Originariamente Scritto da
Cris1981
Si parla di far giocare i ragazzi giovani italiani.
Ma se ne parla forse nei termini sbagliati perché il tutto appare più come una imposizione forzata che come qualcosa di strutturale e che produca un vero arricchimento anche tecnico a tutti i livelli.
Se non diventa qualcosa di naturale e di integrato dalla base non ce la faremo mai.
I club è anche ovvio che non ci sentano da quel punto di vista per come è proposto tutto oggi; se dal lato competitivo e tecnico i giovani italiani valgono meno (sono meno bravi, per farla semplice..ma sono anche meno "responsabili") di quelli stranieri come si può pensare siano felici di investire su di essi?
Si deve puntare alla responsabilizzazione immediata dei giocatori, fin dalla giovane età.
Quelli in gamba e che emergono devono essere supportati a 360° in tutte le fasi in un processo di crescita e valorizzaizone.
Un vero investimento. Qui devono finire i soldi. I ragazzi vanno "coltivati", aiutati, formati.
Formazione culturale, formazione di alto livello tecnica in campo, insegnamenti al passo coi tempi portando modelli di calcio differenti...preparazione fisica moderna.
Non è che i campioncini escano dall'uovo di Pasqua.
Li formi,
li crei.
Noi oggi pensiamo ancora che in realtà saltino fuori dal nulla; metodi tradizionali.
Ben poco di innovativo.
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