Ascolta, se non t'è di troppo peso, riusciresti a postarmi tutte le nevicate avute con sfondamenti da NW-N-NE?
Perchè a rintracciare i singoli eventi meteo m'è impossibile ed è una faticaccia estrema, se hai già qualche data così restringo il campo sarebbe solo meglio.
Perchè l'elenco l'ho prolungato fino al '90.
Tra poco appena è finito lo carico su.
Ci sarebbe inoltre da soffermarsi molto sul discorso eliofania ed irraggiamento che sono durante primavera ed estate, molto alti e determinano la crescita di una flora differente dai restanti fondovalli alpini.
-ulivi
-fichi
-cipressi
-fichi d'india
-vigneti a terrazza
Sono una flora tipica dell'ambiente sub-mediterraneo come il Garda. Eppure si ritrovano anche qui, mescolati però ad un'altra flora molto differente che è quella alpina.
Cedro, abete, pino (non marittimo), con olmi e faggi et consimilia varia.
Insomma non che abbiano fatto così tanto schifo gli anni '90 ecco.
1994/1995
18/19-dic. -- 12cm
12-genn. - 1cm
19/20-genn. 10cm
22-genn. - 2.5cm
8-mar. - 0.5cm
tot.: 26cm
1993/1994
7-dic. - 0.5cm
11-dic. -- 0.5cm
14-dic. - 1cm
24-dic. - 20cm
1-genn. - 20cm
4-genn. - 10cm
28-genn. - 3.5cm
tot.: 55.5cm
1992/1993
7-dic. -- 6cm
tot.: 6cm
1991/1992
15-nov. -- 1.5cm
17-dic. -- 0.5cm
18-dic. - 1cm
21-dic. - 23cm
tot.:26cm
1990/1991
25-nov. - 6.5cm
9/10-dic. - 13cm
26-dic. - 2.5cm
7-febbr. - 9cm
10-febbr. - 22cm
tot.: 53cm
Ecco qualche dato "abbastanza certo e preciso" anche di Sondrio relativi agli anni '90, x ora sino alla stagione 1993-94:
- 1990-91:
09/12: 30 cm
10/12: 10 cm
26/12: 5 cm
06/02: 2 cm
08/02: 8 cm
10/02: 25 cm
17/04: 5 cm
Totale: 85 cm
- 1991-92:
18/12: 2 cm
21/12: 50 cm
22/01: 1 cm
25/03: 0.5 cm
Totale: 53.5 cm
- 1992-93:
07/12: 3 cm
28/02: 5 cm
Totale: 8 cm
- 1993-94:
22/10: 4 cm
22/11: 0.5 cm
24/12: 25 cm
01/01: 15 cm
04/01: 5 cm
14/02: 0.5 cm
16/02: 0.5 cm
Totale: 50.5 cm
Per quanto riguarda le nevicate qui con sfondamento da W-NW, x darti un elenco, ci vorra' molto tempo
Nel recente passato, comunque, c'e' da annoverare un 6 cm. caduti nel tardo pomeriggio/sera del 3 febbraio 2003, se ti puo' servire !
Interessante lavoretto sull'andamento termico trentennale intanto.
Ich bedanke mich noch einmal mit Roland Kofler fuer die Dateianalysen.
Tuttavia i dati provengono dalla stazione della provincia, che negli ultimi 16 anni non gode di buone termiche.
Il fenomeno dell'urbanizzazione è assai determinante in queste situazioni e dire che di verde ce n'è davvero tanto in città!
Occhio che i parchi urbani attenuano l'isola di calore ma collocare una stazione in un parco urbano non è sufficiente. Per avere misure ragionevoli bisogna che la stazione abbia buona parte dell'orizzonte sulla campagna (andando in estremissima periferia) ma anche così si è esposti all'effetto dell'isola di calore quando il vento viene dalla città verso la stazione.
Un tentativo per evitare anche questo si può fare andando lontano dalla città, solo che così - specie nelle orografie un po' complesse - diventa alta la probabilità di istallare in un punto con microclima non corrispondente a quello dell'area cittadina. Insomma un bel grattacapo.
(L'originale è presa dalle ultime scogliere della Mendola direzione Merano. http://static.panoramio.com/photos/o...l/18483010.jpg )
Ecco una panoramica della situazione rilevamenti meteorologici in città.
Le 5 asticelle rosse sono le stazioni presenti (solo 2 di queste sono online.
-Bz AM
-Bz P.te Adige
-Bz Ospedale
-Bz Centro -stazione-
(-Bz casa mia)
L'AM è giù a Sud, P.te Adige è in basso e la linea bianca indica la distanza aerea fra P.te Adige e S.Maurizio l'ospedale.
Ad occhio, non ho ancora fatto il calcolo con GoogleMaps, quelli sono meno di 3km!
Come si può vedere la stazione dell'ospedale è quella con più irraggiamento di tutte.
Posta nella zona più aperta a Sud riceve grandi quantità di luce anche d'inverno.
Molto più vicina alla media d'irraggiamento cittadina è la stazione del Centro, o la mia.
Analogamente si comportano l'AM (con il mattino in ombra) e P.te Adige (col tramonto in ombra).
Pare che la postazione dell'ospedale sia stata scelta appositamente per individuare il luogo più soleggiato della conca.
Termicamente il quadro è variegato: dalla V.Isarco - V.Sarentino esce la brezza notturna da inversione termica che distribuisce l'aria più fredda di quelle valli sui lati della conca e spira in città e va verso la V.Adige direzione Merano. Quindi tutti i versanti meridionali sottomonte ne sono interessati la notte. (Centro e Ospedale ne soffrono, io già di meno).
Mentre il Virgolo fa da protezione e da lì in giù c'è calma di vento. D'inverno le zone più fredde sono generalmente l'aeroporto, l'areale ferroviario (il Colle toglie la luce per più giorni in dic.-genn.) e la V.Adige tutta.
Le zone più calde sono quelle sottomonte naturalmente: ospedale ed AM su tutte, in assenza di Ora.
L'Ora del Garda investe tutta la conca, spira dall'Oltradige e dall'Adige stesso e interessa (anche con rotori) tutta la città.
Quand'è particolarmente forte questa arriva anche fino su a Merano.
Il fohn è potente sul Talvera: la V.Sarentina fa da imbuto e accelera le raffiche lì, la mia zona ne è spesso interessata.
In situazioni di Stau da Sud e SudOvest è chiaro dunque come una delle zone meno favorite sia quella subito dietro al Colle, cioè il Centro.
Dall'altra, in V.Adige a Bz AM gli accumuli sono ottimi e festeggio dell'influsso umido che si spinge al limite fino alle pendici dei monti Sarentini.
P.te Adige pure è in un'ottima posizione, così di solito anche l'ospedale.
Con il SE i ruoli si invertono e a godere è la stazione del centro, mentre l'AM rimane sempre in una buona posizione.
D'estate con l'Est - NE -SE le Dolomiti sfornano potenti temporali che quando riescono a scendere in città favoriscono le stazioni del centro e l'AM, lasciando ai margini l'ospedale e P.te Adige.
Con l'W - NW invece è il contrario, dall'alta V.Non i nuclei abbracciano tutta la conca e premiano ospedale e P.te Adige e soprattutto l'AM che con dietro il Colle riesce a raccogliere al massimo i nuclei da W.
Col SW, corrente ottima per quassù, i nuclei dalla V.di Non scendono in fondovalle all'altezza dell'Oltradige e bagnano bene le stazioni ad W. Spesso col calore avviene il salto orografico: ovvero i nuclei passano direttamente da un monte all'altro (Mendola - Sarentini) senza bagnare il fondovalle.
Il SW è particolarmente efficace grazie alla conformazione della nostra valle (N-S), al taglio delle Alpi centrali e grazie alla presenza dell'altopiano di Non che carica ottimi nuclei portandoli quassù. Monte Roen e Macaion aiutano nella convezione.
Con correnti da Nord invece va letteralmente a sorte
Solitamente a godere di più sono io ed il centro ma se i nuclei più forti sono sui Sarentini allora è l'ospedale a goderne.
Tutto il territorio sottomonte è ricco di terrazzamenti e vigne: l'apertura a sud è vera manna, tant'è che le terrazze della Maddalena, in centro dietro la stazione, sono lì da più di 400 anni. (Goethe ne parla).
Cipressi e ulivi crescono bene su quei lati così pure sull'Oltradige (Strada del Vino).
Nell'800 Kaiser Ferdinand innestò dei fichi d'india e delle palme a Guncina per l'ospizio nel sottomonte dei Sarentini a Gries, non lontano dall'ospedale e da allora questi si sono sparsi lungo tutte le pendici esposte a sud, resistendo ai freddi invernali.
In sintesi veramente estrema ecco il risultato di tot anni di osservazioni climatico-geografiche in loco.
Mi pare che una buona area per monitorare Bolzano sarebbe quella dove hai scritto "in meno di 3 km si hanno differenze troppo marcate..." eccetera.
Andrebbe bene anche la stazione a Ponte Adige, salvo essere in riva al fiume (e quindi zona fra le più fredde nelle minime invernali) e vicina a quel colletto che produce un'isola di freddo da ombreggiamento della zona circostante (si vede bene nella foto).
Ma uno straccio di datalogger e uno straccio di schermo Davis passivo da qualche parte non ce l'hai proprio? Secondo me se ti presenti con palo e schermo, suonando tre o quattro campanelli il datalogger si istalla.
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