L'anno scorso con le scenate psicotiche di Donald con la Bibbia in mano davanti ad una chiesa di periferia e con Lewis pochi mesi dopo ad Austin ad inginocchiarsi la F1 aveva preso una piega politica, ma così politically without discussion, ovvero visto che si era tutti di fronte ad un rigurgito razzista sudista negli USA anche i manager più nazionalisti d'Europa (tipo quel filonazista di M.Mosley morto recentemente, o anche Helmut Marko della RBR, lunga presenza in F1, è il cattolicissimo austriaco tipo) erano d'accordo!!
Insomma: FIA ed F1 non è che sian stati necessariamente ambienti privi di soggetti razzisti e trogloditi, ma si è detabuizzata da sé negli anni passati.
Ron Dennis ed il lancio di Lewis furono però la vera smazzata nel 2007.
neanche 15 anni dopo la F1 viene sfruttata come piattaforma mediatica dal Lewis istesso per rilanciare la campagna BLM, non risparmiando rimandi e risposte esplicite a diretti rappresentanti della rigurgitata ideologia WASP bianca.
Il peccato di queste ideologie è che il razzismo rappresenta solo la punta di un iceberg dimmer** impressionante.
L'ideologia suprematista bianca è sovrapponibile all'attitudine opportunista e svelta e pronta del broker, dell'imprenditore, del capitalista stile un secolo fa.
Un'impostazione mentale che ruota su un approccio al denaro pervasivo, addirittura i cristiani puritani scozzesi e poi americani credevano che "più soldi facevi, non importa come, più Iddio ti voleva bene", un mal letto Machiavelli teorizzato fra Lipsia, Amsterdam, Londra ed Edinburgo negli ultimi decenni del ´700.
Adam Smith e teologi mescolati in sistemi educativi che han dato vita a dinastie di balenieri, latifondisti, petrolieri, capitalisti finanziari poi tutti i pronipoti dei primi.
C'è un sistema socioeconomico che l'estate scorsa è stato attaccato da una sua stessa versione atavica, tipo il nonno rincoglionito che si risveglia dalla poltrona e bestemmia a destra e manca.
E nel paradosso dei complessi tempi nostri, il sistema socioeconomico in cui siamo, il "miglior compromesso" continuiamo a dirci e ne abbiamo diverse riprove in giro per ora, viene difeso a sua volta dai figli arricchitisi di quelli che han lavorato schiavi per gli antenati di chi questo sistema socioeconomico l'ha consolidato ed ampliato.
La ricchezza in 4 generazioni s'è ridistribuita?
O semplicemente il vecchio capitalista, il vecchio avido bavoso Mr. Scrooge bevve troppo whiskey o visse troppo la vita, trascurando un minimo dettaglio del suo divide-et-impera, essendo uomo e non macchina, e facendo così partire un effetto a catena che avrebbe permesso la redistribuzione di enormi somme del suo avido denaro in giro.
L'élite, passando oggi da 2 ad 8 miliardi di abitanti, sono cambiate ma le distribuzioni di ricchezze però non ancora: siam forse peggio di un secolo fa.
Con l'1% ricco del mondo che ha tutto.
"La lotta di classe l'abbiamo persa. I vincitori si son presi tutto. Ma tutto tutto: poi non si sono più fermati infatti!"
Alessandro Barbero intervistato oltre a dire quel che disse sul ruolo delle donne oggi in tv.
Ed in tutto ciò, l'apice delle contraddizioni dei tempi nostri, l'anno scorso un anglo-caraibico miliardario fra i 2-3 più veloci piloti di monoposto viventi, si espone contro la punta dell'iceberg -il razzismo- di un sistema che l'ha collocato per anagrafica, etnia ed origine nel fondo di questo. Eppure insistendo, con merito, con tutti i mezzi, anche l'ultimo ha potuto emergere.
Che dire? Con un altro sistema sarebbe stato diverso? Possibile?
Quel che resta da dire è solo quel che ancora non va in questo sistema socioeconomico che l'anno scorso, fra Donald con la Bibbia in mano, Lewis inginocchiato ad Austin e la F1 con l'arcobaleno nel logo e la FIA che supporta nonostante le presenze oscure viventi e vissute, è semplicemente allucinante.
Non so se sia giusto più o ingiusto, o se i byas cognitivi che caratterizzano la nostra cognizione ed intelligenza appunto siano troppi per stare al passo delle complessità create dentro questo sistema socioeconomico. "La libertà ci ha fottuti", scrisse un francese 20 anni fa. 8 miliardi sono tantissimi.
Questo sistema socioeconomico permette molto: di cercare soluzioni ai problemi da lui stesso creati, di individuare le soluzioni stesse pure nell'annientamento del sistema istesso. Un assioma da aggiungere al capitalismo, una ciclicità come avuta finora nell'attuale sistema significherebbe con 8 miliardi di esseri umani un tipo di crisi mai vista prima assolutamente.
E niente, forse Lewis potrebbe nel 2023 dedicarsi al veganesimo climatico anti-brokeraggio anti-speculazione finanziaria incontrollata, anti-petrolchimico.
Pro tutto quel che può rientrare nell'immaginario di Pocahontas.
Sponsor del nuovo Iphone con batterie alla cheratina, ricavate da capelli, unghie e corna animali.
Verrà il momento in cui la Terra sarà molto boscosa, l'energia per tutti sarà pulita e proverrà da 2 centrali a fusione nucleare una in Provenza l'altra in Jacuzia, gli spostamenti saranno su tubi pressurizzati fatti da materiali riciclati pressati. Vivremo fino a 165 anni ed esisterà il diritto alla morte oltre a quello alla vita.
Semmai sarà così, dovremmo esser la metà d'ora. Oppure cambiare completamente il sistema socioeconomico.
Affidarci a supercomputer A.I. ottimizzate per fermare ogni tentazione individualista neoliberista di accaparramento ulteriore di quel che già non si merita.
Sarebbe una utopia particolare, infiniti rimandi a film, romanzi ed altrettanti nomi.
Un bel giorno mi ci metterò anch'io nell'elenco degli scrittori distopici. Pasolini con "Petrolio" nel ´75 morì ammazzato. Era pure gay, antisistema ed LGBTQI+.
Io con un romanzo intitolato "Formula Uno", rimandando ad una battuta di Elio & le storie tese in "Parco Sempione", non credo di rischiar di morire ammazzato, anche perché non appartengo alla comunità LGBTQI+.
Ma la sostengo, come i gretini, come i BLM e tutti i piccoli ribaltatori della catena sociale presente.
Chiudo con Ch. Leclerc che va lungo, lunghissimo nelle dichiarazioni, oggi:
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