Toglierei anche Asti, imbucata nei colli del Monferrato, troppo particolare come posizione; la vedo più somigliante a Trento e Bolzano che ai capoluoghi padani come regime termico annuo.

Pavia è 100% padana, ma come tale ha anche i contro della piena pianura occidentale, cioè che nel semestre freddo ci vuole un niente per avere il tappetone notturno di nubi basse e perdere un bel po' di vantaggio ''ideale'' nelle medie integrali, mentre in estate si muore. Non credo quindi che Pavia abbia una media annua soddisfacente.

A metà strada tra Asti (0% padana) e Pavia (100% padana) c'è Alessandria, che definirei 50% padana, in quanto giace sì in una fetta di pianura aperta, ma è una porzione di pianura aperta circondata da una bella roccaforte altimetrica: colli del Monferrato a ovest e a nord, qualche colle a est in prossimità del tortonese e la pianura che si alza di colpo a sud (dagli 85-90 m slm del capoluogo provinciale agli oltre 150 del novese). Perciò non mi viene da usarla come esempio puramente padano.

Sparo Vercelli, veramente 100% padana ed estremamente continentale.
Un microclima in cui non riesco a discernere la parte artificiale da quella geografica.
Le risaie fanno umidità, alzando di brutto la media integrale estiva per via di minime altissime e massime medio-basse; poi suppongo che, tolta l'acqua a fine estate, il suolo in autunno si raffreddi a velocità supersonica perché, avendo avuto per 3-4 mesi uno schermo di acqua, non ha immagazzinato calore. Non so altro.
La parte geografica la noto dal fatto che mi sembra che le fonate non arrivino mai sul vercellese, fermandosi al vicinissimo novarese.