The Super League

[lothar]

Andrebbe fatto in tutte le scuole un corso base di finanza, con particolare focus sul debito. C'è quest'idea diffusissima che debito=male in ogni caso, che denota una scarsissima conoscenza dell'argomento. Sottolineo che nel caso delle squadre italiane il debito è effettivamente non sostenibile ai ritmi attuali di fatturato, ma è in generale l'idea che il debito sia sempre cattivo a sapere tanto di insegnamento della nonna, piuttosto che di cosa sensata.

[AcquaSacra]

Be' certo, invece Inter, Milan, Roma e Lazio sono fulgidi esempi (bilanci alla mano) di "virtuosita'" incredibile....

Che poi, "pantalone" chi ?

Ormai anche nel calcio siamo arrivati ad una sorta di "populismo" a dir poco imbarazzante. eh vabbe'.....

Fermo li non ti muovere, io sono uno che ha contestato sempre Lotito soprattutto per come ha preso la Lazio, se non lo ricordate ve lo spiego io, quando la Lazio stava per fallire subito dopo l'era Cragnotti, l'allora presidente della regione Lazio Francesco Storace aveva dei debiti con la società di pulizie di Lotito, logicamente debiti della regione che cosa si è inventato hanno annullato i debiti in cambio dell'acquisizione della Lazio da parte di Lotito, fermo restando che io da laziale avrei preferito ripartire dalla D gli devo dare atto che la Lazio è una delle pochissime società con il bilancio in attivo, 2 anni fa 40 milioni di euro di attivo, è tutt'altra cosa da chi ha portato addirittura la Fiat all'estero

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[Turgot]

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Oh ecco un'altra voce di persone notoriamente per bene: i procuratori sportivi che ci parlano di "calcio della gente"

[Cris1981]

Fermo li non ti muovere, io sono uno che ha contestato sempre Lotito soprattutto per come ha preso la Lazio, se non lo ricordate ve lo spiego io, quando la Lazio stava per fallire subito dopo l'era Cragnotti, l'allora presidente della regione Lazio Francesco Storace aveva dei debiti con la società di pulizie di Lotito, logicamente debiti della regione che cosa si è inventato hanno annullato i debiti in cambio dell'acquisizione della Lazio da parte di Lotito, fermo restando che io da laziale avrei preferito ripartire dalla D gli devo dare atto che la Lazio è una delle pochissime società con il bilancio in attivo, 2 anni fa 40 milioni di euro di attivo, è tutt'altra cosa da chi ha portato addirittura la Fiat all'estero

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Ti faccio una domanda. È il tuo terreno, hai una idea sicuramente più formata della mia.

Secondo il tuo punto di vista, da laziale, Lotito sta investendo quanto basta per far crescere e proiettare il suo club verso il futuro?
Probabilmente sta gestendo il club con un suo raziocinio e problemi non ce ne sono e su questo mi sembra non ci siano da fare poi molti appunti (almeno, per quello che ne so io).

Ma voglio dire....non c'è l'ambizione nell'ambiente di dire "ok, proviamo a fare un salto avanti in più"?
Ho fatto trenta, voglio stabilizzarmi a trentuno?!


Ti faccio questa domanda perché da quello che vedo io da qui, dalla provincia di Torino, abituato come sono a certe logiche applicate al calcio essendo juventino, in realtà io vedo una una società fondamentalmente ferma.

Vedo una società che avrebbe del potenziale tecnico e di capacità, ma che non investe.
Ripeto: vedendo che bolla c'è nel pallone forse è la scelta più giusta. Non vuole essere una critica.

Però concorderai con me che nel mondo di oggi per emergere si debba anche mettere in conto un certo rischio d'impresa.
Ci si debba provare. Se non ci provi resti chi sei e certo può anche bastare.

A voi come tifosi sta bene la vostra dimensione attuale?
Che è magari arrivare in finale di Coppa Italia e vincere contro la Juve di turno, centrare un qualificazione in Champions (che va come va, va detta la verità...ma si sa a priori che sarà così) salvo poi l'anno successivo rallentare in ambito nazionale; e qui l'articolo che ho postato prima mi viene buono perché ho rivisto in un suo passaggio esattamente la situazuone laziale...un vorrei ma non posso per farla breve...che genera un rallentamento talvolta volontario per un discorso di sostenibilità.
Un limite che mi costringe quasi a depotenziarmi per tenere un certo livello di competività.

Non c'è quello scatto nell'ambiente tale per cui si pensi di uscire da una dimensione per provare ad entrare in un'altra?


Questo genere di ambizione, non prenderla a male..ma sai che da qui invece l'ho più volte vista nei vostri amatissimi cugini della Roma?
Poi loro mi sembrano molto poco stabili, a livello societario è un magma che fatica a raffreddarsi. Però ci vedo qualcosa nel loro modo di essere.
Ma voi?

[Corry]

Ricordo che la Juventus, se non fosse stato per la pandemia, sarebbe una delle poche squadre ad avere un bilancio sostenibile. Grazie, tra le altre cose, all’operazione stadio e alla quotazione in borsa.
Anche Lotito, se non ricordo male, mi sembra sia stato indagato per riciclaggio o qualcosa del genere.
Lotito e calcio mercato: lo “strano” ingaggio di Maurito Zarate | VIDEO - Le Iene
Il giochetto si conosce bene nelle leghe minori (non dico che lo faccia anche lui, assolutamente).
Pago un giocatore 1 e gli do 1 in nero così porto in squadra un giocatore che rende 3, non mi pesa sul bilancio e riciclo un pochino di soldi.
Quando lo rivendo faccio una plusvalenza della maronna perché se va male ne prendo 3, se è cresciuto ne prendo magari 10.

[AcquaSacra]

Ti faccio una domanda. È il tuo terreno, hai una idea sicuramente più formata della mia.

Secondo il tuo punto di vista, da laziale, Lotito sta investendo quanto basta per far crescere e proiettare il suo club verso il futuro?
Probabilmente sta gestendo il club con un suo raziocinio e problemi non ce ne sono e su questo mi sembra non ci siano da fare poi molti appunti (almeno, per quello che ne so io).

Ma voglio dire....non c'è l'ambizione nell'ambiente di dire "ok, proviamo a fare un salto avanti in più"?
Ho fatto trenta, voglio stabilizzarmi a trentuno?!


Ti faccio questa domanda perché da quello che vedo io da qui, dalla provincia di Torino, abituato come sono a certe logiche applicate al calcio essendo juventino, in realtà io vedo una una società fondamentalmente ferma.

Vedo una società che avrebbe del potenziale tecnico e di capacità, ma che non investe.
Ripeto: vedendo che bolla c'è nel pallone forse è la scelta più giusta. Non vuole essere una critica.

Però concorderai con me che nel mondo di oggi per emergere si debba anche mettere in conto un certo rischio d'impresa.
Ci si debba provare. Se non ci provi resti chi sei e certo può anche bastare.

A voi come tifosi sta bene la vostra dimensione attuale?
Che è magari arrivare in finale di Coppa Italia e vincere contro la Juve di turno, centrare un qualificazione in Champions (che va come va, va detta la verità...ma si sa a priori che sarà così) salvo poi l'anno successivo rallentare in ambito nazionale; e qui l'articolo che ho postato prima mi viene buono perché ho rivisto in un suo passaggio esattamente la situazuone laziale...un vorrei ma non posso per farla breve...che genera un rallentamento talvolta volontario per un discorso di sostenibilità.
Un limite che mi costringe quasi a depotenziarmi per tenere un certo livello di competività.

Non c'è quello scatto nell'ambiente tale per cui si pensi di uscire da una dimensione per provare ad entrare in un'altra?


Questo genere di ambizione, non prenderla a male..ma sai che da qui invece l'ho più volte vista nei vostri amatissimi cugini della Roma?
Poi loro mi sembrano molto poco stabili, a livello sociteraio è un magma che fatica a raffreddarsi. Però ci vedo qualcosa nel loro modo di essere.
Ma voi?

Su questo sono d'accordo con te, sono anni che la Lazio potrebbe fare il salto di qualità e non lo ha mai fatto, è chiaro che un rischio d'impresa va messo in preventivo, ma noi probabilmente siamo agli antipodi, qui si parla di un club che ha chiuso un bilancio con un'attivo di 40 milioni di euro che si qualifica per la champions dopo anni e dopo aver vinto una coppa Italia ed una Supercoppa, chi mi compri in estate? Fares con tutto il rispetto per il calciatore e la persona, ma nemmeno si possono accumulare debiti all'infinito perché il sistema scoppia, come penso sia anche giusto che parte dei diritti TV siano calcolati dalle singole società così come fanno con gli sponsor, ma qui siamo andati oltre il sistema cosi scoppia, adesso ti faccio una domanda io, quando la gente si sara' stancata di vedere sempre Liverpool Real Madrid ed i club saranno ancora più indebitati cosa ci inventiamo? e questo dopo avere distrutti campionati nazionali, Real Madrid Juventus è affascinante quando si gioca ogni 2/3 anni non quando c'è sempre

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[Cris1981]

adesso ti faccio una domanda io, quando la gente si sara' stancata di vedere sempre Liverpool Real Madrid ed i club saranno ancora più indebitati cosa ci inventiamo? e questo dopo avere distrutti campionati nazionali, Real Madrid Juventus è affascinante quando si gioca ogni 2/3 anni non quando c'è sempre

Per poterti rispondere avrei dovuto vedere non solo all'opera la Superlega ma vedere nei fatti attuato quello che era un principio previsto fin dall'inizio.
Quello del contenimento delle spese.

È un passaggio che in realtà tra tanti non è passato molto perché la maggior parte dello spazio se l'è presa la questione della meritrocrazia, del gruppo chiuso.
Non c'è stato realmente il tempo materiale per addentrarsi sulla questione perchè uno degli altri principi chiave non piaceva.
Per cui ti rispondo che il discorso economico, stando alle intenzioni, non so se si sarebbe risolto ma quantomeno avrebbe trovato una risposta al fine di mettere uno stop alla deriva che conosciamo oggi.
Una risposta che ad oggi, nel mondo post-Superlega ancora latita.

Non so se ti basta la risposta, ma è quella che mi è venuta.

Sulla distruzione dei campionati nazionali confermo la mia idea che non sarebbe andata così.
Io poi, per quanto possa valere, avevo detto la mia.
Ma lo chiedi a me e non ad Andrea Agnelli per cui non posso che rispondere con il mio pensiero sulla vicenda.

Mi sarei augurato un depotenziamento nei fatti di chi avrebbe partecipato all'altra manifestazione.
Se scorri qualche pagina indietro trovi il mio pensiero in merito.
Giusto per farti capire che l'interesse personalmente sarebbe andato altrove lasciando spazio di manovra a tutti gli altri.
Potendo io mi sarei tolto completamente dal campionato di Serie A.

Questo tuttavia è il pensiero che ha una visione penso molto lontana non solo da tanti tifosi italiani ma da grossa parte della tofoseria europea.
Molto conservatrice. Devo dire anche splendidamente conservatrice per certi versi.

Ho visto un sondaggio sul parere favorevole/sfavorevole fatto ai tifosi su questa superlega europea.
Ebbene, il mondo Juventus è stato quello più aperto e più propenso a sposare un idea simile.

Ci sono tanti motivi dietro, non c'è solo la cretinaggine di 14 milioni di persone che hanno dato di matto.
Posso dire, da qui, che il calcio che vedo io è di un certo tipo.
È proiettato a ricercare sempre una scalata, a cercare nuovi orizzonti.
Altri fratelli di tifo la vedranno differentemente, non voglio con questo rappresentare tutti.
È il mio pensiero.
Rappresento al più un certo tipo i tifoso Juventus. Non siamo pochi, non siamo sicuramente tutti.

La mia domanda di prima sulla Lazio e sulla sua prospettiva e voglia di lanciarsi ulterirormente credo la comprenderai meglio ora.
Io non sono uno che si accontenta. Mai.

Posso farlo per brevi periodi. Ma sono uno ambizioso.
Andrea Agnelli per certi versi potrebbe essere mio fratello (un ferrarino non sarebbe malaccio )

La Juventus è sempre stata la mia scelta anche per questo, perchè ci ho sempre visto dentro una voglia terrificante di fare lo step.
Sfondando ogni ostacolo. Da fuori viene vista solo come mania di grandezza, come schiacciare come vermi tutti gli altri.
Quello è solo un sentimento che provo solo quando ravviso delle cattiverie che non ritengo meritate e giuste.
È una reazione.
Quando c'è invece mare piatto, tranquillo, la mia idea è quella di costruire, di evolvere, di crescere. Di fare le cose nella maniera più grande possibile.
Con Treborsnow ci siamo scannati mille volte su Ronaldo e sul senso della operazione.
Io inizialmente, di getto, la rifarei sempre.
Un po' perché c'è la componente del ragazzino che adora vedere i campioni con la propria casacca, un po' perché c'è ambizione di fare il meglio con i migliori.

Usando però sempre le regole che il gioco mi propone, ma estremizzandole.
Al fine di avere sempre maggiori soddisfazioni.
Essere juventini per me (e ripeto per me) è essere bulimici, mai sazi.
Più mangi e più hai fame.

Non posso quindi risponderi ragionando con la mentalità del tifoso del Benevento.
Io posso esprimermi per la mentalità che ho maturato, per i miei valori (che per tanti non sono valori, ne prendo atto...provo a rispettare quello che non conosco e che non riconosco, poi ognuno fa quello che vuole).
Io sono un tifoso della Juventus, uno dei tanti. Di un certo tipo.
E per quanto mi riguarda sfidare i grossi club in una competizione di massimo livello, farlo sempre...beh, dal mio punto di vista è il famoso sogno da bambino.
Tutti ne abbiamo uno, il mio è quello.
Me lo hanno negato per il bene di tutti, dicono.
Me ne farò una ragione.
Il sogno però resta.
Ed è un sogno di competizione, non un sogno di dollari ed euro.
Quello è solo il mezzo per arrivarci.
Il mio è il sogno di un tifoso tra tanti.
E di tifosi ce ne sono miliardi.

[Corry]

Meno male che c’è un presidente che ama il calcio come sport di lealtà e fratellanza. E ha i bilanci intonsi e all’attivo.
Vedi il punto procedimenti giudiziari.
Claudio Lotito - Wikipedia
Oppure cerca su google, vengono fuori decine di risultati.

Chissà perché sul quel grande diavolo, traditore del popolo e truffatore assetato di denaro che è Agnellino invece non si riesce a trovare nulla

[AcquaSacra]

Ricordo che la Juventus, se non fosse stato per la pandemia, sarebbe una delle poche squadre ad avere un bilancio sostenibile. Grazie, tra le altre cose, all’operazione stadio e alla quotazione in borsa.
Anche Lotito, se non ricordo male, mi sembra sia stato indagato per riciclaggio o qualcosa del genere.
Lotito e calcio mercato: lo “strano” ingaggio di Maurito Zarate | VIDEO - Le Iene
Il giochetto si conosce bene nelle leghe minori (non dico che lo faccia anche lui, assolutamente).
Pago un giocatore 1 e gli do 1 in nero così porto in squadra un giocatore che rende 3, non mi pesa sul bilancio e riciclo un pochino di soldi.
Quando lo rivendo faccio una plusvalenza della maronna perché se va male ne prendo 3, se è cresciuto ne prendo magari 10.

Ragazzi Su Lotito stendiamo un velo pietoso anche con Muriqi ha combinato qualcosa, chi ci crede che l'ha pagato 19 milioni di euro un giocatore di seri C, però gli badato atto che il bilancio della società è in positivo anche troppo, ripeto 2 anni fa 40 milioni di euro

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[AcquaSacra]

Per poterti rispondere avrei dovuto vedere non solo all'opera la Superlega ma vedere nei fatti attuato quello che era un principio previsto fin dall'inizio.
Quello del contenimento delle spese.

È un passaggio che in realtà tra tanti non è passato molto perché la maggior parte dello spazio se l'è presa la questione della meritrocrazia, del gruppo chiuso.
Non c'è stato realmente il tempo materiale per addentrarsi sulla questione perchè uno degli altri principi chiave non piaceva.
Per cui ti rispondo che il discorso economico, stando alle intenzioni, non so se si sarebbe risolto ma quantomeno avrebbe trovato una risposta al fine di mettere uno stop alla deriva che conosciamo oggi.
Una risposta che ad oggi, nel mondo post-Superlega ancora latita.

Non so se ti basta la risposta, ma è quella che mi è venuta.

Sulla distruzione dei campionati nazionali confermo la mia idea che non sarebbe andata così.
Io poi, per quanto possa valere, avevo detto la mia.
Ma lo chiedi a me e non ad Andrea Agnelli per cui non posso che rispondere con il mio pensiero sulla vicenda.

Mi sarei augurato un depotenziamento nei fatti di chi avrebbe partecipato all'altra manifestazione.
Se scorri qualche pagina indietro trovi il mio pensiero in merito.
Giusto per farti capire che l'interesse personalmente sarebbe andato altrove lasciando spazio di manovra a tutti gli altri.
Potendo io mi sarei tolto completamente dal campionato di Serie A.

Questo tuttavia è il pensiero che ha una visione penso molto lontana non solo da tanti tifosi italiani ma da grossa parte della tofoseria europea.
Molto conservatrice. Devo dire anche splendidamente conservatrice per certi versi.

Ho visto un sondaggio sul parere favorevole/sfavorevole fatto ai tifosi su questa superlega europea.
Ebbene, il mondo Juventus è stato quello più aperto e più propenso a sposare un idea simile.

Ci sono tanti motivi dietro, non c'è solo la cretinaggine di 14 milioni di persone che hanno dato di matto.
Posso dire, da qui, che il calcio che vedo io è di un certo tipo.
È proiettato a ricercare sempre una scalata, a cercare nuovi orizzonti.
Altri fratelli di tifo la vedranno differentemente, non voglio con questo rappresentare tutti.
È il mio pensiero.
Rappresento al più un certo tipo i tifoso Juventus. Non siamo pochi, non siamo sicuramente tutti.

La mia domanda di prima sulla Lazio e sulla sua prospettiva e voglia di lanciarsi ulterirormente credo la comprenderai meglio ora.
Io non sono uno che si accontenta. Mai.

Posso farlo per brevi periodi. Ma sono uno ambizioso.
Andrea Agnelli per certi versi potrebbe essere mio fratello (un ferrarino non sarebbe malaccio )

La Juventus è sempre stata la mia scelta anche per questo, perchè ci ho sempre visto dentro una voglia terrificante di fare lo step.
Sfondando ogni ostacolo. Da fuori viene vista solo come mania di grandezza, come schiacciare come vermi tutti gli altri.
Quello è solo un sentimento che provo solo quando ravviso delle cattiverie che non ritengo meritate e giuste.
È una reazione.
Quando c'è invece mare piatto, tranquillo, la mia idea è quella di costruire, di evolvere, di crescere. Di fare le cose nella maniera più grande possibile.
Con Treborsnow ci siamo scannati mille volte su Ronaldo e sul senso della operazione.
Io inizialmente, di getto, la rifarei sempre.
Un po' perché c'è la componente del ragazzino che adora vedere i campioni con la propria casacca, un po' perché c'è ambizione di fare il meglio con i migliori.

Usando però sempre le regole che il gioco mi propone, ma estremizzandole.
Al fine di avere sempre maggiori soddisfazioni.
Essere juventini per me (e ripeto per me) è essere bulimici, mai sazi.
Più mangi e più hai fame.

Non posso quindi risponderi ragionando con la mentalità del tifoso del Benevento.
Io posso esprimermi per la mentalità che ho maturato, per i miei valori (che per tanti non sono valori, ne prendo atto...provo a rispettare quello che non conosco e che non riconosco, poi ognuno fa quello che vuole).
Io sono un tifoso della Juventus, uno dei tanti. Di un certo tipo.
E per quanto mi riguarda sfidare i grossi club in una competizione di massimo livello, farlo sempre...beh, dal mio punto di vista è il famoso sogno da bambino.
Tutti ne abbiamo uno, il mio è quello.
Me lo hanno negato per il bene di tutti, dicono.
Me ne farò una ragione.
Il sogno però resta.
Ed è un sogno di competizione, non un sogno di dollari ed euro.
Quello è solo il mezzo per arrivarci.
Il mio è il sogno di un tifoso tra tanti.
E di tifosi ce ne sono miliardi.

Le opinioni restano tali e perciò vanno rispettate, poi è chiaro che ognuno vede il calcio come vuole, poi tutti vogliono vincere ci mancherebbe che qualcuno giochi per perdere, ma come ho già detto si dovrebbe partire da una condizione paritaria in una competizione sportiva e questo già manca, sul fatto che i campionati nazionali perderebbero d'interesse, sicuramente non c'è la controprova, ma dovrebbe fare riflettere la reazione dei tifosi delle società inglesi, dove il loro campionato viene prima di tutto per un semplice motivo il senso di appartenenza, che ti fa essere tifoso di una squadra al di là dei risultati vedi basterebbe dare più soldi alla champions, ma te la devi guadagnare per meriti sportivi altrimenti finisce tutto, il bello ed il fascino del calcio sta proprio che Davide può battere Golia, ti ripeto Barcellona Liverpool alla lunga stanca, e quando poi ti girerai a guardarti dietro vedrai solo macerie, certo è chiaro che sono idee personali, ma vedo che non sono il solo ha pensarla cosi, salutami l'altro Juventino Trebor spero non si sia offeso perché litigare per il calcio non ne vale la pena, poi ognuno ha le sue idee, Trebor anche se è Juventino rimane un grande

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