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  1. #91
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Novembre 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Quando parli di t al suolo ti riferisci ad Artegna evidentemente ...che proprio pianura non è essendo a 210 slm...in pianura è stato un novembre freddo , qua, pianura veneta orientale, il 4° più freddo dal 1998...e generalmente è andata così su tutta la pianura padano-veneta.
    No, mi riferisco sempre ad Udine che si trova a 91 slm; ogni tanto ne guardo ancora i dati anche adesso che la stazione è stata tarata.
    Probabilmente essa è un pò più calda di quelle di aperta pianura o forse è un pò più ventosa; oppure può anche essere che neppure cento metri di differenza nell'altitudine abbiano fatto una grande differenza per la temperatura media.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  2. #92
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Novembre 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    A Ferrara Novembre è terminato con i seguenti scarti dalla media:

    +0,25°C sulla media 1981-2010

    -0,71°C sulla media 1996-2023.

    Su una 1991-2020 (che non ho purtroppo) ipotizzo un -0,4/-0,5° circa.

    La temperatura media mensile è stata pari a 8,9°C. Per curiosità, si tratta del primo mese sotto il +1 dalla media anche sulla media 1961-1990: siamo infatti a +0,8 da tale media (pari a 8,1°C).

    Gli scarti dalla media decadale sulla 1981-2010 sono i seguenti:

    Prima decade: +0,6 (sulla 1996-2023 sarebbe -0,1°C)
    Seconda decade: -0,9°C (sulla 1996-2023 sarebbe -1,6°C dalla media)
    Terza decade: +1,1°C (sulla 1996-2023 circa +0,4°C).

    Complessivamente sono state solo le due scaldate ai lati (periodo 1-3 Novembre e 27-30 Novembre) ad impedire una chiusura con il segno -, cosa che ad un certo punto sembrava possibile.

    Nel mezzo molte inversioni, diversi giorni con nebbia ma anche una discreta entrata fredda a cavallo tra 20 e 23 del mese.

    Si tratta del mese con la minore anomalia positiva sulla 1981-2010 addirittura da Maggio 2023, il quale chiuse a -0,1°C. Da allora tutti e dico tutti i mesi hanno chiuso con anomalie superiori a +0,5°C dalla 1981-2010, compreso Maggio 2024 che ha provato ad avvicinarsi a tale soglia ma ha chiuso comunque a +0,8°C.

    Soprattutto, si tratta dell' 8° Novembre più freddo dal 1996 ad oggi, quasi a pari merito con il Novembre 1997 (chiuso a 8,95° di media).

    Più freddi di questo ovviamente i vari 1998, 1999 e 2001 (chiusi tutti e tre attorno a -1,5° sulla 1981-2010), il 2005, il 2007, il 2011 e il 2017. Tutti gli altri (eccetto appunto il 1997 come detto) hanno chiuso da 9° in su.

    Più in generale, spulciando la serie storica dal 1951 ad oggi (che purtroppo presenta un clamoroso buco nel 1995), Novembre 2023 risulta il 22° più caldo a pari merito con il 1992, con cui condivide la medesima temperatura media. 22° su 74 non è nemmeno malvagio. Fa specie vedere come dal 1978 al 1991, estremi inclusi, NESSUN mese di Novembre chiuse sopra alla 1981-2010 (al massimo ce ne sono due chiusi a 0,0°, cioè il 1987 e il 1989, mentre ce ne sono ben 6 chiusi da -2° in giu sulla 1981-2010).
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  3. #93
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    Wink Re: Novembre 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    A Ferrara Novembre è terminato con i seguenti scarti dalla media:

    +0,25°C sulla media 1981-2010

    -0,71°C sulla media 1996-2023.

    Su una 1991-2020 (che non ho purtroppo) ipotizzo un -0,4/-0,5° circa.

    La temperatura media mensile è stata pari a 8,9°C. Per curiosità, si tratta del primo mese sotto il +1 dalla media anche sulla media 1961-1990: siamo infatti a +0,8 da tale media (pari a 8,1°C).

    Gli scarti dalla media decadale sulla 1981-2010 sono i seguenti:

    Prima decade: +0,6 (sulla 1996-2023 sarebbe -0,1°C)
    Seconda decade: -0,9°C (sulla 1996-2023 sarebbe -1,6°C dalla media)
    Terza decade: +1,1°C (sulla 1996-2023 circa +0,4°C).

    Complessivamente sono state solo le due scaldate ai lati (periodo 1-3 Novembre e 27-30 Novembre) ad impedire una chiusura con il segno -, cosa che ad un certo punto sembrava possibile.

    Nel mezzo molte inversioni, diversi giorni con nebbia ma anche una discreta entrata fredda a cavallo tra 20 e 23 del mese.

    Si tratta del mese con la minore anomalia positiva sulla 1981-2010 addirittura da Maggio 2023, il quale chiuse a -0,1°C. Da allora tutti e dico tutti i mesi hanno chiuso con anomalie superiori a +0,5°C dalla 1981-2010, compreso Maggio 2024 che ha provato ad avvicinarsi a tale soglia ma ha chiuso comunque a +0,8°C.

    Soprattutto, si tratta dell' 8° Novembre più freddo dal 1996 ad oggi, quasi a pari merito con il Novembre 1997 (chiuso a 8,95° di media).

    Più freddi di questo ovviamente i vari 1998, 1999 e 2001 (chiusi tutti e tre attorno a -1,5° sulla 1981-2010), il 2005, il 2007, il 2011 e il 2017. Tutti gli altri (eccetto appunto il 1997 come detto) hanno chiuso da 9° in su.

    Più in generale, spulciando la serie storica dal 1951 ad oggi (che purtroppo presenta un clamoroso buco nel 1995), Novembre 2023 risulta il 22° più caldo a pari merito con il 1992, con cui condivide la medesima temperatura media. 22° su 74 non è nemmeno malvagio. Fa specie vedere come dal 1978 al 1991, estremi inclusi, NESSUN mese di Novembre chiuse sopra alla 1981-2010 (al massimo ce ne sono due chiusi a 0,0°, cioè il 1987 e il 1989, mentre ce ne sono ben 6 chiusi da -2° in giu sulla 1981-2010).
    Ciao Fede, perla media 1991/2020 a Ferrara ci sarebbe quella calcolata da ARPAE per Malborghetto di Boara che con relativa interpolazione al comune del capoluogo.
    Per novembre, ad esempio:

    fe_nov1991-2020.jpg

    Molto interessante questa tabella con vari dati anche record.
    2025 -> estremi: -2,3°C (1/1)/10°C (10/1)
    vento massimo: 34,2 km/h NE (10/1)
    UR minima: 61% (11/1)

  4. #94
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Novembre 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    Il mese di novembre a Fasano ha chiuso con una media di 14.5°C, -0.4°C al di sotto della 91/20. È il primo mese a registrare il segno meno dall'aprile 2023. I diciotto mesi in mezzo sono tutti sopramedia, e fra questi abbiamo registrato l'inverno più caldo e l'estate più calda. Una sequenza poco invidiabile, che finalmente ha avuto termine

  5. #95
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Novembre 2024: anomalie termiche e pluviometriche

    La terza decade di Novembre è stata senza dubbio la più dinamica di quest'autunno e una delle più dinamiche di tutto il 2024, nel giro di pochissimi giorni ha infatti condensato gli scenari più disparati, spesso addirittura tra loro opposti e più estremi che mai, sotto ogni fronte meteorologico: da quello termico a quello barometrico, da quello anemometrico a quello atmosferico, i fortissimi contrasti che si sono generati sono stati in molti casi di rilievo storico e necessitano di un approfondimento che verrà affrontato in un'apposita sezione.
    Oltre che interessare momenti diversi della decade, scenari opposti hanno caratterizzato anche i diversi piani della colonna: mentre infatti la decade è stata nella norma, o comunque non eccezionale, in medio-bassa troposfera, alle medio-alte quote il caldo non ha mai davvero ceduto tranne che l'ultimo giorno, risultandone così una prestazione addirittura straordinaria, in totale se non stridente contrapposizione con quanto invece avveniva al suolo dove la decade ha visto prevalere temperature più basse delle medie anche per i decenni scorsi.

    Insomma, si può sintetizzare affermando che la terza decade di Novembre sia stata dominata da contrasti di ogni tipo, tanto nel tempo quanto nello spazio, di fatto facendo del dinamismo, da essa esaltato al punto da essere meglio definibile come trasformismo, la sua stessa identità.



    Di seguito le medie termiche della terza decade di Novembre 2024 a Brindisi Casale:

    media min: 8,7° (-0,3° dalla decadale 71/00)
    media max: 16,9° (+1,1° dalla decadale 71/00)
    media tot: 12,8° (+0,4° dalla decadale 71/00)


    Era del 2017 che la terza decade di Novembre non chiudeva così vicina alla 71/00: prosegue, dunque, la fortunata fase già iniziata in seconda decade di Novembre e che avevo riconosciuto essere un significativo punto di rottura rispetto a qualsiasi altra dei precedenti 15 mesi (da Luglio 2023). E' la primissima volta, in particolare, che due decadi consecutive chiudono con un sopramedia contenuto rispetto ad una media antiquata quale la 71/00, non accadeva appunto dall'ormai lontanissimo Giugno 2023.
    Ovviamente, visto l'enorme riscaldamento subito nel corso dei decenni da questa decade (+1° tra 71/00 e lo scorso decennio), è inevitabile che un blando scarto positivo per la norma dell'ultimo trentennio del Novecento si traduca in uno negativo anche consistente per gli ultimi decenni, per la precisione: -0,1° dalla decadale 81/10; -0,3° dalla decadale 91/20; -0,8° dalla decadale 2011/20.


    Anche se è stata la quinta più fredda ultima decade di Novembre degli ultimi 19 anni (dal 2006), dietro a 2008, 2013, 2015 e 2017, è interessante osservare come già la terza decade di un anno fa fosse terminata grossomodo sulle stesse medie (fu appena più calda, di soli +0,15°): era dal biennio 2004-2005 che due anni consecutivi non vedevano le rispettive terze decadi di Novembre mantenersi entrambe sotto la 81/10, per quanto tra 2013 e 2017 si ebbero come visto delle terze decadi molto più fredde di quelle degli ultimi due anni, non fosse che a loro si alternarono negli anni di mezzo delle decadi anche molto calde. Se si vuole, è un piccolo trend positivo che lancia una luce di speranza, quella di un recupero o almeno di un destino meno nero di quanto si profilava prima di oggi su questa specifica decade dell'anno che nello scorso decennio, al netto di 2013, 2015 e 2017, aveva conosciuto una sensibile accelerazione del trend al riscaldamento.



    L'evento meteorologico che ha senza alcun dubbio plasmato la decade, segnandone il destino, è stata l'irruzione fredda veloce dei giorni 24 e 25 Novembre: benchè poco sentita in atmosfera, addirittura fulminea alle medio-alte quote al punto da non essere riuscita a lasciare traccia nei radiosondaggi (ma su questo si tornerà successivamente), al suolo il calo termico cui ha dato luogo è stato forte e duraturo nel tempo, influenzando quasi tutti i restanti giorni della decade per effetto delle inversioni termiche esaltate dall'aria fredda depositatasi nei bassi strati e della botta verso il basso che aveva dato alle SST del basso Adriatico, dopo quell'episodio scese sotto i 18°. L'altrettanto veloce irruzione fredda dell'ultimo giorno mensile ha dato il colpo di grazia, arrotondando significativamente la media massime senza però alzare la media minime nonostante i venti settentrionali di provenienza marina.

    Proprio la media minime, scontato dopo quanto detto, è stata la più performante, addirittura chiudendo sotto la 71/00: non accadeva dalla terza decade di Aprile, ed in ultima decade di Novembre sempre dal 2017. Considerando che fino a soli 5 giorni prima (15 Novembre) neppure una minima era ancora scesa sotto i 10° (cosa che costituiva una delle più tardive prime volte di sempre!), il fatto che si sia riusciti a stare addirittura sotto i 9° di media per 10 giorni dopo una settimana da ciò che pareva quasi impossibile assomiglia ad una sorta di impresa.


    Nonostante ciò che si è raccontato fino a questo punto potrebbe lasciar pensare che se ci sono state delle statistiche storiche ritoccate lo sono state per quanto concerne il freddo, la realtà è come sempre amara: l'unica statistica di rilievo rimaneggiata, infatti, riguarda all'opposto proprio un dato di caldo, nello specifico la massima decadale più alta (22,1°) che risulta la sesta più elevata mai registrata in terza decade di Novembre dal 1951. Questo valore è stato davvero sorprendente, nessun modello lo aveva infatti previsto, ed altrettanto sorprendente, ma per ragioni opposte, è stata anche la minima fatta appena 3 giorni dopo, 3°: in questo caso, al contrario, i modelli erano giorni che prevedevano un valore estremamente basso, ma poi alla realtà dei fatti la minima è stata sì bassa ma mediocre e affatto storica. Tanto per dire, oltre a non collocarsi neppure lontanamente tra le più basse minime della terza decade, sia il 2023 sia il 2021 avevano saputo registrare minime più basse.



    Non ci sono state altre statistiche significative da segnalare: come spesso accade di questi tempi, le decadi fredde risultano notevoli per l'epoca attuale forse ma difficilmente sanno competere con il passato storico rispetto a cui le loro prestazioni impallidiscono.





    Atmosfera- Lungo la colonna la terza decade ha preso in eredità e portato al loro massimo estremo tutti i trend tipici di quest'autunno: bassi strati meno anomali, persino talvolta interessati da infiltrazioni fresche; alti strati dominati da masse d'aria calda; nel mezzo, uno strato cuscinetto.
    L'irruzione fredda che al suolo ha plasmato la decade si è fatta sentire nettamente meno all'aumentare della quota: se il suo effetto si è ancora avvertito pienamente a 850 hPa, a 700 hPa esso si fa risicato, pur avendo lasciato un'impronta nel valore minimo raggiunto dalla temperatura, mentre a 500 hPa è del tutto assente! L'ondata, infatti, è durata l'equivalente di un battito di ciglia, appena qualche ora, con il cuore freddo che è transitato rasente la costa adriatica fuggendo immediatamente via: il passaggio è stato così rapido che non ha avuto la possibilità di imprimere il segno sui radiosondaggi, inoltre al suo seguito è subito rimontata aria molto calda che invece è perdurata per molti giorni contrassegnando, lei sì, la decade stessa.

    Così, mentre a 850 hPa la decade è chiusa poco sotto la media e fondamentalmente anonima, ed anonima (sebbene sopra la media) è risultata anche a 700 hPa, a 500 hPa si è trattato di una delle più calde decadi dell'intera serie storica, in particolare della terza più calda ultima decade di Novembre dal 1974, a pari merito con il 2006 e sostanzialmente anche con 2002 e 2012 che chiusero con una media appena più bassa (-17,7°). Stante un possibile errore di +0,1° nella stima, è plausibile che il pareggio sia stato anche reale, non solo sostanziale.
    Il forte gradiente delle anomalie che si è così generato è ben sintetizzato dal seguente grafico che le riporta rispetto alla media decadale 81/10; evidente il completo disaccoppiamento tra basse quote (suolo e 850 hPa totalmente concordi) e le altissime:

    Distribuzione delle anomalie lungo la colonna di Brindisi 21-30 Novembre 2024.png


    Sempre a 500 hPa è stato rilevato il secondo, significativo, dato storico della decade: la temperatura ha raggiunto i -13.1° il 26/11, al quarto posto tra le più alte T500 in terza decade di Novembre dal 1974, sebbene sia un quarto posto "affollato" essendo condiviso con ben altri 3 anni (1994, 2012 e 2015).


    Non sono state raggiunte temperature storiche di alcun tipo a nessuna delle altre quote, solo lo ZT si è avvicinato alla top 5 per il picco max decadale che, adottando una stima piuttosto estrema, potrebbe persino essere stato effettivamente al quinto posto (più probabilmente, però, è stato da settimo/nono posto). Questa completa assenza è da ascrivere a quanto detto già prima, il fatto che la decade abbia visto una intensa lama d'aria fredda tagliare i medio-bassi strati che ha abbassato le medie e contrastato la successiva fase più mite e anticiclonica la quale, comunque, è stata ben lungi anch'essa dal raggiungere i valori che invece ha raggiunto a 500 hPa. Non è stata dunque solo l'ondata di freddo, anche quando ha fatto caldo non lo è stato in modo esagerato.





    Barometria- Sicuramente l'aspetto più incredibile, storico e sorprendente dell'intera terza decade di Novembre riguarda le pressioni raggiunte nelle ore immediatamente successive all'irruzione fredda: a seguito di una scalata forsennata partita dalle profondità di un minimo depressonario scavatosi sul Mediterraneo centrale, quasi come per effetto rimbalzo, la pressione si è portata su valori estremamente elevati nel giro di pochissime ore raggiungendo vette che mai prima si erano viste in autunno.


    Suolo- Il dato che troneggia su tutti è certamente il nuovo record di pressione atmosferica mai registrato in terza decade di Novembre, a Novembre stesso e in autunno almeno dal 1951, ben 1036.1 hPa, +1.2 hPa dal vecchio record che risaliva per ambedue al Novembre 1953.
    Mai nel corso della storia nota (dal 1951) si erano superati i 1035 hPa prima di Dicembre, è dunque non soltanto record mensile e stagionale ma anche record di precocità per la prima pressione atmosferica del semestre freddo sopra i 1035 hPa!

    Il 24 Novembre 2024, data dei 1036 hPa, ha conquistato anche il record di giornata con la pressione atmosferica media giornaliera più alta (1034,3 hPa) in terza decade di Novembre, a Novembre ed in autunno dal 1951, battendo di nuovo il primato risalente al 28/11/1953 stavolta però di +0,1 hPa! E' necessario precisare, però, che la pressione atmosferica media del 24/11/2024 è derivata da 24 misurazioni (1 ogni ora), mentre per il 28/11/1953 la media è calcolata su appena 4 valori disponibili, anche se la visione delle reanalisi per quel giorno restituisce una media giornaliera più o meno analoga.
    Proprio col 28/11/1953 il 24/11/2024 si contende pure il record per la più elevata pressione giornaliera minima (1032,7 hPa) per la terza decade di Novembre, per Novembre e per l'autunno dal 1951: nel 1953 infatti, utilizzando le 4 misurazioni ufficiali, la pressione non sarebbe scesa sotto i 1033 hPa, fatto che decreterebbe il record ancora in mano a 71 anni fa; in realtà, mancano dati dalle 20 in poi, e osservando le reanalisi la pressione stava calando e ha continuato a farlo dopo la serata. Ritengo molto probabile, anche se non certo, che il 28/11/1953 sia dunque sceso entro la mezzanotte almeno sui 1032,5 hPa, quanto basta perchè il record passi in relativa sicurezza al 2024.


    Nonostante l'ineguagliabile prestazione della pressione atmosferica tra 23 e 28 Novembre, la bassa pressione relativamente profonda (minimo sui 1000 hPa) dei primissimi giorni ostacola completamente le possibilità che la terza decade aveva di entrare nelle classifiche storiche anche per la più alta media decadale della pressione atmosferica. Nonostante il forte handicap che hanno costituito i primi giorni (21 e 22 ebbero medie giornaliere sotto i 1008 hPa!), la media decadale è comunque stata di 1021 hPa, un dato notevole e affatto frequente.



    Altezze gpt- Pure lungo la colonna atmosferica si è avuto un potente effetto rimbalzo dopo la veloce irruzione fredda del 23 Novembre, ed il raggiungimento di picchi pressori estremamente elevati per il periodo benchè, stavolta, non da record assoluto. Anche per le altezze gpt, infatti, è valso lo stesso gradiente delle anomalie già esaminato per le temperature ma inverso, con i bassi strati che in questo caso hanno misurato i valori più alti ed eccezionali mentre i medio-alti valori sempre meno elevati e rilevanti salendo di quota.
    In particolare:

    • l'altezza gpt max 850 hPa ha raggiunto i 1621 m, secondo posto per la più alta quota gpt 850 hPa in terza decade di Novembre almeno dal 1974 nonchè terzo posto tra tutte le decadi di Novembre per gli ultimi 50 anni (gli 850 hPa sono stati l'unica quota alla quale si è registrato un picco max di spessore addirittura mensile)
    • l'altezza gpt max 700 hPa ha raggiunto i 3189 m, sesto posto per la più alta quota gpt 700 hPa in terza decade di Novembre per gli ultimi 50 anni
    • l'altezza gpt max 500 hPa ha raggiunto i 5810 m, quarto posto (a pari merito però con 1981 e 1984, dunque equiparabile ad un sesto pure a questo livello) per la più alta quota gpt 500 hPa in terza decade di Novembre dal 1974


    Anche per le altezze gpt non si sono avute medie storiche decadali per via dei valori più bassi che si sono avuti soprattutto ad inizio decade ma anche il suo ultimo giorno quando è giunta una goccia fredda in quota.





    Analisi e confronti- Come detto già all'inizio del resoconto, il tratto più caratteristico della terza decade di Novembre 2024 sono stati i contrasti, forti e di ogni tipo: di temperatura, di pressione, di altezze gpt, di ZT, di valori termici in quota; diamine, persino il dew point ha avuto uno sbalzo enorme nell'arco di poche ore (da 15° a -6° in meno di 24 h, ben -21°!!),mentre il vento è passato in 6 h dallo spirare forte da SSW con raffiche di 70 km/h al farlo da NNW con raffiche di 60 km/h!

    Le numerose escursioni sperimentate si sono consumate in meno di 72 h, quasi tutte in 36-48 h in realtà, tra il pomeriggio del 22 e la tarda mattinata del 24, al limite l'alba del 25/11. Aldilà dell'esiguo intervallo di tempo in cui si sono realizzate, le escursioni sono state comunque considerevoli per una decade di Novembre tanto che molte di esse sarebbero state da record o da podio anche se si fossero verificate nei momenti più estremi della decade.



    1. Escursioni termiche al suolo

    Più alta
    Più bassa
    Differenza
    Tmax
    22,1 13,3 8,8
    Tmin
    12,4 3 9,4
    Tm gg 17,3 10,9 6,4
    T
    22,1 3 19,1
    Le escursioni decadali sono state considerevoli, ma di queste solo quella tra le temperature più estreme è stata eccezionale conquistando il terzo posto per la terza decade di Novembre con la più ampia escursione termica dal 1951, a pari merito col 1956 e dietro solo a 1961 (ben 22,2°!) e 1972 (21,4°).


    Il fatto che nessuna delle altre tre escursioni abbia guadagnato un posto nella top 5 decadale non deve far pensare che allora siano da meno, vale anzi il contrario: se infatti invece della decade si considera un orizzonte temporale differente (le 24 h tra 22 e 23 Novembre), due di quelle tre escursioni acquistano un'importanza storica addirittura superiore!

    La prima tra queste è la differenza tra le due max estreme della decade (22,1° e 13,3°): benchè ci siano state almeno altre 8 terze decadi di Novembre che, dal 1951, hanno registrato uno scarto più ampio tra la max più alta e la max più bassa, quest'anno le due massime non si sono verificate a distanza di qualche giorno l'una dall'altra, le due max, infatti, appartengono a due giorni consecutivi! Mai era successo di assistere in terza decade di Novembre ad una variazione delle max in 24 h di tale portata (8,8° o più), calo o aumento che fosse, e anche allargando lo sguardo alle altre decadi esiste un solo ed unico precedente nel quale, negli scorsi 73 anni, si era vista un'escursione delle max in 24 h ancor più ampia a Novembre, nel 1995, quando si ebbe una differenza di ben -11° tra la max di giorno 18 (22°) e la max del giorno 19 (11°)! E' dunque secondo posto assoluto per la più ampia escursione tra due max consecutive nel mese di Novembre dal 1951; il segno non è rilevante, tuttavia è interessante constatare che non si è mai avuta in 74 anni a Novembre una max più alta di almeno +8° rispetto al giorno prima.

    Rilevante è stata anche la differenza tra le due medie grezze giornaliere del 22 e 23 Novembre, quasi 6.5° letteralmente da un giorno all'altro: in questo caso, due precedenti storici si ritrovano già in ultima decade di Novembre, il 29-30/11/1957 (si tratta niente meno che del famoso episodio di gelo precoce, il più precoce della storia del Dopoguerra, sul Sud Italia e le Adriatiche, di cui ho anche parlato; ci fu un crollo nelle medie di ben -7,2° tra le medie giornaliere del 29 e del 30/11, giornata che fu del tutto avulsa e fuori da ogni contesto inserita in quel mese così modernamente mite per essere accaduto negli anni 50) e il 21-22/11/1977 (+8,3°), ma ampliando l'orizzonte anche alle prime due decadi del mese non se ne scoprono altrettanti ma, nuovamente, soltanto uno e, nuovamente, il già citato episodio del 18-19/11/1995 (-6,9°). Si tratta, alla luce di questi unici precedenti, della terza più ampia differenza tra le medie grezze di due giornate consecutive in terza decade di Novembre dal 1951 e della quarta più ampia differenza tra le medie grezze di due giornate consecutive in tutto il mese di Novembre dal 1951.




    2. Pressione atmosferica al suolo


    In contemporanea al sensibile calo delle temperature tra i giorni 22 e 23 Novembre si è consumato anche uno sconvolgente rialzo della pressione atmosferica che ha assunto alla fine i contorni del record. Per dare un'idea di ciò che è stata, fondamentalmente, un'affannosa corsa o, è proprio il caso di dirlo, un incalzante assalto al record, si sono registrate variazioni di:

    • +14 hPa in 12 h
    • +27,5 hPa in 24 h
    • +32 hPa in 30 h
    • +34 hPa in 35 h

    Il trend d'aumento della pressione atmosferica è stato di +1 hPa/h ca, un ritmo indemoniato considerando che è stato mantenuto per 36 h! Di per sè, infatti, una variazione oraria della pressione di questo tipo non è affatto eccezionale su periodi di qualche ora/mezza giornata, tuttavia la sua rilevanza aumenta in maniera direttamente proporzionale all'allungarsi del periodo temporale nel quale essa rimane vigente, e in quei giorni della terza decade di Novembre 2024 lo è stata per 1 giorno e mezzo!
    Quanto appena riferito trova la sua esplicita dimostrazione nei seguenti dati:

    • secondo posto per la maggiore differenza di pressione in 24 h per la terza decade e per tutto il mese di Novembre dal 1951, dietro soltanto (per -1,5 hPa) ai 29 hPa in 24 h tra 20 e 21/11/1987
    • record assoluto per la maggiore differenza di pressione in 30 h per la terza e per tutto il mese di Novembre dal 1951
    • record assoluto per la maggiore differenza di pressione in 36 h per la terza e per tutto il mese di Novembre dal 1951, e qui si entra in territorio mai esplorato perchè la pressione cambia molto raramente in maniera così drastica anche in tutti gli altri mesi dell'anno, quindi c'è odore di possibile dato eccezionale di caratura addirittura annuale in quest'ultimo caso! Per fare luce definitiva servirà un'indagine che condurrò per il resoconto mensile di Novembre

    E' bene sottolineare come mi sia sempre riferito alla mera variazione intesa come valore assoluto e privo di segno: detto in altro modo, non si è trattato solo dell'aumento di pressione più drastico di Novembre per gli ultimi 75 anni, non ci sono stati mai neppure cali pressori di tale intensità! A dimostrare che il segno della variazione pressoria è stato del tutto irrilevante, l'unico dato, sopra menzionato infatti, che in qualche modo è riuscito a competere è stato proprio un calo di pressione, quello del 1987.


    I dati record non si esauriscono alle sole differenze di pressione, è stata infatti da record anche la maggiore differenza tra pressioni medie giornaliere di due giorni successivi a Novembre dal 1951: 20,7 hPa tra la pressione media del 22/11 (1004,9 hPa) e la pressione media del 23/11 (1025,6 hPa).
    E' inoltre record per la maggiore differenza tra le pressioni medie giornaliere più bassa e più alta di una stessa decade di Novembre dal 1951, quasi 30 hPa (29,4 hPa) tra la pressione media del 22/11 (1004,9 hPa) e quella del 24/11 (1034,3 hPa)!

    Si conclude la sfilza di record con il nuovo primato storico per maggiore escursione della pressione atmosferica in 24 h a Novembre dal 1964, quasi 20 hPa, per la precisione 19.8 hPa, e sopra al precedente (20/11/1987) di +1 hPa!




    3. Atmosfera

    Max
    Min Differenza
    T850 10,1 -3 13,1
    T700 3,5 -13,6 17,1
    T500 -13,1 -28 14,9
    ZT 3640 1225 2415
    hgpt 850 5810 5530 280
    hgpt700 3189 2946 243
    hgpt500 1621 1375 246

    Prima di evidenziare eventuali statistiche rilevanti, è necessario premettere che quelli sopra indicati sono stime da me elaborate, e come tali provvisti di potenziali errori (anch'essi stimati e di cui eventualmente avrò conto).
    Ad ogni modo, c'è ben poco da segnalare: per quanto si sia trattato di escursione significative senza alcun dubbio, di tutte solo lo sbalzo termico a 700 hPa figura in top 5, in particolare al secondo posto per la maggiore escursione della T700 in terza decade di Novembre dal 1974, dietro a 1975 (19°) e di pochissimo al 2004 (17,3°). Differentemente da quanto avvenuto al suolo, dunque, in atmosfera tutte le escursioni sono state più "smorzate", tuttavia anche lungo la colonna a brillare sono state le escursioni registrate in 24 h tra il 22 e il 23/11, queste sì eccezionali e persino da record, ma su questo punto tornerò nel resoconto mensile.




    4. Il confronto con l'anno scorso

    In tutte le analisi finora affrontate ho volutamente tralasciato di citare un punto che invece ora sarà esaminato a fondo: appena un anno fa, la terza decade di Novembre 2023 aveva già sperimentato escursioni eccezionali sia per temperature sia per pressioni sia per altezze gpt, e molte di esse sono state più estreme di quelle avvenute nel 2024!

    Il precedente del 2023 è ingombrante sotto vari punti di vista, è suo stesso merito se ho potuto condurre in maniera abbastanza rapida le analisi circa le varie escursioni: semplicemente, avevo svolto il lavoro di ricerca per l'appunto un anno fa!
    E' straordinario pensare che dopo un anno si sia ripetuto uno scenario similare, le probabilità di certo non erano a favore della ripetizione di scarti così ampi in due anni consecutivi, averli fatti non fa che aggiungere incredulità a dati già di per sè incredibili.
    Accanto a questo terreno comune, sono esistite tuttavia delle fondamentali differenze circa le modalità attraverso cui si sono espresse le varie escursioni di pressione o temperatura alle varie quote tra 2023 e 2024.


    Il primo elemento che differenzia 2023 e 2024 è la natura sinottica di quello che è stato l'evento principale delle due terze decadi di Novembre. Solo dalla comprensione di questo può derivare un qualunque confronto.
    Nel 2023 tale evento è stato la veloce ondata di freddo artico-marittima del 25-27 Nov, un vero e proprio schiaffo del Vortice Polare direttamente sull'Italia: non solo è giunta aria fredda infatti, quest'ultima si è associati a bassissimi gpt, da record assoluto per il mese di Novembre! A fronte di una tale lama di bassi gpt è stato inevitabile lo scavarsi di una profonda depressione che ha generato una pressione estremamente bassa anche al livello del mare.
    Nel 2024, viceversa, benchè anche in quest'ultimo si sia verificata un'ondata di freddo ed un calo della pressione e dei gpt significativo che ha avuto il suo ruolo su alcune delle escursioni registrate, l'evento clou della decade è stato assolutamente rappresentato dalla rapidissima rimonta anticiclonica immediatamente successiva.


    4.1 2023 vs 2024: temperature

    Sul lato delle escursioni termiche, il 2023 al suolo è stato più estremo sulle minime, laddove il 2024 ha invece brillato per le massime: un anno fa nel giro di due giorni si passò da una minima sui 16° ad una di 2° circa, uno sbalzo termico nelle notti di queste due giornate vicine tra loro di ben 14°; nel 2024, viceversa, le minime sono variate meno, infatti anche nella notte più calda non si è andati sopra i 13.5°, ma d'altro canto nella notte più fredda non si è riusciti a scendere neppure sotto i 3°.
    Tuttavia, se si considera che nel 2024 la massima più alta è stata di 22° (+1,5° rispetto al 2023), quella minima più alta di circa +1° non compensa il maggiore scarto tra le max più alte delle due annate, ergo la terza decade di Novembre 2024 vince la gara complessiva circa la più ampia escursione termica decadale anche se solo di qualche decimo!
    Nel complesso, sia 2023 sia 2024 rientrano tra i 6 anni che hanno registrato la maggiore escursione termica in terza decade di Novembre dal 1951!


    In atmosfera il confronto è serrato nei medio-bassi strati, a 850 hPa addirittura si raggiunge quasi il pareggio, col 2023 che prevale ma di qualche decimo appena. A 700 hPa invece vince il 2024 di quasi +1°, ed è interessante in proposito evidenziare che già il 2023 avesse conquistato il secondo posto per la più ampia escursione termica a quella quota negli ultimi 50 anni per quella decade, titolo che le viene tolto appena un anno dopo proprio dal 2024 che lo fa suo. Le due terze decadi di Novembre 2023 e 2024, due annate consecutive, occupano pertanto ad oggi due dei tre più alti gradini del podio per la più ampia escursione mai registrata dal 1974 a 700 hPa!

    Salendo di quota, la situazione cambia drasticamente: nel 2024 non c'è stata alcuna escursione da record, anche se forse sarebbe più corretto dire che essa è in realtà sfuggita alle maglie dei radiosondaggi, i cui lanci sono stati troppo rarefatti nel tempo (12 h l'uno dall'altro) per cogliere un evento che in alta troposfera è stata tanto meno intenso del 2023 quanto anche molto più fugace (letteralmente non più di qualche ora nel suo clou). Nel 2023, invece, il radiosondaggio colse quasi il suo momento migliore, il climax di un episodio che comunque era decisamente più possente e coinvolgente la Puglia a 500 hPa. Il 2023 possiede addirittura il record per la più ampia escursione termica mai registrata in terza decade di Novembre dal 1974, un record che è stato possibile anche grazie alla rimonta d'aria calda a quella quota che si ebbe successivamente, molto simile in entità a quella che si è verificata anche nel 2024, anno in cui dunque la differenza col 2023 è stata fatta tutta dal picco minimo, completamente mancato.


    4.2 2023 vs 2024: barometria

    Il confronto tra 2023 e 2024 in campo barometrico è inscindibile dai due eventi principali delle due rispettive terze decadi, di cui si è parlato sopra, e che racchiude la più fondamentale differenza tra i due anni consecutivi: mentre nel 2024, infatti, si è visto come si siano raggiunte pressioni così alte da stabilire il nuovo record mensile assoluto, nel 2023 viceversa una profondissima bassa pressione in via di formazione proprio nei dintorni di Brindisi fece rilevare valori così bassi da stabilire il record di pressione atmosferica più bassa di Novembre almeno dal 1951.
    Ecco, quindi, il più incredibile tra tutti i dati a confronto: 2023 e 2024, entrambi caratterizzati da due terze decadi di Novembre eccezionali, riscrivono nel giro di due anni entrambi gli estremi, massimo e minimo, della pressione! La differenza tra la pressione più bassa e la più alta di Novembre, fino al 2022 sui 47 hPa da decenni, due anni dopo si ritrova completamente rivoluzionata ed incrementata a 49 hPa! Voglio far notare come riscrivere entrambi gli estremi di un parametro sia un fatto eccezionale (la curva di densità di probabilità che racchiudeva entrambi i valori viene allungata su entrambe le code, andando oltre per ben due volte quelli che erano i due valori più estremi rilevati nei precedenti 70+ anni!), e lo sia ancor di più averlo fatto anche per il valore minimo in un'epoca nella quale l'aumento dei gpt e la minore frequenza con cui si sviluppano profondi minimi depressionari al suolo abbassano teoricamente ancor più le probabilità rispetto al passato.
    Le probabilità che in due anni consecutivi si rinnovassero entrambi i record di pressione era irrisoria: giusto per avere un'idea spannometrica di quali probabilità si parla, supponendo che la distribuzione dei dati barometrici segui la curva gaussiana (come è probabile che sia) per definizione un evento estremo si pone ad oltre 3 deviazioni standard che corrispondono ad una probabilità che si verifichino ≤ 0.003, averne dunque due consecutivi equivale ad una probabilità ≤ 0.0009 ovvero dello 0,09% (1 su 1100)!

    La terza decade di Novembre 2023, pur puntando tutto sul valore record di pressione minima, non è sfigurata per escursioni, anzi: nel giro di 4 giorni, nel 2023, la pressione è dapprima calata e poi aumentata di 25 hPa! Nel 2024, invece, c'è stato un primo calo che però non è mai stato di quell'entità, e solo successivamente un aumento di entità addirittura superiore (+36 hPa vs +31 hPa). La variazione di pressione del 2024 in 1-2 giorni è stata da record, ma ciò che ho tralasciato di dire è che tale record era stato fatto appena un anno prima, e non solo quello:

    • il 2023 aveva stabilito il record di maggiore differenza tra le pressioni medie giornaliere di due giorni consecutivi (+19,6 hPa); è stato battuto dal 2024 di +1,1 hPa!
    • il 2023 aveva appena stabilito il secondo posto per la maggiore escursione intragiornaliera della pressione atmosferica (18 hPa), dietro solo all'episodio del 1987; il 2024 fa un sol boccone di entrambi, battendo il 2023 di quasi +2 hPa e persino il 1987 di +1 hPa!

    Nel complesso, il 2024 usurpa al 2023 ben 3 dati storici dopo appena un anno di distanza, 2 dei quali erano record ed uno di essi era un secondo posto! Sia 2023 sia 2024, ad ogni modo, figurano tra i 2 anni del podio per vari parametri di escursione di pressione atmosferica.


    In quota non ci sono stati paragoni: per quanto il 2024 possa aver effettivamente rilevato un forte sbalzo dei valori, nel 2023 semplicemente la drasticità e violenza dell'escursione delle altezze gpt è stata senza precedenti ed impareggiabile. Si parla di variazioni nell'ordine dei 300 m, addirittura quasi 500 m a 500 hPa nel giro di pochissimi giorni!
    Anche in tal caso, però, si denota la stessa differenza vista già al suolo: laddove il 2023 ha brillato, cioè, per altezze gpt minime, da record storico, il 2024 lo ha fatto per i picchi massimi anche se stavolta solo a 850 hPa l'altezza gpt è stata tale da raggiungere l'olimpo delle più alte mai registrate in questo mese.

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