ho rifatto i calcoli e ho trovato altri dati delle stazioni di chieti a l'aquila, qui sulle stazioni meteonetwork, non sono "ufficiali" ma ho controllato che nelle medesime annate fossero sovrapponibili. Ho quindi allungato la serie ferma al 2017 fino al 2025, (sicuramente storceranno il naso in molti puristi, i dati sono più o meno sovrapponibili, quindi NON è la stessa stazione, ma non cambia molto in quanto gli scarti sono "importanti". Stessa cittÃ* stessa quota ecc ecc....ebbene
Classifica di CHIETI (30km da qui)
1° posto 2003 26.47
2° posto 2022 26.47
3° posto 2024 26.36
4° posto 1946 26
5° posto 1952 25.8
7° posto 2017 25.73
8° posto 2021 25.71
9° posto 1950 25.5
10 posto 2019 25.24
11 posto 2025 25.19
Classifica di l'Aquila (110km da qui) STAZIONE in una conca che d'estate è una fornace che risente fin troppo dei geopotenziali, per cui spesso NON in linea con le altre
1° posto 1998 23.43 (ma secondo me non sono attendibili (??)
2° posto 2003 23.37
3° posto 1950 23.1 (ma secondo me non sono attendibili (??)
4° posto 2022 22.96
5° posto 2012 22.93
6° posto 2024 22.86
7° posto 2025 25.72
Quindi in quota al Rifugio Franchetti è 8° posto (ultime 11 estati)
Terminillo è al 5°
praticamente TUTTO l'abruzzo NON e' al 4° posto, l'ABRUZZO NON e un puntino e volevo discuterne con degli esporti chiedendo delucidazioni in merito; io sto semplicemente cercando di capire, perche' i miei dati non tornano mai...ma davvero..ma ci vorrebbe parlecano (che fine ha fatto?)
riguardo e a FULVIO 1966 non rispondo perche' non ha argomentato...ha semplicemente ripetuto quello che dicon i dati ufficiali...ma lui i suoi dati...li ha?
Ultima modifica di cristiano; 13/09/2025 alle 11:28
Vediamo come si è comportata l’estate 2025 peri radiosondaggi di Udine-Rivolto:
• Media ad 850 hPa 14.9°C, +1.3°C dalla media 1991/2020, estremi 8.4°C/21.8°C, settimo posto su 45 tra le più calde, tre valori sotto i dieci gradi e 78 sopra i quindici (di cui nove oltre i venti).
• Quota media ZT 3880 metri, +246 dalla media, estremi 2362/5193 metri, quinto posto tra le più alte, sette valori inferiori ai tremila metri (di cui uno sotto i 2500) e 142 sopra i 3500 (di cui 72 oltre i quattromila, 21 sopra i 4500 e tre addirittura sopra i cinquemila)
• Geopotenziali 500 hPa 5813 metri, +36 dalla media, estremi 5620/5970 metri, quarto posto tra le più alte.
Giugno ha fatto indubbiamente la parte del leone: esso è stato molto caldo a tutte le quote, in particolare dall’inizio seconda decade, è stato un mese estivo a tutti gli effetti ed è stato assolutamente paragonabile ai migliori come il 2003, 2019 e 2022.
Come dicevo, giugno è stato molto caldo al suolo, con anche una lunga ed intensa onda di calore; si è posizionato fra il secondo ed il quarto posto per le temperature al suolo ed al terzo in quota.
Ha avuto pochi episodi di instabilità, il più importante si è verificato il giorno 26 con una forte grandinata nei dintorni di Pordenone.
Per quanto riguarda lo zero termico ed i geopotenziali, giugno ha fatto letteralmente saltare il banco.
Per prima cosa, la media mensile dello ZT ha superato i quattromila metri: è la prima volta che accade per questo mese, con questo risultato giugno si posiziona al sesto posto assoluto tra i mesi estivi e non aventi le medie più elevate.
Ora i mesi che hanno superato i quattromila metri medi sono:
• Giugno 2025 (4068)
• Luglio 1983 (4068), 2015 (4202), 2022 (4024), 2023 (4004) e 2024 (4221)
• Agosto 1992 (4131), 2001 (4002), 2015 (4039), 2017 (4061) e 2024 (4246)
• Settembre 2023 (4015)
Oltre a ciò, il picco massimo dello zero termico è stato di 5193 metri; esso non è stato solamente il nuovo record mensile, ma lo è anche della prima metà estiva ed esso si è fermato ad appena due metri dal primato assoluto di tutta la serie di dati (primato registrato il 21 agosto 2023).
Per i geopotenziali giugno è stato ancora più sbalorditivo.
La sua media è stata da record nella sua classifica e si è posizionata addirittura al secondo posto assoluto fra tutti i mesi, ad un solo metro dall’infernale agosto 2024 (che è stato il più feroce di tutti), battendo perfino tutti i mesi di luglio che sono arrivati a 5846 metri nel 2022.
Davvero un risultato clamoroso, anche perché giugno è penalizzato dal fatto di avere le fasce subtropicali mediamente più basse rispetto a luglio ed agosto.
Inoltre, la media della terza decade ha superato tutte quelle estive e non ed è stato eguagliato il primato mensile.
Luglio è stato molto vicino alle proprie medie, sia al suolo che in quota, tranne che per le temperature minime (è decimo fra i più caldi).
Dopo la prima settimana caldissima, la situazione è cambiata radicalmente: una volta tanto è arrivata una rinfrescata decisa e con un ricambio d’aria totale, in alcune zone sono caduti fino a 200 mm, la temperatura in quota è scesa sotto i dieci gradi, lo zero termico sotto i 2500 metri (facendo segnare il quarto valore più basso per luglio), il clima si è fatto settembrino per alcuni giorni ed è perfino comparsa la neve sui monti.
In seguito non abbiamo mai avuto vere e proprie ondate di calore ma solamente qualche giorno caldo inframezzato con vari passaggi instabili.
La frequente instabilità che ha caratterizzato questo mese ha contribuito a limitare sia le temperature diurne e sia ad impedire al caldo di accumularsi; si conferma il fatto che ora l’instabilità estiva aiuta più che altro ad evitare forti ondate di calore più che a portare fresco (prolungato).
Penso che il merito principale di luglio sia quanto ho appena scritto; esso è stato diametralmente opposto a quello dell’anno scorso, che partì piano e poi divenne caldissimo.
Per trovare un luglio avente medie al suolo simili a questo dobbiamo tornare indietro al 2023, per la temperatura dobbiamo tornare indietro al 2020 ed al 2017, per lo zero termico ed i geopotenziali al 2018; questo perché luglio, durante gli ultimi anni, era stato decisamente caldo e con zero termico molto alto.
Agosto è stato complessivamente un po' sopra le medie sia al suolo che in quota, ma esso è rimasto ben lontano da quelli più caldi e con lo zero termico più alto.
La seconda decade ha fatto la parte del leone: essa è stata davvero molto calda a tutte le quote, facendo segnare anche dei record importanti.
Al suolo le minime sono state altissime, ripetutamente sopra i venti gradi, con due valori di 26.5°C e 25.1°C registrati nei giorni undici e dodici per la stazione di Udine S.Osvaldo: si tratta dei due valori più alti in assoluto, battono i 24.9°C registrati del nuovo record assoluto, batte i 24.9°C del 28 giugno 2019 (mentre il precedente primato per agosto erano i 23.5°C del cinque agosto 2017 e dell’otto agosto 2012).
Le medie sono state attorno ai 29 gradi per cinque giorni di fila (dall’undici al quindici) e le massime hanno superato spesso i 35 gradi su molte zone della pianura; naturalmente è doveroso citare i record fatti segnare nella zona di Trieste, con massime addirittura di 37-38 gradi.
In quota la temperatura è salita fin quasi a 22 gradi e lo zero termico ha superato nuovamente i cinquemila metri.
Per il resto, agosto non ha mai alzato la voce: la prima decade è stata per gran parte gradevole e con clima più settembrino che estivo, la terza ha visto il ritorno dell’instabilità accompagnata da temperature tardo estive e senza ondate di caldo, quest’ultima è stata gradevole e questo fatto è l’eccezione rispetto a quanto accaduto durante gli ultimi anni.
In altre parole, agosto è stato sulla falsariga di luglio, ossia con un’ondata di caldo intensa ma isolata e per il resto circa in media, ma esso è stato leggermente più caldo di luglio.
Al suolo l’estate ha avuto queste medie, tra parentesi gli scarti dalla 1991/2020: 18.2°C (+1.7°C), 24°C (+1.4°C) e 29.9°C (+1.2°C).
Essa è al quinto, sesto e decimo (insieme alla 2006) tra le più calde, su 35 totali; vediamo che si è trattata dell’ennesima estate decisamente calda a tutte le quote e che è riuscita ad entrare fra le prime dieci sia al suolo che in quota.
Quest’estate ha avuto un andamento insolito: la sua prima metà ha avuto medie più elevate della seconda, grazie soprattutto a giugno.
La differenza tra la seconda e la prima parte estiva, al suolo, è stata di 0°C per le minime, -1°C per le medie e -1.2°C per le massime; in quota le differenze sono state di -0.4°C per la temperatura ad 850 hPa, di -91 metri per lo zero termico e di -35 per i geopotenziali.
Le differenze medie, riferite sempre al periodo 1991/2020, sono di 1°C, 1.5°C e 2°C al suolo; in quota esse sono di 2.1°C, 330 e 40 metri, naturalmente a favore della seconda metà stagionale.
Le differenze registrate quest’anno sono quasi tutte negative: sono tra le differenze più basse in assoluto e sono tra le poche ad essere negative.
Per le minime, avevamo avuto una differenza di zero gradi anche nel 2002, mentre essa era stata negativa nel 2010 e 2021 (-0.4°C) e nel 2016 (-0.6°C).
Per le medie, i precedenti risalgono al 2002 (-0.5°C), 2006 (-0.8°C), 2010 (-0.6°C), 2014 (-0.1°C) e 2021 (-0.3°C); si noti che quest’anno abbiamo stabilito la differenza negativa record.
Per le massime, i precedenti risalgono al 2002 (-0.1°C), 2006 (-1.8°C), 2010 (-0.6°C) e 2014 (-0.7°C).
Per la temperatura ad 850 hPa i precedenti sono la coppia 2002-2010 (-0.2°) e per lo zero termico l’unico precedente è la 2002 (-91 metri) con la 2006 avente differenza nulla; infine, per i geopotenziali gli altri precedenti sono la 2006 (-40), 2002 (-21), 2010 (-5) e 2021 (-1).
In genere questo andamento insolito si otteneva quando giugno era caldo (per l’epoca) e gli altri due mesi erano stati piuttosto freschi ed instabili; l’estate 2006 era stata una parziale eccezione perché luglio era stato caldissimo, ma agosto era stato incredibilmente fresco e perturbato.
Quest’anno l’andamento anomalo è stato ottenuto in maniera un po' diversa, ossia con una prima parte tra le più calde in assoluto ed una seconda circa in media; penso che in futuro una differenza molto ridotta tra le due metà estive potrà essere ottenuta solo in questo modo, ormai è impossibile avere fasi estive fresche davvero prolungate.
L’andamento particolare di quest’estate si evidenzia anche facendo il confronto tra le medie mensili.
Giugno è stato il mese più caldo del trimestre al suolo, ad 850 hPa, per lo zero termico ed i geopotenziali.
Per le temperature minime è la seconda volta che succede dopo il 2007, per le temperature medie è la terza dopo il 1996 (pari con luglio) ed il 2019, per le massime è la seconda dopo il 2014; per la temperatura ad 850 hPa è la seconda dopo il 2019, per lo zero termico è la prima volta in assoluto, per i geopotenziali è la terza dopo il 1996 (pari con luglio) ed il 2002.
Come notiamo, era accaduto solo occasionalmente che giugno fosse il migliore per qualche grandezza ed era successo quasi sempre in maniera isolata; l’unica parziale eccezione era stato il 1996, con il doppio pareggio con luglio per temperature medie ed i geopotenziali.
Per poter essere il migliore, giugno ha bisogno anche della collaborazione degli altri due mesi; nel lontano passato giugno non riusciva ad essere caldissimo, per cui doveva essere caldo (rispetto alle sue medie) e che gli altri due mesi fossero freschi ed instabili.
Quest’anno la situazione è stata diversa, è vero che luglio ed agosto non hanno pestato duro come, ad esempio, nel 2024 ma è anche vero che essi non sono stati freschi ed agosto ha avuto un’intensa ondata di calore; giugno è stato davvero formidabile ed il merito dei successi citati in precedenza è in buona parte suo.
Quest’anno esso è stato più “fortunato” rispetto ad altri anni in cui era stato molto caldo (ad esempio 2003, 2006, 2019 e 2022), ma senza riuscire a primeggiare.
Il mese peggiore del trimestre è stato luglio, sia per le temperature al suolo e sia per le grandezze in quota; seppur in poche occasioni, era già successo che luglio fosse il peggiore per tutte le grandezze, era successo nel 2000 e 2003, mentre nel 1996 e 2019 era stato il peggiore per quattro grandezze su sei (temperature al suolo ed a 850 hPa nel 1996, temperature minime e medie, ZT e geopotenziali per il 2019).
Tornando all’estate nel suo complesso, ne abbiamo avuta un’altra con medie decisamente elevate e che si è posizionata nella parte alta delle classifiche sia al suolo che in quota; essa, nonostante non sia riuscita ad insidiare le più calde, ha fatto ugualmente segnare dei record molto importanti.
Come scritto sopra, lo zero termico di giugno ha superato i quattromila metri medi per la prima volta; è davvero un risultato notevolissimo, dato che esso non è affatto scontato neppure per luglio ed agosto.
Il picco massimo ha sfiorato i 5200 metri, arrivando a soli due dal primato assoluto di tutta la serie di dati; esso è il nuovo record mensile e della prima metà estiva, esso allinea giugno ai primati di luglio ed agosto.
Per i geopotenziali giugno è arrivato ad un nulla da agosto 2024, ossia dal primatista assoluto anche considerando tutti gli altri mesi ed ha battuto anche il miglior luglio (2022), la media della terza decade ha superato tutte le altre dell’anno e non.
Trainata dal super giugno, la prima metà estiva ha migliorato i record di temperatura media, ZT e geopotenziali medi in quota: questi record erano molto recenti, essi risalivano al 2019 per la temperatura, al 2022 per le altre due grandezze.
Da notare anche che l’anno scorso erano stati migliorati i primati della seconda parte stagionale: essi erano un po' datati, 2003 per la temperatura e 1992 per le altre due grandezze.
Poi l’estate si è un po' seduta senza accelerare ulteriormente e proponendo solamente un’altra ondata di caldo a metà agosto, ondata che comunque ha avuto la mano piuttosto pesante e che ha portato il picco massimo stagionale di temperatura in quota.
Come al solito, il caldo è stato soverchiante rispetto al fresco: quest’ultimo si è fatto sentire anche con fasi apprezzabili come quella di inizio luglio (picco minimo dello ZT decisamente basso), inizio e fine agosto, un finale di agosto fresco e gradevole sta diventando l’eccezione per cui ora fa notizia.
Anche se quest’estate non è riuscita a competere veramente per il podio, anche stavolta ne abbiamo avuta una a distanza ravvicinata che si è collocata nel gruppo delle inseguitrici; questo fatto sta accadendo da almeno un decennio e sta rendendo l’estate media attuale ben più calda delle migliori dei decenni passati (ad esempio 1983 e 1994).
Questo la dice lunga su come l’estate si stia surriscaldando.
L’estate 2003, ossia l’antenata delle super estati attuali, rimane difficilmente avvicinabile al suolo dove è stata molto avvicinata solamente dalla 2022 per le temperature medie e massime (questa si è beccata 1.6°C e 2.6°C).
Per la temperatura in quota è stata quasi eguagliata dalla 2024 ed avvicinata molto dalla 2019 e 2022; per lo zero termico ed i geopotenziali essa sta perdendo rapidamente posizioni da un po' di anni, per lo zero termico essa è scesa al settimo posto ed al quarto per i geopotenziali, essa in entrambi i casi è stata superata anche dalla 2025.
Ecco il grafico delle temperature ad 850 hPa:
T850.jpg
Le medie decennali sono 12.6°C, 13°C, 13.6°C e 14.2°C, con un aumento di ben 1.6°C (1.2°C dagli anni ’90);
l’estate è la stagione che si è scaldata in misura maggiore, dato che ha guadagnato 1.6°C in quarant’anni al ritmo poco superiore di mezzo grado a decennio.
Durante gli anni ’80 le estati avevano mediamente 21 giorni freschi (temperatura sotto i dieci gradi) ed altrettanti giorni caldi (aventi temperatura superiore a quindici gradi): ora i giorni freschi sono scesi a dieci e quelli caldi sono saliti a 37.
Giugno si è scaldato di 2.2°C (10.5°C, 11.2°C, 12.1°C e 12.7°C) e di 1.5°C dagli anni Novanta, è stato il più caldo solamente nel 2019 e 2025 ed il più fresco per 39 volte (l’ultima nel 2024).
Luglio si è scaldato di 0.9°C (13.8°C, 13.5°C, 14.4°C e 14.7°C) e di 1.2°C dagli anni Novanta, è stato il più caldo per 22 volte (l’ultima nel 2022) ed il più fresco per quattro (l’ultima nel 2025); agosto si è scaldato di 1.7°C (13.5°C, 14.3°C, 14.1°C e 15.2°C) e di 0.9°C dagli anni Novanta, è stato il più caldo per 23 volte (l’ultima nel 2024) ed il più fresco in tre occasioni (l’ultima nel 2021).
Grafico dello zero termico:
ZT.jpg
Le medie decennali sono di 3543, 3544, 3627 e 3726 metri, con un aumento di 183 metri.
Anche nel caso dello ZT l’estate ha aumentato in maniera decisa le sue medie, anche se il cambio di marcia vero e proprio è iniziato durante gli anni Duemila (e non a partire dagli anni ’90).
Nel corso dei decenni abbiamo perso undici giornate con ZT sotto i 3500 metri, passate da 41 a trenta; quelle con valori inferiori a tremila metri sono passate da 17 a dieci.
Per contro, abbiamo guadagnato nove giornate con ZT superiore ai quattromila metri, che sono passate da 21 a trenta.
Giugno ha aumentato le sue medie di ben 301 metri (3165, 3269, 3396 e 3466 metri) e di 197 dagli anni Novanta; è stato il migliore solamente nel 2025 ed ha avuto la media più bassa per ben 37 volte (l’ultima nel 2024).
Luglio ha aumentato le sue medie di soli 51 metri (3726, 3630, 3737 e 3775 metri) e di 145 dagli anni Novanta, ha avuto la media più alta per quindici volte (l’ultima nel 2023) e la più bassa per cinque (l’ultima nel 2025); agosto ha aumentato le sue medie di 202 metri (3727, 3719, 3737 e 3929) e di 210 dagli anni Novanta, ha avuto la media più alta per ben 29 volte (l’ultima nel 2024) e la più bassa per tre (l’ultima nel 2021).
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Che non ci conosciamo è indifferente, comunque ovviamente non parlavo dei dubbi che hai esposto che in un certo senso ci possono stare, ma del mantra ormai diffuso delle "carte colorate di rosso" che ha stufato e che su un forum meteo non si può proprio vedere....
Beh, non è mia intenzione e pure un problema più grande di me, ho solo detto i miei dati (purtroppo solo dal 2009, infatti temo che questa estate possa essere persino al 6° posto non avendo il 2003 nella serie storica) che sono stati completamente controllati perché mi ero messo a farlo personalmente.
Per quanto riguarda gli scarti dalle medie mi sono quasi sempre trovato in linea con quelli di @Perlecano (eccetto particolari situazioni meteorologiche) vista la poca distanza quindi sarebbe interessante sapere se ha a disposizione una classifica almeno per la Lombardia, perché per Orio al Serio ho provato a guardare su infoclimat ma con difficoltà, ma la cosa si potrebbe fare poi per tutte le stazioni ENAV.
Ultima modifica di Tarcii; 13/09/2025 alle 14:03
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Ciao cristiano,
non sono Perlecano, tendo comunque a fidarmi dei dati del CNR. Le tecniche di omogeneizzazione sono necessarie perchè tra cambiamenti di strumentazione vari si introducono disomogeneità nelle serie storiche che vanno per forza corrette: di fatto, ogni serie storica necessita di un'analisi statistica e di omogeneizzazione, la capacità della serie di resistere a questo procedimento ne testimonia l'affidabilità semmai.
Che io sappia il CNR usa il dato delle stazioni di terra, nello specifico quelle della rete AM/ENAV, dunque le anomalie risentono maggiormente di quelle al livello del mare e di pianura (per l'enorme sproporzione di stazioni meteorologiche poste in prossimità delle coste o a livello di pianura rispetto ai monti), questo porta ad un eventuale scostamento di +/-0,2° alle volte (stando ad alcune stime di @Perlecano in passato), comunque non molto forte.
In sintesi, direi che il dato del quarto posto sia sensato, bisognerebbe poi vedere la classifica e chiedere a chi ne è più esperto come lui per l'appunto.
Quanto al fatto che in Abruzzo non sia stata da quarto posto, provo a darti una risposta usando i dati di Brindisi Aeroporto, che ha una serie che inizia nel 1951, ottima (resiste anche alle tecniche di omogeneizzazione ISPRA da alcuni documenti che ho visionato alle volte).
Non ho ancora analizzato nemmeno il mese di Agosto, in ogni caso qui pare sia stata nella parte bassa della top 10 (ottavo posto circa?), vicina a molte altre estati. Di quelle del nuovo decennio (anni 20) risulta più fresca la 2023, nonostante Luglio.
In libera atmosfera è stata la quarta estate più calda a 850 hPa (davanti la 2012, la 2024 e la 2021, quest'ultima per solo +0.1°), a 700 hPa la quarta più calda dietro 2012, 2017 e 2024, di pochissimo (meno di +0,1°) davanti la 2021 stavolta.
E' probabile che il versante adriatico, specie nei bassi strati, abbia risentito meno delle anomalie soprattutto nella seconda metà d'estate. A trainare il carrozzone, stavolta, è stata la prima metà estiva, con Giugno che è stato l'ennesimo eccezionale degli ultimi anni.
Come puoi vedere dai dati che ti ho illustrato il dato di Brindisi può essere compatibile con quello abruzzese, a maggior ragione perchè condividiamo lo stesso versante. A livello nazionale il quarto posto ha perfettamente senso, ed è compatibile anche con le anomalie in quota che sono state da quasi podio pure qui all'estremo sud-est della penisola.
Chi fa polemica sui dati probabilmente è fazioso, purtroppo ci stiamo così abituando al nuovo clima che basta poco per dimenticarci cosa fosse l'estate mediterranea non dico di una volta ma anche solo di 10 anni fa, perchè la stagione sta evolvendo in una maniera così accelerata che non ci dà nemmeno il tempo di immagazzinare ricordi e sensazioni.
Non prendertela per quello che sto per dire, ma anche ad una persona tranquilla e mite come me questo messaggio è parso provocatorio
Non puoi stupirti che alcuni utenti abbiano risposto con toni similari, io credo che siamo noi i primi che dobbiamo impostare i toni del discorso. So che avevi buone intenzioni, infatti ti ho risposto pacatamente e dettagliatamente, però se mi permetti un consiglio la prossima volta prova a scrivere il messaggio diversamente, la parte in neretto potevi non scriverla e non credo ti avrebbero risposto in maniera così piccata.in allegato estate 2025 e top 10...ci sono state molte polemiche sul fatto che l'estate 2025 sia al 4° posto....la gente si sta stufando di queste mappe sempre colorate di rosso di ERA5, e compagnia bella...qui dentro ho letto almeno di quattro di voi che st'estate sta oltre il 4° posto...gradirei chiarezza da parte delle istituzioni e una migliore divulgazione...perchè il peso climatico delle varie parti d'italia sia soppesato bene...
Caro Burian, non ricordo di aver usato il grassetto (non ne sono capace), forse ho scritto in maiuscolo...cmq il mio tono era di chi (me compreso, che ritengo di conoscere il clima perlomeno dell'area appenninica e adriatica centrale), e'¨ stufo di mappe con colori che non hanno scarso senso divulgativo ed esplicativo. Mi spiego: se vuoi far "comprendere" al vulgo (complottisti, ignoranti negazionisti e insegnati, metalmeccanici, casalinghe ecc) io non farei mai mappe di quella con quei colori. Sono docente, ho fatto ricerca per 23 anni, ho pubblicato 5 libri di alpinismo e mai avrei usato quei colori per spiegare e illustrare una qualsivoglia REALTA' (in questo caso climatica). Sembra quasi VOLONTARIA, per indirizzare il vulgo ignorante verso un allarmismo mediatico. Purtroppo questo è evidente Qui allego 2 mappe che ho ritoccato (di meglio non ho potuto fare, diciamo ci ho perso 1h, non sono riuscito appieno, e spero capiate cosa voglio dire). Le mappe anni 50 e 60 erano molto più divulgative di oggi...oggi devono rispondere a criteri di instagrammabilita', di facebookinghibilia', ecc ecc...la scienza non dovrebbe cadere in questo tranello, che sa di politico.
Riguardo ai dati: Trieste sta oltre il 5° posto, tutto il versante adriatico oltre il 5° , la Sicilia idem....possibile che esce fuori il 4° posto?
Allora, se il dato è interpolato, modificato e quant'altro, sarebbe bello sapere il perche' e di "quanto" sia stato modificato! La gente (il vulgo) che va a sensazione (sbaglia di certo, perchè ha la memoria corta-cortissima), capirebbe facilmente che il giugno fuori scala ha di fatto modificato fortemente la sensazione di caldo e freddo a "pelle"...
Ma la stessa gente se vede quella mappa tutta uguale, di un'Italia che da nord a sud sia stata tutta un forno, qualcuno cha ha il termometro, palesa la domanda che i conti non tornano...e che le mappa sia poco realistiche..tant'e' vero che ci sono millemila obiezioni (ne e' pieno fb). Almeno una parte dell'Italia dovrebbe ritrovarsi nei dati...e invece pare dalla mappa che tra adriatico tutto e NW ci sta poca differenza!
La gente si fa domande e si da delle risposte (esattamente come i miei alunni), per cui i dati dovrebbero essere piu' chiari, comprensibili e meno da spot pubblicitario.
Riguardo alla questione quota, ho postato i dati del Rif Franchetti, a 2433m, praticamente quasi in atmosfera libera (diciamo una influenza nel peggiore delle ipotesi di 0.3°C); abbiamo i dati dal 2015 al 2025 (11 estati) ebbene, la media estiva 2025 non si trova che all'8° posto...e se si da per scontato il fatto che 2003 sia al top del caldo, scenderebbe al 9° posto...
Ora mi chiedo: perche' questa discrepanza? possibile che ogni omogeneizzazione porti a "peggiorare" le cose?
Riguardo l'omogenizzazione, che ben venga! assolutamente! sono il primo che tenta di farla a mano (ho milioni di tati..ma non ho competenze matematiche per riuscire da solo). Ma se la problematica solo le isole di calore delle cittÃ*, i dati dovrebbero essere ribassati...ma ripeto, non ho competenze a riguardo, avranno i loro metodi stanzardizzati e scientificamente provati. Ma almeno lo volete scrivere? La gente si fa domande! il 22% della popolazione è laureata ! e il 65% è diplomata...quindi diciamo che un buon 45% sa leggere un grafico (ma in giro tutti a dire che chi non capisce è negazionista e vota salvini...come se gli studi li fanno soli i piddini). Sarebbe auspicabile fare servizi ai TG senza mappe rosso fuoco senza numeri e scale di colori fantasma, e in 20" illustrare un grafico di dati crudi e uno con dati omogenati secondo tal criterio ecc ecc..e se la cosa è fatta bene, la gente (il vulgo di cui il 22% è laureato) capirÃ* e lo si zittisce. Se i grafici non sono "tanto" diversi, la gente capira' al volo (sfido) che l'omogenizzazione e del perche' sia necessaria...anche se non dovrebbe mutare i dati radicalmente visto che gli anni più caldi sono gli ultimi 25 e le stazioni dovrebbero essere iper controllate.
Scusa il messaggio lungo...ma credo sia doveroso che chi detiene la scienza (CNR) spieghi e illustri...senno' si fa la fine del COVID, con SI-VAX e NO-VAX....
E se a me non tornano i conti mi piacerebbe capire il perche'...tutto qui.
Nei disegni a sx le mappe che tutti conosciamo a e dx come diventerebbero piu' leggibili
Ad esempio, prendiamo la mappa di agosto (ultime 2 foto)...mezza italia è BIANCA, ovvero all'interno di una anomalia +0.5/-0.5 (mentre l'altra era bianca a +0.2/-0.2...sinceramente, nuovamente, non rappresenta la realtà....mezzo grado sotto o mezzo sopra non è poca cosa...praticamente entro 1° i quadrati hanno lo stesso colore...l'altra mappa invece vede l'azzurro sul lato adriatico...più vicina alla realtà (oltre che alle sensazioni)
Spero di essere stato chiaro...riguardo alle omogenizzazioni se qualcuno può entrare in merito sono tuttoorecchi
Ultima modifica di cristiano; 14/09/2025 alle 12:41
Ciao cristiano,
a scanso di equivoci, il grassetto l'ho messo io per evidenziare la parte del tuo commento secondo me problematica, quella che ha scatenato quelle reazioni piccate. Sono d'accordo con te non te le meritassi, non da subito, prendi quindi le mie parole prima scritte come un consiglio. Purtroppo, e anche comprensibilmente, il mondo social di oggi ci ha così messo allerta di fronte a toni polemici che quasi tutti rispondiamo prevenuti, anche se siamo in buona fede, e sulla buona fede di @Andrea92 (utente sulla cui bravura e disponibilità posso mettere la mano sul fuoco) e di @Tarcii (che io ritengo tra gli utenti più gentili e a modo del forum) non ho dubbi. Io, dal canto mio, cerco sempre di rispondere senza alterarmi, non prima almeno di aver valutato se dall'altra parte c'è dialogo e apertura mentale.
Venendo alla parte prettamente scientifica del tuo post, considera che l'Abruzzo costituisce appena il 3,5% della superficie italiana, e anche se ci aggiungessimo l'intero Sud + le isole arriveremmo appena al 40%: può sembrare incredibile, eppure è la verità visto che la superficie totale dell'Italia è appena sopra i 300mila km2 e le regioni meridionali + insulari + Abruzzo arrivano a 123mila km2!
La gran parte della superficie è occupata dal Nord Italia, che da solo fa proprio 120mila km2.
Alla luce di questo, emerge come a trainare le anomalie dell'Italia intera sia spesso proprio il Nord da solo, questo per ragioni di superficie e anche climatiche dato che, essendo più continentale della penisola, registra anomalie maggiori che, inevitabilmente, andranno ad influenzare il dato nazionale molto pesantemente.
Circa l'omogeneizzazione, la procedura statistica non so con esattezza come funzioni, tuttavia non credo introduca errori eccessivi se le serie sono buone. Ho visto alcune omogeneizzazioni, per dire, della serie di Brindisi Aeroporto, e questa reggeva in maniera eccellente. Da dire, però, che il caso di Brindisi Aeroporto ha diverse particolarità che riducono al minimo gli errori dovuti a cambiamenti di strumentazioni e variazioni del contesto urbano intorno (ad esempio il fatto che sia una zona molto ventilata, questo già di suo riduce al minimo il rischio di variazioni nelle temperature rilevate con vari strumenti, aggiungici il fatto che non ci sia stato sviluppo urbano attorno essendo la stazione stretta su tre versanti dal mare e dall'altro sempre dall'aeroporto, ieri come oggi), va da sè che probabilmente il caso medio (stazione meteorologica posta in una zona non ventilata, magari circondata un tempo da campagne e poi agglomerata all'interno del tessuto urbano o comunque che di questo ne risente pur non essendolo) fa sì che l'omogeneizzazione crei discrepanze di un certo rilievo.
Sulla serie CNR, comunque, dato che quasi tutte le 10 estati più calde appartengono agli ultimi anni, direi che il discorso omogeneizzazione sia trascurabile, sarebbe invece più rilevante se nell'equazione ci fossero estati precedenti a 50-60 anni fa.
Quanto al discorso sui colori, non ho ben capito la prima mappa, quella con tutto quel rosso, a che mese si riferisca: se si tratta di Agosto 2025 è errata, quella veritiera è la seconda.
Per risponderti devo prima capire la situazione.
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