mi hai letto nel pensiero
stavo per l'appunto per scrivere che nella fattispecie se continua la tendenza al ridge altopressorio verso l'europa occidentale (analogo in fase a quello californiano) senza fasi umide consistenti d'intermezzo si può andare verso una stagione estiva molto importante
diciamo che ci sono delle somiglianze di recente fra l'andamento climatico di Aprile e ciò che avviene nel trimestre caldo in seguito ... ecco, speriamo che non esca fuori un orrore di Aprile come lo scorso che già questo Marzo sta facendo abbastanza pena soprattutto nelle solite aree.
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Diciamo che il riscaldamento italiano è grossomodo in linea con quello globale(negli anni 80'/90' era persino inferiore) ma tende a caricare molto di più il semestre caldo.L'opposto di quel che succede a latitudini più elevate.
Rispetto ad aree come l'Oregon,che ha una latitudine paragonabile a parte dell'Italia peninsulare,non ci stiamo scaldando di più ma facciamo peggio,in termini relativi, da aprile ad agosto.Loro in compenso,da quel che leggo,stanno avendo autunni caldissimi e il riscaldamento invernale è maggiore,anche se pure lì spuntano mesi isolati e molto freddi,come è stato per lo scorso febbraio.
Se può servire:
I miei dati che raccolgo a Rimini dal 1955(precipitazioni dal 1958)
Estati a raffronto
La media dei "miei" tre mesi estivi è di +22,4(media cinquantennale 1955-2004)
Ecco la classifica delle estati dal 1955 ad oggi, iniziando dalla più calda(2003):
1° 2003 +26.-(irraggiungibile! -spero)
2° 2012 +25,3
3° 2017 +24,9
4° 2015-2018 +24,6
6° 1998 +24,2
7° 1982 , 1994 , 2008 e 2013 +23,9
11° 2009 +23,8
12° 2011 +23,7
13° 2000-2007 +23,5
14° 1983-1988-1993 -2010-2016 +23,4
15° 1985 e 2001 +23,3
22° 1999-2014 +23,2
24° 1991 +23,1
25° 2004 e 2005 +23.-
27° 2002 +22,9
28° 2006 +22,7
29° 1971 +22,6
30° 1963 e 1979 +22,5
Le più fresche sotto i +22 di media dei tre mesi(media climatica +22,4)
1° 1959 +20,8
2° 1968 +21,1
3° 1976 e 78 +21,2
5° 1960, 69 e 1972 +21,3
8° 1965 +21,4
9° 1955,1956,1961, 1962,1995 +21,6
14° 1974 +21,7
15° 1958,1967,1981,1984 +21,8
19° 1957,1975,1977,1980 +21,9
Precipitazioni:
Media tre mesi estivi 200 mm
Dal 1958 sotto i 100 mm(tre mesi):
1962 mm 98
71 mm 59
85 mm 75
90 mm 92
98 mm 90
2001 mm 81
03 mm 53
04 mm 97
08 mm 86
2012 mm 80
2017 mm 49
..........
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
In un certo senso, ciò che contribuisce a questo forte riscaldamento italiano in estate è proprio la vicinanza all'Africa. Non fraintendermi, intendo dire che essendo vicini geograficamente alla sede dell'Anticiclone Africano basta poco perchè se il pattern si blocchi (come nelle ultime estati) in una configurazione tale da far permanere l'Anticiclone Africano sulle nostre teste per 3 mesi noi ci scaldiamo come uova al sole.
Viceversa in Oregon non credo esista il corrispettivo di un Anticiclone estivo caldo e ben organizzato come quello africano. Di contro però si riscaldano in autunno e inverno, probabilmente perchè semplicemente sono diminuite le avvezioni di aria molto fredda, o perchè anche lì il pattern si è bloccato in modo tale da far sì che quando avviene una dscesa, questa sfili più a est saltandoli.
è interessante questa curva sigmoidea ma trovo difficilissimo inquadrare lo sviluppo sulle ascisse (nel tempo) di tale andamento; di conseguenza l'interpretazione di eventuali segnali di "crescita in rallentamento" (così come, d'altro canto, di feedback forti circa un galoppo che non accenna a placarsi) risulta inevitabilmente assai arbitraria. Nello specifico, non ci sono indizi che mostrino un avvicinamento franco all'eventuale plateau (peraltro non significa necessariamente che non ci siamo vicini... è un po' come fare un'immersione ad occhi chiusi, non so quando toccherò il fondale, magari abbastanza in fretta, magari no). Tieni anche presente che dieci anni sono pochi per valutare un trend che prescinda da stagioni eccezionali, i cui tempi di ritorno sono medio-alti indipendentemente dalla tendenza progressiva stimabile, ed è anche per questo che i crismi delle comparazioni statistiche contemplino prevalentemente le trentennali di riferimento; difatti il mio post di apertura proponeva in un certo senso una "suggestione", sottolineando una dinamica comunque tangibile, e ben evidente da alcuni decenni a questa parte.
Faccio un esempio: il decennio 2001-2010, se escludessimo la clamorosa estate 2003 (che secondo me rimarrà isolata al primo posto per alcuni decenni ancora, se non di più), avrebbe una media estiva di "appena" +0,26 °C sulla 1981-2010. Di contro, se eliminassimo l'estate 2014 (che benchè non freddissima in senso assoluto, è assai distante da tutti gli altri trimestri estivi recenti), la media dell'ottennio 2011-2018 schizzerebbe a +1,06 °C sulla 1981-2010. Ciò significa che dal decennio 1991-2000 a quello subito successivo l'aumento "sarebbe stato" di appena 0,20 °C medi, mentre quello tra il decennio 2001-2010 e quello in corso sarebbe stato tostissimo, di 0,80 °C, al livello dello scarto esistente tra le estati degli anni '70 e quelle degli anni '80.
Sono comunque il primo a rendermi conto che "declassare" le estati degli anni '00 togliendo l'estrema 2003 consentirebbe a ben 4 estati su 10 degli anni '90 (cioè la 1994, la 1998, la 1999 e la 2000) di superare la media del decennio subito successivo. Pertanto verrebbe meno parte dell'osservazione fatta in apertura di thread, in quanto quasi la metà delle estati di un decennio che superano la norma dei 10 anni seguenti striderebbero parzialmente con un concetto di progressione galoppante, alquanto rapida, della temperatura media estiva verso l'alto. Ma la cosa non mi crea problemi nel senso che non voglio supportare una specifica ideologia, realistica, minimizzatrice o catastrofista che sia. Se la linearità della progressione termica osservata venisse disattesa parametrizzando il trend - ad esempio - nel modo che ho detto ora (artigianalissimo, per giunta), non lo troverei un problema. Anzi, parleremmo meno di questa stessa linearità, il che renderebbe le cose, forse, paradossalmente anche più interessanti.
Ultima modifica di Perlecano; 15/03/2019 alle 01:17
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
nei vari Aprile a livello di pattern rilevo spesso somiglianze con l'estate subito successiva, riguardo l'entità delle anomalie termiche (ovviamente quasi in tutti i casi positive sulla 1981-2010), quelle sono invece assai variabili tra una primavera (anche tarda, cioè aprile e lo stesso maggio) e il trimestre estivo che immediatamente la segue.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
per semestre caldo intendi quello ad alto irraggiamento (aprile-settembre) oppure letteralmente i mesi con medie più alte in Italia (maggio-ottobre)? Presumo il primo dei due... comunque anomalie usualmente toste, in Italia, le stanno da tempo sperimentando pure ottobre e novembre, specie dai primissimi anni '00 (ottobre 2001 è stato un gradino pesante per lo stesso mese, mentre il grosso salto novembrino risale al 2002).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
l'estate 2003 a mio avviso è tanto estrema da prescindere da trend particolari di fondo, nel senso che un eventuale remake trimestrale in termini di pattern, configurazioni, persistenza, background primaverile (terreni secchi, ecc.), indici meteoclimatici a corredo e così via, anche in epoca contemporanea o nel prossimo futuro della 2003 produrrebbe anomalie termiche complessive simili a quelle di quell'anno. O comunque, se ne producesse di diverse (sia più contenute, sia ancora più clamorose), si tratterebbe di un'ulteriore e distinta eccezione, non paragonabile (nel bene o nel male) dal precedente storico del 2003, e relativamente slegata anche dal trend di fondo (ovviamente non del tutto, nel senso: un'estate 2003, negli anni '70, non sarebbe mai e poi mai potuta capitare, secondo me).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Sì, hai ragione sul plateau. In teoria si potrebbe calcolare deducendo quale possa essere la massima media cui l'Italia può aspirare in estate. Mi sembra che il 4 Agosto 2017 sia stata la giornata più calda del secolo con una media nazionale di 29°. In teoria possiamo dunque affermare che l'estate italiana può al massimo aspirare a una media su 3 mesi di 29-30°. Ciò nel caso (del tutto improbabile a dire la verità) in cui ogni giorno dell'estate avesse una media nazionale identica a quella del 4 Agosto 2017.
L'estate 2003, cercando sul web, ha avuto una media nazionale di 25,6°. Ben 3 gradi superiore alla media 81-10. Considerando l'eccezionalità di quell'estate, direi che è fortemente improbabile che sia superata sistematicamente da ogni estate nel futuro. Per cui rielaboriamo il grafico in questione:
Questo grafico sarebbe quello della saturazione tra ossigeno e mioglobina, spero mi perdoniate , ma esprime al meglio a mio parere come potrebbe procedere la media termica italiana. E' una derivazione di quello sigmoideo, dove però la parte piatta in bassa è assente perchè l'incremento parte subito con massima pendenza (che poi è quanto accaduto tra gli anni 70 e quelli 80, con il massimo incremento di tutti i decenni, ben +0,8°, quindi questo grafico esprime meglio l'andamento ipotetico e osservato delle medie).
Bene, considera l'asse delle ordinate, è quello della temperatura media.
Si nota innanzitutto come il valore massimo ipotizzabile non venga raggiunto, perchè è una condizione ideale ma non reale. In effetti, considereresti plausibile un'estate italiana con tutti i giorni di media 29-30°?
Salvo che non diventiamo il Sahara, ne dubito fortemente.
L'estate 2003, nella sua eccezionalità, lo collocherei al posto di dove c'è scritto 0,80. Sostituisci a quel valore 25,6° (che è stata la media italiana quell'estate). Come puoi vedere, il grafico pende di meno sopra quel valore. Significa che è molto difficile che la media possa superare di molto i 25,6° nel caso in cui in futuro raggiungessimo ogni estate almeno quella media. In effetti ritieni possibile avere estati peggiori della 2003 in maniera sistemica? Che la 2003 diventi la norma? Io direi che è improbabile, semmai può aumentare la frequenza di estati come la 2003, ma difficilmente la media sul decennio potrà superare di molto quella della singola estate 2003.
L'ultima estate (2018) è stata circa 2 gradi sotto la media della 2003 (quindi circa 23,5° a livello nazionale). Io collocherei questo valore (23,5°) al posto di dove c'è scritto 0,6 sull'asse delle ordinate. La pendenza della curva tra 0,6 e 0,8 come vedi cala, ciò significa un rallentamento del trend di riscaldamento precedente.
In effetti già nel passaggio tra i decenni 2000-2010 e 2010-2020 l'aumento al momento risulta essere stato di soli +0,4° circa, invece dei +0,5° dei due decenni precedenti. C'è un rallentamento in effetti (posto che restano altre due estati da conteggiare però). Questo perchè la media attuale ha quasi raggiunto i 23,5°, valore oltre il quale potrebbe rallentare la progressione al riscaldamento.
Questo è il mio punto di vista, fondato sulla considerazione che il clima italiano non è desertico, quindi c'è un limite a quanto potrebbe riscaldarsi, e quindi dovrà per forza rallentare. Anche perchè le ultime estati sono sempre state caratterizzate da pattern che non facevano altro che favorire il caldo in maniera costante per 3 mesi di fila. Per cui peggio di così non credo si possa fare più di tanto, o meglio sì, ma non ai livelli della 2003.
Per cui ne deduco che in questi 2 gradi che separano la media delle attuali estati da quella del 2003 si collochi un rallentamento del trend, una curva a minore pendenza.
Purtroppo non credo che si possa prescindere per il calcolo delle medie eliminando l'estate 2003. Non sarebbe corretto. Un altro modo per valutare sarebbe altrimenti eliminare le estati più calde per ogni decennio.
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