Il Mediterraneo diverrebbe sede di frequenti bombe insomma, tra aria rovente africana (il resto del mondo continuerà a scaldarsi) e aria molto fredda nordatlantica.
Un'Europa stile USA si rischia, come questo mese
IS THE ATLANTIC OVERTURNING CIRCULATION APPROACHING A TIPPING POINT? - YouTube
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stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Studio interessante e preoccupante indubbiamente.
È abbastanza dubbio questo ultimo passaggio (traduco):
Per quanto riguarda l’AMOC e altri punti critici sul clima, l’unica azione che possiamo intraprendere per ridurre al minimo il rischio è eliminare gradualmente l’uso di combustibili fossili e fermare la deforestazione il più rapidamente possibile. _Se riusciamo a raggiungere zero emissioni, entro pochi anni si fermerà un ulteriore riscaldamento globale,_ e prima ciò accadrà, minore sarà il rischio di superare devastanti punti critici.
Pochi anni cosa vuol dire per Stefan Rahmstorf ?
Se si intende che si fermerà l'escalation dell'incremento del disequilibrio energetico è un conto.
Non vorrei che la gente pensasse che si ristabilirebbe un equilibrio emissivo
Ultima modifica di mat69; 26/04/2024 alle 11:41
Matteo
Sarebbe già tanto che non aumentassero più le emissioni. Sinceramente quando si intende "zero emissioni" ancora non ho capito cosa vuol dire. Zero emissioni in senso assoluto è risibile. Se zero emissioni significa fermare il trend all'aumento già ci posso credere. Non basterebbe forse per non avere gravi conseguenze ma sarebbe un più realistico punto di partenza. Andrebbe comunque considerato il bilancio complessivo della biosfera del ciclo del carbonio, cosa credo non facile da quantificare, ma alla fine è quello che determina le effettive variazioni della CO2.
No, zero emissioni significa emettere tanto quanto viene assorbito dalle altre attività umane, quindi rendere neutra l'attività umana nel ciclo del carbonio.
Nelle condizioni attuali significherebbe un bilancio complessivo ampiamente negativo, con un calo delle concentrazioni a velocità inizialmente paragonabile a quella di aumento (poi nel tempo rallenterebbe molto). Ovviamente è uno scenario teorico, non si può arrivare ad emissioni zero da un anno all'altro.
Potenzialmente sì, il classico esempio è il rimboschimento ma ce ne possono essere altre. Utilizzare il legno come materiale da costruzione se proveniente da una gestione sostenibile delle risorse forestali fissa co2 negli edifici per molto tempo. Ci sono anche allo studio sostituti del cemento che fissano la CO2 anziché emettere grandi quantità.
Anche l'agricoltura può essere ad emissioni negative, se si promuovono pratiche che favoriscono l'accumulo di materiale organico nel suolo anziché ridurlo come è stato tradizionalmente per l'agricoltura intensiva.
La cattura della CO2 è un altro esempio già esistente, per quanto con quantità troppo basse per essere rilevante.
Condivido tutto
In agricoltura, ad esempio, l'aratura dei suoli comporta un importante rilascio di CO2 in atmosfera
Esistono metodi di coltivazione biologici/rigenerativi che non prevedono lavorazioni del suolo e che stanno trovando sempre più spazio, specie tra le giovani generazioni
Climalteranti.it >> La circolazione oceanica dell’Atlantico e il sistema della Corrente del Golfo si stanno avvicinando ad un punto di non-ritorno
Non so se sia già stato pubblicato ma qui un'ulteriore analisi sul tema in italiano
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