A Foiano della Chiana primavera 2024 al 9°posto dal 1961 che chiude a pari merito con 2017,2009,2007,2000 con 13,8°C
1)con 14,7°C - 1986
2)con 14,6°C - 1981
3)con 14,5°C - 1989
4)con 14,3°C - 1983
5)con 14,2°C - 1992-2003
6)con 14,1°C - 1977-1990
7)con 14,0°C - 2002-2018
8)con 13,9°C - 1961-1993
9)con 13,8°C - 2000-2007-2009-2017-2024
A Foiano della Chiana l'inverno 2023/2024 con media di 8,1°C è stato il secondo inverno più caldo dal 1961 ad oggi:
1) con 8,2°C -1989/1990
2) con 8,1°C -2023/2024
3) con 8,0°C -1976/1977
4) con 7,8°C -1987/1988 e 2006/2007
5) con 7,6°C - 2019/2020
6) con 7,5°C - 2000/2001 e 2015/2016
7) con 7,4°C - 1981/1982 1988/1989 e 2022/2023
8) con 7,3°C - 2013/2014
9) con 7,0°C - 1973/1974 e 2014/2015
10)con 6,9°C - 1983/1984 e 2020/2021
Differenze enormi con Pesaro, che si trova più o meno alla stessa latitudine, dall'altra parte degli appennini, sul mare.
A Pesaro la media della primavera (marzo-maggio) 1986 è stata 13,8 gradi, mentre questa ha avuto una media di 15,2 gradi. Le altre primavere calde da te (81, 83, 89) a Pesaro hanno avuto tutte una media sotto i 13,7.
Ecco il riassunto della primavera 2024 ad Udine:
• Media minime 8.7°C, +1.1°C dalla media 1991/2020, estremi 0.9°C/15.9°C, terzo posto su 34 fra le più calde, sedici valori inferiori ai cinque gradi e 39 sopra i dieci (di cui due oltre i quindici).
• Media medie 13.8°C, +0.7°C dalla media, estremi 7°C/21.5°C, settimo posto tra le più calde insieme alla 2003 e 2012, venti valori sotto i dieci gradi e 37 sopra i quindici (di cui due oltre i venti).
• Media massime 19°C, +0.4°C dalla media, estremi 8.1°C/25°C, undicesimo posto tra le più calde insieme alla 2015, venti valori sotto i quindici gradi (di cui due inferiori ai dieci) e 36 oltre i venti (di cui undici sopra i 25).
• Escursione termica giornaliera 10.3°C, -0.7°C dalla media, estremi 1.8°C/19.9°C, undicesimo posto tra le più basse insieme alla 2019.
• Radiazione solare media 14420 KJ\mq, -1246 dalla media, estremi 1654/28045 KJ\mq, quinto posto tra le meno soleggiate.
• Caduti 495.7 mm, +151 (+43.8%) dalla media, secondo posto tra le più piovose; 36 giorni di pioggia, +8 dalla media, quarto valore più alto insieme alla 2018.
• Pressione media 1002.5 hPa, -0.8 hPa dalla media 1993/2020, estremi 984.2/1016.7 hPa, ottavo posto su 33 fra le più basse insieme alla 2007 e 2019.
• Media ad 850 hPa 5.8°C, +1.3°C dalla media 1991/2020, estremi -2.9°C/16.2°C, terzo posto su 44 tra le più calde, 78 valori inferiori ai cinque gradi (di cui diciotto negativi) e 25 sopra i dieci gradi (di cui un paio oltre i quindici).
• Quota media ZT 2422 metri, +208 dalla media, estremi 840/4301 metri, secondo posto tra le più alte, 58 valori sotto i duemila metri (di cui 17 sotto i 1500 ed uno inferiore ai mille) e 32 sopra i tremila (di cui 14 sopra i 3500 e tre oltre i quattromila).
Marzo è stato complessivamente piuttosto caldo a tutte le quote e con zero termico elevato; è stato un mese piuttosto piovoso, mentre soleggiamento, escursione termica e pressione atmosferica sono stati piuttosto bassi.
La prima decade è stata la continuazione dell’ultima di febbraio: è stata molto piovosa e nevosa in montagna (ma solo a quote medie), piuttosto mite a tutte le quote con anche il record positivo della media delle temperature minime (e negativo di soleggiamento).
La seconda è stata la più tranquilla: è stata sempre piuttosto mite a tutte le quote, ma non sono quasi passate perturbazioni e c’è ben poco da dire su di essa.
Infine la terza, come scritto sopra, è stata nuovamente dinamica: non è stata fredda, anche se ha portato un breve colpo di coda invernale, ma ha riportato parecchia pioggia e neve in montagna.
Come detto sopra, marzo è stato caldo a tutte le quote tant’è vero che esso ha stabilito la nuova media record per le temperature minime (ed il nuovo picco massimo per esse); l’inverno si è fatto vedere molto poco, non ci sono state minime negative per questa stazione (fatto accaduto anche nel 1994 e 2014) ed il picco più basso della temperatura minima è il peggiore in assoluto (1.7°C vs 1.5°C del 2014), la media delle minime è stata uguale alla media delle medie del marzo più freddo della serie (il 1996), in quota si sono avuti pochissimi valori negativi e lo zero termico è sceso poche volte sotto i 1500 metri.
Riguardo la situazione in quota, abbiamo avuto appena cinque temperature sotto lo zero ed altrettanti valori dello ZT inferiori a 1500 metri: per la temperatura è stato eguagliato il record negativo del 2017, per lo zero termico è stato stabilito quello nuovo (battendo la coppia 1994-2001 di un valore).
Da questo punto di vista marzo ha portato avanti la situazione dello scorso inverno: caldo intenso e persistente a tutte le quote con modeste ed occasionali sfreddate.
Nonostante questo, marzo in quota ha avuto medie più basse di febbraio il che la dice lunga su come febbraio sia stato pessimo.
Aprile è stato complessivamente caldo al suolo, soprattutto per le temperature medie e massime; in quota ha avuto medie piuttosto alte.
L’escursione termica e la pressione atmosferica sono state discretamente elevate, mentre la pioggia è stata un po' sotto la media.
Questo aprile si può dividere esattamente in due parti: la prima è stata caldissima ed ha stabilito anche alcuni record, mentre la seconda è stata decisamente fredda con anche giornate degne perfino dell’inverno.
Come dicevo, la prima parte è stata veramente molto calda: in pianura e nei fondovalle alpini si sono superati i 25 gradi, ad 850 hPa i quindici gradi e lo zero termico addirittura i 4000 metri.
A differenza del 2011 non sono stati superati i trenta gradi, ma ha fatto ugualmente molto caldo con un anticipo estivo vero e proprio; ad 850 hPa la temperatura ha raggiunto i sedici gradi, stabilendo il nuovo primato mensile a spese del 2011.
Lo zero termico ha superato addirittura i quattromila metri, migliorando di gran lunga il vecchio record mensile: è la prima volta che accade durante il mese di aprile (perlomeno dal 1981 in poi), in precedenza lo zero termico aveva superato i quattromila metri solamente a partire dal sette maggio (1986).
Il nuovo primato dello zero termico non è stato un picco isolato: il vecchio record risalente al 28 aprile 2012 (3780 metri) è stato superato per sei volte nel giro di una settimana, il che la dice lunga sulla violenza e persistenza dell’ondata calda ad alta quota (tra l’altro la media della prima decade è stata da record nella sua classifica).
Se per lo zero termico è stato stabilito il nuovo record di precocità riguardo il superamento dei quattromila metri, questo non è accaduto per la temperatura: in questo caso il primato di precocità è pressoché imbattibile, in quanto furono superati i quindici gradi a Capodanno 2022.
Infine, il primato dello zero termico pone aprile praticamente alla pari con maggio (4321 metri registrati il 29 maggio 2001) e pone fine ad una situazione un po' controintuitiva: fino all’anno scorso il primato di aprile era più basso di quelli di tutti e tre i mesi invernali (i quali hanno sfiorato i quattromila metri), ora gli unici mesi a non aver avuto alcun valore sopra tale soglia sono quelli del trimestre invernale e marzo (il quale ha ancora un picco massimo più basso di quelli del trimestre precedente).
In seguito la situazione si è letteralmente capovolta: si è messo a fare decisamente freddo e pure con maltempo, è ricomparsa perfino la neve nei fondovalle alpini e fino ad 800-1000 metri anche sulle Prealpi.
Le minime sono state ad una cifra, sei giorni hanno avuto media giornaliera sempre ad una cifra e le massime sono state marzoline; in quota la temperatura è scesa sotto lo zero e lo zero termico è andato sotto i 1500 metri.
Il tutto si è concluso qualche giorno prima della fine del mese, quando il caldo è velocemente ricomparso con tanto di record mensile della temperatura media giornaliera.
Una terza parte di aprile così fredda mancava dal 2016-2017, ma la fine di aprile era stata ben sottomedia anche nel 2019, 2021 e 2022 per cui un periodo del genere è diventato quasi la regola da una manciata di anni a questa parte.
Questo aprile ricorda molto il 2016: anche allora fece piuttosto caldo nella prima parte ed il finale fu piuttosto fresco e perturbato, anche le medie finali sono molto simili in particolare per temperature medie, massime, ad 850 hPa e zero termico.
Entrambi sono risultati sopra la media e non solo di qualche decimo, questo fa capire bene che in entrambi i casi il caldo era prevalso in maniera netta (quest’anno facendo segnare anche dei record importanti, soprattutto riguardo lo zero termico).
Maggio, per quanto riguarda le temperature, è stato vicino alle medie a tutte le quote con anomalie maggiori al suolo ed in particolare riguardo le temperature massime; è stato anche piuttosto piovoso, anche se non è riuscito ad insidiare concretamente i mesi che sono sul podio.
Questo mese è stato praticamente dominato dal flusso atlantico, che da una parte ha impedito l’arrivo di ondate di caldo e dall’altra anche corpose rinfrescate; ha piovuto parecchio, in particolare il giorno 16 è passata una forte perturbazione che ha portato accumuli molto ingenti sul Veneto e Friuli occidentale causando anche allagamenti.
Qui, a partire dal minuto 15:45, gli accumuli in FVG: Edizione del 17/05/2024 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia
Come dicevo, il flusso atlantico imperante ha impedito di avere estremi termici degni di nota: solo una giornata ha superato i venti gradi di media, poche temperature massime superiori ai 25 gradi, in quota la temperatura è rimasta quasi sempre fra i cinque ed i dieci gradi e lo zero termico ha superato poche volte i tremila metri.
Durante l’ultimo decennio si sono già avuti mesi di maggio molto piovosi come il 2013 (secondo), il 2016 (sesto), il 2019 (primo) ed il 2021 (terzo); la differenza rispetto a questo è che essi sono stati nettamente più freschi (da 0.8°C a 2.6°C per le temperature medie, da 1°C a 2.9°C in quota e per lo zero termico da 105 a 440 metri in meno).
Qui (Edizione del 07/06/2024 - 14:00 - TGR Friuli Venezia Giulia), a partire dal minuto 15:20, gli accumuli totali di maggio a livello regionale.
Per il resto, dato il flusso atlantico dominante, l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono stati bassi.
La primavera nel complesso è stata calda a tutte le quote, in particolare per le temperature minime, in quota e per lo zero termico.
Essa si può dividere in due parti: la prima è stata molto calda ed ha stabilito anche dei record importanti,
la seconda è stata piuttosto fresca al suolo con scarti di -1.1°C/-1.2°C/1.4°C e un po' sottomedia in quota con scarti di -0.8°C/-148 metri.
La primavera è stata anche molto piovosa, in particolare marzo e maggio, tant’è vero che essa si è piazzata al secondo posto; per trovare altre primavere molto piovose dobbiamo tornare indietro di pochi anni, infatti questa primavera è immediatamente seguita dalla 2021 e dalla 2019 (481.4 e 478.7 mm).
Per contro, durante la primavera 2022 erano caduti appena 145.5 mm, che ne fanno la seconda più secca davanti alla 1993 (126 mm).
Stante le frequenti piogge, l’escursione termica, il soleggiamento e la pressione atmosferica sono stati bassi.
Come scritto poc’anzi, la prima parte della primavera è stata molto calda ed ha stabilito dei record importanti: media minime, medie, ad 850 hPa e di zero termico per la prima metà stagionale a cui si aggiunge il primato della media minime per marzo.
Inoltre sono stati stabiliti i nuovi record mensili di aprile per la temperatura in quota e lo zero termico, quest’ultimo primato ha distrutto il precedente e per la prima volta ha portato lo ZT a superare i quattromila metri durante il mese di aprile.
Marzo ha lasciato ben poco spazio all’inverno, come fatto da febbraio: nessuna minima negativa, pochi valori negativi in quota e lo zero termico è sceso poche volte sotto i 1500 metri, in altre parole marzo è stata la prosecuzione del terrificante inverno che lo ha preceduto.
Aprile ha avuto un doppio volto: la prima parte è stata il canto del cigno del gran caldo che ha imperversato per mesi, ha fatto un gran caldo a tutte le quote ed ha stabilito i nuovi record mensili in quota con un anticipo estivo vero e proprio.
Da questo lato aprile è tornato ad alzare la voce, fasi di caldo intense ad aprile mancavano da quattro anni.
In seguito la situazione si è capovolta: il tempo è tornato ad essere perturbato e decisamente fresco, in quota si è rifatto vivo perfino l’inverno con la temperatura che è andata di qualche grado sotto lo zero e lo zero termico è sceso anche sotto i 1500 metri (con neve tardiva in montagna).
Da segnalare anche il nuovo record di soleggiamento e di temperatura media giornaliera, entrambi fatti segnare a fine mese.
In ogni caso, non è la prima volta che aprile propone periodi marzolini o semi invernali verso la fine.
Maggio è stato dominato dall’instabilità: non è mai riuscito ad avere una settimana di fila soleggiata, sono passate varie perturbazioni una dietro l’altra ed in particolare quella del giorno 16 ha portato accumuli davvero ingenti creando anche vari problemi.
Non è certo la prima volta che maggio si rivela fresco e molto piovoso, altri esempi sono stati il 2013, 2016, 2019 e 2021 (al contrario, il 2022 era stato molto caldo portando poi all’estate successiva molto feroce).
Questa primavera ha presentato anche qualche particolarità: innanzitutto essa non ha avuto minime negative, gli unici precedenti sono la 1991, 1994 e la 2014 che si erano fermate a 0.2°C, 0.0°C e 1.5°C.
Un altro fatto poco comune è il non aver raggiunto i primati positivi stagionali in quota durante maggio e il non aver raggiunto il picco minimo della temperatura minima (al suolo) durante marzo; in tutti e tre i casi è successo in aprile.
Per quanto riguarda la temperatura ad 850 hPa, avevamo raggiunto il picco massimo durante la prima metà stagionale anche nel 1989, 2011, 2019 e 2021 (cinque volte totali su 44); nel caso del 2011 e 2019 il primato era stato segnato in aprile.
Riguardo lo zero termico, i precedenti sono stati registrati nel 2004, 2019 e 2023 (quattro casi totali su 44); in tutti e tre i casi il picco massimo era stato registrato in marzo, per cui quanto accaduto quest’anno è un fatto inedito per questa serie di dati.
Infine, per quanto riguarda la temperatura minima al suolo, i precedenti sono il 1997, 2003, 2012, 2017, 2021 e 2023 (sette casi totali su 34)
Ora il grafico delle minime stagionali al suolo:
Grafico_Primavera_Min.jpg
Le temperature minime sono aumentate di sei decimi, passando da 7.2°C a 7.8°C; nel corso dei decenni abbiamo perso sei minime sotto i cinque gradi (passate da 32 a 26) e guadagnate tre sopra i dieci (passate da 29 a 32).
I valori sottozero sono passati da otto a quattro.
Marzo si è scaldato di 0.9°C (da 2.8°C a 3.9°C), aprile di un grado (da 6.9°C a 7.9°C) e maggio è calato di un decimo (da 11.9°C a 11.8°C).
Maggio è sempre stato il più caldo del trimestre primaverile, la differenza minima da marzo si è verificata nel 1991 (2.8°C) e quella da aprile nel 2004 (2.1°C); aprile è stato il mese più freddo in due occasioni, nel 1991 e nel 2001.
Adesso il grafico delle medie:
Grafico_Primavera_Med.jpg
La temperatura media stagionale è aumentata di 1.2°C, passando da 12.4°C a 13.6°C; nel corso dei decenni abbiamo perso nove giornate con media inferiore a dieci gradi (passate da trenta a ventuno) e guadagnate sei con media sopra i quindici (passate da 29 a 35).
Marzo si è scaldato di 1.1°C passando da 8.3°C a 9.4°C, aprile di due gradi (da 11.9°C a 13.9°C) e maggio di soli tre decimi (da 17.1°C a 17.4°C).
Marzo è sempre stato il mese più freddo del trimestre, la distanza minima da aprile è stata registrata nel 1997 (quattro decimi) e quella da maggio nel 1991 (tre gradi); maggio è sempre stato il mese più caldo, la differenza minima da aprile si è verificata nel 2019 (1.6°C).
Ora le temperature massime:
Grafico_Primavera_Max.jpg
Anche le massime sono aumentate, in misura maggiore rispetto alle minime ed alle medie; esse sono salite di 1.5°C, passando da 17.8°C a 19.3°C.
Nel corso del tempo abbiamo perso ben dodici valori inferiori a quindici gradi (passati da 32 a venti) e guadagnati nove con valori sopra i venti (passati da 33 a 42).
Marzo si è scaldato di 1.4°C passando da 13.6°C a 15°C, aprile di ben 2.5°C passando da 17.2°C a 19.7°C e maggio di soli sette decimi (da 22.4°C a 23.1°C); in tutti e tre i casi notiamo che aprile è il mese primaverile che ha subìto i cambiamenti maggiori (e decisamente forti), maggio quelli minori ed è l’unico che si è un po' raffreddato passando dagli anni Duemila al decennio scorso (tornando quasi ai livelli iniziali).
Marzo è quasi sempre stato il mese più freddo del trimestre, è stato scavalcato da aprile solamente nel 2012; maggio è sempre stato il mese più caldo, le differenze minime da marzo e da aprile sono state registrate nel 2019 (2.7°C ed un grado).
Adesso le escursioni termiche:
Grafico_Primavera_Esc.jpg
Le medie decennali sono 10.5°C, 11°C ed 11.5°C, con un incremento complessivo di un grado; è un risultato atteso, dato che le temperature massime sono aumentate maggiormente rispetto alle minime.
Marzo ha aumentato la sua media di mezzo grado passando da 10.5°C ad 11.2°C, aprile di 1.5°C passando da 10.3°C ad 11.8°C e maggio di nove decimi passando da 10.5°C ad 11.4°C; osserviamo che durante gli anni ’90 aprile era il mese con l’escursione media più bassa ed ora è quello avente quella più alta.
Marzo ha avuto l’escursione termica più alta del trimestre per dodici volte; è accaduto nel 1994, 1997, 1998, 1999, 2002, 2003, 2012, 2014, 2017, 2019, 2021 e 2022.
È stato quello con l’escursione più bassa per 15 volte: nel 1991, 1993, 2001, 2004, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2013, 2016, 2018, 2020 e 2024.
Aprile è stato il migliore per dodici volte: nel 1991, 1995, 1996, 2006, 2007, 2010, 2013, 2015, 2018, 2020, 2023 e 2024; è stato il peggiore nel 1992, 1993, 1994, 1998, 2000, 2003, 2005, 2012, 2014, 2017 e 2022 (undici volte).
Maggio ha avuto la media più elevata per undici volte: nel 1992, 1993, 2000, 2001, 2004, 2005, 2006, 2008, 2009, 2011, 2016; ha avuto la media più bassa per nove volte, nel 1994, 1996, 1997, 1999, 2002, 2015, 2019, 2021 e 2023.
Ora passiamo alla radiazione solare:
Grafico_Primavera_Rad.jpg
Le medie decennali sono di 156575, 15381 e 15944 KJ\mq, con un incremento complessivo di 369 KJ\mq.
Marzo ha diminuito la sua media di 71 KJ\mq passando da 12173 a 12102, aprile l’ha aumentata di 178 passando da 15323 a 15501 e maggio è calato di 277 passando da 19518 a 19241 KJ\mq.
Marzo è stato quasi sempre il mese con il soleggiamento medio minore del trimestre, tranne che nel 1998, 2012 e 2019 (quando fu scavalcato da aprile); non è mai stato il mese più soleggiato del trimestre ed è quasi impossibile che questo fatto accada, è quasi impossibile anche che maggio sia il peggiore del trimestre.
Aprile, come detto sopra, è stato il mese meno soleggiato in tre occasioni; è stato il migliore sempre in tre occasioni (2007, 2010 e 2020).
Adesso la pressione atmosferica:
Grafico_Primavera_Pres.jpg
Le medie decennali della primavera sono 1005.1, 1002.1 e 1003 hPa, con un calo complessivo di 2.1 hPa.
Marzo ha diminuito la sua media di 3.2 hPa passando da 1007.2 a 1004, aprile di 0.5 hPa passando da 1003.1 a 1002.6 hPa e maggio di 2.7 hPa passando da 1005 a 1002.3 hPa.
Marzo ha avuto la media più elevata del trimestre per 18 volte, nel 1991, 1993, 1994, 1997, 1998, 2000, 2002, 2003, 2004, 2005, 2011, 2012, 2014, 2017, 2019, 2020, 2021 e 2022; ha avuto la media più bassa per undici volte, nel 1995, 1999, 2001, 2006, 2008, 2009, 2013, 2016, 2018, 2023 e 2024.
Aprile è stato il migliore per otto volte, nel 1995, 1996, 2007, 2010, 2013, 2015, 2018 e 2024; ha avuto la media più bassa per dodici volte, nel 1991, 1993, 1994, 1997, 1998, 2000, 2002, 2004, 2011, 2012, 2014 e 2022.
Maggio ha avuto la media più elevata in sette occasioni, nel 1999, 2001, 2006, 2008, 2009, 2016 e 2023; è stato il peggiore per undici volte, nel 1996, 1997, 2003, 2005, 2007, 2010, 2015, 2017, 2019, 2020 e 2021.
Ora il grafico delle temperature ad 850 hPa:
Grafico_Primavera_T850.jpg
La primavera si è scaldata di 1.1°, anche partendo dagli anni ’90; nel corso del tempo abbiamo perso nove giornate con valori inferiori a cinque gradi (passati da 54 a 45) e guadagnati tre con valori sopra i dieci (passati da otto ad undici).
Marzo si è scaldato di 1.2°C (anche rispetto agli anni ’90), passando da 0.7°C a 1.9°C, aprile di ben 1.8°C (1.9°C dagli anni ’90) passando da 3.4°C a 5.2°C ed infine maggio di soli tre decimi (uno dagli anni ’90) passando da 7.7°C ad otto gradi.
Marzo è stato quasi sempre il mese più rigido, a parte cinque occasioni in cui è stato superato da aprile (1990, 1991, 1994, 1997 e 2012), c’era mancato pochissimo anche nel 1989, 2001, 2002 e 2017.
Non è mai stato il più caldo, la sua distanza minima da maggio si è verificata nel 2019 (2.8°C).
Maggio è sempre stato il mese più caldo; la sua distanza minima da aprile si è verificata sempre nel 2019 (un grado).
Adesso lo ZT:
Grafico_Primavera_ZT.jpg
La media stagionale è salita complessivamente di 154 metri (147 dagli anni ’90), passando da 2132 a 2288 metri; abbiamo perso otto giornate con ZT inferiore a duemila metri (passate da 40 a 32) e tre con valori sopra i tremila (passate da undici a 14).
Marzo ha aumentato la sua media di 162 metri (107 dagli anni ’90) passando da 1660 a 1822, aprile di ben 268 metri (325 dagli anni ’90) passando da 2050 a 2318 e maggio di soli 38 (cinque dagli anni ’90) passando da 2693 a 2731.
Anche in quota notiamo come aprile abbia subìto forti cambiamenti e che è il mese che ha aumentato maggiormente le proprie medie; al contrario, maggio è quello che è cambiato di meno ed anche in questo caso esso aveva raggiunto il massimo durante gli anni Duemila e poi è tornato indietro quasi alle medie di partenza.
Marzo è stato il mese avente la media più bassa per tre volte su quattro, in ben undici occasioni è stato superato da aprile: è accaduto nel 1989, 1990, 1991, 1994, 1997, 2001, 2002, 2003, 2012, 2017 e 2023.
Non hai mai avuto la media più alta di tutti, la sua distanza minima da maggio si è verificata nel 1991 (solamente 85 metri).
Maggio è sempre stato il mese con la media più elevata, il suo vantaggio minimo da aprile è stato nel 1987 (162 metri).
Infine la pioggia:
Grafico_Primavera_Piog.jpg
Le medie decennali sono passate da 319.4 a 352.6 e poi a 362 mm con un incremento complessivo di 42.6 mm (+13.3%); i giorni piovosi sono passati da 27 a 28.
Marzo ha aumentato la sua media di ben 48.8 mm passando da 66.9 a 115.7 mm (+72.9%), aprile ha perso 38.1 mm passando da 130 a 91.9 (-29,3%) e maggio è salito di 31.6 mm passando da 122.8 a 154.4 mm (+25.7%).
Aprile era il mese più piovoso fino agli anni Duemila, ora è il più secco; maggio è diventato il più piovoso e marzo si è avvicinato moltissimo agli altri due.
Marzo è stato il mese più piovoso del trimestre in otto occasioni: nel 2000, 2001, 2006, 2009, 2011, 2018, 2020 e 2023; è stato il più secco in tredici occasioni, nel 1994, 1996, 1997, 1998, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2010, 2012, 2019, 2021.
Aprile è stato il più piovoso per tredici volte: 1992, 1993, 1994, 1997, 1998, 1999, 2002, 2003, 2005, 2008, 2012, 2017 e 2022; è stato il più secco in dodici occasioni, 1991, 1995, 2000, 2007, 2011, 2013, 2014, 2015, 2016, 2018, 2020 e 2024.
Maggio è stato il più piovoso per tredici volte: 1991, 1995, 1996, 2004, 2007, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016, 2019, 2021 e 2024; è stato il più secco in otto occasioni: 1992, 1993, 1999, 2001, 2006, 2009, 2022 e 2023.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Allo stato attuale (Giugno-luglio), come si colloca questa estate 2024 nella graduatoria delle più calde di sempre?
2022: 26.1°
2003: 26.0°
2019: 25.3°
2021: 25.2°
2024: 25.1°
2015: 24.9°
2017: 24.8°
2012: 24.8°
2006: 24.6°
Al 5° posto provvisoriamente, in attesa di agosto. Presumo che rimarrà alla fine nella top 5, forse migliorerà anche qualche posizione.
Qui le estati più calde sono le seguenti:
2003 26,9°C
2022 25,0°C
1952 24,5°C
2017 24,4°C
2012 e 2019 24,2°C
1982, 1987 e 2015 24,1°C
1993 23,9°C
1983,2001,2021 e 2023 23,8°C
1985 e 2000 23,7°C
2004 23,4°C
1991 e 2018 23,3°C
1955,1956 e 1998 23,2°C
1962,1988,1994 e 2002 23,1°C
1973 e 1990 23,0°C
L'Aquila Roio Piano (abitazione) Estate 2024 anomalia termica positiva +2,4° sopra media su Estate periodo 2000-2023.
L'Aquila Roio Piano (abitazione) temperature medie Estate 2024 :
min +13,2° max +30,6° media +21,9°
L'Aquila Roio Piano (abitazione) temperature medie Estate periodo 2000-2023 :
min +11,3° max +27,6° media +19,5°
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
Estate 2024
Quadro termico
Media massime giugno-luglio-agosto = 29.6°C (+0.8)
Media minime giugno-luglio-agosto = 23.3°C (+1.3)
Media integrale giugno-luglio-agosto = 26.6°C (+1.0)
L'estate 2024 a Falcone si è piazzata al 2° posto assoluto tra le più calde dietro di due decimi all'estate 2022. La media massime trimestrale è la 4° più calda dietro ai 30.0°C dell'estate 2021, ai 29.9°C dell'estate 2022 e ai 29.8°C dell'estate 2012 mentre la media minime è da record visto che batte i 23.2°C dell'estate 2022 (le uniche due medie minime over 23°C). E' inoltre la 4° estate consecutiva sopramedia, l'ultima ad aver chiuso sotto è stata quella del 2020. Ovviamente anche questo è record visto che si tratta del filotto più lungo del mio archivio. Giugno si è piazzato al 3° posto tra i più caldi, luglio al 4° posto mentre l'exploit lo ha fatto agosto che si è piazzato al 1° posto assoluto. Questo l'elenco completo di tutte le estati:
- 2022 = 26.8°C
- 2024 = 26.6°C
- 2021 = 26.4°C
- 2019 = 26.2°C
- 2017 = 26.1°C
- 2012 = 26.0°C
- 2023 = 26.0°C
- 2015 = 25.8°C
- 2020 = 25.3°C
- 2018 = 25.2°C
- 2011 = 25.1°C
- 2010 = 25.0°C
- 2014 = 24.8°C
- 2016 = 24.7°C
- 2013 = 24.6°C
Se dividiamo ulteriormente il trimestre in due bimestri (giugno/luglio e luglio/agosto) esce fuori che il bimestre giugno/luglio è stato il 2° più caldo con 25.8°C dietro solamente a quello del 2022 con 26.6°C mentre il bimestre luglio/agosto è da record visto che con una media di 27.8°C si piazza al 1° posto davanti a quelli del 2021 e 2022 con 27.5°C di media.
Scendendo più nel dettaglio, ecco altri numeri:
- 51 massime tropicali (50 over 30, 1 over 35), 2° posto dietro le 56 del 2012
- 84 minime tropicali (65 over 20, 19 over 25), 2° posto dietro le 89 del 2022
- 27 massime consecutive over 30 (nuovo record, battute le 25 consecutive delle estati 2021 e 2022)
- 19 massime consecutive over 31 (nuovo record, battute le 13 del luglio 2023)
- 19 minime over 25 (nuovo record, battute le 16 dell'estate 2022)
- 15 minime consecutive over 25 (nuovo record, battute le 8 dell'agosto 2017)
- Dew point medio trimestrale 20.9°C (nuovo record, battuti i 20.3°C dell'estate 2022)
- 31 valori di dew point over 25 (nuovo record, battuti i 27 dell'estate 2021)
EST2.jpg est.jpg
Quadro pluviometrico
L'estate 2024 sul fronte piogge segna un'inversione di tendenza visto che chiude con 47 mm accumulati a -12.3% rispetto alla media dopo 4 estati consecutive sopramedia. Sporadiche le parentesi instabili, maggiormente concentrate in alcuni giorni ad inizio luglio e dopo ferragosto.
Atmosfera
Anche in quota a 850 hPa l'estate 2024 ha fatto la voce grossa visto che si piazza al 2° posto assoluto tra le più calde con media finale di 20.1°C a tre decimi di distanza dalla 2021 e davanti a 2012, 2022 e 2003. Chiude a +2.3 sulla 81-10 e a +2.2 sulla 91-20. E' anche la 4° estate consecutiva sopramedia, proprio come al suolo anche in quota dall'estate 2021 si è aperta questa parentesi che non sembra ancora conoscere fine. Da ricordare l'ondata di calore di luglio che si è piazzata al 3° posto assoluto tra le più lunghe con 16 giorni consecutivi over 20 mentre è stata da record a 500 hPa e come zero termico che per 4 giorni di fila a luglio è rimasto sopra i 5000 metri. Inoltre a inizio luglio è stata registrata l'unica +28 di tutta la stagione, sufficiente comunque a stabilire il nuovo record assoluto per il 4° anno di fila in cui fa la propria comparsa nel periodo estivo.
grafico_rs.png grafico_rs (1).png
grafico_rs (2).png grafico_rs (3).png
Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto
ESTREMI ASSOLUTI (dal 2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 218.4 mm/hr il 20-08-2018
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
avendo analizzato qualche dato dei messi appena trascorsi, a voi la mostruosità soprattutto del binomio luglio/agosto
mese: T min media/T media/T max media
Luglio 2024: 19,4 / 25,7 / 32,1
Agosto 2024: 19,7 / 26 / 32,9
L+A 2024: 19,55 / 25,85 / 32,5
Minime
L+A 2015: 18,3
L+A 2018: 18,2
L+A 2003: 18,15
Media
L+A 2022: 25,35
L+A 2003: 25,15
L+A 2015: 24,95
Massime
L+A 2003: 32,55
L+A 2022: 32,3
L+A 2015: 32
binomio 2024 che abbatte il record delle minime di oltre 1°C e quello della media di mezzo grado e sfiora quello delle massime. Un'ondata calda durata due mesi e per fortuna che i primi 6/7 giorni di luglio si sono salvati altrimenti chissà...
e forse questo è la considerazione che fa più "tremare le gambe": l'ondata di caldo poteva durare 10 giorni, 20 giorni se andava male... se adesso dura 2 mesi la questione è molto grave.
Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!
trimestre estivo 2024
T media 24,7°C +2,1 sulla media 92/23 al terzo posto dopo il 2003 con 25°C e il 2022 con 24,8°C
T min media 18,7°C +2,7 sulla media. batte il 2003 che aveva segnato 18°C
T max media 30,9°C +1,6 sulla media. il 2003 rimane saldamente primo con 32,3°C; anche il 2022 rimane davanti con 31,7°C
Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!
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