Originariamente Scritto da
Perlecano
Vorrei osservare che a me la situazione non pare particolarmente rosea: nei prossimi giorni è previsto un aumento dell'anomalia termica globale; pur facendolo ricordare per la repentinità, non sarà marcato tanto quello che si vide a inizio luglio 2023, ma sarà comunque significativo e, soprattutto (ma è un po' presto per dirlo), dopo tale salita le temperature sembrano stabilizzarsi sul +0,70/+0,75 °C circa sulla 1991-2020.
Con la diminuzione dei solfati l'estremizzazione delle anomalie positive alle medie latitudini boreali è molto più marcata rispetto alla "normale" amplificazione mediterranea pre-2020; questa estremizzazione contraddistinguerebbe grossomodo il periodo luglio-metà ottobre, molto più nettamente di quanto incida sul mese di giugno. È anche per questo che non mi stupirei se le anomalie globali si assestassero per uno o due mesi - prima del definitivo calo con l'instaurarsi della probabile Nina - su un livello anche ben superiore all'attuale +0,55 °C circa, overcompensando la lenta e graduale diminuzione delle anomalie che avremmo potuto osservare a causa del progressivo raffreddamento in area
ENSO, attivo già da parecchi mesi, se ora non fosse intervenuta la prepotente amplificazione del warming del quadrimestre luglio-ottobre.
Quando l' ho visto stamattina non ci credevo. A sto punto aspettiamo i dati finali di luglio che comunque rimarrà sotto il 2023 ma recupererà senza dubbio se siamo saliti a +0,90 ben 0,47 sopra la media 1-20 luglio vuol dire che ogni giorno a sti livelli recupera 0,015 .
Ricordiamo comunque che, nel caso, la differenza con lo scorso anno sarebbe da attribuire ad un emisfero australe nettamente più freddo quest'anno, come già segnalato da molti; di contro, l'emisfero boreale, come in parte prevedibile in un contesto di graduale dissipazione del Nino, non ha nulla da invidiare alle temperature medie dell'estate 2023, anzi, secondo svariati grafici (come quello di Karsten Haustein) viaggia su livelli pure un pelo superiori a quelli del periodo omologo dell'anno scorso.
Qui sotto gli scarti globali sulla 1991-2020 secondo le reanalisi era5: i pallini verdi corrispondono ai giorni già andati a referto con i calcoli definitivi; i pallini gialli sono i giorni su cui è stata fatta una stima preliminare, che è quasi sempre affetta da un bias negativo (difatti mi aspetto un aumento medio di 0,05 °C per ciascuno di quei pallini), per fortuna tale bias è meno marcato di quello osservabile nel periodo marzo-maggio, quando è probabile che venga sistematicamente sottovalutata la rapidità del disgelo e della fusione della neve in Eurasia e in Nordamerica; i pallini blu sono i giorni su cui è elaborata la previsione, vanno da oggi fino a tra 14 giorni (il 28/07), ma oltre i 9-10 giorni perdono notevolmente di attendibilità. L'anomalia del mese in corso visibile nel cartiglio in basso è da riferirsi alla media aritmetica tra i tre tipi di pallini, per cui ci si può aspettare un parziale 1-28 luglio di circa +0,65 °C, tenendo conto della suddetta sottostima. Luglio dello scorso anno, che lasciò a distanza siderale (0,31 °C) il precedente record del luglio 2019 (+0,40 °C), chiuse a +0,71 °C sulla 1991-2020. È evidente che, stando alle proiezioni finora elaborate dagli enti, non gli finiremmo molto lontani.
Allegato 630220
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