ma se non lo trovo?
A quel punto il giocatore me lo tengo, se posso. Tiro la cinghia, rinuncio a due panini imbottiti in più e via...
eeeh se l'è düra.
Tento di vendere altri giocatori meno cari oppure provo a vendere quello di prima che volevo sbolognare a che ne so...metÃ* prezzo..
Magari a qualche mia collega vicino di banco grandicello quanto me che aveva ancora il porcellino integro con tante monetine dentro!
Dai che di soldini da parte ne abbiamo tanti noi italiani, figurarsi i presidenti di certi club di calcio
Quindi?
Anche qui forse credo che un ridimensionamento sarÃ* da mettere in conto...o il ragionamento è sbagliato?
Abbiamo quindi ottenuto un ridimensionamento globale.
Grandi, medie e piccole.
Che dite? va bene così? ci piace? adoriamo?
Va bene così, ottimo. Adoriamo pure.
Andiamo oltre.
Un appunto a questo...punto.
I diritti TV, eh, mi tocca metterli in mezzo, mannaggia non volevo...ma mi tocca.
Questa è la parte rottura di balle di questa piccola lezione che si chiama "ignoranti del calcio in DAD"
Volenti nolenti sono loro quelli che danno da mangiare a tutta la piramide per cui vanno citati.
Che mò pare più un trapezio scaleno che una piramide, detto tra noi.
Ci piace.
Oggi i broadcaster investono certe cifre perchè sanno di avere un certo bacino di utenza in grado di "ripagare" l'investimento.
Correggetemi se non è vero.
I tifosi delle tre big squadre che come abbiamo detto prima adesso soggiornano nei bassifondi perchè sono fallite un tempo garantivano certe cifre alla piramide.
Con una Serie A "decapitata", con altre squadre che ne prenderanno il posto, cosa accadrÃ* dal punto di visto dei diritti TV?
Cosa faranno i signori di SKY, DAZN, Amazon e compagnia cantante?
Si metteranno attorno ad un tavolo con un foglio, una matita e una calcolatrice.
O un PC in alternativa se hanno una visione moderna della cosa.
E faranno dei conti come
li hanno sempre fatti.
Usando le loro formulette magiche che fanno apparire sul display un "SEPOFFA, NUNSEPOFFA" (che ripende stilisticamente una barzelletta di Gigi Proietti..quella del
qui teseincula, che tutti conoscono).
"
Allora vediamo..il bacino di utenza di questa societÃ* è questo, mumble mumble, sgrat sgrat [onomatopea del capoccia che si gratta il pelatone], qua forse forse SEPOFFA, ma è più no che sì!"
"
Il bacino di utenza di quest'altra realtÃ* è ridicolo...NUNSEPOFFA no, no e ancora no"
Siamo alla fine della lezione in DAD per ignoranti del calcio.
La conclusione è quella che in fondo avevate immagino intuito da subito: nulla sarÃ* più come prima.
Ma per tutti.
Sorridete che è il calcio sui terreni in sabbia è appassionante.
Si riscoprono le origini
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