Tu sei fin troppo paziente. Ma d'altronde ormai si risponde con paper e grafici su tutto e la logica elementare viene messa nello scaffale. Non c'è niente da fare, il copione è sempre lo stesso: se si studia, quindi si tenta di proporre un insieme di possibili risposte, non UNA, il focus passa dal contenuto alla persona che diventa ovviamente un reietto folle. Scafetta? lasciamo perdere, Zichichi? non ci capisce nulla, Ryan Maue? Sbaglia su tutti i frontri, figurati se un professionista (in passato Chief Scientist udite udite, presso il NOAA) sia affidabile, meglio un paper colorato con ottantamile formule matematiche che dice il tutto e il contrario di tutto.
Come ad esempio la discussione sugli aerosol: proprio per parlare di logica di base, praticamente tutta questa eccitazione sui "sui particolati" rilasciati in atmosfera porta alla conclusione:
Migliore ambiente e qualita' dell'aria --------> amplificazione riscaldamento globale
Tutto questo per correlare il trend di riscaldamento avuto negli ultimi anni, perchè la grande intuizione sarebbe: il salto della temperatura globale coincide con il periodo dei lockdown del Covid.
Quindi giustamente il corollario di questi paper megalattici implicherebbe, "stranamente", che non vi è alcuna alternativa che ridurre i gas serra. Qualsiasi ragionamento viene riportato alla premessa, che è gia' conclusione. Nemmeno migliorare la qualita' dell'aria aiuterebbe, infatti tra le soluzioni di follia totale ed incontrollata che serpeggia qui dentro anche, vi è la geoingegneria: magari spariamo sostanze nell'atmosfera per riflettere l'energia solare, cioè di fatto, inquinandola. Capolavoro.
Sull'AMOC meglio stendere un velo pietoso.
Quindi è inutile tentare di riportare il ragionamento su base logica oltre che scientifica: non è possibile.
Ad esempio quando si prendono questi dati sulle emissioni di gas serra Mondiali, sul Carbon Budget, che poi sono le premesse di questi paper miracolosi che ci indicano l'unico futuro possibile, mica si lascia una finestra di incertezza su come queste emissioni vengono calcolate, ossia stime di stime di stime di stime.
Io per motivi professionali sono dentro le "magie" dell'ESG reporting ad esempio: mi sono sempre chiesto come si assicura che in una quantità di dati sgangherati (perchè fidatevi, non avete idea di come questi dati vengono riportati da un'azienda) di emissioni categorizzate Scope 1, Scope 2 e Scope 3 secondo il GHG Protocol se ne assicura l'accuratezza, la completezza delle fonti e si possa evitare il double counting (ad esempio, un produttore di energia elettrica genera emissioni di Scope 1, ossia da propri asset, ma l'utilizzatore deve riportare l'emissioni da Scope 2, cioè l'energia utilizzata che viene acquistata....dal fornitore Scope 1, cioè esattamente la stessa quantità, ma contata due volte). E se estendiamo questo ragionamento a livello globale, cioè forse non ci si rende conto di cosa si parla: del mondo intero, con la sua complessità, differenti capacità di comunicazione, tecnologia, ecc.
Ci fosse uno che alzi la mano e dice: POTREBBE forse essere cosi, ma con queste limitazioni. Nono, invece è cosi e basta, nessuna alternativa.
Ma il tempo è galantuomo e mostra sempre la verità. Vedremo questa mole di paper colorati cosa porterà nei prossimi anni.
Ultima modifica di Claud87; 04/04/2025 alle 09:45
Io invece non capisco perchè si citano sempre quei pochi nomi e non i tantissimi altri di climatologi (Zichichi manco lo è) che invece rappresentano la maggioranza del pensiero scientifico sull'argomento. E' qui sì che c'è un bias grande quanto un palazzo, infatti si sceglie appositamente di seguire quei pochi nomi ignorando o minimizzando il resto della letteratura scientifica. E, proprio per logica, viene da domandarsi se chi lo faccia non sia lui, appunto, quello veramente condizionato da bias più pesanti che gli altri.
Una nota poi sul "reietto folle": se è vero che, quando si creano degli attriti, viene automatico catalogare l'altro (e vale da ambo le parti, scommetto che dall'altro versante si classificano coloro che seguono la letteratura scientifica che va per la maggiore come "appecorati" al sistema probabilmente), dall'altro nessuno viene escluso dal dialogo o dal dibattito che è poi quel che conta. Tant'è che in questo momento io sto provando a risponderti sui punti da te sollevati anzichè etichettarti.
Ma è effettivamente così, gli aerosol dal punto di vista fisico hanno un effetto negativo sul bilancio della radiazione termica, e per "effetto collaterale" capita che molti di questi aerosol siano nocivi alla salute.Come ad esempio la discussione sugli aerosol: proprio per parlare di logica di base, praticamente tutta questa eccitazione sui "sui particolati" rilasciati in atmosfera porta alla conclusione:
Migliore ambiente e qualita' dell'aria --------> amplificazione riscaldamento globale
Non è che l'associazione dunque sia portata avanti per ideologia, è effettivamente così. A me sembra invece che sia questa tua "accusa" mossa da ideologia, quella di voler appunto etichettare l'altro come "fissato dal GW" tanto da infilarcelo anche quando non c'è. Ma, appunto, in questo c'è il legame.
Cosa? Che c'entra ora il Covid?Tutto questo per correlare il trend di riscaldamento avuto negli ultimi anni, perchè la grande intuizione sarebbe: il salto della temperatura globale coincide con il periodo dei lockdown del Covid.
Scusami se rido, però è come leggere all'improvviso una frase del genere "tutto questo per correlare il trend all'inflazione avuto negli ultimi anni con il successo dei Maneskin". Cioè, francamente non ha senso...
Aridaje con sta storia della geoingegneria...comunque la si sta già facendo, è in atto da 200 anni circa, da quando abbiamo iniziato ad emettere aerosol inquinanti, CO2, plastica e quant'altro.Quindi giustamente il corollario di questi paper megalattici implicherebbe, "stranamente", che non vi è alcuna alternativa che ridurre i gas serra. Qualsiasi ragionamento viene riportato alla premessa, che è gia' conclusione. Nemmeno migliorare la qualita' dell'aria aiuterebbe, infatti tra le soluzioni di follia totale ed incontrollata che serpeggia qui dentro anche, vi è la geoingegneria: magari spariamo sostanze nell'atmosfera per riflettere l'energia solare, cioè di fatto, inquinandola. Capolavoro.
Non capisco dunque perchè ci si stupisca tanto dell'idea di usare un eventuale aerosol innocuo per impatto ambientale a scopo di rallentare il GW.
Qui non capisco nemmeno, non si può discutere dell'eventuale collasso della stessa?Sull'AMOC meglio stendere un velo pietoso.
Mi trovo d'accordo.Quindi è inutile tentare di riportare il ragionamento su base logica oltre che scientifica: non è possibile.
Su questo non mi esprimo perchè non so di che si parla, e come consigliato è meglio tacere quando non si sa.Ad esempio quando si prendono questi dati sulle emissioni di gas serra Mondiali, sul Carbon Budget, che poi sono le premesse di questi paper miracolosi che ci indicano l'unico futuro possibile, mica si lascia una finestra di incertezza su come queste emissioni vengono calcolate, ossia stime di stime di stime di stime.
Io per motivi professionali sono dentro le "magie" dell'ESG reporting ad esempio: mi sono sempre chiesto come si assicura che in una quantità di dati sgangherati (perchè fidatevi, non avete idea di come questi dati vengono riportati da un'azienda) di emissioni categorizzate Scope 1, Scope 2 e Scope 3 secondo il GHG Protocol se ne assicura l'accuratezza, la completezza delle fonti e si possa evitare il double counting (ad esempio, un produttore di energia elettrica genera emissioni di Scope 1, ossia da propri asset, ma l'utilizzatore deve riportare l'emissioni da Scope 2, cioè l'energia utilizzata che viene acquistata....dal fornitore Scope 1, cioè esattamente la stessa quantità, ma contata due volte). E se estendiamo questo ragionamento a livello globale, cioè forse non ci si rende conto di cosa si parla: del mondo intero, con la sua complessità, differenti capacità di comunicazione, tecnologia, ecc.
Ci fosse uno che alzi la mano e dice: POTREBBE forse essere cosi, ma con queste limitazioni. Nono, invece è cosi e basta, nessuna alternativa.
In ogni caso è possibile stimare le emissioni anche sulla base dei trend in atto, esistono strumenti statistici per farlo.
Concordo. Il problema, però, è che di tempo non ce ne resta troppo per mettere una pezza, e se non ti basta aver guadagnato quasi +1° in 45 anni non so cos'altro ti serva.Ma il tempo è galantuomo e mostra sempre la verità. Vedremo questa mole di paper colorati cosa porterà nei prossimi anni.
Aridaje cpn la pezza, io credo che il problema di fondo di te, come di Elz e tanti altri è che pensare che la complessità della realtà dia descrivibile da una funzione matematica.
La geoingeneria in atto già da 200 anni? Questa è una tua supposizione come sempre infarcita del solito bias, cosa c'entra l'aver progredito tecnologicamente con la geoingegneria? Guarda che non tutto quello che è successo negli ultimi 200 anni è stato un complotto per far riscaldare la terra, se oggi hai un'urgenza e vai in ospedale con un'ambulanza con motore a combustione e non a cavallo di un puledro non la vedrei cosi male. Poi sei sempre libero di farlo.
Quindi praticamente siccome abbiamo guadagnato 1 grado in 45 anni, la soluzione sarebbe quella, non so, di sparare solfati nell'atmosfera per riflettere radiazione solare. Oltre al fatto che inquineresti l'atmosfera con conseguenze potenzialmente mortali per un numero imprecisato di individui, per quanto durerebbe questo raffreddamento? un anno, due, 10, fino alla fine del mondo? Quindi dovremmo perpetuamente "impestare l'atmosfera" per rientrare in una sorta di valore-limite imposto dall'uomo con dei modelli statistici.
Sull'aerosol ho citato il Covid, se avessi riletto e riflettuto, per questa eccitazione è tornata in auge proprio con gli "apocalittici" incrementi di temperatura globale ("gli scalini") avvenuti negli ultimi anni, e l'attenzione si è spostata sugli aerosol proprio perchè il calo drastico nelle emissioni degli stessi avvenuto durante i periodi di lockdown ha richiamato l'attenzione (e voli pindarici sul punto), non penso ci voglia molto per comprendere questo punto.
Sul fatto che non ti sai esprimere su come vengono stimate le emissioni di CO2, pur essendo d'accordo sul non esprimersi su cio' che non si conosce, sei pero' cosciente benissimo che questi dati sono gli input su cui vengono costruiti ed elaborati gli arcinoti modelli. E non porsi la domanda sulla qualità degli input di una stima non è il massimo eh, parliamo proprio di logica basilare (garbage in = garbage out), poi per me puoi fare come vuoi, anche sparare solfati nel tuo quartiere di Brindisi con la pistola ad aria compressa.
Il carbon budget, (Global Carbon Budget | Home) ad esempio è spesso citato nelle Direttive EU e dai policy maker. Un "budget" stilato da un pool di 19 persone che calcolano quanta CO2 e annessi gas serra ci rimangono per mantenere la terra al di sotto di questa soglia magica.
19 persone dell'università di Exeter che calcolano il budget di emissione di tutto il mondo, TUTTO, sulla base di valori stimati (e ripeto, da mettersi le mani nei capelli).
Quello che preoccupa, e per questo cito il delirio della geoingegneria, è che ci sono persone convinte che il clima del mondo, da cui dipende la vita di miliardi di persone, possa essere modificato come un videogioco sulla base di approssimazioni della realtà. Roba da brividi.
La geoingegneria (involontaria) di fatto la stiamo facendo da quando la rivoluzione industriale ha reso le emissioni della nostra attività economica in grado di cambiare la chimica dell'atmosfera e condizionare il clima. Fare interventi mirati per influenzare il clima non sarebbe così diverso da quello che già avviene, ma almeno non sarebbe totalmente casuale negli effetti che produce. Lo dico pur essendo estremamente cauto, per non dire scettico, riguardo l'opportunità di perseguire questa strada.
Riguardo gli aerosol, più che il Covid nel 2020 sono cambiate le norme sul contenuto di zolfo delle navi, producendo un improvviso calo delle emissioni del 75%. Visto che nella ricerca scientifica vera si cerca di comprendere la complessità del sistema climatico (anziché usarla come pretesto per dire che non possiamo capirci niente, come tipico di molti scettici), questo cambiamento improvviso ed esogeno rispetto al sistema climatico è stata una opportunità di studio straordinaria, da cui l'interesse degli ultimi anni. È stato una sorta di esperimento naturale che raramente abbiamo opportunità di osservare.
Riguardo le emissioni, se pensi che le varie procedure ESG abbiano qualche impatto sui dati aggregati utilizzati per gli studi sul clima forse sei tu che non hai idea di come vengano stimate le emissioni di CO2. Le ESG servono solo per valutare l'operato della singola azienda (con molti limiti), ma non abbiamo bisogno di quello per stimare le emissioni totali. Ci sono metodi molto più affidabili che partono dalla produzione di combustibili fossili e altri dati statistici, applicati da molto prima che esistessero le statistiche di cui parli tu. Lavorando con dati autodichiarati dalle aziende so benissimo quanto siano inaffidabili, ma i modelli non lavorano su quella robaccia lì.
Prima di metterti le mani nei capelli, dovresti conoscere le metodologie utilizzate.
Ultima modifica di snowaholic; 04/04/2025 alle 20:52
Non ti seguo perdonami, non esiste nessuna metodologia ESG, la direttiva europea (CSRD) impone di riportare le emissioni di gas serra adottando una metodologia di riferimento da applicare, tra cui il GHG (Homepage | GHG Protocol), che vengono applicati da paesi e persino città (Community-scale).
Questi protocolli rappresentano eccome lo strumento per stimare le emissioni di un paese (e quindi a scala globale) e non potrebbe essere diversamente visto che per esempio l'unione europea ha elaborato anche un sistema di sanzioni e gabelle per evitare il "dumping, anche se non direttamente incluse nella CSRD ma nelle direttive "corollarie" (EUDR, CBAM etc) proprio sulla base delle emissioni di CO2 e compagnia cosi riportate.
Il protocollo GHG è applicato anche dall'IPCC (https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg3/d...calSummary.pdf) nei famosi "scenari"
Quindi le mani nei capelli me le metto eccome.
Le emissioni di un paese sono di fatto la somma le emissioni scope1 di quel territorio (che sono molto più affidabili di quelle scope 2/3).
Dal momento che abbiamo ampia disponibilità di informazioni sulla quantità di combustibili fossili consumati non c'è nessun bisogno di sommare le emissioni aziendali, tranne per le perdite non intenzionali (che però sono minime) e una parte dei processi fisici e chimici industriali. Complessivamente i dati finali sono piuttosto solidi e abbiamo una ragionevole approssimazione anche per le emissioni di uno o due secoli fa.
Le stime delle emissioni in base ai consumi invece richiedono l'uso delle scope 2-3, che sono oggettivamente molto più incerte. Servono per i vari meccanismi che hai citato e probabilmente per quello scopo sono anche efficaci, ma quelli sono strumenti di policy che non hanno niente a che vedere con le ricerche scientifiche sul clima, per le quali contano solo le emissioni totali.
Gli scenari IPCC sono una modellizazione demografica, tecnologica ed economica di quello che potrebbe succedere in futuro, non hanno alcuna influenza sulla parte del rapporto IPCC che analizza gli aspetti climatologici. Per questo scopo serve un maggiore dettaglio riguardo le emissioni, al fine di ipotizzare quale evoluzione possano avere in futuro. In questo caso effettivamente di calcolano le emissioni totali come somma dei vari pezzi, in assenza di misurazioni reali.
Ultima modifica di snowaholic; 05/04/2025 alle 15:35
Aver inquinato l'atmosfera e l'ecosistema di aerosol e particelle tossiche è geoingegneria. Aver emesso concentrazioni di CO2 che non si vedevano dai tempi dell'Eocene è geoingegneria. Involontaria, certo, giustificabile visto che la tecnologia è evoluta e oggi non si può tornare indietro allo stile di vita di 200 anni fa, ma sempre geoingegneria è.
E già che scrivi che "inquineresti l'atmosfera" si capisce che non sai di cosa parli. Ho esplicitamente detto che esisterebbero degli aerosol assolutamente innocui per la natura, o ad impatto minimo, certo molto meno dannosi di quelli che già emettiamo liberamente da 150 anni.Quindi praticamente siccome abbiamo guadagnato 1 grado in 45 anni, la soluzione sarebbe quella, non so, di sparare solfati nell'atmosfera per riflettere radiazione solare. Oltre al fatto che inquineresti l'atmosfera con conseguenze potenzialmente mortali per un numero imprecisato di individui, per quanto durerebbe questo raffreddamento? un anno, due, 10, fino alla fine del mondo? Quindi dovremmo perpetuamente "impestare l'atmosfera" per rientrare in una sorta di valore-limite imposto dall'uomo con dei modelli statistici.
Circa le modalità con cui si dovrebbe fare ho già detto che andrebbero studiate e usate non per mettere una pezza ma per accompagnare la decarbonizzazione.
In realtà in questo forum l'uso eventuale degli aerosol si discuteva già prima del Covid, quindi se è vero che il tema è tornato in auge anche per quel che hai detto non è vero però che non se ne sia mai discusso prima. Ovviamente un argomento ritorna "caldo" quando c'è qualcosa di affine che lo richiama, è normalissimo che succeda.Sull'aerosol ho citato il Covid, se avessi riletto e riflettuto, per questa eccitazione è tornata in auge proprio con gli "apocalittici" incrementi di temperatura globale ("gli scalini") avvenuti negli ultimi anni, e l'attenzione si è spostata sugli aerosol proprio perchè il calo drastico nelle emissioni degli stessi avvenuto durante i periodi di lockdown ha richiamato l'attenzione (e voli pindarici sul punto), non penso ci voglia molto per comprendere questo punto.
Come detto su questo non me ne intendo, lascio quindi la discussione eventuale con chi può controbattere, come è giusto che sia.Sul fatto che non ti sai esprimere su come vengono stimate le emissioni di CO2, pur essendo d'accordo sul non esprimersi su cio' che non si conosce, sei pero' cosciente benissimo che questi dati sono gli input su cui vengono costruiti ed elaborati gli arcinoti modelli. E non porsi la domanda sulla qualità degli input di una stima non è il massimo eh, parliamo proprio di logica basilare (garbage in = garbage out), poi per me puoi fare come vuoi, anche sparare solfati nel tuo quartiere di Brindisi con la pistola ad aria compressa.
Il carbon budget, (Global Carbon Budget | Home) ad esempio è spesso citato nelle Direttive EU e dai policy maker. Un "budget" stilato da un pool di 19 persone che calcolano quanta CO2 e annessi gas serra ci rimangono per mantenere la terra al di sotto di questa soglia magica.
19 persone dell'università di Exeter che calcolano il budget di emissione di tutto il mondo, TUTTO, sulla base di valori stimati (e ripeto, da mettersi le mani nei capelli).
Il clima del mondo si sta già modificando, e l'imprevedibilità di come ciò accadrà è davvero da brividi.Quello che preoccupa, e per questo cito il delirio della geoingegneria, è che ci sono persone convinte che il clima del mondo, da cui dipende la vita di miliardi di persone, possa essere modificato come un videogioco sulla base di approssimazioni della realtà. Roba da brividi.
Usare eventualmente la geoingegneria non vedo perchè debba essere visto come un crimine peggiore di quel che stiamo già facendo.
Detto ciò, non capisco perchè tiri sempre in ballo tu per primo la geoingegneria. Pare che tu ne sia fissato, l'hai considerata tu stesso mettendola tra le cose di cui discutere nel tuo post e ci hai incentrato tutta questa risposta benchè nel mio post di replica la geoingegneria occupasse una minima parte...e non è la prima volta.
Che poi, come ho detto già numerosissime volte, l'ultima qui dentro, la geoingegneria sarebbe solo una pezza e non risolverebbe alcunchè, bisogna decarbonizzare.
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