C'è un limite in relazione ai pattern attuali: a meno che l'Africa non raggiunga sistematicamente i 50 gradi (cosa mai verificata ad oggi) e che dunque arrivi aria ben più calda sull'Italia, al più la temperatura media italiana potrà raggiungere i 30° di media. E di certo un solo giorno, non per tre mesi di fila.
Se siamo in linea con le proiezioni non è certo perchè si sottostimano i forcing negativi, l'equilibrio con l'attuale concentrazione di co2 richiede secoli/millenni, quello attuale è un riscaldamento transiente non di equilibrio come vediamo nel paleoclima, il trend all'aumento è circa 10 volte l'incipit del petm altro che non catastrofico (se sostenuto per lungo tempo), se invece arriverà la tecnologia miracolosa che rimuove la co2 tanto meglio ma allo stato attuale è impensabile rimuoverla direttamente dall'aria servirebbe un industria con volumi enormi; più interessanti altre prospettive come l'uso di roccie frantumate in agricoltura che in un sol colpo accellera la rimozione della co2, fornisce minerali e mitiga anche l'acidificazione degli oceani ma anche questa è un attività energivora e non semplice.
Io non sono un negazionista, sia chiaro.
Non vorrei che ponendomi in quel modo lo sembri.
Però le proiezioni non sono in realtà quelle previste: se hanno beccato il riscaldamento in Italia, non lo hanno beccato a livello globale. Siamo giunti al 2020, e la temperatura globale è all'incirca la medesima (+0,1/0,2°, ma forse è la stessa al suolo) rispetto a quella del 2000. Sarebbe come credere di star vincendo una guerra solo perchè si è vinta una battaglia.
Io ho una mentalità, per via degli studi, da biologia e medicina: se un veleno viene assunto a dosi non letali, la persona non muore. Se come si dice la CO2 è già a concentrazioni letali, dovremmo morire senza che passi molto tempo. Se così non è stato significa che non si è ancora raggiunta la dose letale, o forse che ha effetti molto meno forti di come si crede, tali da suggerire una dose letale moltissimo più alta di quel che si pensa, praticamente non avrebbe influenza se non marginale salvo incrementi catastrofici.
Leggo che nel PETM la concentrazione stimata di CO2 risultava in atmosfera tra i 1000 e i 2000 ppm. Oggi siamo a 400 ppm. Le temperature globali allora erano addirittura 12-14° più alte di oggi. Ciò significa concentrazioni che sono solo tra 3 e 5 volte quelle di oggi. Non tantissimo. Mi sarei aspettato molto più di 1° di incremento termico globale quindi oggi, tra l'altro in parte dovuto anche alla natura (perchè ricordiamo che si esce dalla PEG). Proprio perchè come dici tu si tratta di 130 ppm emesse in soli 150 anni, di cui 80-100 ppm negli ultimi 70 anni.
Questo è per spiegarti le mie perplessità sul tema. Non ne so quanto te, è evidente, quindi spero potrai delucidarmi in proposito.
Detto questo, considerando il trend attuale globale con un occhio di riguardo alla fornace africana da cui tutti dipendiamo per il caldo, direi che non sussistono condizioni tali da far registrare medie termiche di 29° in tutta l'estate (ricordo che la 2003 ebbe una media nazionale di 25,6°). Potrebbero aumentare i giorni con medie termiche simili, ma è probabile che per fare molto peggio serva un mondo ben più caldo di oggi. Anche perchè, più che di caldo, si parla di pattern. Sono quelli che fanno arrivare il caldo, perchè se i pattern si blocassero in estate in altro modo le nostre estati non avrebbero simili temperature. Basterebbe anche qualche momentanea pausa dall'alta africana perchè la media su tre mesi non risulti esagerata. E allo stato attuale, il mondo ce lo consente ancora.
Spero che in futuro si trovi un modo per eliminare la CO2 atmosferica. In alternativa, in attesa di soluzioni, basterebbe sparpagliare in atmosfera dell'aerosol con forcing negativo a dosi da controbilanciare gli effetti positivi della CO2.
Alla fin fine nelle nostre stanze viviamo con concentrazioni di CO2 ben superiori anche a 1000 ppm. Non moriamo mica, però. L'unico effetto negativo sui sistemi viventi è quello del riscaldamento che essa induce.
Scusa ma questo che dici tu in quale pianeta avviene ? Dal 2000 l'anno più caldo a livello globale è cambiato 5/6 volte almeno...questa stabilità di cui parli tu era un concetto molto di moda negli ambienti antiserristi nello scorso decennio ma è stato superato dagli sviluppi successivi(non molto fausti,specie dal 2014).
A me pare un discorso completamente congetturale e pure controfattuale il tuo,francamente.
I fatti dicono che se non fa un'estate da record nel Mediterraneo,la sta facendo in altre parti d'Europa,che sia la Russia o la Scandinavia o le isole britanniche.
L'anno scorso abbiamo avuto un'estate da record per il nord Europa e parte del centro ma al tempo stesso ben sopramedia anche nel sud Europa,cosa che un tempo sembrava impossibile da avere.E non 40 anni fa ma ancora nel 1996 e/o nel 2002...
a parte il fatto che in Inghilterra l estate del 1976 e 1995 sono state piu calde dell estate 2018
l estate 2018 e' stata molto calda nel nord Europa ma in particolare nel centro Europa e Paesi Scandinavi , un estate molto calda per esempio in Svizzera , Germania , Francia orientale , Polonia
l estate 2003 e' in assoluto la piu calda in Italia e in gran parte dell' Europa Occidentale , come in Portogallo , Spagna , Francia , in gran parte del Mediterraneo , e tra le piu calde in Inghilterra con record massima assoluta di 38 gradi nella prima decade di agosto 2003 .
Cm è curioso il fatto che quest'idea del riscaldamento globale "stabile dal 2000", benché facilmente contraddetta dai dati, " ricicci" in continuazione sui forum. È un evergreen, alla pari di "eh ma le estati anni 40' erano più calde di ora" e di"eh la 2014 è stata un'estate con anomalie termiche degne degli anni 70' ". Non c'è verso.
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