Originariamente Scritto da
gabri-cn
Ciao And e benvenuto innanzitutto
Dunque, hai posto troppe domande insieme..
Cercherò di andare per ordine partendo dal fondo.
Tra l'8 ed il 9 dicembre 1990 in effetti Cuneo fu colpita da una violenta nevicata che scaricò circa 115cm di neve in poco più di 24 ore. L'unica foto in circolazione è questa scattata in Corso Nizza dal celebre e compianto fotografo cuneese Paolo "Lino" Bedino
Immagine
Veniamo ora ai dati nivometrici disponibili. Attualmente Cuneo risulta il capoluogo di Provincia più nevoso d'Italia con una media ultracentenaria di 122cm annui (1880-2010). L'inverno più nevoso è stato il 1894/95 con ben 356cm caduti, quello più avaro di precipitazioni nevose invece il 2006/07 con appena 1cm accumulato.
Il decennio più nevoso è risultato essere il 1880/1890 con 167.1cm di media,
quelli meno nevosi invece gli Anni Novanta del secolo scorso (1990-2000) con 81.5cm di media. Per quanto riguarda invece gli anni più recenti, l'ultimo decennio (2000-2010) ha chiuso con 123.4cm di media ed è risultato ben più nevoso quindi sia degli Anni Novanta, sia degli Anni Ottanta. Nel particolare negli inverni 2008/09 e 2009/10 sono scesi rispettivamente 275 e 277cm di neve che
li proiettano di fatto nella Top Five degli inverni più nevosi degli ultimi 130 anni.
E con questo abbiamo terminato la parte "statistica"
Venendo alla parte configurativa-didattica, come hai ben sottolineato anche tu il cuneese è molto vasto e presenta di conseguenza microclimi abbastanza diversi.
Le zone più nevose sono quelle più meridionali, che comprendono cioè le città di Cuneo, Mondovì e Ceva (se le guardi sull'atlante vedrai che si trovano praticamente alla stessa latitudine) e tutti i terrritori a sud di suddette città, cioè le valli Monregalesi-Cebane (Mongia, Cevetta, Casotto, Corsaglia, Maudagna, Ellero, Pesio. Non la Valle Tanaro poichè risente già fortemente della mitigazione del mare), la Valle Vermenagna, la Valle Gesso e la Valle Stura. La Valle Grana risulta borderline mentre le Valli Maira, Varaita e Po sono a parità di quota nettamente meno nevose. Per ciò che concerne la pianura la zona meno nevosa è quella posta ai confini della Provincia di Torino (Faule-Cavallerleone) e quella nei dintorni di Bra.
Per quanto riguarda infine le configurazioni migliori (partendo dal presupposto che preventivamente vi sia stata un'irruzione di aria fredda tale da permettere la caduta di neve fino in pianura) ogni zona ha le sue:
- con venti da Est/Nord-Est il Monregalese sarà la zona con gli accumuli maggiori.
- con venti da Est, il Saluzzese è la zona più avvantaggiata.
- con venti da Est/Sud-Est le zone comprese tra Valle Gesso e Valle Maira sono le più avvantaggiate.
- con venti da Sud-Est al di sopra dei 1500m le zone del Saluzzese sono le più avvantaggiate, mentre al di sotto di tale quota saranno invece le vallate meridionali suddette (dalla Grana fino al Cebano) a ricevere gli apporti maggiori.
- con venti da Sud puro il Monregalese ed il Cebano risultano le zone privilegiate
- con venti da Sud/Sud-Ovest la Valle Gesso e la Valle Vermenagna ricevono gli accumuli maggiori
- con venti da Ovest/Sud-Ovest, Ovest ed Ovest-Nord Ovest solo le alte vallate occidentali ricevono qualcosa mentre quelle meridionali e la pianura vengono totalmente saltate.
La configurazione ideale per avere neve abbondante su tutta la nostra provincia comunque rimane una sciroccata (venti da Sud Est) su cuscino freddo pre-esistente e contemporaneo richiamo di aria fredda nei bassi strati.
Segnalibri