Una domanda : se in futuro dovesse collassare l’Amoc, il tutto come si ripercuoterebbe sulle temperature superficiali del mediterraneo? che è un mare chiuso …Continuerebbe a riscaldarsi specie in estate creando dei divari termici ancora più accentuati con l’oceano? Oppure si raffredderebbe ma in tempi più lunghi?
Di sicuro non nevicherebbe ad agosto
La presenza di acque decisamente meno calde farebbe sì che specie nelle stagioni fredde si acquirebbe la presenza di anticicloni termici alle alte latitudini facendo diminuire drasticamente le precipitazioni su tutto il comparto occidentale del Continente, naturalmente questo corrisponderebbe ad un netto calo delle temperature medie specie su tutti gli stati che si affacciano sull'Oceano Atlantico....
dalle nostre parti avremmo il risultato che nelle stagioni fredde la storm track passerebbe molto più al di sotto di oggi quindi con un cospicuo aumento delle precipitazioni ma non è detto anche del freddo, di sicuro le ondate di calore sarebbero meno frequenti ed i geopotenziali medi si ridurrebbero a meno dell'epoca pre-industriale.... probabilmente il deserto del Sahara si ritirerebbe più a sud e il clima del Sud Italia assomiglierebbe a quello della Francia al netto della nostra complicata/complessa/unica/simpatica orografia....
Per essere comunque più spiccioli, la neve rifarebbe drasticamente la sua comparsa nel semestre invernale sulle nostre montagne ed appennini ed in qualche caso anche più in basso....
Discorsi diversi sono le sorti del clima dal 50° parallelo in su.... li sarebbero uccelli per diabetici tra siccità e freddo intenso... naturalmente tutto dipenderebbe dalla progressione di questi cambiamenti e il tempo di adattamento politico-economico-geografico che si andrebbe ad instaurare....
Secondo me, sarebbe importante avere documentazioni di un declino della AMOC causato dallo scioglimento della calotta groenlandese, perchè di quello si parla. Non dello scioglimento della calotta nordamericana (e groenlandese of course). Si ha qualche ricostruzione paleoclimatica in proposito? Noi ci troviamo verso la fine di un periodo interglaciale, non all'inizio. E' questa la differenza fondamentale. E infatti mi chiedevo: E' possibile che in passato un rapido scioglimento della calotta groenlandese possa aver contribuito (assieme agli altri noti parametri orbitali) ad accelerare il processo di glaciazione? Il fatto che mi rende scettico è il volume di ghiaccio da sciogliere. In un caso hai Groenlandia più Laurentide che sono volumi credo diverse volte superiori immagino. Nell'altro solo groenlandia in pratica. Qui sta la differenza.
Solo che in ogni caso sarebbero fenomeni avvenuti molte decine di migliaia di anni anni, e questo complica un'eventuale indagine probabilmente...
Per capire se c'è già o se c'è in arrivo un cambiamento nel comparto nordatlantico l'unica è monitorare posti come Islanda, Irlanda occidentale o Ebridi.
A tal proposito abbiamo i dati di Keflavikurflugvollur, siamo a 35km a SW di Reykjavik, è sostanzialmente l'estremità più sud-occidentale d'Islanda e dunque la più a diretto contatto con la Corrente del Golfo.
Temperatura media annua dal 1980 al 2023:
CATTT.png
E' evidente che, dopo un intenso riscaldamento avvenuto proprio tra la metà degli anni '90 e la metà degli anni Duemila, da lì in avanti la situazione si è sostanzialmente "stabilizzata": il riscaldamento si è (almeno temporaneamente) interrotto.
Siamo come si vede su temperature ben più alte degli anni '80 e primi '90.
Fondamentali saranno i prossimi 3-5 anni per capire cosa accadrà: se la temperatura rimane costante, se riprende a salire o se (quel che ci auguriamo) inizi a scendere.
Lou soulei nais per tuchi
Da questa mappa delle sst si nota un pozzo di acqua fredda concentrato a est della Florida , pesanti anomalie fredde anche a sud di Terranova, mentre dall’altra parte a sud un gigantesco blob rosso che sembra essere bloccato , coerente con gli studi pubblicati di recente
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aggiungiamoci anche la mappa delle variazioni settimanali
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Ultima modifica di japigia; 23/02/2024 alle 15:07
Nel 3d della paleoclimatologia in cui il preparatissimo burian raccolse quella marea di osservazioni sull'AMOC ricordo delle considerazioni di getto di Alessandro, che ipotizzava un pattern invernale dominante caratterizzato NAO+ molto marcata e anticiclone russo/siberiano in grande spolvero, che mi sembra plausibile.
Mi viene da pensare a inverni del tipo 1987-94 con maggiori ingerenze sia orientali di tipo gelido sia occidentali di stampo perturbato, magari con pochi scambi meridiani che tuttavia, arrivando da una Scandinavia gelida, avrebbero frutti più sostanziosi dal punto di vista termico.
Peraltro, considerando lo studio in cui si parlava della prossima negativizzazione della NAO di lungo periodo (pubblicato nella discussione sui WR da un certo Simone mi sembra), è possibile che tale transizione stia faticando ad avvenire a causa dell'AMOC?
Le ssta del Pacifico sono oramai in perenne stato Nina-like blando ma nonostante ciò la NAO si comporta ancora come nel 2014-23, perciò unendo questo alle ssta riportate da Severe Weather e al fatto che quest'inverno il nord Europa è stato insolitamente freddo (ok, nelle corde dell'ENSO++) è possibile che gli effetti siano già iniziati?
Da qui mi collego all'altra domanda che volevo porgere: un lento e graduale inizio degli effetti sottintenderebbe che l'interruttore sia già scattato, giusto? Ipotesi al momento assai improbabile.
Però se ci sono tanti indizi e l'interruttore non è ancora scattato, vuol dire che non funziona a interruttore ma gradualmente.
Insomma, non ne vengo fuori
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
No, no dò tutto per noto , ci mancherebbe, porto solo l'evidenza di quel che attualmente si sa.
Un crollo transitorio dell'AMOC è l'ipotesi più accreditata circa i vari Dryas (di cui il Recente è solo il più noto), quindi si hanno elementi sufficienti a ipotizzarli quanto meno nell'uscita dall'ultima glaciazione.
Circa l'uscita dal periodo interglaciale, nel caso dell'Eemiano è improbabile si sia avuto un crollo dell'AMOC per il semplice fatto che il tutto non è evoluto nell'arco di poche decine di anni (come nell'uscita dalla glaciazione, vedi i Meltwater pulses) ma nell'arco di migliaia di anni con un calo graduale dell'insolazione. Peraltro nell'Eemiano c'era meno ghiaccio di oggi in Artico, con frequenti scongelamenti della calotta groenlandese, evento questo che si è verificato un numero di volte che si possono contare con le dita nell'interglaciale attuale (l'ultima mi pare tre estati fa).
E' vero che non abbiamo dimostrazione circa l'uscita da altri interglaciali, ma ragionevolmente possiamo supporre che non sia probabile sia avvenuto (sempre che sia mai accaduto).
PS: Nell'era glaciale l'AMOC funzionava ma molto debole, ma aveva di tanto in tanto dei rinforzi ed infatti si ipotizza che i vari stadi D-O e H dell'ultima glaciazione siano dovuti all'AMOC e alla sua "altalena bipolare":
il td della paleoclimatologia
Io valuterei la salinità: il segnale del GW potrebbe essere più forte di quello dell'indebolimento dell'AMOC sulle SST rendendo queste ultime del tutto inutili.
Non dimentichiamoci che gli oceani stanno assorbendo la maggior parte del calore derivato dal surplus di gas serra, incluso il Nord Atlantico.
Quanto al Nord Atlantico, proprio questi è negli ultimi mesi su livelli di caldo storici, proprio ieri leggevo che è 4.5 deviazioni standard sopra la media 1991/2020, un evento che statisticamente non sarebbe dovuto mai accadere (1 volta ogni 280mila anni).
E' evidente che c'è qualche cosa che ci sfugge dal secondo semestre del 2023, ma qui ci ricolleghiamo ai discorsi di @elz forse sul calo degli aerosol.
Su questo io sono prudente, e a mio parere è difficile discernere eventuali effetti dell'indebolimento dell'AMOC sull'atmosfera considerando che questa dipende più che altro dalle temperature della superficie del mare che sono spinte verso l'alto dal GW.
Se anche c'è un indebolimento notevole dell'AMOC in atto, il GW potrebbe star mascherandolo completamente e di conseguenza le SST potrebbero non starne proprio a risentire, e di conseguenza nemmeno l'atmosfera, perlomeno finchè il calo dell'AMOC non sorpassi l'effetto del GW sulle SST.
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