Potrebbe essere dunque che la velocità di avvicinamente al punto critico sia sottostimata? In effetti uno degli studi diceva proprio quello.
Appena prima dei materiali e metodi c'è scritto ''as also the present-day background climate state and the climate change forcing are different than in our simulations, the real present-day AMOC may be much closer to its tipping point than in the simulations shown here''.
Non mi ricordo più qual è però, se quello di luglio 2023 o l'ultimo, di febbraio.
Risposta al punto 1: spero che questo casino non l'abbia fatto la sola, drastica riduzione dei solfati emessi dalle navi, sennò le brucio
Risposta al punto 2 e 3: concordo, noto che un sacco di volte le condizioni sono cambiate nella maniera più improvvisa possibile, spesso anche senza un anticipo da parte delle temperature globali (quantomeno riguardo agli inverni).
Penso ad esempio al 2013/14, piovuto dal nulla da un bilancio termico ancora incollato a quello dei Duemila.
Penso al 2006/07, idem: nessuna differenza globale col 2005/06, che fin là ci suggeriva la prosecuzione di inverni molto freddi e nevosi a oltranza.
Penso anche al ''perno'' anni '60/'70, che nel giro di un capodanno (gennaio 1970) fece passare gli inverni da compilation di ondate da nordest a compilation di ventate provenienti dalla parte opposta, il tutto con una situazione termica globale pressoché uguale dal 1960 al 1975.
Per ricollegarmi all'AMOC, ritengo appunto estremamente possibile che non vi sia alcuna avvisaglia prima del collasso, sono sempre più propenso a crederlo indipendentemente dal funzionamento ad interruttore di tale meccanismo.
Comunque a sto punto le proiezioni non lasciano molto spazio alla fantasia:
O un mondo sempre più bollente con le medie latitudini condannate ad una tropicalizzazione spinta o un tracollo da PEG o anche peggio
Entrambe rappresenterebbero e comporterebbero problematiche socio economiche di portata inimmaginabili
Aggiungo in merito alla velocità: nessuno penso si aspettasse una accelerazione del gw di questa portata come quanto avvenuto negli ultimi 5 anni per cui che il collasso dell'AMOC possa avvenire senza avvisaglie ci può anche stare...e nonnso se sia una buona cosa.
Il problema è che non si sa nemmeno se ci sia e a che livello si collochi questo punto critico, è una conclusione molto recente che possa esistere perchè fino a qualche anno fa si ritenevano molto scarse le probabilità di un collasso dell'AMOC perchè sarebbero serviti grossi volumi immessi nell'arco di mesi, non di decenni.
Aggiungerei il fatto che almeno per ora al netto dell'impennata delle temperature a livello globale, l'artico sta tenendo abbastanza bene e gli aumenti si sono concentrati ai tropici e medie latitudini...per ora.
e questo perché si è incrementato il fenomeno di una circolazione circumpolare più chiusa ed isolata, il gradiente meridionale ora è maggiormente in mano alle aree subtropicali che dinamicamente diventano sempre più coriacee e resistenti, e ci troviamo di fronte a celle emisferiche sempre più ermeticamente sigillate, con quella di Hadley che però si sta alzando e guadagnando spazio verso nord, comprimendo il getto circumpolare e aumentandone la vorticità
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Considerando i 2 scenari, direi che lo spazio c'è! Ma personalmente credo che sta storia della AMOC resterà appunto nello spazio della fantasia ancora per molto tempo...Stiamo confrontando un evento di dimensioni gigantesche come lo scioglimento della calotta della Laurentide con un ipotetico scioglimento della calotta groenlandese, molto più a nord e ad un tasso credo non paragonabile.
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