La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
800m slm
in un contensto montuoso: si trova tra 2 valli, quella dell'adige e la valle dei laghi.
la sua disposizione fa sì che prenda correnti da SW o SSW che risalgono la seconda valle citata:
gruppo-di-brenta.jpg
quella sulla destra è la paganella, l'altura in questione è quella che parte da metà montagna verso sinistra (SSE).
come vedete cala a picco sulla val d'adige, mentre il versante che riceve il carico precipitativo cresce in modo molto graduale. insomma sembra una rampa
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le precipitazioni nevose, se c'è bassa umidità/ vento, aumentano colla quota talora anche in 100 m di dislivello, ed anche se la t° è ovunque a 0° o meno... (percui un colle di 500 m può fare la differenza eccome)... però qui non si tratta solo di stau (anche se esso c'è e infatti solitamente l'aumento di precipitazione colla quota è comunque maggiore sul versante sopravvento del rilievo), ma di sublimazione della neve in caduta... la neve infatti ha molto più attrito contro l'aria rispetto alla goccia di pioggia, tanto che a volte nevica sopra la propria testa per tutto il giorno, ma a poche centinaia di metri dal suolo la precipitazione si dissolve e a terra si ha un cielo grigio con solo qualche fiocco, e invece un colle a noi vicino lo vediamo colla cima dentro la nebbiolina... perchè è al di sopra del livello di esaurimento dei fiocchi a causa della sublimazione, e lì vi nevica... e se continua per ore la precipitazione, questa aumenta pure, perchè una volta che essa "tocca" un poggio e vi si manifesta, in quel punto si accumula umidità e la sublimazione diminuisce rispetto alle zone circostanti... in questo caso vediamo la nebbiolina diventare più fitta ed assumere l'aspetto di una virga localizzata, dando come l'impressione che il poggio "tiri" la precipitazione verso di se...
lo stesso attrito coll' aria avviene per la pioggia (evaporazione), ma la "consumazione" della goccia di pioggia in poche centinaia di metri è quasi impercettibile, specie se l' aria è umida... bisogna salire di tipo 1500- 2000 m per trovare maggiore piovosità
Ultima modifica di meteopalio; 08/02/2014 alle 11:27
Ciao a tutti, sono uno studente di ingegneria e leggendo questa discussione stavo riflettendo sulla possibilità di utilizzare grandi vele/barriere in mare per generare uno sbarramento orografico parziale e mobile per limitare le precipitazioni sui territori qualora sia previsto un'evento alluvionale.
Ad esempio consideriamo delle barriere mobili galleggianti alte 300 m, con un costo di 1 miliardo per ogni km di estensione, per "proteggere" 50 km di costa servirebbero 50 miliardi di €. Sembrano cifre folli, ma pensando ai danni delle recenti alluvioni (Emilia 2023 10 miliardi e Valencia 2024 penso ancora maggiori) l'investimento si ripagherebbe in fretta, soprattutto se questa "barriera mobile" fosse per esempio nel Mediterraneo a disposizione di tutte le aree costiere a seconda delle necessità.
La domanda più "metereologica" è su quale potrebbe essere la percentuale di precipitazioni "filtrate" per un'altezza di 300 m, e quale dovrebbe essere la forma ottimale della barriera per massimizzare lo sbarramento (se il profilo migliore è quello di una "rampa graduale" o di un "muro").
Allego due articoli che ho trovato interessanti:
uno sull'effetto delle catene montuose sui flussi Page restricted | ScienceDirect
e l'altro sull'effetto di sbarramento orografico Just a moment..., dove a pagina 9 si vede l'effetto di rilievi di 400 m nel Galles sulle precipitazioni. Potrebbe secondo voi una barriera come un "muro", ovvero ortogonale al vento ma non estesa lungo la direzione del vento stesso, generare un effetto simile?
Grazie!
Il discorso è davvero complesso, un punto di partenza che ti propongo è osservare se nelle aree sottovento ai parchi eolici in mare che hanno realizzato si è mai osservata una variazione nelle precipitazioni e nella loro intensità. Le pale eoliche possono raggiungere anche i 200 m di altezza se non sbaglio, e anche se sparse su una vasta superficie potrebbero avere un effetto.
Bisognerebbe poi capire come questa barriera in mare influenzi i flussi d'aria, se gli eventi precipitativi estremi misurati in Romagna dipendano da determinati tipi di nubi o da fenomeni temporaleschi (i cumulonembi si sviluppano per km di altezza, non so quanto delle barriere in mare possano influenzarne la genesi in generale, potrebbero forse persino esaltarla costringendo l'aria a salire?).
In linea teorica, il tuo ragionamento potrebbe pure funzionare: ad esempio, qui in Salento spesso accade che i flussi umidi da SW siano improvvisamente interrotti dalla Sila, quindi se un fronte temporalesco lungo centinaia di km si sta dirigendo dalla Campania alla Puglia c'è un tratto, tra barese e brindisino, in cui il fronte si scompagina e sembra spegnersi, salvo riattivarsi più ad est. Se si valutano i flussi, si scopre che alla base c'è una probabile interruzione dell'afflusso umido dal Tirreno dovuto all'ostacolo costituito dalla Sila. Parliamo però di un monte alto 1700 m, ben più di 300 m di barriera mobile galleggiante.
In questo discorso comunque si stanno ignorando un sacco di altri aspetti, da quelli dei costi di manutenzione ai costi di attivazione (sarebbero sempre aperte?) all'impatto su altri fenomeni meteorologici.
Se guardiamo la piovosità delle prime alture dell'entroterra adriatico e jonico pugliese già notiamo un effetto stau anche a meno di 300 mt di altitudine
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Interessante spunto quello dei parchi eolici! In effetti per esempio questo studio Radware Bot Manager Captcha parla del 15% di riduzione, ma simula l'utilizzo di 50mila (!) turbine da 30 milioni l'una. Con delle barriere fisse progettate solo per massimizzare il sollevamento dell'aria (e quindi la condensazione) penso che i risultati possano essere migliori.
Sì l'idea è in generale che molti fenomeni alluvionali siano nutriti dal grande contenuto di umidità marina e si "spengano" contro la prima barriera che trovano, e infatti molte alluvioni in questa lista sono in luoghi costieri Alluvioni e inondazioni in Italia - Wikipedia. Per esempio anche l'evento recente di Valencia è avvenuto a ridosso di montagne alte circa 500 m.
Sicuramente la stima dei costi è molti grossolana, avevo pensato sia a barriere "fisse" magari ormeggiate in diversi porti sia a vele dispiegabili
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