A parer mio nel nostro calcio mancano sia una organizzazione che delle figure che riescano a far "parlare" i club con la Nazionale.
Sembrano realtà ancora troppo differenti e che ragionano su piani diversi.
Si parla di far giocare i ragazzi giovani italiani.
Ma se ne parla forse nei termini sbagliati perché il tutto appare più come una imposizione forzata che come qualcosa di strutturale e che produca un vero arricchimento anche tecnico a tutti i livelli.
Se non diventa qualcosa di naturale e di integrato dalla base non ce la faremo mai.
I club è anche ovvio che non ci sentano da quel punto di vista per come è proposto tutto oggi; se dal lato competitivo e tecnico i giovani italiani valgono meno (sono meno bravi, per farla semplice..ma sono anche meno "responsabili") di quelli stranieri come si può pensare siano felici di investire su di essi?
Si deve puntare alla responsabilizzazione immediata dei giocatori, fin dalla giovane età.
Quelli in gamba e che emergono devono essere supportati a 360° in tutte le fasi in un processo di crescita e valorizzaizone.
Un vero investimento. Qui devono finire i soldi. I ragazzi vanno "coltivati", aiutati, formati.
Formazione culturale, formazione di alto livello tecnica in campo, insegnamenti al passo coi tempi portando modelli di calcio differenti...preparazione fisica moderna.
Non è che i campioncini escano dall'uovo di Pasqua. Li formi, li crei.
Noi oggi pensiamo ancora che in realtà saltino fuori dal nulla; metodi tradizionali.
Ben poco di innovativo.
Continuo a pensare che a capo del calcio italiano non ci vogliano queste figure "istituzionali" abbastanza paleolitiche e che non sanno granché di tutto questo (o sono banlamente sorde perché hanno una visione specifica di dove debbano finire i soldi), ma qualche manager di estrazione diversa che riesca a portare idee calcistiche e un approccio più aggressivo.
E ci aggiungo anche una bella pulizia dal punto di vista dei gestori delle società di calcio italiano dove andrebbe fatta una bella analisi approfondita. Ci sono/sarebbero tante persone da allontanare e alla svelta. Gente insana per il movimento. Ma tante tante persone.
Diversamente accadrà quel che accade già ora.
Ovvero vedremo sempre più spesso i grossi club ragionare per i fatti propri nel tentativo di smarcarsi da un mondo che non fa l'interesse in fondo di nessuno.
Parlano i fatti.
I club (tutti) vogliono più soldi. Vogliono qualcosa che produca ricchezza, che produca valore.
Le italiane sono da questo punto di vista ancor più in crisi delle altre perché partono ancora più indietro.
La Juventus ad esempio sembra un oggetto sempre più "estraneo" al calcio italiano.
Va per i fatti suoi da tempo.
Non è il topic adatto ovviamente, ma il concetto è che in Italia c'è chi la pensa in un modo e chi nell'altro. Siamo agli antipodi.
Se l'Italia del calcio come sistema vuole in un certo senso tornare ad avere un valore collettivo deve tornare ad avere una visione collettiva più unificata dei programmi.
Ci si deve parlare e crescere assieme, ascoltando anche le richieste reciproche.
Ad oggi però sono solo barricate, portoni in faccia, minacce a vario titolo.
E si tira a campare, è ovvio che il rischio sia quindi un impoverimento globale.
Dopo tanti anni credo che comunque il potere debba andare realmente ai club e non a questo "centro di potere" che non persegue e non crea affatto le condizioni per mettere i club stessi nelle condizioni di sviluppare tale valore.
Si preferisce l'intransigenza.
Che dire...auguri...
Ultima modifica di Cris1981; 27/03/2022 alle 14:40
disdire è l’unica cosa che conta
Dicono vada in Arabia per un contratto da 60 milioni
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economia, modelli, mercato, finanza
ieri sera ho guardato 10 minuti alla fine del primo tempo.
Tutto da rifondare, a partire da chi gestisce la federazione dall'alto per finire ai bambini dei primi calci in provincia.
Inclusi i genitori dei bambini dei primi calci.
É un declino meritatissimo. Dopo gli europei sembrava che fossimo i più forti del mondo quando era palese che ci avesse detto come meglio non si poteva con una serie di situazioni favorevoli. Questo era quello che dicevo a marzo del 2022. L'arroganza con cui abbiamo festeggiato era preludio alla presunzione di essere arrivati e che sarebbe bastato dire di essere campioni europei per vincere le partite.
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Troppi stranieri.
Io non seguo molto la nazionale, ma la ricordo fin dal 1980
Una nazionale così debole poche volte c'è stata.
Ci tocca naturalizzare qualcuno dei forti giocatori del ns campionato così abbiamo una squadra vera che comunque ha ancora qualche buon elemento.
Addo' arrivamo, mettemo glio' pezzùco
Luccicantella calla calla, mitti fuoco alla cavalla, la cavalla dé glio' ré, luccicantella mmàni a mmé!!
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