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  1. #131
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    Predefinito Re: Luglio 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Anno folle fino ad ora, non ci sono davvero parole.

    Ti segnalo comunque che secondo il CNR il Luglio 2024 avrebbe chiuso a +2,08° in Italia sulla 1991-2020, quindi dovrebbe essere circa pari a +2,4° sulla 1981-2010 l'anomalia, forse in questo caso c'è il solito discorso che il CNR ha molte stazioni marine e quindi i mesi molto caldi li tende un po' a stemperare. Correggimi se sbaglio, con tale dato (+2,4°) il bimestre Giugno/Luglio 2024 dovrebbe essere identico al 2019 circa e pari a +1,95/+2,0 sulla 1981-2010.
    Sì, della top five a me personalmente tornano soltanto i dati di luglio 2023 e di luglio 2003, mentre i vari 2015-2022-2024 secondo me vanno tutti alzati ciascuno di circa due decimi rispetto ai dati forniti sia dal CNR che da Berkeley Earth (che, in fin dei conti, elabora le stime basandosi grossomodo sulla stesse rete di stazioni sparse per l'Italia su cui si basa il CNR). Confermo che - stando ai dati ufficiali, senza le mie "correzioni" - i +1,55 °C sulla 1981-2010 e i +2,40/+2,45 °C di luglio significano circa +2,00 °C su scala bimestrale; nell'omologo bimestre nel 2019 in effetti, con giugno a +2,70 °C e luglio a +1,30 °C, l'anomalia complessiva fu pressoché identica a quella di quest'anno. Avevo omesso di indicare il 2019 ex aequo con quest'anno perché appunto pensavo che per luglio uscisse un dato un po' più alto.
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  2. #132
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    Predefinito Re: Luglio 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Tutto avrei pensato meno che luglio fosse stato così caldo. Non pensavo fosse in grado di attaccare i primi posti anche al N… mi sa che oltre al clima mi sono rotto pure io
    poi se ci si ripensa bene effettivamente dal 10 in avanti è stato quel costante sopra media moderato in quota che si traduce in tragedia al suolo. E agosto al momento è pure peggio
    Una cosa che, come temevamo, ha rispettato le attese è stata il dew point medio: da record assoluto per ampie aree del Nordovest (tra cui la nostra), come ufficialmente documentato per stazioni meteo in cui esiste una serie storica ben organizzata in merito a questo parametro, come quella torinese dei Giardini Reali. Siamo riusciti perfino a battere quel bagno turco infinito che fu il luglio 2015.

    Ne approfitto (non per ammorbarti se non ti interessa, ma in generale per parlarne ) per dire che questo luglio nella nostra zona dovrebbe essere stato il quarto più caldo dal Dopoguerra, inferiore soltanto a 2022, 2015 e 2006 e superiore di un pelo al 2019 e al 2010. Per la mia località ho calcolato +2,35 °C di scarto sulla 1981-2010, con anomalia più forte nelle minime (+2,7 °C) che nelle massime (+2,0 °C).

    La top ten dei mesi di luglio più caldi dal 1946 a oggi, con scarti sulla 1981-2010, su scala locale dovrebbe essere questa:

    1) 2022 +4,20 °C
    2) 2015 +3,70 °C
    3) 2006 +2,65 °C
    4) 2024 +2,35 °C
    5) 2019 +2,25 °C
    6) 2010 +2,20 °C
    7) 1983 circa +1,90 °C
    8) 1950 circa +1,80 °C
    9) 2018 +1,70 °C
    10) 1994 e 2003 +1,65 °C
    Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.

  3. #133
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    Predefinito Re: Luglio 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    Una cosa che, come temevamo, ha rispettato le attese è stata il dew point medio: da record assoluto per ampie aree del Nordovest (tra cui la nostra), come ufficialmente documentato per stazioni meteo in cui esiste una serie storica ben organizzata in merito a questo parametro, come quella torinese dei Giardini Reali. Siamo riusciti perfino a battere quel bagno turco infinito che fu il luglio 2015.

    Ne approfitto (non per ammorbarti se non ti interessa, ma in generale per parlarne ) per dire che questo luglio nella nostra zona dovrebbe essere stato il quarto più caldo dal Dopoguerra, inferiore soltanto a 2022, 2015 e 2006 e superiore di un pelo al 2019 e al 2010. Per la mia localitÃ* ho calcolato +2,35 °C di scarto sulla 1981-2010, con anomalia più forte nelle minime (+2,7 °C) che nelle massime (+2,0 °C).

    La top ten dei mesi di luglio più caldi dal 1946 a oggi, con scarti sulla 1981-2010, su scala locale dovrebbe essere questa:

    1) 2022 +4,20 °C
    2) 2015 +3,70 °C
    3) 2006 +2,65 °C
    4) 2024 +2,35 °C
    5) 2019 +2,25 °C
    6) 2010 +2,20 °C
    7) 1983 circa +1,90 °C
    8) 1950 circa +1,80 °C
    9) 2018 +1,70 °C
    10) 1994 e 2003 +1,65 °C
    Te hai il 2022 che come noto è completamente sfalsato in quelle zone, ma io collocavo questo luglio 2024 un filino dietro il 2006 e anche 2010. In questo senso confermi.
    Ovviamente anomalia maggiore a carico delle minime.
    Inoltre, miei DP medi dal 2017:
    Luglio 2024: 18.4°C
    Luglio 2023: 17.5°C
    Agosto 2019: 17.0°C
    Luglio 2019: 17.0°C
    Luglio 2022: 16.8°C
    Agosto 2018: 16.8°C
    Agosto 2020: 16.7°C
    Agosto 2022: 16.6°C
    Luglio 2020: 16.5°C
    Agosto 2017: 16.5°C
    Agosto 2023: 16.4°C
    Luglio 2021: 16.1°C
    Luglio 2018: 16.1°C
    Giugno 2019: 16.0°C
    Giugno 2023: 15.8°C
    Giugno 2022: 15.7°C
    Agosto 2021: 15.7°C
    Giugno 2021: 15.6°C
    Giugno 2024: 15.4°C
    Giugno 2020: 14.0°C
    Giugno 2018: 14.0°C
    Ultima modifica di AbeteBianco; 14/08/2024 alle 20:00
    Stazione Davis Vantage Pro 2 -> Osservazioni meteo-climatiche: https://linktr.ee/meteopreonzo

  4. #134
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    Predefinito Re: Luglio 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Tutto avrei pensato meno che luglio fosse stato così caldo. Non pensavo fosse in grado di attaccare i primi posti anche al N… mi sa che oltre al clima mi sono rotto pure io
    poi se ci si ripensa bene effettivamente dal 10 in avanti è stato quel costante sopra media moderato in quota che si traduce in tragedia al suolo. E agosto al momento è pure peggio
    Voi del Nordovest siete stati molto silenti, ma io già a fine Luglio avevo scoperto che si lottava per i primi 4-5 posti lì da voi.
    Meno male che c'è @Perlecano che colma la lacuna, nel resto d'Italia si capiva dai vari riepiloghi nel nowcasting che si andava per il più caldo o tra i più caldi.

  5. #135
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Luglio 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Non so se lo avessi già scritto ma i primi 7 mesi del 2024 sono i più caldi della serie che comincia nel 1993.
    con 14,47 si battono i 14,37 del 2007, il primo anno caratterizzato da un totale non inverno.
    unico altro anno sopra i 14°C è i 2014 con 14,18

    l'anno più caldo in assoluto è stato il 2018 che ha chiuso con una media di 14,27
    la media dei primi 7 mesi generalmente aumenta di 1/3 decimi in quanto mancano ancora agosto e settembre che sono molto sopra media, ottobre lievemente sopra media (raramente sotto), e novembre e dicembre che dovrebbero terminare sotto la media annuale. Ci aspetta un anno da record a meno che il vortice polare quest'anno non si formi a cavallo delle Alpi.
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  6. #136
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito La terza decade di Luglio 2024 a Brindisi, parte 1: la questione delle minime

    PARTE 1

    La questione seria delle notti e delle minime della terza decade di Luglio 2024



    Nell'arco della serie storica di Brindisi Casale le temperature minime sono quelle che hanno risentito maggiormente del riscaldamento climatico, molto più delle massime. Di tutto l'anno, inoltre, l'estate è la stagione nel quale questo trend è stato più accentuato a causa della più alta frequenza delle correnti settentrionali su quelle occidentali, che invece prevalgono nelle altre tre stagioni, correnti che impongono in virtù della loro direzione di provenienza il diktat del termostato marino adriatico.

    A dimostrare la forsennata corsa al rialzo delle minime estive ci sono vari parametri, a partire dalle stesse medie minime dei mesi: la media minime di Giugno era di 17,8° nella 1951/80, negli ultimi 8 anni è divenuto "difficile" restare anche solo poco sotto i 20°; Agosto aveva una media minime di 20,3° nella 1951/80, nello scorso decennio questa è divenuta 22,7°.
    Narrano di questo eclatante ritmo di crescita anche l'aumento del numero di minime annuali sopra i 22° (passate da 18 all'anno nella 51/80 a più di 40 nella 91/20, oltre il +100%), sopra i 23° (da 8 l'anno nella 1951/80 ad almeno 25 nella 91/20, un aumento del +200%!), sopra i 24° (da 2 l'anno nella 51/80 a quasi 15 nella 91/20, addirittura il +600%!), sopra i 25° (da 0,5 l'anno nella 1951/80 a 5-6 nella 91/20, e negli ultimissimi anni il loro numero è ulteriormente cresciuto, si parla in tal caso di un aumento del +1000%!), così come anche la diminuzione del n° di minime sotto i 20° (passate da 52 ogni estate nella 1951/80 a sole 27 nella 91/20, un decremento del -50%), sotto i 19° (da 38 nella 51/80 a 17 nella 91/20, -55%), sotto i 18° (da 25 nella 51/80 a 10 nella 91/20, -60%), sotto i 17° (da 17 nella 51/80 a 6 nella 91/20, -65%), sotto i 16° (da 10 a 3, -70%, tutte esclusiva prerogativa dei primi di Giugno, mentre sono del tutto scomparse negli ultimi 15-20 anni minime sotto i 16° a Luglio e Agosto!).


    E' evidente, da questa veloce disamina, come il cambiamento delle minime vada oltre il semplice aumento delle medie, sottende piuttosto una vera e propria rivoluzione climatica: se fino a soli 40 anni fa le minime sopra i 23° erano appena 8 all'anno, oggi questa è praticamente la nuova media minime di Agosto.
    Nonostante questa rivoluzione, sembravano esserci dei paletti oltre il quale era difficile andare, settati già nella lontanissima estate 2003: quell'anno, condizioni eccezionali di caldo, soprattutto del mare, avevano infatti portato a partorire minime incredibilmente alte, al punto che la sola estate 2003 cumulò più minime sopra i 24° o i 25°, ad esempio, di quante se ne erano fatte dal 1951 al 1990! In quella estate si registrarono anche minime sopra i 26° e addirittura i 27°, virtualmente sconosciute prima di allora se non in determinati quanto specifici episodi di caldo intenso con vento meridionale, eppure nel 2003 esse si fecero in assenza di venti caldi da sud.

    Il 2003 pose dunque dei limiti che, nonostante un riscaldamento climatico che continuò ad avanzare, rimasero invalicabili in tutti gli anni successivi, quasi come se fossero la massima espressione di quel che l'estate brindisina può fare quando anche il mare viene irrimediabilmente compromesso.
    Tale limite è cominciato a vacillare, però, nelle ultime estati: mesi di Agosto che frequentemente, in prima decade o in seconda, hanno iniziato a mostrare minime che mostrano intenzione di avvicinare e competere con quelle di inizio Agosto 2003; notti di fine Giugno o di Luglio che cercavano di accarezzare le prestazioni di Giugno 2003 e Luglio 2003, talvolta avendo anche discreti risultati rivoluzionando le classifiche. Sembrava, insomma, come se il 2003 non fosse più così irraggiungibile nonostante tutto: se solo si fosse innestata una intensa ondata di caldo a Luglio, dopo un Giugno molto caldo che aveva già bollito il mare, possibilmente tutt'altro che fresco dopo una primavera calda, forse le minime del 2003 sarebbero potute essere benissimo superate.
    Un primo assaggio lo diede il 2022: ad inizio Luglio, alcune minime riuscirono a piazzarsi grosso modo sul livello che ebbero quelle del 2003 nello stesso periodo dell'anno. Ad Agosto alcune minime risultarono sul livello del 2003, anche se non raggiunsero quello delle più alte che quell'annata era riuscita a fare. Nel Luglio 2023, sotto l'ondata di caldo del secolo, si ebbero alcune nottate storiche proprio sul livello del 2003, ma ad Agosto non si riuscì a fare di più per via di una provvidenziale tregua fresca che sottrasse al caldo tutta la prima metà di Agosto, e quando questo si ripresentò era ormai fine mese e troppo tardi per riuscire a competere con i massimi di minima annuale del 2003. Quasi pareva che la combinazione necessaria per equiparare il 2003 non si riuscisse proprio a incastrare.


    Ed ecco, infine, l'estate 2024, arrivata dopo l'autunno più caldo della storia, un inverno e una primavera delle più calde in assoluto, con mare dunque già bello caldo già sui nastri di partenza. Le premesse erano promettenti, serviva ora incasellare anche gli ultimi ingredienti: un Giugno caldo per portare a punto giusto la temperatura dell'acqua, nessun serio episodio fresco e soprattutto prolungato capace di rimescolare le acque superficiali, ed infine un'ondata di caldo molto intensa (non eccessivamente, come quella del 2023, dopotutto il mare sarebbe stato già abbastanza caldo a differenza del 2023 quando si dovette pure spendere parte dell'energia di quell'ondata storica per aumentare le SST ancora relativamente basse dopo una primavera ed una prima metà d'estate fresche e/o non calde) per dare il tocco finale.

    Proprio così è andata quest'estate: Giugno ha di fatto pareggiato il 2022, a poco più di un grado di distanza da Giugno 2003, poi Luglio ha scartato la seconda più intensa ondata di caldo della sua storia proprio dopo quella del 2023, superiore a quella del 2015 per intensità e durata. La persisterza del caldo e l'assenza di seri intermezzi freschi ha fatto il resto: nel giro di una decina di giorni, il mare è divenuto così bollente che quando si è presentata la configurazione favorevole (regime di venti settentrionali sotto massa d'aria molto calda) si sono registrate minime aberranti.


    Nel 2003 il massimo che era stato fatto era registrare alcune minime sopra i 26° sotto vento dal mare, sia a Giugno sia a Luglio sia ad Agosto. Si ebbero anche alcune notti sopra i 27°, ma esaminandole non si ebbe mai in queste del vento puramente settentrionale (era da WNW).
    Nel Luglio 2024, invece, registrare notti sopra i 27° è divenuto improvvisamente normalità, e si trattava di minime stabilite in tutti i casi sotto vento puramente dai quadranti settentrionali (NW, NNW, N).

    Nell'arco degli ultimi 12 giorni di Luglio, si sono viste ben 6 notti con minime non inferiori ai 27.0°, 5 delle quali fatte in una settimana!
    E' un dato sconvolgente, a maggior ragione se confrontato con la serie storica: nei precedenti 73 anni (1951-2023) solo 10 erano state le notti con 27° di minima, 9 se escludiamo il 2023. Nel giro di una settimana (19-25 Lug) si è fatto la metà del n° di notti con min di almeno 27° dei precedenti 73 anni, a dir poco straordinario. Nel giro di una dozzina di giorni, più della metà, i due terzi delle notti mai scese sotto i 27° tra 1951 e 2022 (6 vs 9).

    C'è da considerare che tutte e 6 le notti in esame del 2024 sono state fatte sotto venti settentrionali, mentre delle 10 dal 1951 al 2023 NESSUNA minima era stata fatta sotto tramontana o maestrale, al massimo nel 2003 sotto ventilazione da WNW che non si può escludere fosse influenzata anche da altro.


    La settimana 19-25 Luglio, in particolare, ha avuto una media delle minime notturne di 26,6°: per dare un'idea di quel che significhi, è a +5° dalla media minime 81/10 e +6,5° dall'antica 51/80! E' a dir poco sbalorditivo.
    E' stata la settimana/gruppo di 7 giorni con la media minime delle notti più alta dal 1951, supera anche i 7 gg tra 3 e 9 Agosto 2003 che eppure vide 3 notti sopra i 27° + 1 notte con minima 26,8° per una media complessiva di 26° (-0,6° dal 2024).
    Non si limita però a raggiungere il 2003 e superarlo per il semplice n° di notti sopra i 27° (5 vs 3 nel 2003, 4 se si vuole arrotondare i 26,8° dell'8/8/2003 a 27°), lo umilia anche per le stesse minime notturne: sulle 5, infatti, 3 sono state praticamente equipollenti (27°, 27° e 27,3° tra 23 e 25/7/2024 VS 27°, 27° e 27,2° tra 5 e 7/8/2003), le rimanenti 2 sono state enormemente fuori portata pure per il 2003 con 27,5° e 27,7°! Da ribadire che, a differenza del 2003, non sussiste nel caso del 2024 alcun dubbio sulla totale origine marittima di queste minime visto che la ventilazione è stata sempre da NW o da N, come già detto in precedenza. Inoltre, a riconfermare ulteriormente questo, la notte del 30/7/2024 ha ripetuto una minima di 27,6° sempre nelle medesime condizioni di vento.

    Per far comprendere cosa significhi aver fatto 3 notti con minime tra i 27,5° e 27,7° basti considerare che la notte più calda della storia dista poco più di +1° da questi valori, ma fu fatta sotto una delle più intense fiammate calde degli ultimi decenni e in presenza di favonio, non di certo sotto correnti settentrionali! Si sta parlando, ovviamente, della celeberrima ondata del 24 Luglio 2007.
    A rimarcare ulteriormente quanto la situazione sia eccezionale, ad Agosto MAI nessuna notte ha avuto una minima superiore ai 28°, con due sole notti (28/8/1993 e il recentissimo 2/8/2021) che scesero non sotto i 28,0° e in presenza sempre di correnti molto calde da sud.
    In sintesi, alcune notti dell'ultima metà di Luglio 2024 si sono piazzate a meno di -0,5° da quelle che sono 2 delle 3 notti più calde dal 1951, il tutto in presenza di condizioni meteorologiche che sulla carta non erano così sfavorevoli: è bene ricordare, infatti, che non solo c'era vento settentrionale, ma in quota alcune di queste notti (come quella del 24 o 25 Luglio, in parte quella del 30) sono state fatte in presenza di isoterme a 850 hPa SOTTO la +20, ad ondata di caldo già in deciso stemperamento! Questo è un ulteriore elemento a sostegno della genesi esclusivamente marittima di tali notti aberranti, frutto del calore lentamente accumulato nelle precedenti settimane di bollitura lenta dall'Adriatico, e vomitato sulla costa quando la ventilazione è soffiata proprio da questo mare.



    Per ricapitolare, si possono elencare le seguenti statistiche stabilite tra 19 e 31 Luglio 2024:
    • 6 notti con minime di almeno 27°
    • le 6 notti più calde mai fatte in presenza di un costante e ininterrotto vento dai quadranti settentrionali/di mare (da NW a E, anche se il vento non è mai andato oltre il NNE in nessuna di queste notti)
    • 6 delle 16 notti più calde dal 1951 (quasi il 40%!)
    • 5 delle 10 notti più calde di Luglio dal 1951 (il 50%)
    • 6 delle 11 notti più calde di Luglio dal 1951 (più del 50%!)
    • 1 delle 5 notti più calde di Luglio dal 1951
    • considerando le minime delle 24 h, 5 minime non sono scese sotto i 27°: record per Luglio dal 1951 e per qualunque mese
    • in 12 giorni si è fatto quasi lo stesso n° di minime ≥ 27° (5) dei precedenti 73 anni (8, 4 delle quali nella sola estate 2003)!!!
    • pareggiato il record del 2003 per il maggior n° di minime consecutive ≥ 27° (3) dal 1951, record assoluto per il solo mese di Luglio
    • terzo posto per la più lunga sequenza di minime consecutive ≥ 25° (4) dal 1951, dietro ai 5 gg tra 24 e 28 Agosto 2019 nonchè tra 20 e 24 Agosto 2023; a pari merito si ritrovano inoltre i 4 gg tra 4 e 7 Agosto 2003 nonchè tra 31/7 e 3/8/2022; record assoluto per il mese di Luglio
    • le minime del 25 e 30 Luglio 2024 (rispettivamente 27,3° e 27,2°) costituiscono la quarta e la quinta minima più alta dal 1951 IN ASSOLUTO, dietro al 24/7/2007 (28.8°), 28/8/1993 (28°) e al 24/7/2003 (27.4°); esse rappresentano inoltre la terza e la quarta minima più alte della serie storica per Luglio; a pari merito con la minima del 30/7/2024 (27,2°) in realtà c'è la minima del 5/8/2003
    • le altre 3 minime (tutte pari a 27,0°), che fino ad un anno fa sarebbero state al terzo posto per la più alta di Luglio, vanno ad occupare un ampissimo settimo posto in coabitazione oltre che fra loro anche con le minime del 5/8/1994, del 21/7/2023 e del 6/8/2003


    Da quanto appena detto, ne deriva che da solo Luglio 2024 rivoluziona la top 10 delle minime più alte dal 1951 come prima di esso solo il periodo tra fine Luglio e inizio Agosto 2003 aveva saputo fare.
    L'attuale top 10 (aggiornamento: 17/8/2024) è la seguente:

    1. 24/7/2007: 28,8°
    2. 28/8/1993: 28°
    3. 24/7/2003: 27,4°
    4. 25/7/2024: 27,3°
    5-6. 30/7/2024, 5/8/2003: 27,2°
    7-13. 5/8/1994, 6/8/2003, 7/8/2003, 21/7/2023, 19/7/2024, 23/7/2024, 24/7/2024: 27°

    E' una classifica completamente riscritta, con 5 minime su 13 che appartengono al solo 2024 (quasi il 40%!).
    Da notare come l'altro anno a spiccare fosse appunto il 2003, con altrettante minime (sempre 5) nelle prime 13 posizioni: da soli, 2003 e 2024 rendono conto della quasi totalità delle minime più alte della serie storica (i 3/4, precisamente il 78%).


    Considerando il solo mese di Luglio, la top 5 è irriconoscibile: fino ad un solo anno fa, includendo pure il 2023 con la sua violenta ondata di caldo, solo 3 erano state le minime non inferiori ai 27°. Luglio 2024 fa dunque più di quanto 73 anni di storia hanno saputo compiere! Per porla in termini percentuali, la frequenza di Luglio 2024 di minime ≥ 27° è stata di 1 ogni 6 giorni, contro una frequenza di 1 ogni 754 gg (1 ogni 24 anni) tra 1951 e 2023: l'incremento percentuale è un ridicolo +12500%, che diviene +18500% se consideriamo la frequenza 1951-2022! E' letteralmente ASSURDO tutto questo, e questi numeri da capogiro altro non sono che la dimostrazione che quanto successo era impossibile più che improbabile.





    Calcolo delle probabilità



    Una simile frequenza di minime sopra i 27° fa sorgere spontaneamente la domanda su quale fosse la probabilità che si realizzasse stando alle medie degli scorsi decenni o del Novecento. Rispondere a questo quesito può sembrare semplice ma è in realtà estremamente complesso: la distribuzione normale, quella gaussiana che normalmente si utilizza per i dati meteorologici, non è affatto valida in questi casi particolari dove si hanno variabili discrete (ossia non numeri decimali, come lo sono appunto le medie termiche oppure le anomalie, ma numeri interi) e dove inoltre la distribuzione dei dati è davvero particolare.

    Per cercare di soddisfare questa curiosità nelle ultime settimane mi sono addentrato nello studio della statistica e del calcolo delle probabilità: ne è nata una notevole crescita personale nelle conoscenze, una maggiore comprensione del calcolo delle probabilità e anche alcune vere e proprie epifanie circa alcuni concetti, tutte cose che non fanno che arricchire e dare una nuova visione alle possibili applicazioni che queste potranno avere in futuro nell'analisi dei dati climatologici.
    Tornando al tema, la domanda che si può formulare è la seguente: qual era la probabilità che si avessero 5 minime pari o superiori ai 27° a Brindisi nell'arco della stessa estate?

    Per rispondere, bisogna anzitutto osservare i dati di cui si dispone: di minime maggiori o uguali a 27° prima del 2024 se ne erano avute soltanto 8 a Brindisi, 4 delle quali nel solo 2003 che dunque raccoglieva il 50% del totale stabilito in oltre 70 anni. Per stimare le probabilità di eventi così rari esiste la distribuzione di Poisson (che è nota non a caso come "legge degli eventi rari") ma non è un modello del tutto applicabile in questo caso in quanto presuppone che TUTTI gli eventi siano indipendenti tra loro, e purtroppo non sempre è così: nel 2003 ma anche nel 2024, infatti, si è avuta un'altissima concentrazione di eventi (ossia di minime di almeno 27°), e questo proprio perchè c'era una condizione in comune che le ha rese incredibilmente frequenti, in ambo i casi si trattava del mare molto caldo (in misura minore, ma per nulla secondaria, una straordinaria costanza del caldo in atmosfera).
    Per casi del genere, dove pertanto gli eventi si presentano talvolta clusterizzati (ossia in gruppi) si utilizza un'altra distribuzione, la binomiale negativa, che si può ritenere una variante di quella di Poisson ma specifica per casi come questo (eventi rari ma che si presentano spesso concentrati).

    Applicandola, ponendo r = 5 (dove 5 sono il numero di minime di almeno 27° avvenute nel 2024, e di cui si vuole calcolare la probabilità succedessero) e p = 8/70 (la frequenza con cui si sono avute minime di almeno 27° nei precedenti 70 anni), si ricava una probabilità cumulativa dello 0,13%. In altre parole, la probabilità che nell'arco di una sola estate si vedessero 5 minime di almeno 27° stando alla serie storica dal 1951 al 2023 è di poco superiore ad 1 su 1000!



    Ho elaborato anche una seconda via per calcolare la probabilità, riformulando la domanda in modo differente: non più "qual era la probabilità di avere 5 minime di almeno 27° nell'arco di una sola estate?" ma "qual era la probabilità di avere un altro evento 2003-like nei 20 anni successivi allo stesso?", dove per "evento alla 2003/2003-like" intendo un cluster di minime ≥ 27° pari ad almeno 4.
    In tal caso il tutto si riduce a due sole possibilità: o un anno è "2003 like" o non lo è. E' un tipico caso da testa/croce, successo/fallimento, si/no, è un tipico caso cioè di distribuzione binomiale, che come dice il nome si applica quando ci sono solo due possibili esiti. C'è però anche stavolta un inghippo: quando si lancia una moneta si conosce la probabilità esca testa o croce (1 su 2), quando si lancia un dado si conosce la possibilità esca una faccia (1 su 6), ma come conoscere la probabilità avvenga un evento alla 2003? Se infatti considerassi la sola serie storica che parte dal 1951, la probabilità sarebbe apparentemente di 1 su 70 anni fino al 2020, ma chi lo dice che prima del 2003 fossero centinaia di anni che non si verificava un simile evento (nel qual caso la probabilità effettiva sarebbe non 1/70 ma molto meno, come 1/100 o 1/500 magari)?
    In casi del genere ho scoperto che si utilizza la cosidetta "inferenza bayesiana", vale a dire si stima la probabilità sulla base dei dati che si hanno a disposizione con una particolare distribuzione (distribuzione beta). Combinando il tutto, ne nasce la distribuzione beta binomiale.

    Senza perdermi nelle spiegazioni, la cosa più incredibile di questa distribuzione è che non importa se un evento non è mai successo: la probabilità che qualcosa avvenga non è mai zero!
    Applicandola, si scopre che la probabilità che si avesse nei primi 25 anni del XXI secolo un evento alla 2003 (vale a dire almeno 4 minime ≥ 27° in una sola stagione) oscillava tra il 10 e il 20%, che ne avvenissero addirittura due (come effettivamente accaduto, 2003 e 2024) era dell'1 o 2%! Se includiamo nell'equazione anche il 2003, la probabilità che si verificasse entro 20 anni un nuovo evento di analoga portata, quale è stato appunto il 2024, oscillava tra il 20 e il 50%, a seconda sempre della stima che si dà della rarità che rappresentò il 2003 (1 evento da tempi di ritorno ogni 100 anni o ben superiori).



    Ricapitolando, stando al clima pre-2020:

    • la probabilità di avere 5 minime di almeno 27° in un solo anno era nettamente inferiore all'1%
    • la probabilità di avere un'altra estate con un numero così alto di minime sopra i 27° nei 25 anni successivi al 2003 era del 20-50%


    Le due probabilità non sono affatto in contrasto: riformulando il calcolo per il primo punto, ad esempio, si scopre che la probabilità che nell'arco dei 20 anni successivi al 2003 si registrassero complessivamente almeno 4 minime ≥ 27° era del 20% circa, una stima vicinissima a quella ottenuta con l'altro metodo, specialmente se si considera il 2003 molto raro (come ritengo sia stato, è questo il bello dell'inferenza bayesiana: alla fine i veri giudici siamo noi, e sulla base di quella che penso fosse la situazione del passato dubito fortemente che una simile frequenza di minime di 27° o più fosse possibile prima del 2000 salvo eventi estremamente rari, con tempi di ritorno plurisecolari).



    Da entrambi i metodi di calcolo delle probabilità sopra esposti risulta chiaro dunque, ancora una volta, che qualsiasi media di riferimento del passato (1981-2010, 1991-2020 o qualsiasi altra) sia divenuta improponibile per spiegare il clima di oggi, e che dunque sia stia tendendo ad un'altra media ancora in divenire e MOLTO più elevata di quella che oggi possiamo immaginare.
    Questo va ad aggiungersi a tutta la serie di numerosi indizi fondati sul calcolo delle probabilità che ho elaborato negli ultimi mesi e che puntano tutti sulla conclusione che il clima non stia affatto impazzendo, rispetta solo dei nuovi canoni essendo già cambiato. Noi, semplicemente, non ce ne eravamo accorti.




    Ovviamente, il 2024 essendo accaduto va a modificare ogni probabilità in gioco:

    • il 20% non è più la probabilità che si verifichi nei prossimi 25 anni almeno un'estate come la 2003 (= con almeno 4 minime di 27° o più) ma quella che se ne realizzino 2!
    • il 20% non è più la probabilità che si verifichino almeno 4 minime sopra i 27° nei prossimi 25 anni ma quella che se ne realizzino 10!



    Quello che ho offerto è solo un piccolo scorcio di quello che è il clima che cambia, il clima che è già cambiato nonchè il clima che sarà.
    E' da notare un aspetto: ho elaborato i miei calcoli delle probabilità PER L'INTERO ANNO, ma il 2024 si è totalmente concentrato nel mese di Luglio! Posso solo immaginare dunque quali probabilità emergerebbero se avessi focalizzato il mio calcolo sulla sola mensilità di Luglio, ma è già facile da intuire considerando che Luglio 2024 da solo stabilisce QUASI IL DOPPIO (!!!) delle minime di almeno 27° fatte a Luglio dal 1951 al 2023, tre delle quali fatte in maniera consecutiva, lo stesso numero che era stato fatto nei precedenti 73 anni: ripeto, 3 giorni consecutivi hanno fatto quanto i precedenti 73 anni e mezzo!!!






    Conclusioni




    Alla luce di quel che è stato Luglio 2024 per le notti e le minime, già solo questo approfondimento che scrissi un anno fa sulle minime storiche del 21/7/2023 risulta del tutto anacronistico ed invecchiato malissimo, con dati che paiono presi da qualcosa scritto decenni orsono anzichè solo 365 giorni fa:

    Anomalie termiche e pluviometriche di Luglio 2023

    Alcuni passaggi indicativi di questo:

    • la minima del 21 Luglio, che ho arrotondato a 27°, rappresenta una delle 10 più calde in assoluto dal 1951, e a seconda del valore considerato come minima delle 24 h (27°, 27.1°, 27.2°, 27.3°) può essere stata tra la quarta e la settima minima più alta dal 1951;
    • la minima del 21 Luglio costituisce, in tal caso certamente, la terza minima più alta a Luglio dal 1951

    • la minima del 22 Luglio (26.4°), benchè meno eccezionale, rappresenta pur sempre una delle 20 minime più alte di sempre (tra 18 e 20esimo posto, a pari merito con le minime del 5/7/2000 e 30/8/2003) e la quinta minima più alta a Luglio dal 1951
    • nuovamente, non bisogna dimenticare che la minima del 22/7, benchè appaia poco rilevante tanto da avere ben 17 minime più alte a precederla, avrebbe rappresentato la minima record tra 1951 e 1991 in quanto solo nell'Agosto 1992 se ne rilevò una superiore per la prima volta dall'inizio della serie storica!
    Solo un anno fa la minima del 22/7/2023, con 26.4°, era la quinta più alta di Luglio: oggi è almeno undicesima!
    Un anno fa, sempre quella minima compariva tra le 20 più alte dal 1951: oggi è fuori dalla top 20 e forse anche dalla top 30.


    L'anno scorso, infine, ricordavo come quella fosse la terza estate che si registrassero minime sopra i 26.5°, cosa accaduta in precedenza solo e soltanto nel triennio 1992-1993-1994; il 2024 rappresenta il quarto anno consecutivo e ciò costituisce già di per sè un record, ma non solo in quanto da solo conta ben 6 minime ≥ 26.5°, più di quante fatte nelle precedenti 3 estati. Solo l'estate 2003 è in grado di reggere un confronto, pur essendo stata anche lei superata (5 minime ≥ 26,5° VS 6 del 2024).


    Con Luglio 2024, si è entrati davvero, come ho avuto da dire fin in diretta durante la settimana 19-25 Luglio, in un nuovo livello climatico: ogni riferimento precedente, incluso il 2003, è ormai datato e storia passata.
    Ultima modifica di burian br; 24/08/2024 alle 02:25

  7. #137
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    Predefinito La terza decade di Luglio 2024 a Brindisi, parte 2 e 3: analisi dei dati e ruolo del mare

    PARTE 2

    ANALISI DEI DATI



    Una trattazione delle eccezionali minime che si sono avute nella terza decade di Luglio era doverosa avendo costituito un evento di rilevanza storica nonchè uno degli elementi più caratterizzanti la terza decade stessa sulle cui medie hanno pesantemente influito nonostante in atmosfera, pur essendo sempre stata calda, la decade non sia stata particolarmente appariscente o superiore ad altre terze decadi del passato, soprattutto se si prende quello recentissimo: detto in altro modo, senza quelle minime la decade non sarebbe stata altrettanto storica al suolo dato che perlomeno in media-bassa quota non c'è stato alcun caldo di rilievo.



    Di seguito le medie termiche della terza decade di Luglio 2024 a Brindisi Casale:

    media min: 24,8° (+3,7° dalla decadale 71/00)
    media max: 31,3° (+2,2° dalla decadale 71/00)
    media tot: 28,1° (+3° dalla decadale 71/00)


    E' notevole stare a commentare un'altra decade di Luglio con media sopra i 28°, ancor più considerando che l'ultima decade dura 11 giorni e non 10.
    Fino all'anno scorso una decade con media sopra i 28° sarebbe rientrata nella top 15 delle decadi più calde non solo di Luglio ma dell'intera serie storica, restando poco fuori dalla top 10; invece, è il secondo anno di fila che se ne rilevano due nell'arco di una singola estate. Visualizzando questo concetto in altra maniera, le sole estati 2023 e 2024 hanno stabilito 4 delle 20 decadi più calde dal 1951.

    Rimanendo a Luglio, è stata la quarta più calda terza decade di Luglio dal 1951, a pari merito con la terza decade del 2007 e dietro alle terze decadi di Luglio 2015 (28.8°), 2023 (28.4°) e 2003 (28.2°).
    Tra tutte le decadi del mese, si ritrovano come più calde anche le prime decadi di Luglio 2000 (28.4°) e 2012 (28.3°) nonchè la seconda di Luglio 2024 e a pari merito la seconda di Luglio 2023.
    Nel complesso, si contano almeno 4 terze decadi di Luglio calde quanto o più della terza di Luglio 2024, e almeno 8 decadi di Luglio calde o quanto più di questa.


    Da notare, sulla base di quanto appena detto, che la terza decade di Luglio 2024 sarebbe stata fino a due anni fa la terza più calda tra le terze decadi (assieme al 2007) e la quinta più calda tra tutte le mensili: Luglio 2023 e Luglio 2024 stesso (con la sua strabiliante seconda decade) sono stati dunque davvero rivoluzionari, e la stessa terza decade che si sta commentando è parte integrante di questo sconvolgimento.
    Tra l'altro, la differenza con il podio è davvero esigua: solo 0,2/0,3° la separavano, infatti, dal divenire una delle 5 decadi più calde di Luglio e la terza (o seconda in ex aequo col 2023) più calda tra le terze decadi del mese.


    Nuovamente, proprio come accaduto in seconda decade, ad aver trascinato la decade al suo traguardo storico è stata la media minime, mentre la media max, per quanto decisamente sopramedia, è stata meno anomala. Un quadro, come già visto per la seconda decade, esattamente speculare a quello che si ebbe un anno fa, quando erano state le massime ad essere il fulcro delle anomalie. Si può dire che 2023 e 2024 sono dunque stati complementari, compensandosi l'uno con l'altro.

    La media minime è stata la più alta mai registrata in terza decade di Luglio dal 1951, battendo di appena +0,1° la terza decade di Luglio 2015.
    E' inoltre la seconda più alta media minime per Luglio dal 1951, dietro soltanto alla seconda decade che l'aveva preceduta: ciò significa che le due decadi di Luglio con la media minime più alte dal 1951 appartengono entrambe al 2024!
    Inoltre, risulta tra le decadi con la più alta media minime dell'intera serie storica, con solo alcune prime decadi di Agosto (2003, 2015, 2017 e 2013) in grado di competere.

    Per la precisione, l'attuale classifica per le decadi dal 1951 con la media minime più alta risulta la seguente:
    1. seconda di Luglio 2024 (25,2°)
    2. prima di Agosto 2015 (25°)
    3. prima di Agosto 2017 e 2022 (24,95°)
    5. prima di Agosto 2003 (24,9°)
    6. prima di Agosto 2013 e terza di Luglio 2024 (24,8°)
    8. terza di Luglio 2015 (24,7°)


    Lo strepitoso risultato della media minime è stato frutto diretto delle abnormi notti registrate per l'intera decade sotto vento dal mare, e sarebbe potuto andare anche peggio, tant'è che nel resoconto della seconda decade annotavo quest'osservazione:

    La sorpresa non finisce qui, perchè già la terza decade, infatti, ha fatto di tutto per battere la seconda di Luglio 2024: comunque abbia chiuso, sarà stata sempre un'impresa epica, quella di due decadi di Luglio che saranno riuscite entrambe a raggiungere i 25° di media minime, laddove prima nessun'altra decade, neppure della magnificente estate 2003, era mai arrivata.
    In realtà, differentemente da quanto scritto, la media minime è riuscita a tenersi alla fine sotto i 25° anche se di un pelo, il che è stata una vera sorpresa visto che 6 minime su 11 sono state superiori ai 25°, e sopra i 25° erano rimaste 7 notti.
    In effetti si può affermare che la media minime sia stata "tirata giù" di forza, salvandola da un altrimenti inevitabile dato sopra i 25°, da un paio di notti che nel coro infernale dell'ultimo mese sono state voci fortemente stonate, una di esse (la notte del 28) addirittura in media minime con l'antica 51/80 e completamente insensata all'interno di un Luglio che ha faticato persino a scendere sotto i 25°! In proposito, la notte del 28/7 mette proprio fine alla più lunga sequenza di minime consecutive ≥ 23,8° dal 1951 in assoluto (doppio record, sia per Luglio sia per l'intera serie storica) nonchè alla più lunga sequenza di minime consecutive ≥ 24,7° sempre dal 1951 (doppio record, sia per Luglio sia per l'intera serie storica): dopo rispettivamente 18 e 14 gg, infatti, la notte tra 27 e 28 Luglio ha visto grazie ad una fresca brezza di terra la temperatura rapidamente crollare già prima della mezzanotte, finendo per riscrivere la stessa minima del 27 (22,5°) e per stabilire un'incredibile minima di 20,1° che per poco non riusciva persino a portarsi sotto i 20°!
    La sola notte del 28 Luglio, grazie al suo duplice colpo, riesce così ad abbassare la media minime decadale di ben -0,6° (!!!), una quantità colossale: se infatti si escludesse dal calcolo per la media minime, e si considerasse come minima del 27/7 quella stabilita prima del tramonto, ne deriverebbe una media minime decadale di 25.4°, addirittura superiore dunque a quella della seconda decade! Evidentemente, le mie impressioni sul concreto rischio che la terza decade potesse battere il già incredibile record fatto nella seconda decade non erano affatto campate per aria, e soltanto l'anomalia che hanno rappresentato le due notti di 28 e 29 Luglio ha impedito che ciò si verificasse. Oltre al 28 Luglio, infatti, anche la notte successiva ha visto nuovamente brezza di terra e condizioni "fresche", cosa che ha permesso di tornare nuovamente sotto i 23° (22,6°).


    La minima di 20,1° del 28 Luglio impedisce inoltre alla terza decade di Luglio di stabilire non solo il record ma qualunque dato da top 5 per la minima più bassa la più alta: è davvero ironico pensare che siano state proprio le temperature minime, quelle su cui aveva insistito la storicità della decade e di Luglio 2024 stesso, al punto di costituirne il loro maggiore tratto identitario, ad essere state le uniche a reintrodurre (seppur per un paio di notti) un breve respiro di normalità climatica, e ad interrompere il regime di eterno e sostenuto sopramedia che si è instaurato a fine prima decade di Luglio e che ancora oggi, ad un mese e mezzo da allora, non è stato rotto.


    Nemmeno la minima del 28/7, però, è stata in grado di evitare alla terza decade di Luglio un altro ingresso in top 5: proprio il 28 Luglio, infatti, è stata la giornata più "fresca" della decade, tuttavia ad una minima incredibilmente in media 51/80 è seguita una massima discretamente sopra anche alla recentissima 1991/2020, persino sopra i 31°, ne è derivata dunque una media giornaliera appena in media con la mensile 81/10 (25,65°). Anche se questo risultato sia da festeggiare come un traguardo (dal 6 Luglio ad oggi, 12 Agosto, solo due giornate - 28/7 e 1/8 - sono terminate in media 81/10, tutte le altre sono da modestamente a fortemente sopra!), esaminando la serie storica si scopre che solo nel 1994, nel 2003 e nel 2015 le rispettive terze decadi non avevano conosciuto neppure un giorno sotto la media grezza 81/10!
    E' dunque quarto posto per la più elevata media grezza giornaliera della giornata più "fredda" per una terza decade di Luglio dal 1951, ed è bene notare come comunque fino al 2002 il 2024 sarebbe stato secondo dietro solo al 1994, questo come sempre per ricordare che si sta commentando un dato che oggi può apparire di scarso interesse ma che fino all'inizio del secolo sarebbe stato da restare attoniti.


    Per concludere sulle minime, altre statistiche significative stabilite:
    • record per il maggior n° (6) di minime ≥ 25° in terza e in qualunque decade di Luglio dal 1951
    • sono poche le decadi dal 1951 che, in generale, hanno contato ancora più minime di 25° o più: da un veloce esame sono riuscito a risalire alla terza di Agosto 2019, alla prima di Agosto 2015 e alla prima di Agosto 2022, mentre con lo stesso numero (6) almeno la seconda di Agosto 1992, la prima di Agosto 2013 e la seconda di Agosto 2021; nel complesso, sembrerebbe almeno un quarto posto, seppure a pari merito con altri tre precedenti, per il maggior n° di minime ≥ 25° per una decade dal 1951
    • notare come parecchie di queste appartengano agli ultimissimi anni (salvo 1992, 2013 e 2015, questi ultimi due tra l'altro soltanto relativamente remoti, tutte le altre sono state fatte tra 2021 e 2022) e come non compaia, curiosamente, nessuna decade del 2003 (piuttosto sorprendente)
    • è record assoluto invece, sia per la decade sia per qualunque decade di Luglio che per qualunque decade dell'anno, per il maggior n° di minime ≥ 26° (5) e ≥ 27° (4) dal 1951: semplicemente non c'è alcun precedente in grado di reggere, neppure pescando da Agosto, con la sola seconda decade di Agosto 1992 che andò vagamente vicino ma solo per il n° di minime di almeno 26° (4)
    • terzo posto per la più alta minima mai registrata in ultima decade di Luglio dal 1951; per quanto paradossale sia, infatti, i 27.3° del 25/7 pur essendo una delle 5 più alte dell'intera serie storica deve fare i conti con dei precedenti che si sono verificati proprio in terza decade e, curiosità vuole, sempre nello stesso identico periodo: 24/7/2007 (28,8°) e 24/7/2003 (27,4°): evidentemente, il 24-25/7 è un paio di giorni particolare, in cui sembra come se gli astri si dispongano favorevolmente a registrare queste minime a dir poco eccezionali (un po' come 7 e 8 Aprile sono da sempre inclini ad essere le date delle ondate di freddo tardive invernali di maggiore importanza storica)




    Si è sempre e solo parlato delle minime fino a questo punto, ma non è da dimenticare che anche le massime hanno giocato un ruolo di primo piano nel determinare la terza più calda tra le terze decadi di Luglio dal 1951.
    Come accennavo prima, sebbene le massime siano state quelle meno appariscenti e apparentemente meno significative, in realtà sono state le più fedeli alla fase sopramedia che perdura dal 6 Luglio: proprio le massime, infatti, avevano segnato i prodromi di questo eccezionale periodo estivo, e proprio le massime sono quelle che mai hanno conosciuto un periodo di rientro nella media se si eccettua qualche isolato valore poco lontano dalla media in prima decade di Agosto (ma tale non per loro merito quanto piuttosto per demerito della prima decade stessa che negli ultimissimi anni è divenuta ancor più calda di quanto già fosse).
    Nonostante l'estrema fedeltà dimostrata al periodo in essere, le massime, costantemente fatte sotto regime di brezza, non hanno saputo esprimersi al pieno delle loro potenzialità, un tratto che in verità è stato caratteristico di tutta l'estate e non solo sulla costa adriatica e al livello del mare ma su tutta la regione salentina e nei bassi strati troposferici. In terza decade di Luglio, in particolare, la massima più alta è stata 33°, davvero miserrima e indegna di menzione. Proprio la costanza però ha premiato: la massima più bassa, 30.3°, è infatti la seconda più alta per qualunque terza decade di Luglio dal 1951: solo nel 2015, in altre parole, la terza decade aveva visto come max più bassa un valore superiore, allora persino sopra i 31° (31,4°).

    La terza decade di Luglio 2024, inoltre, risulta una delle 4 terze decadi ad aver registrato 11 giornate di calore su 11, una delle 7 dell'intero mese di Luglio ad esserci riuscite dal 1951: l'esiguo numero, pure considerando tutte le decadi mensili, è un'ulteriore riprova di come sia difficile tenere massime sempre sopra i 30° a Brindisi per lunghi periodi di tempo in estate, cosa che però quest'anno non vale affatto.
    Da sottolineare come tra queste vi sia anche la seconda decade di Luglio 2024, il che significa che 2 delle 7 decadi di Luglio (il 29%) dal 1951 ad aver sempre e solo registrato giornate di calore appartengono a quest'estate: impressionante.





    Atmosfera- Prima di affrontare questo capitolo, è necessario porre una premessa: praticamente per l'intera durata della decade, infatti, sono mancati i radiosondaggi di Lecce Galatina, ritornati solo il 30/7. Questa è stata una grave mancanza, che di per sè renderebbe improprio eseguire qualsiasi operazione di stima, ciononostante in quei giorni ho proseguito con la mia solita ricostruzione giornaliera adottando i soli modelli. Ovviamente l'assenza di un metro di riferimento, che era offerto dai dati raccolti dalle radiosonde, aumenta la forbice di errore, per questo motivo sono di seguito riportate non delle medie esatte, come sono solito fare, bensì degli intervalli entro cui molto probabilmente le reali medie si sono allocate:
    • ZT: tra 4610 m e 4729 m
    • T850: tra 19,2° e 19,7°
    • T700: tra 8,6° e 9,2°
    • T500: tra -7,3° e -6,8°


    Fortunatamente quasi nessun dato della decade sia stato in grado di competere per una top 5, neppure considerando le stime massime o minime possibili, pur avendone alcuni sfiorato l'eventualità. Parlo non a sproposito di fortuna: l'intervallo di incertezza è già relativamente ampio, infatti, sulle medie, si può dunque benissimo immaginare come sui singoli valori esso sia stato in molti casi nettamente maggiore e ciò avrebbe reso estremamente difficile chiarirne il collocamento nelle classifiche.
    Ci sono state, comunque e purtroppo, poche ma significative eccezioni, dati che sono stati di valenza storica nonostante non sia possibile definirne con precisione la posizione; tutti si concentrano nella medio-alta troposfera dove infatti si sono espresse le maggiori anomalie dell'intera colonna:
    • la media termica a 500 hPa è stata molto probabilmente la seconda più alta mai registrata in terza decade di Luglio, dietro sicuramente solo alla terza decade di Luglio 1998 che è stata la decade con la più alta T500 media dell'intera serie storica (con un'impressionante -6,05°!); i problemi subentrano nel momento in cui ci si rende conto che se la media è stata superiore a -7° si tratterebbe della terza più calda decade a 500 hPa dell'intera serie storica (almeno dal 1974): purtroppo non è possibile esprimersi con sicurezza circa la questione, mi limito a mostrarne la possibilità. E' bene anche far notare che, viceversa, nel caso la media effettiva fosse stata -7,2° o -7,3° allora la terza decade di Luglio 2024 scivolerebbe in terza posizione già solo tra tutte le terze decadi di Luglio degli ultimi 50 anni, arretrando o pareggiando la terza di Luglio 2020 (-7,2°), inutile dire che in questo caso perderebbe anche di ogni eccezionalità rispetto all'intera serie storica. Un'ultima postilla: la seconda decade di Luglio 2024 aveva avuto una T500 media di -6.7°, ciò significa che Luglio 2024 ha comunque avuto due decadi consecutive con medie attorno i -7°, su un valore che sostanzialmente definiva il podio storico degli ultimi 50 anni: impressionante.
    • la media dello ZT è uno dei parametri dove scegliere una posizione univoca è pressochè impossibile: si va infatti da un potenziale settimo posto nel caso fosse stato più prossimo ai 4610 m ad addirittura un terzo posto (!!) nel caso fosse stato superiore ai 4710 m! Nonostante non si possa definire un piazzamento, ritengo che il risultato più probabile sia fuori dalla top 5, al massimo un quinto posto in ex aequo con la terza decade di Luglio 2009 (ZT medio: 4690 m) perchè la maggior parte dell'intervallo entro cui potrebbe essere caduta la media reale si colloca sotto la media del 2009 (80 m vs 40 m)
    • infine, la più alta temperatura a 500 hPa potrebbe essersi piazzata tra -4° e -4,3°: l'intervallo può apparire in questo caso molto esiguo, purtroppo però si contano diversi precedenti storici proprio entro quell'intervallo di appena 0.3°, a seconda di come si vuole leggerlo, potrebbe essere stato un terzo posto o un quinto posto in ex aequo con due anni (dunque valevole quanto un settimo; i due anni sono 2012 e 2020 con -4,3°). Nonostante l'incertezza impedisca di esprimersi definitivamente, ritengo che il dato più probabile sia stato tra -4° e -4,2° per quello che al limite sarebbe dunque un quarto posto dietro a 1998 (-2.9°!!), 2015 (-3.3°) ed, eventualmente, al 2007 (-4.1°)






    PARTE 3


    Come sarebbe stata la decade con un mare più fresco?


    A parte i dati appena citati, la decade non ha modificato le posizioni di vertice di nessun altro parametro lungo la colonna, e laddove è successo è stato come visto in medio-alta troposfera, a quote ben lontane dal suolo: nonostante esista una correlazione tra le temperature dei due livelli, questi si comportano in maniera completamente indipendente l'uno dall'altro, dunque il fatto che la terza decade di Luglio 2024 sia stata la quarta più calda al suolo e la terza più calda a 500 hPa è un fatto completamente fortuito e accidentale.

    Al contrario, è emblematico come nei medio-bassi strati troposferici non si siano avute medie troppo elevate: queste ultime sono infatti state sì calde, ma terze decadi di Luglio con medie sopra i 20° a 850 hPa se ne sono avute diverse, anche negli ultimi 20 anni del Novecento. Non è dunque possibile spiegare/giustificare le elevate medie della stazione di terra sulla base della massa d'aria presente nel PBL durante la decade, ne deriva che bisogna ricercarne l'origine al suolo stesso ed è palese dalla disposizione dei venti prevalenti nonchè dal quadro termico che la causa sia nelle abnormi SST del basso Adriatico.



    Dopo una seconda decade caldissima, nella quale viceversa la massa d'aria che ha stazionato era dalle caratteristiche raramente viste per il mix durata + intensità, le acque dell'Adriatico, già di per sè più predisposto dato il suo essere un bacino chiuso e poco profondo, si erano portate infatti su valori termici alquanto inediti, poche volte sperimentati in tantissimi anni.

    Il mare funziona per certi versi come una batteria: una volta che ha accumulato la carica, necessita di tempo per smaltirla, e il tempo che ci impiega è direttamente proporzionale a quanta energia viene richiesta. A fuor di metafora, il mare accumula lentamente energia termica dall'atmosfera, e poi la rilascia quanto il processo viene meno in modo più o meno graduale o relativamente veloce a seconda di quanta ne viene trasferita all'aria (più è fredda la massa d'aria con la quale è a contatto, più rapidamente avviene la perdita di calore dal mare).
    Il problema nasce dunque quando alla fine di un periodo molto caldo non segue alcun episodio sufficientemente fresco che consenta alle acque superficiali del mare di smaltire l'eccesso di calore stipato. Illuminante, in proposito, è proprio il confronto tra il periodo in esame del 2024 e lo stesso identico di un anno fa: il 25/7/2023 il basso Adriatico, secondo i dati satellitari, aveva temperature superficiali prossime ai 29°; il 25/7/2024 la situazione era sostanzialmente la stessa se non leggermente migliore (valori poco sotto i 29° al largo). Nel 2024, però, non è mai subentrata alcuna rinfrescata incisiva, solo un blando calo seguito peraltro da una seconda breve fiammata, viceversa nel 2023 ci fu un calo più marcato ed esteso, inoltre non è da trascurare che un anno fa solo il medio-basso Adriatico superava i 28° mentre quest'anno il bacino più caldo era proprio l'alto Adriatico laddove localmente si sono persino superati i 30°, al largo!
    La differenza si coglie appieno qualche giorno dopo: il 28/7/2023 le SST di tutto l'Adriatico erano scese tra i 26° e i 27° al largo; il 28/7/2024 insistevano ancora su almeno la metà (quella italiana) del bacino valori sopra i 28°. Nel 2023 poi arrivò una prima decade di Agosto ancora più fresca sulla sua seconda metà a dare il definitivo colpo di grazia, con le SST discese persino verso i 25-25.5°, quadro radicalmente diverso da quest'anno in cui finora ad Agosto non si è riusciti ad andare neppure sotto i 27° nel momento migliore.




    E' indubbio che dunque la combinazione tra mare molto caldo e un'atmosfera che non ha mai conosciuto una pausa significativa, ma solo un allentamento al più delle continue e consistenti anomalie positive, abbia generato questo risultato incredibile, tale per cui pur non essendoci state le condizioni tali da determinare una media così elevata al suolo ha comunque fatto molto caldo.
    Lecito è domandarsi a questo punto di quanto il mare abbia pesato, di quanto abbia alzato le medie e quali queste sarebbero altrimenti state in un anno con SST adriatiche più vicine alla norma.

    Empiricamente, la relazione tra SST e temperature sotto vento dal mare, perlomeno a Brindisi Casale, è lineare: ad un calo di -1° delle SST corrispondono minime o massime all'incirca almeno 1° più basse.
    Applicando questo filone di ragionamento, se le SST fossero state sui 26/26,5° (-2/-2,5° da quelle che si sono viste in ultima decade di Luglio 2024) le minime sotto vento dal mare sarebbero dovute aggirarsi sui 25° all'incirca, viceversa le massime non avrebbero dovuto superare i 29°, sempre sotto brezza di mare/vento sinottico dai quadranti settentrionali.
    Inserendo questi termini nell'equazione, con temperature del mare più vicine alla norma, la media complessiva si sarebbe aggirata vicina ai 26,5° ovvero finanche a -1,5° (e forse anche di più) dal 2024: sarebbe stata comunque una decade calda, ma fuori dalla top 10.

    Per validare questa stima è utile analizzare alcuni casi del passato, e per farlo ne prenderò due che ebbero all'incirca la stessa media a 850 hPa (19,5°): il 2003 e il 2005.
    Nel 2003 le SST erano molto alte, ed infatti il 2003 chiuse per media complessiva quanto il 2024 (come si è visto, gli in realtà davanti di +0,1°), nel 2003 però si ebbero più giorni con brezza debole da est, cosa che ha inevitabilmente fatto lievitare le massime in almeno 3 gg.
    Nel 2005 le SST erano ben più basse, sui 25°: rispetto al 2024, si sta parlando di temperature del mare ben -3/-3,5° da quelle del 2024, e sulla base di questa sottrazione ci si aspetterebbe spannometricamente una decade almeno a -2° dal 2024. Ed effettivamente così è stato: la terza decade di Luglio 2005 chiuse a 26,2° di media grezza (-1,9° dal 2024).

    Eseguire confronti è estremamente complesso, e sarei oltremodo arrogante nel ritenere che le stime che ho appena esposto siano sicure e comprovate. D'altro canto, è persino probabile che l'impatto delle alte SST sul clima che ha avuto la terza decade di Luglio 2024 sia stato non inferiore bensì superiore a quello che ho supposto, questo perchè anche nelle notti in cui vigeva la brezza di terra il raffreddamento dell'aria era ostacolato dal suo elevato contenuto in vapore acqueo conseguenza dell'enorme apporto di questo durante le ore diurne sotto brezza di mare o venti settentrionali.
    Sebbene, infatti, l'ur diurna sia più o meno rimasta sempre la stessa (tra il 50% e il 70%) di una giornata di brezza qualunque, la quantità di vapore acqueo presente in 1 kg di massa d'aria (vapor mixing ratio) aumenta notevolmente in presenza di una temperatura dell'aria maggiore: volendo portare qualche numero, un'ur sul 65% con 29° equivale a 16,6 g di vapore acqueo su kg d'aria (da ora in poi sarà indicato come g/kg onde non ripetermi ogni volta) mentre con 31° equivale a 18,8 g/kg. La differenza può apparire esigua, appena +2 g/kg, ma non è del tutto insignificante perchè si ripercuoterà anche durante la notte, nel qual caso, ipotizzando un'ur media notturna del 75-80%, traballa una differenza nelle minime di circa 2°. Ovviamente questo è un calcolo spannometrico, che non tiene conto delle interazioni con le aree interne, dalle quali la brezza può far affluire aria meno umida e per questo più fresca, tuttavia la dinamica appena illustrata serve ad evidenziare come anche in assenza di venti diretti dal mare le notti possono esserne comunque influenzate, e d'altronde è intuitivo che ciò accada visto che le minime registrate sulla costa sono sempre più elevate che nelle aree interne proprio per la maggiore umidità e contenuto in vapore acqueo delle coste rispetto all'entroterra.



    A me piace guardare all'andamento meteorologico anche secondo un modello di alternanza tra fasi di stress (ovvero fasi, più o meno lunghe, di anomalia consistente, sia essa positiva o negativa) e fasi di relax (fasi in cui si torna nella norma climatica o si vive uno stemperamento delle anomalie nel senso opposto): alla fine l'analisi dei dati meteorologici misurati in una determinata zona geografica più o meno vasta può essere infatti letta proprio in questo modo, su qualsiasi scala temporale (giornaliera, con notte e giorno che alternano periodi di stress e di relax; mensile, con i singoli episodi più o meno caldi o freddi; stagionale o annuale, valutando le più ampie macrofasi meteorologiche).

    Adottando questa visione, a rendere eccezionale quest'estate sta essendo la cooperazione micidiale tra la totale assenza di periodi di relax, di "break" o semplici inframezzi al caldo, ed il mantenimento per l'appunto di un costante stress termico indotto sia direttamente tramite ondate di calore prolungate e moderate sia indirettamente tramite l'effetto che queste hanno sulle temperature del mare, il quale continua a liberare calore anche quando si sta vivendo una fase di relativo relax. L'ultima decade di Luglio 2024 ne è stata la maggiore evidenza, e dall'insieme delle osservazioni appena fatte si può stimare che il solo mare caldo per colpa della duratura ondata di calore atmosferica tra fine prima decade ed inizio terza decade di Luglio abbia influito sulle temperature registrate sulla costa nella restante settimana di Luglio anche di +2°. Ciò sottolinea l'importanza non solo che il mare ha nell'economia climatica della costa, ancora una volta, ma anche quanto fondamentali siano i break: un singolo break incisivo può riuscire a cambiare radicalmente una situazione ampiamente compromessa, come successo a fine Luglio 2023; la mancanza di break o una loro scarsa forza, al contrario, può essere più deleteria ed impattante di un'ondata di caldo molto forte e lunga per quanto assurdo ciò possa sembrare.

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