Ho scritto questo ieri mattina: "Non mi pare comunque si sottolinei a sufficienza come non si sia neppure provato a "ripulire" il tracciato dall'acqua, facendo qualche giro dietro la Safety Car e vedendo se così sarebbe migliorata la situazione. Un giro è stato fatto alla partenza. UNO. Perché a Fuji nel 2007 (con condizioni decisamente peggiori di ieri, tra l'altro) si è stati 19 giri davanti alla Safety Car per poi iniziare effettivamente la gara, mentre ieri, 14 anni dopo, non si è neppure tentato di far ciò? Perché la Safety Car non è uno "spettacolo"? Sicuramente sarebbe stato meglio del NULLA che si è visto ieri. Se qualcuno riuscisse a dirmi un perché gliene sarei grato, dato che non trovo motivazioni valide per ciò."
Ancora vorrei trovare una risposta. Magari fare qualche giro dietro alla Safety Car (che avrebbe comportato rischio zero o quasi) avrebbe migliorato le condizioni del tracciato, ma giustamente non si è neppure tentato di fare ciò, metti caso che a qualcuno si rovini la pettinatura. Il perché mi resta veramente all'oscuro, dato che non ho sentito nessuno, neppure quelli "che in alto sanno quello che fanno" (sì come no, si è visto con la sceneggiata napoletana che si è sviluppata intorno alla vicenda di Perez, pensa se non avessero saputo quello che fanno), Masi incluso. Che qualcuno mi illumini, perché io non ci arrivo sinceramente
Mi sono spiegato male. Intendevo che "non l'ho detto io" nel senso che lo hanno detto i piloti e questo conta, mentre io l'ho riportato ma non me lo sono inventato. Mi sono confuso, mi spiace . Comunque indirettamente mi hai citato più volte, e dato che si è qui per confrontarsi ho ritenuto opportuno difendere il mio punto di vista. Ho sbagliato?
Allora che si dica chiaro e tondo però che si corre solo con asfalto perfettamente asciutto, perché robe come quelle di domenica sono abomini e basta che scontentano tutti
Nulla da ribattere
Rimarco solo come una rondine non faccia primavera e dunque riportare lo stesso esempio n-mila volte (non parlo di te nello specifico ma di chi in generale sostiene che non si dovesse correre) è alquanto inutile. Poi ripeto, che sul bagnato sia più facile fare errori è la scoperta dell'acqua fredda
Peccato che la passione ed il coraggio non le si impari allenandosi due volte al giorno, altrimenti sarebbe troppo facile
Nulla da ribattere nemmeno qui, anche se il punto che ponevo io è "leggermente" diverso
Come se avessi detto che desidero vedere i morti un fine settimana sì e l'altro pure. Sto solo dicendo che quei piloti davvero avevano passione all'ennesima potenza, perché cos'altro (oltre che un poco di follia) ti farebbe salire su delle bare a quattro ruote come mestiere? Oggigiorno qualche dubbio lo ho che sia la pura passione, poi per carità sono opinioni personali eh... Sul secondo punto direi che monsieur La Palice non avrebbe potuto esporlo meglio
Mi sa che il tirare fuori l'invidia di classe è invece la scusa pronta e semplice per non rispondere ad un punto (con il quale si può concordare o meno, per la carità) che ho esposto...
No, ma che almeno si tragga qualche lezione anche in questo senso. Perché altrimenti la farsa di domenica sarebbe nel complesso ancora più fastidiosa ed inutile
Sì che lo è (grazie per aver chiesto), ma nel caso di condizioni che sono potenzialmente mutevoli nel corso del fine settimana (come correttamente evidenziato da @simo89) per come la vedo io è idiota, fine
I mutamenti non mi paiono tanto significativi dal passare ad una gara completata con tutti i giri ad una farsa senza alcun giro con bandiere verdi. Ripeto, Bianchi era già morto e l'ultimo incidente davvero rilevante è avvenuto nel torrido e secco Bahrain su asfalto che più asciutto non si sarebbe potuto. Dunque, cosa ha fatto cambiare così tanto l'approccio alla pioggia? Il cambiamento regolamentare del 2017? Ho più di qualche dubbio in proposito
No, semplicemente se si vuole evitare di essere ipocriti si evita di correre anche sull'asciutto a Spa ed in Bahrain, dato che, ripeto Hubert è morto sull'asciutto e Grosjean ci ha quasi lasciato le penne. Altrimenti si usano le morti in pista in maniera strumentale come ho sentito fare fin troppo volte dai cosiddetti "addetti ai lavori"
Pensa se non fosse stata la prima volta che pioveva negli ultimi dieci anni in un gran premio di Formula 1, allora sì che avremmo saputo come comportarci in quel frangente eh
Magari anche capire che i piloti non sono stupidi e possono controllare i propri piedi (dato che sono professionisti) aiuterebbe allo stesso modo...
Vi dimenticate anche un altro aspetto, non secondario.
Far correre delle auto del genere su una pista allagata provoca sicuramente delle difficoltà enormi.
In caso di incidente può succedere di tutto come niente.
Benissimo.
Ma ricordatevi SEMPRE che attorno agli impianti ci sono degli addetti, spesso volontari, che devono intervenire in caso di necessità.
Una gara disputata sotto un monsone o con un rainspray come quello di ieri non mette in sicurezza nessuna di queste persone.
Non ragionate solo sul discorso "piloti-team".
Ragionate anche su tutto il resto, su cosa serva per disputare un Gran Premio di F1.
Anche il pubblico stesso deve venire salvaguardato.
Non si può mai sapere se a causa di un incidente a 250 km/h qualche parte di una macchina voli via oltre le protezioni uccidendo qualcuno.
Se dovesse mai succedere in condizioni da asciutto possiamo tirare di mezzo la sfortuna e interrogarci su cosa fare perché non succeda di nuovo.
Se succede in condizioni di visibilità nulla siamo già andati oltre la sfortuna, ci deve venire il dubbio che forse qualcosa si meglio si sarebbe potuto fare.
Con la nostra scelta di voler correre abbiamo contribuito all'esito infausto, forse.
Sicurezza sempre e prima di ogni cosa per tutti in un circuito.
Poi se ci sono le condizioni da bagnato per correre...si corra e ci si diverta.
Non è che non si debba mai correre sotto la pioggia; non si deve semplicemente farlo quando non è possibile farlo.
E ieri non era possibile.
disdire è l’unica cosa che conta
Il punto è che io non sono a sostegno della posizione: "si gareggi e basta, fine del discorso". Sono dell'opinione che, se effettivamente non è possibile gareggiare, non abbia senso farlo per varie ragioni. E va bene
Tuttavia (e mi ripeto per la terza volta) vorrei di grazia perché domenica non si sia fatto tutto quanto possibile per cercare di correre. Voglio dire, il tempo stava già scorrendo, perché non si è fatto qualche giro dietro alla Safety Car per verificare che effettivamente le condizioni non miglioravano e dunque non aveva senso neppure provarci? Perché a Fuji nel 2007 (ripeto, con condizioni ASSAI PEGGIORI di quelle registrate a Spa) sono stati 19 giri dietro alla Safety Car e poi sono andati a correre? Forse perché se le auto stanno in pista piuttosto che ai box la puliscono meglio dall'acqua? Chi l'avrebbe mai detto. Ripeto, finché qualcuno non mi dirà perché non si sia provato a correre (invece di fare UN giro dietro alla Safety Car per arrendersi immediatamente) tutta la questione per me rimarrà la vergogna più grande dal GP USA del 2005, ed una delle (se non la) farsa più grande nella settantennale storia di questo illustre sport. Saluti
Ne accetto conseguenze e responsabilità, che tra l'altro in ultimo sono di piloti e scuderie.
Lo ripeto ancora: se i piloti e le scuderie non vogliono accettare un simile rischio benissimo, faranno un gp alla Indianapolis 2005, solo che in questo caso lo scarso numero di partecipanti sarà dovuto a motivi di sicurezza/risparmio economico.
Non lo avevano nemmeno in quei giri se è per questo, molti piloti dicevano di non vedere la luce posteriore della vettura che li precedeva durante i giri in SC.Fine del film perché senza una SC davanti i piloti perdono il riferimento; è come girare con il limitatore inserito quando c'è quella macchina grigia-rossa davanti.
Appunto, quindi si fosse tolta di mezzo.Gara è solo quando la SC non è in pista, il resto è perdita di tempo, in relativa sicurezza (relativa perché di incidenti anche sotto SC ne sono capitati, per quanto sciocchezze).
Hai la sfera di cristallo?Levatela, lasciate libertà totale e vedete che succede. Io penso di saperlo.
Non credo nè io nè tu possiamo sapere cosa sarebbe successo.
Va bene, ALLORA se il pilota e la scuderia credevano questo NON GIRAVANO. Lo ripeto fino alla nausea, NESSUNO LI OBBLIGAVA!!Non si fosse capito per me ieri c'erano tutte ma proprio tutte le condizioni per farci scappare il morto.
Non credo di aver citato coraggio o altro, ho semplicemente detto di lasciare LIBERTA' di scelta a piloti e scuderie senza decisioni calate dall'alto.E devo fare ragionamenti sul "coraggio" e chi ne ha di più, su quello che è più importante o meno in quelle condizioni? no, grazie.
Credo che nessuno prima di loro e delle scuderie vogliono che la loro pellaccia sia salva, no? Non c'è bisogno dunque di decisioni calate dall'alto.L'importante è salvare la pellaccia dei piloti quando la situazione non consente ad un uomo di valutare e prendere contromisure dentro l'abitacolo entro certi limiti di sicurezza, non una corsa di macchine del cavolo.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
No no, infatti è stata una gara bellissima che è piaciuta a tutti...
Io invece deduco che solitamente le velocità di gara son superiori a quella della SC in qualsiasi condizione, neve compresa...
Certo: se tu riesci a convincere la FIA a chiudere è una soluzione praticabile.
Visto che è la terza volta nello stesso posto comincio a chiedermi quale sia la ratio della domanda...Ovvio, perchè la F1 è un modo di amici regolato da una stretta di mano tra 3-4 persone. E resta una gara memorabile come sopra, apprezzata da tutti, tifosi e addetti ai lavori...In effetti 20 giri dietro SC sarebbe stato uno spettacolo di un ordine di grandezza superiore a quello visto....................
Di nuovo: è sufficiente non correre sotto l'egida di una federazione.
Poi vediamo cosa succede la volta in cui 2 non sono d'accordo...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Se poi i danni derivanti dai contratti che hai firmato, eventuali mancati introiti da posizioni perse in campionato ecc. ecc. li paghi tu secondo me non frega nulla manco alle scuderie.
Scuderie che corrono in un campionato di una federazione che è responsabile di certe decisioni. Dire "no scelte calate dall'alto" fa molto "io non rispetto le leggi visto che son calate dall'alto".
Sai "chissene" degli sponsor? Agli sponsor che sborsano milioni per far vedere i loro marchi.
Ma se riesci a convincerli anche a sborsare gli stessi soldi per non mostrare i loro marchi a tiramento giornaliero ottimo, problema risolto.
Sicuramente un pilota farà proprio questo ragionamento.
No, non lo era, ma fa nulla.
Di nuovo: ti organizzi il tuo campionato senza una federazione e poi auguri a gestire le controversie...
Il paragone sulle figure professionali lo hai fatto tu, tanto per iniziare.
E ribadisco che nè l'avvocato nè il chirurgo rischiano la vita quando entrano in aula o in sala operatoria.
Invece sul bagnato solitamente vincono le Haas...
Leclerc che le uniche gare che ha vinto le ha vinte sull'asciutto.
Un ottimo presupposto su cui basare le analisi del rischio, indubbiamente.
In effetti nessuno sponsor ti punta una pistola alla tempia...
O magari non si corre e basta invece di inscenare una farsa che alla fine ha visto un unico inc..ato senza possibilità di replica: il pubblico pagante al circuito.
Se è un modo per dire che di fronte al rischio di cause milionarie correrebbero tutti, assumendosi i relativi rischi sfondi una porta aperta.
Fa molto legge della giungla applicata alla F1, ma fa nulla... Beh, fortuna che i tempi son cambiati.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Perchè nel 2007 la storia e la sensibilità verso la sicurezza non sono (erano) quelle di oggi, 2021.
Ai tempi manco gli passava per la testa di parlare di halo, ad esempio.
Oggi l'halo è normale vederlo, è sistema accettato e "digerito".
Le cose cambiano, anche rapidamente.
I paragoni tra annate così distanti secondo me non hanno granchè senso; anzi nessuno.
Cambiano soprattutto in maniera drastica e irrimediabile quando ad un certo punto in una gara di F1 muore un pilota.
A quel punto mettono un punto e alzano gli standard; e tutto quello che si era visto prima perde sostanzialmente di senso.
Ultima modifica di Cris1981; 01/09/2021 alle 10:23
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