Da ciò deduco che ritieni poco attendibile il paper postato a inizio discussione...Lì prevedevano un crollo generale delle temperature su buona parte dell'atlantico e Europa occidentale (in realtà un crollo del genere stando a quell'articolo sarebbe capace di avviare una nuova era glaciale qualora le condizioni astronomiche non siano del tutto sfavorevoli).
Il 20% in meno del trasporto della corrente del Golfo sarebbe comunque tantissimo, ma anche quelle proiezioni non vedono grossi cambiamenti lungo la costa orientale USA, dove scorre la CdG in senso stretto, è la parte più a nord che ne risente maggiormente.
Le proiezioni termiche poi dipendono moltissimo dalle variazioni di estensione dei ghiacci, i cui feedback sono molto difficili da stimare, ma è abbastanza logico che i ghiacci marini artici in caso di completa interruzione della circolazione termoalina nord atlantica arrivino in inverno a latitudini comparabili a quelle attuali del Pacifico, ovvero attorno a 60N e occasionalmente anche al Mare del Nord, che è chiuso e poco profondo. Penso anche che produrrebbe una circolazione atmosferica invernale relativamente penalizzante per il Mediterraneo, ma in un contesto medio così freddo sul continente anche gli anticicloni avrebbero caratteristiche molto diverse.
Non credo sia sufficiente ad innescare fasi glaciali, anche perché sarebbe accompagnato da un riscaldamento in altre parti del globo e nelle fasi glaciali passate i gas serra agivano come feedback positivo alle variazioni di insolazione. In base alle proiezioni le variazioni di temperatura sarebbero soprattutto invernali, per una glaciazione servono variazioni delle temperature estive che fanno crescere le calotte glaciali, in un contesto mediamente più caldo è difficile.
In quelle proiezioni il Canada potrebbe anche scaldarsi per dire.
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Stando alle proiezioni ci sarebbe un pattern dominante di tipo NAO+ (e probabilmente anche PDO+) con un consistente calo di precipitazioni. In pratica un clima più anticiclonico ma con il nord Europa che si raffredda drasticamente ogni sbuffo da nord/nordest sarebbe gelido in inverno.
Inoltre tutta l'Africa occidentale e il Sahel avrebbero un clima più secco, con tutto ciò che ne consegue.
NAO+ e abbasamento ITCZ sono probabilmente gli elementi più prevedibili e certi di uno scenario di quel tipo, per via del forte gradiente termico che si andrebbe ad instaurare in Atantico e del complessivo raffreddamento emisferico. Per lo stesso effetto sui monsoni l'India rischierebbe un clima più caldo e secco.
Mi stai dicendo che avremmo un tempo secco nemmeno troppo freddo?e perché le proiezioni portano comunque un calo importante anche qui?
Ovviamente si far per dire…parliamo di ipotesi..
Mi sarei aspettato per dire sicuramente una zonalità molto più fredda e un hp russo siberiano molto più europeo..non certo nao+
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Dare una risposta è molto complicato
Freddo farebbe freddo, non devi pensare tanto agli inverni NAO+ degli ultimi tempi, inverni tipo 80-81 sarebbero probabilmente più tipici di una fase fredda di quel tipo. La zonalità sarebbe appunto più fredda, ma c'è il rischio concreto che siano scarsamente dinamici e mediamente piuttosto zonali (poi da te nevicherebbe con l'Atlantico quindi vai tranquillo).
Se prendi come riferimento le proiezioni dei primi post di questo td, il pattern NAO+ è molto evidente e in nord Europa il raffreddamento è soprattutto invernale. Ciò nonostante, la proiezione di Madrid non vede questa stagionalità, segno che del gran gelo nord europeo sul mediterraneo arriverebbero le briciole.
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Proiezioni come questa comunque sovrastimano il raffreddamento a mio avviso, perché nella versione dopo il riscaldamento di +2,5 gradi si limitano a sommare gli effetti del GW a quelli dell'AMOC, mentre nella realtà il contesto più caldo impedirebbe una avanzata così netta dei ghiacci e al contrario invertirebbe l'amplificazione artica avuta in questi anni, in pratica tutte le anomalie di quella mappa vanno spostate almeno un migliaio di km a nord, forse 2, perché la zona con maggiore impatto è quella in cui si passa da mare aperto a ghiacci stagionali (altrimenti non hanno senso quelle variazioni invernali folli).
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