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Discussione: Temperature globali

  1. #3011
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Nella didascalia un corredo al grafico è descritto il significato dei tre scenari:

    Figure 9. If global emissions were to suddenly stop, it would take a long time for surface air temperatures and the ocean to begin to cool, because the excess CO2 in the atmosphere would remain there for a long time and would continue to exert a warming effect. Model projections show how atmospheric CO2 concentration (a), surface air temperature (b), and ocean thermal expansion (c) would respond following a scenario of business-as-usual emissions ceasing in 2300 (red), a scenario of aggressive emission reductions, falling close to zero 50 years from now (orange), and two intermediate emissions scenarios (green and blue). The small downward tick in temperature at 2300 is caused by the elimination of emissions of short-lived greenhouse gases, including methane


    Lo scenario arancio è quello in cui azzereremo le emissioni (letteralmente: azzereremo) entro 50 anni,
    solo quello rosso è quello in cui le emissioni cesseranno nel 2300.
    Dunque quando hai scritto, nell’intervento precedente, che quei grafici contemplavano un prosieguo delle emissioni fino al 2300 non era affatto così: quei grafici contemplano la concentrazione finale di CO2, e il suo andamento nel tempo, quando le emissioni si azzereranno in un dato momento del futuro ben prima del 2300 (salvo non si voglia prendere lo scenario rosso).





    Il forcing antropico, nei grafici tranne il rosso, verrebbe meno ben prima, eppure come puoi leggere le concentrazioni resterebbero alte e quasi invariate fino a 1000 anni nel futuro. Non sono dunque tre secoli, ma i prossimi decenni, che già da soli possono decidere le sorti climatiche del pianeta in maniera pesante.



    Tutta questa discussione è partita dall’assunzione che non serve (secondo te) rimuovere la CO2 che rimarrà in atmosfera.
    I grafici che ti ho postato invece evidenziano che questa sarà una necessità visto che anche negli scenari più realistici e nemmeno pessimisti in cui le emissioni saranno azzerate entro il 2100 ne rimarrà a sufficienza in atmosfera per determinare temperature medie oltre i +3 dalla preindustriale, con conseguenze di certo non leggere per i nostri pronipoti.



    Non capisco, perché non ne hai interesse? Io sto solo cercando di mostrarti dove sbagli, perché stavolta mi spiace ammetterlo snow (sai che ti stimo) mi sembra tu abbia una visione non corrispondente alla realtà scientifica.
    scusami gian ma non capisco una cosa
    se assumono che venga meno del tutto l'immissione ulteriore nel giro di qualche decennio come fa la concentrazione a rimanere invariata per 1000 anni
    a parte che la coda lunga della co2 dura ben più di 1000 anni
    quella di reazione con le rocce ignee che arriva a decine di migliaia di anni, ma riguarda una percentuale molto ristretta del totale, circa un decimo
    su tempi sempre nell'ordine delle migliaia di anni ci sono le dissoluzioni nei bicarbonati marini e prima ancora la diffusione nell'oceano superficiale che invece tende a far decadere in tempi molto più brevi più di metà del totale
    poi mi viene un'altra domanda che non c'entra nulla con il discorso persistenza
    al netto del fatto che quei grafici postati partano da presupposti da verificare il seguito lo diamo per scontato in quei termini così stabili? non sappiamo nemmeno fino a che punto il sistema sarà stato saturato e quindi quanto saranno le percentuali di decadimento di cui discutiamo e che come detto riguardano la fetta di percentuale più importante
    inoltre, se c'è una forzante in atto particolarmente incidente probabilmente la modellizzazione ha vita ancora più facile, oltre che essere verificabile in tempi ristretti, ma nel momento in cui questa viene meno siamo sicuri di poter fare altrettanto con un sistema che - dal punto di vista della forzante che al momento assumiamo stia mascherando qualsiasi altra variabilità - sarà in equilibrio, per giunta su tempi nell'ordine del migliaio di anni?
    non è una domanda retorica beninteso, secondo me è uno dei punti più interessanti del prossimo futuro
    C'ho la falla nel cervello


  2. #3012
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    scusami gian ma non capisco una cosa
    se assumono che venga meno del tutto l'immissione ulteriore nel giro di qualche decennio come fa la concentrazione a rimanere invariata per 1000 anni
    Scendera in realtà (si nota anche dai grafici che ho postato) ma resterà per più di 1000 anni su un plateau molto alto per il semplice fatto che gli oceani saranno così carichi di CO2 che non ne assorbiranno tanto quanto oggi. Si stabilirà un nuovo equilibrio chimico. Semplici leggi di termodinamica chimica e fisica.

    Ti lascio la pagina dell’IPCC che accenna al meccanismo, sotto ho salvato nello screenshot anche un grafico con la simulazione della concentrazione di CO2 nei prossimi 1000 anni secondo i vari scenari.

    7F44C2AF-A54F-47B3-8DEF-EDCDCDBF1FA7.jpeg

    a parte che la coda lunga della co2 dura ben più di 1000 anni
    quella di reazione con le rocce ignee che arriva a decine di migliaia di anni, ma riguarda una percentuale molto ristretta del totale, circa un decimo
    su tempi sempre nell'ordine delle migliaia di anni ci sono le dissoluzioni nei bicarbonati marini e prima ancora la diffusione nell'oceano superficiale che invece tende a far decadere in tempi molto più brevi più di metà del totale
    Certamente, infatti i livelli preindustriali chissà quando torneranno, forse tra decine di migliaia di anni.
    Ecco perché dicevo che paradossalmente l’umanità ha lasciato per sempre la sua impronta nella storia di questo pianeta.

    poi mi viene un'altra domanda che non c'entra nulla con il discorso persistenza
    al netto del fatto che quei grafici postati partano da presupposti da verificare il seguito lo diamo per scontato in quei termini così stabili? non sappiamo nemmeno fino a che punto il sistema sarà stato saturato e quindi quanto saranno le percentuali di decadimento di cui discutiamo e che come detto riguardano la fetta di percentuale più importante
    Io infatti parlo di rischio. È come avere davanti un dado per fare una scelta: 6 possibili risultati, tutti noti, ma un solo esito dei 6 è possibile. Se però dei 6 possibili risultati del dado ce ne sono 4 che per me sarebbero pessimi, non vedo perché dover per forza essere a priori ottimisti solo perché ci sono gli altri 2 esiti che mi andrebbero a genio.

    inoltre, se c'è una forzante in atto particolarmente incidente probabilmente la modellizzazione ha vita ancora più facile, oltre che essere verificabile in tempi ristretti, ma nel momento in cui questa viene meno siamo sicuri di poter fare altrettanto con un sistema che - dal punto di vista della forzante che al momento assumiamo stia mascherando qualsiasi altra variabilità - sarà in equilibrio, per giunta su tempi nell'ordine del migliaio di anni?
    non è una domanda retorica beninteso, secondo me è uno dei punti più interessanti del prossimo futuro
    Vedremo, è un’interessante punto di discussione.

    Comunque non vorrei far sembrare di aver improvvisamente cambiato opinione rispetto ad anni fa sul tema. Sono sempre dell’opinione che più di tanto non si può fare senza scontrarsi con le giuste istanze di sviluppo delle popolazioni meno abbienti, così come nemmeno noi vogliamo oggi rinunciare al nostro stile di vita per una transizione forzata. Sono sempre dell’opinione che bisognerà adattarsi e non piangersi addosso, perché il destino che ci piaccia o meno sarà un riscaldamento globale (non intenso quanto i modelli più pessimistici e irrealistici, ma nemmeno blando salvo non si stia sopravvalutando il tutto, ma torniamo così al discorso dei dadi: stiamo comunque correndo un rischio, bisogna esserne consapevoli e non adagiarsi sugli allori solo perché c’è la possibilità che alla fine della fiera le cose vadano meglio degli scenari medi, non sappiamo infatti se andrà così).
    In questi post ho solo voluto evidenziare lo stato dell’arte attuale della scienza climatologica sulle proiezioni future, abbastanza asetticamente e senza catastrofismi (eppure ho scritto che le conseguenze saranno difficili da affrontare, ma anche questo non è catastrofismo ma realismo, tanto quanto dire ad una persona che invecchierà e avrà malattie legate all’invecchiamento è realismo e non catastrofismo).

  3. #3013
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Nella didascalia in corredo al grafico è descritto il significato dei tre scenari:

    Figure 9. If global emissions were to suddenly stop, it would take a long time for surface air temperatures and the ocean to begin to cool, because the excess CO2 in the atmosphere would remain there for a long time and would continue to exert a warming effect. Model projections show how atmospheric CO2 concentration (a), surface air temperature (b), and ocean thermal expansion (c) would respond following a scenario of business-as-usual emissions ceasing in 2300 (red), a scenario of aggressive emission reductions, falling close to zero 50 years from now (orange), and two intermediate emissions scenarios (green and blue). The small downward tick in temperature at 2300 is caused by the elimination of emissions of short-lived greenhouse gases, including methane


    Lo scenario arancio è quello in cui azzereremo le emissioni (letteralmente: azzereremo) entro 50 anni,
    solo quello rosso è quello in cui le emissioni cesseranno nel 2300.
    Dunque quando hai scritto, nell’intervento precedente, che quei grafici contemplavano un prosieguo delle emissioni fino al 2300 non era affatto così: quei grafici contemplano la concentrazione finale di CO2, e il suo andamento nel tempo, quando le emissioni si azzereranno in un dato momento del futuro ben prima del 2300 (salvo non si voglia prendere lo scenario rosso).





    Il forcing antropico, nei grafici tranne il rosso, verrebbe meno ben prima, eppure come puoi leggere le concentrazioni resterebbero alte e quasi invariate fino a 1000 anni nel futuro. Non sono dunque tre secoli, ma i prossimi decenni, che già da soli possono decidere le sorti climatiche del pianeta in maniera pesante per migliaia di anni, anche se si azzerassero le emissioni nel 2100.



    Tutta questa discussione è partita dall’assunzione che non serve (secondo te) rimuovere la CO2 che rimarrà in atmosfera.
    I grafici che ti ho postato invece evidenziano che questa sarà una necessità visto che anche negli scenari più realistici e nemmeno pessimisti in cui le emissioni saranno azzerate entro il 2100 ne rimarrà a sufficienza in atmosfera per determinare temperature medie potenzialmente oltre i +3 dalla preindustriale per centinaia se non migliaia di anni, con conseguenze di certo non leggere per i nostri pronipoti.



    Non capisco, perché non ne hai interesse? Io sto solo cercando di mostrarti dove sbagli, perché stavolta mi spiace ammetterlo snow (sai che ti stimo) mi sembra tu abbia una visione non corrispondente alla realtà scientifica.
    Al contrario, l'unico scenario con le emissioni che vanno a zero prima del 2300 è quello arancione, si vede benissimo la discontinuità al 2300 quando le concentrazioni e le temperature cominciano a scendere perché miracolosamente da un anno all'altro sparisce il contributo antropico.

    Ti dirò di più, non sono nemmeno convinto che vada realmente a zero quello arancione, visto che una piccola discontinuità al 2300 la fa anche lui e nel testo parla di emissioni prossime a zero (che mantenute per 200 anni non sarebbero irrilevanti).

    La sostanza del discorso in ogni caso è che più le concentrazioni salgono e rimangono elevate a lungo minore è la capacità del sistema di ritornare a concentrazioni più basse in tempi ragionevoli. Il parametro più importante per concentrazioni e temperature nel lungo termine sono le emisioni cumulate, per questo è fondamentale che le emissioni scendano presto e rapidamente Per tornare alle pre-industriali ci vorrebbero millenni comunque, ma tornare ai 400 entro fine secolo e 320-350 al 2300 non richiederebbe un andamento implausibile delle emissioni, anche senza cattura.


    Quindi ciò che succederà nei prossimi e 30 anni è preponderante su tutto il resto, per la cattura dall'atmosfera ne riparliamo al 2050.
    Ultima modifica di snowaholic; 30/09/2023 alle 07:06

  4. #3014
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Scendera in realtà (si nota anche dai grafici che ho postato) ma resterà per più di 1000 anni su un plateau molto alto per il semplice fatto che gli oceani saranno così carichi di CO2 che non ne assorbiranno tanto quanto oggi. Si stabilirà un nuovo equilibrio chimico. Semplici leggi di termodinamica chimica e fisica.

    Ti lascio la pagina dell’IPCC che accenna al meccanismo, sotto ho salvato nello screenshot anche un grafico con la simulazione della concentrazione di CO2 nei prossimi 1000 anni secondo i vari scenari.

    7F44C2AF-A54F-47B3-8DEF-EDCDCDBF1FA7.jpeg



    Certamente, infatti i livelli preindustriali chissà quando torneranno, forse tra decine di migliaia di anni.
    Ecco perché dicevo che paradossalmente l’umanità ha lasciato per sempre la sua impronta nella storia di questo pianeta.



    Io infatti parlo di rischio. È come avere davanti un dado per fare una scelta: 6 possibili risultati, tutti noti, ma un solo esito dei 6 è possibile. Se però dei 6 possibili risultati del dado ce ne sono 4 che per me sarebbero pessimi, non vedo perché dover per forza essere a priori ottimisti solo perché ci sono gli altri 2 esiti che mi andrebbero a genio.


    Vedremo, è un’interessante punto di discussione.

    Comunque non vorrei far sembrare di aver improvvisamente cambiato opinione rispetto ad anni fa sul tema. Sono sempre dell’opinione che più di tanto non si può fare senza scontrarsi con le giuste istanze di sviluppo delle popolazioni meno abbienti, così come nemmeno noi vogliamo oggi rinunciare al nostro stile di vita per una transizione forzata. Sono sempre dell’opinione che bisognerà adattarsi e non piangersi addosso, perché il destino che ci piaccia o meno sarà un riscaldamento globale (non intenso quanto i modelli più pessimistici e irrealistici, ma nemmeno blando salvo non si stia sopravvalutando il tutto, ma torniamo così al discorso dei dadi: stiamo comunque correndo un rischio, bisogna esserne consapevoli e non adagiarsi sugli allori solo perché c’è la possibilità che alla fine della fiera le cose vadano meglio degli scenari medi, non sappiamo infatti se andrà così).
    In questi post ho solo voluto evidenziare lo stato dell’arte attuale della scienza climatologica sulle proiezioni future, abbastanza asetticamente e senza catastrofismi (eppure ho scritto che le conseguenze saranno difficili da affrontare, ma anche questo non è catastrofismo ma realismo, tanto quanto dire ad una persona che invecchierà e avrà malattie legate all’invecchiamento è realismo e non catastrofismo).
    ecco appunto
    ma il livello di saturazione degli oceani nel momento in cui si arriverà al picco ancora non lo conosciamo
    C'ho la falla nel cervello


  5. #3015
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    ecco appunto
    ma il livello di saturazione degli oceani nel momento in cui si arriverà al picco ancora non lo conosciamo
    Non conosciamo molte cose, gli assunti dell'ipcc andrebbero presi come IPOTESI in termini probabilistici e non come certezze.....in questi ultimi 10 anni sono usciti decine di studi e spesso poi qualcuno ha smentito i precedenti ....la climatologia è una scienza complessa e in via di evoluzione e per nulla definita in parametri certi: le influenze del gw sugli assetti circolatori del sistema sono e possono essere molteplici tanto è vero che pubblicazioni fanno ipotesi che poi vengono riviste, non vi è alcuna certezza e nessuno ha verità in tasca, ipcc incluso....possiamo solo dire che stiamo introducendo in atmosfera climalteranti che stano modificando il clima con un trend all'incremento termico e amplificano il trend di fondo naturale, ma sinceramente parlare di proiezioni a 80 o 200 anni a me fa sorridere.

  6. #3016
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    ecco appunto
    ma il livello di saturazione degli oceani nel momento in cui si arriverà al picco ancora non lo conosciamo
    Conosciamo però le leggi della chimica: una reazione all'equilibrio non è una reazione che procede in un solo senso, ma procede in ambo i sensi. Gli oceani assorbono CO2 ma ne emettono anche, e va da sè che oceani più carichi di CO2 ne emetteranno di più, pur prevalendo sempre la direzione della reazione verso l'assorbimento. Solo che man mano che si caricheranno la velocità di assorbimento rallenterà, mentre aumenterà la velocità di emissione. Il risultato netto di queste due reazioni sarà un assorbimento più lento che comporterà un calo della CO2 molto più lento dopo una fase iniziale veloce.

    Lo stesso discorso vale ovviamente per i sistemi biologici.

  7. #3017
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Al contrario, l'unico scenario con le emissioni che vanno a zero prima del 2300 è quello arancione, si vede benissimo la discontinuità al 2300 quando le concentrazioni e le temperature cominciano a scendere perché miracolosamente da un anno all'altro sparisce il contributo antropico.
    No, è scritto nero su bianco:

    would respond followinga scenario of business-as-usual emissions ceasing in 2300 (red), a scenario of aggressive emission reductions, falling close to zero 50 years from now (orange), and two intermediate emissions scenarios (green and blue).
    Scenario rosso: business-as-usual, emissioni cesseranno nel 2300
    Arancio: scenario aggressivo con emissioni che calano quasi a zero entro 50 anni
    blu e verde: scenari intermedi.

    E' anche scritto che quel calo, proprio nella didascala che ti ho mostrato, è dovuto all'eliminazione dei gas serra come il metano, a brevissima emivita.


    In ogni caso ho messo un grafico in risposta ad Alessandro1985 tratto da una pagina dell rapporto dell'IPCC, che mostra le possibili evoluzioni della concentrazione di CO2 nei prossimi 1000 anni ponendo una concentrazione massima tra 650 e 700 ppm. Si nota comunque una stagnazione alta con andamento asintotico sulle 500 ppm od oltre.
    Quella è una delle possibili concentrazioni seguendo lo scenario attuale, almeno secondo il mio parere (che non ho mai modificato, questo il mio post in cui ne parlavo 3 anni fa):

    https://forum.meteonetwork.it/meteor...post1061131303


    La sostanza del discorso in ogni caso è che più le concentrazioni salgono e rimangono elevate a lungo minore è la capacità del sistema di ritornare a concentrazioni più basse in tempi ragionevoli. Il parametro più importante per concentrazioni e temperature nel lungo termine sono le emisioni cumulate, per questo è fondamentale che le emissioni scendano presto e rapidamente Per tornare alle pre-industriali ci vorrebbero millenni comunque, ma tornare ai 400 entro fine secolo e 320-350 al 2300 non richiederebbe un andamento implausibile delle emissioni, anche senza cattura.
    Quindi ciò che succederà nei prossimi e 30 anni è preponderante su tutto il resto, per la cattura dall'atmosfera ne riparliamo al 2050.
    Su questo siamo d'accordissimo. Ribadisco che non ho cambiato opinione nè idee rispetto ad anni fa, quelle che ho espresso sono sempre state le mie possibili proiezioni per il futuro, e proprio per questo motivo reputo ancora oggi la cattura di CO2 un processo necessario se non si abbatteranno le emissioni. Ho anche la speranza che le cose vadano meglio, ma come rispondevo ad Alessandro dobbiamo pur considerare tutti i possibili esiti, e il fatto che ce ne siano alcuni che non siano così male non significa che dobbiamo crogiolarci sugli allori perchè "i modelli sono modelli, non è scienza dura, magari va meglio di come sembra". Non è un ragionamento sensato da fare, nè in questo caso nè in generale nella vita, e specialmente quando si tratta del destino del pianeta e dei nostri nipoti.

  8. #3018
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Scendera in realtà (si nota anche dai grafici che ho postato) ma resterà per più di 1000 anni su un plateau molto alto per il semplice fatto che gli oceani saranno così carichi di CO2 che non ne assorbiranno tanto quanto oggi. Si stabilirà un nuovo equilibrio chimico. Semplici leggi di termodinamica chimica e fisica.

    Ti lascio la pagina dell’IPCC che accenna al meccanismo, sotto ho salvato nello screenshot anche un grafico con la simulazione della concentrazione di CO2 nei prossimi 1000 anni secondo i vari scenari.

    7F44C2AF-A54F-47B3-8DEF-EDCDCDBF1FA7.jpeg



    Certamente, infatti i livelli preindustriali chissà quando torneranno, forse tra decine di migliaia di anni.
    Ecco perché dicevo che paradossalmente l’umanità ha lasciato per sempre la sua impronta nella storia di questo pianeta.



    Io infatti parlo di rischio. È come avere davanti un dado per fare una scelta: 6 possibili risultati, tutti noti, ma un solo esito dei 6 è possibile. Se però dei 6 possibili risultati del dado ce ne sono 4 che per me sarebbero pessimi, non vedo perché dover per forza essere a priori ottimisti solo perché ci sono gli altri 2 esiti che mi andrebbero a genio.


    Vedremo, è un’interessante punto di discussione.

    Comunque non vorrei far sembrare di aver improvvisamente cambiato opinione rispetto ad anni fa sul tema. Sono sempre dell’opinione che più di tanto non si può fare senza scontrarsi con le giuste istanze di sviluppo delle popolazioni meno abbienti, così come nemmeno noi vogliamo oggi rinunciare al nostro stile di vita per una transizione forzata. Sono sempre dell’opinione che bisognerà adattarsi e non piangersi addosso, perché il destino che ci piaccia o meno sarà un riscaldamento globale (non intenso quanto i modelli più pessimistici e irrealistici, ma nemmeno blando salvo non si stia sopravvalutando il tutto, ma torniamo così al discorso dei dadi: stiamo comunque correndo un rischio, bisogna esserne consapevoli e non adagiarsi sugli allori solo perché c’è la possibilità che alla fine della fiera le cose vadano meglio degli scenari medi, non sappiamo infatti se andrà così).
    In questi post ho solo voluto evidenziare lo stato dell’arte attuale della scienza climatologica sulle proiezioni future, abbastanza asetticamente e senza catastrofismi (eppure ho scritto che le conseguenze saranno difficili da affrontare, ma anche questo non è catastrofismo ma realismo, tanto quanto dire ad una persona che invecchierà e avrà malattie legate all’invecchiamento è realismo e non catastrofismo).
    Ottimo contributo! Pero' come sempre, quello che a me personalmente (io non ho la verità in tasca) è che tutti queste simulazioni partono da presupposti dati per scontati, come se fossero degli assiomi. Per esempio io ancora non comprendo per quale motivo le emissioni di riferimento, nonchè la temperatura (stimata) globale debba avere come riferimento il periodo "pre-industriale". il periodo in questione aveva contesti storici, climatici e tecnologici unici, come unici sono gli i instanti di tempo che viviamo ogni giorno. La terra del 1890 non tornerà mai piu, perchè a quei tempi seppur non si emetteva CO2 se non in quantità risibili, la speranza di vita era estremamente piu bassa. Quindi qualsiasi ragionamento che non tiene conto del fatto che la popolazione terrestre era un nono di quella attuale, con tutte le complessità che questo comporta nella società, è secondo me pura ideologia. E mi sono imbattuto piu' di una volta in contributi di "filantropi" che piu' o meno indirettamente, valutavano questo come un problema, come se la vita di un essere umano dovesse valere in base a un limite numerico prestabilito.

    Non ho seguito tutti gli interventi precedenti, quindi mi scuso se vado fuori tema. A me pare di notare che spesso si mescola l' osservazione scientifica, con un neo-millenarismo in cui "se non si agisce" è finita. Nel tuo intervento spieghi benissimo come i meccanismi del clima non sono i meccanismi dell'uomo: parliamo di un sistema di forze che non ha orizzonti di tempo umani. Quindi, giustissimo combattere l'inquinamento, lo spreco di risorse e rispettare questo tesoro infinito della terra, ma assolutamente errato, nel caso sia sottointeso nel "bisogna agire subito", è la deliberata manipolazione dell'atmosfera per imbrigliare il clima in un target umano, scelto non si sa in base a cosa. Sono proprio due concetti in antitesi nella loro essenza. Se l'uomo immettesse un input estraneo, parzialissimo, per tentare non so cosa, le conseguenze sarebbero del tutto ignote e potenzialmente catastrofiche. E siccome parliamo del clima dell'intero pianeta, dove vivono svariati miliardi di esseri umani, ci si dovrebbe accostare al problema con ragionevolezza e prudenza estrema e non con soluzioni o moniti hollywoodiani.

    Non si potrebbe semplicemente prendere atto, comportarsi in maniera responsabile visto che l'inquinamento ha ben altre conseguenze da combattere, in particolare sulla salute.

    Ripeto: ben vengano transizioni e iniziative, che ragionevolmente si pongano questo come obiettivo. La temperatura della terra farà il suo percorso e su questo bisognerebbe mettersi l'anima in pace.

  9. #3019
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Conosciamo però le leggi della chimica: una reazione all'equilibrio non è una reazione che procede in un solo senso, ma procede in ambo i sensi. Gli oceani assorbono CO2 ma ne emettono anche, e va da sè che oceani più carichi di CO2 ne emetteranno di più, pur prevalendo sempre la direzione della reazione verso l'assorbimento. Solo che man mano che si caricheranno la velocità di assorbimento rallenterà, mentre aumenterà la velocità di emissione. Il risultato netto di queste due reazioni sarà un assorbimento più lento che comporterà un calo della CO2 molto più lento dopo una fase iniziale veloce.

    Lo stesso discorso vale ovviamente per i sistemi biologici.
    questo lo sappiamo benissimo
    ma dato che il succo del discorso tra te e snow è stato proprio il punto di partenza che ci porta da qui ai prossimi decenni è cruciale partire da quel presupposto
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  10. #3020
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    Predefinito Re: Temperature globali

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    chiaro, lì sì che non ci sarebbe alcun tipo di problema Immagine



    eddai su, con tutte le schifezze che produciamo (la stessa plastica nei mari oltre a inquinarli ne esalta il riscaldamento) se c'è una cosa su cui discolpare la co2 è proprio questa
    a meno che tu non abbia modellizzato uno scenario che rcp8.5 gli fa una pippa
    lo sai vero che le concentrazioni pericolose per la salute sono nell'ordine minimo minimo delle migliaia di ppm
    magari indoor ci arrivi se comprimi un fracasso di gente in una stanza e magari ti dimentichi pure il gas accesso
    Sicuramente serviranno concentrazioni elevatissime ma ancora non mi è chiaro cosa porti esposizione prolungata che so io a 800 ppm o 1000ppm. Forse bene per le piante anche se ho letto che in realtà la CO2 non è per loro limitante neanche nella crescita in alta quota (aumentano conduttanza stomatica in qualche modo e anche a CO2 basse non hanno problemi, anzi "non sanno" come utilizzarla visto che la crescita generale è rallentata più che altro dalle basse temperature).

    Comunque qui forse una review interessante
    A review of recent advances in engineering bacteria for enhanced CO2 capture and utilization - PMC

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