A me era sempre stato simpatico, molto più di altri, che lì dentro hanno avuto una carriera simile.
Ricorderò sempre il suo faccione contento sulla sedia a rotelle in Spagna nel 2012 quando P.Maldonado, proprio lui, vinse su Alonso togliendo alla Ferrari quei punti necessari per vincere il campionato mondiale 2012, misericordia mannaggiallui Frank Williams e P.M.
R.I.P. Sir Frank Williams
Il proprietario/team manager più longevo della storia.
E mi ha sempre dato l'impressione di una persona per bene. Una che se avesse potuto avrebbe barattato tutti i suoi titoli per evitare quell'infausto primo maggio.
Sarà per sempre un pezzo di storia di questo sport.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Diciamo che in quella storiaccia di Senna ci è finito inevitabilmente anche lui di mezzo ma mi sembra chiaro che le responsabilità maggiori (se non grossa parte ) fossero da attribuire a ben altre figure di cui non facciamo nomi per correttezza.
Anche a me ha sempre dato l'impressione di una persona per bene; e non c'entra il fatto che fosse su una carrozzina, cosa che magari ti può intenerire.
Negli ultimi 5-6 anni di sua presenza nel paddock mi è spesso sembrato fuori posto.
Non per colpa sua ma perché tutto attorno a lui era ormai cambiato.
Vedere un team come la Williams, la sua creatura, passare da anni di dominio ad essere se non l'ultima una delle ultime forze in campo immagino anche che tipo di "dolore interiore" fosse per lui.
Mi son chiesto cosa fosse a spingerlo a continuare...la risposta non può che essere la passione.
Di fatto mi pare che sia sempre stato presente almeno fino a che ne ha avuto le forze.
Son persone diverse queste, non ne nascono così tutti i giorni.
E in quegli ambienti così sono sempre più rare e preziose...da qui anche il loro essere speciali.
disdire è l’unica cosa che conta
Comunque scherzi a parte uno come Toto può solo inchinarsi di fronte ad uno come il Sir.
Quel che ha ottenuto in carriera fin qua è suo e nessuno toglie niente a nessuno, ma parliamo anche dello "sforzo" fatto per arrivare a vincere.
Vediamo e valutiamo anche quali siano stati gli ingredienti per arrivarci.
Oggi guidare un gruppo come Mercedes non è di sicuro uno scherzo ma dietro hai eccellenze ovunque ti giri.
Non dico sia più "facile" arrivare al dunque...ma non ci andiamo troppo distanti.
Frank ha ottenuto qualcosa creando con le sue mani, idealmente, tutto.
Uno è un grandissimo manager perfetto per il mondo moderno.
Quell'altro è stato e sempre resterà nella categoria degli artisti-artigiani e in un certo senso poeti della F1.
Un mondo più affascinante per chi ha la fortuna di avere ancora dei ricordi di cosa fosse il mondo all'epoca.
Che non c'entra nulla con quello di oggi.
E parlo io che ho solo 40 anni, altri con 10-20 anni in più probabilmente sentono anche più forte questa sensazione di un mondo che si sta sfumando gradatamente fino a scomparire; un mondo che aveva al suo interno una forza e un ingegno che oggi te li sogni e dati dalla forza e passione di certi Uomini.
Con la U maiuscola.
E non sono frasi fatte classiche al sapore de "un tempo era tutto meglio".
Un tempo certe cose erano sicuramente diverse e gagliardamente autentiche, ci sta poco da fare e dire.
disdire è l’unica cosa che conta
Su questo la vedo in modo diametralmente opposto.
E non per sminuire i Ferrari, Chapman, Williams, ci mancherebbe.
Sir Frank è l'ultimo (dei 3 citati in ordine temporale), che apparteneva ad un'epoca dove la F1 era, appunto, artigianale. Se tu avevi la fortuna di nascere "genio" (e l'abilità di metterti in gioco), in un contesto fatto di artigiani e poche persone era (relativamente eh) facile emergere. Dopo veniva la parte difficile, ovvero trovare il modo di rimanere al vertice.
Oggi in F1 ci sono Ferrari (industria), Honda (vabbeh... Ancora per poco), Renault, Mercedes. Domani probabilmente VW.
Un Frank Williams semplicemente la possibilità di emergere dal nulla non ce l'ha perchè il "genio" tu lo eserciti in mezzo a qualche migliaia o decina di migliaia di persone, tutte di alto livello, e tutte con la possibilità di fruire del top che la tecnologia mette a disposizione.
Una dimostrazione a caso? Chi sa chi è il capo della parte telaio/aerodinamica della Mercedes F1? Io fino a diciamo 10 anni fa li conoscevo praticamente tutti, adesso probabilmente solo Newey... Che è solo poco più giovane di Frank Williams. Vabbè, c'è l'ipotesi che con l'età mi stia rincoglionendo , ma non spiega tutto da sola.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ho capito che vuoi dire...
Per me bisogna un attimo scindere le realtà, allora.
Da un lato realtà "artigiana" (vedo che ci troviamo sul concetto), dall'altro realtà "industriale".
È evidente che oggi se mi presento io, Mr. Nessuno, bello tronfio e ricco di aspettative, idee e genio (come no) e penso di mettermi a combattere contro questi gruppi 'sto fresco e a parte due pernacchie e un paio di colonne di articoli sulla sonorità di tali pernacchie non ricavo altro.
Il mondo di oggi della F1 prevede lotta tra costruttori che sono giganti, non c'è spazio per altri. Non è nemmeno concepito qualcosa di differente.
Poi per farti entrare nel loro mondo ti fanno sudare trentordicimila camicie; non ricordo ora il nome di un tizio che ci ha provato miliardi di volte ricevendo sempre schiaffi (era uno legato al mondo Marussia o che forse voleva comprare proprio la Marussia, magari voi vi ricordate la vicenda e di chi sto parlando).
E non parliamo proprio di uno sconosciuto senza soldi.
Un tempo i costruttori magari c'erano ma non avevano per certo le dimensioni attuali per cui un Mr. Nessuno (ma stavolta capace) poteva, visti anche certi costi diversi e più bassi (relativamente più bassi), pensare di farsi la sua bella impresa e andare a mettere in piedi i testa a tutti.
Il confronto era pur sempre con costruttori di un certo livello.
Però un conto è dire che vai e vinci e un conto è farlo e lì nella storia ne conti pochi pochi pochi di un certo livello.
Un paio lì ha citati Alessandro prima.
Ecco..è solo un fatto di fare confronti idonei e poi comunque riconoscere che un tempo potevi andare a fare la guerra a certi "big" e magari pure vincere se non stravincere. Sta qui un po' la straordinarietà dei signori come Williams.
Oggi è impensabile farlo, mi pare evidente.
Non possiamo neppure provare a ipotizzarlo dato che la distanza tra mondo artiginale e industriale, almeno nell'auto, è diventata spaventosa.
Ogni tanto salta furoi qualche piccolo genio, alla Rimac, ma comunque sono persone intelligenti che hanno capito che non devono andare a fare la guerra a tutti ma trovarsi la propria nicchia e crescere lì magari seducendo qualche gruppo big per farsi dare una spinta in più. Oggi non resta altro che far quello se vuoi provarci ed hai possibilità e tanta capacità.
Far tutto completamente da soli è dura.
Pagani per dirne un altro...non so come classificarlo esattamente (anche se valutando su due piedi la sua storia mi pare più vicina a quella dei Ferrari-Williams che altri).
disdire è l’unica cosa che conta
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