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  1. #1
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    Predefinito Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Avendo un po' di tempo mi sono dato un'occhiata agli annali dell'idrografico di pescara, in modo particolare a quelli relativi al fantascientifico inverno 1961/1962.
    Naturalmente non potevo non soffermarmi sulla regina delle nevi dell'appennino, la mitica Roccacaramanico, che avrà totalizzato una quindicina di metri di accumulo complessivo, con nevicate da novembre a maggio...
    Ciò che ha catturato la mia attenzione, però, non è la celebre nevicata che tra il 15 e il 19 dicembre porta 370 cm di accumulo, bensì un'altra, ancora più formidabile,ma forse meno conosciuta, che tra il 29 ed il 31 gennaio 1962 scarica un accumulo di addirittura 490 cm.
    Quello che vorrei chiedere è: dal momento che nella scheda pluviometrica gli accumuli riportati sono
    29-gen 8 mm
    30-gen 67 mm
    31-gen 48 mm
    (li reputerei abbastanza attendibili, perché le stazioni vicine portano per la maggior parte accumuli in mm inferiori), che tipo di fenomeno ha avuto luogo perché si potesse avere una densità della neve così bassa (4 cm = 1 mm)?
    Anche perché Capracotta fa "soli" 250 cm, ma con 145 mm...
    ...e non credo il valore 490 cm sia un errore tipografico, perché ancora il 10 febbraio ci sono 370 cm (e la seconda parte della prima decade di febbraio fu interessata da un riscaldamento per effetto di correnti meridionali )
    Ecco le carte della reanalisi:







  2. #2
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da hirpino Visualizza Messaggio
    Avendo un po' di tempo mi sono dato un'occhiata agli annali dell'idrografico di pescara, in modo particolare a quelli relativi al fantascientifico inverno 1961/1962.
    Naturalmente non potevo non soffermarmi sulla regina delle nevi dell'appennino, la mitica Roccacaramanico, che avrà totalizzato una quindicina di metri di accumulo complessivo, con nevicate da novembre a maggio...
    Ciò che ha catturato la mia attenzione, però, non è la celebre nevicata che tra il 15 e il 19 dicembre porta 370 cm di accumulo, bensì un'altra, ancora più formidabile,ma forse meno conosciuta, che tra il 29 ed il 31 gennaio 1962 scarica un accumulo di addirittura 490 cm.
    Quello che vorrei chiedere è: dal momento che nella scheda pluviometrica gli accumuli riportati sono
    29-gen 8 mm
    30-gen 67 mm
    31-gen 48 mm
    (li reputerei abbastanza attendibili, perché le stazioni vicine portano per la maggior parte accumuli in mm inferiori), che tipo di fenomeno ha avuto luogo perché si potesse avere una densità della neve così bassa (4 cm = 1 mm)?
    Anche perché Capracotta fa "soli" 250 cm, ma con 145 mm...
    ...e non credo il valore 490 cm sia un errore tipografico, perché ancora il 10 febbraio ci sono 370 cm (e la seconda parte della prima decade di febbraio fu interessata da un riscaldamento per effetto di correnti meridionali )
    Ecco le carte della reanalisi:

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    Io sapevo dell'altro evento nevoso notevole da te citato ma penso sia andato alla stessa maniera come è stato detto in diverse discussioni in questo forum e cioè che si tendette a ingigantire gli accumuli...

  3. #3
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da AspiranteMetereologo Visualizza Messaggio
    Io sapevo dell'altro evento nevoso notevole da te citato ma penso sia andato alla stessa maniera come è stato detto in diverse discussioni in questo forum e cioè che si tendette a ingigantire gli accumuli...
    Ok,sì, è senz'altro possibile (e quindi il problema si risolve), però ho trovato che l'apice dell'accumulo si raggiunge poco dopo, il 3 febbraio 1962, toccando i 570 cm... ora siccome, mi pare di capire, all'idrografico misuravano concretamente il quantitativo di neve prima di trasformarlo in mm equivalenti, si tratterebbe di avere almeno tre misure consecutive distinte (490, 570, 370) di ordine di grandezza siderale, e mi sembra un po' strano che si gonfiassero ad arte i valori, come pure è poco plausibile che l'operatore si sia potuto sbagliare (almeno) tre volte consecutive nella misurazione... e credo pure che si rendesse conto di stare annotando valori pazzeschi, quindi (presumo) lo avrà fatto con cognizione di causa, non a cuor leggero. Oltretutto se uno come Cristofaro Mennella ritiene di poter citare questo valore (570 cm), è evidente che vi attribuisce attendibilità, e dobbiamo anche considerare che scriveva quasi a ridosso degli eventi, mentre noi giudichiamo a distanza di decenni...
    Quindi credo che, prima di liquidare sbrigativamentela faccenda , ci corra l'obbligo di cercare di capire.

  4. #4
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da hirpino Visualizza Messaggio
    Ok,sì, è senz'altro possibile (e quindi il problema si risolve), però ho trovato che l'apice dell'accumulo si raggiunge poco dopo, il 3 febbraio 1962, toccando i 570 cm... ora siccome, mi pare di capire, all'idrografico misuravano concretamente il quantitativo di neve prima di trasformarlo in mm equivalenti, si tratterebbe di avere almeno tre misure consecutive distinte (490, 570, 370) di ordine di grandezza siderale, e mi sembra un po' strano che si gonfiassero ad arte i valori, come pure è poco plausibile che l'operatore si sia potuto sbagliare (almeno) tre volte consecutive nella misurazione... e credo pure che si rendesse conto di stare annotando valori pazzeschi, quindi (presumo) lo avrà fatto con cognizione di causa, non a cuor leggero. Oltretutto se uno come Cristofaro Mennella ritiene di poter citare questo valore (570 cm), è evidente che vi attribuisce attendibilità, e dobbiamo anche considerare che scriveva quasi a ridosso degli eventi, mentre noi giudichiamo a distanza di decenni...
    Quindi credo che, prima di liquidare sbrigativamentela faccenda , ci corra l'obbligo di cercare di capire.
    Non volevo liquidare sbrigativamente la faccenda,semplicemente in un caso è stato dimostrato che erano stati gonfiati i valori quindi molti (come me) tendono a finirla subito lì perche' con due eventi con così simili tra loro si tende a prenderli per uguali e quindi trattarli alla stessa maniera.Tutto qui,sarà solo malafede ma la mentalità umana è così

  5. #5
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da hirpino Visualizza Messaggio
    Avendo un po' di tempo mi sono dato un'occhiata agli annali dell'idrografico di pescara, in modo particolare a quelli relativi al fantascientifico inverno 1961/1962.
    Naturalmente non potevo non soffermarmi sulla regina delle nevi dell'appennino, la mitica Roccacaramanico, che avrà totalizzato una quindicina di metri di accumulo complessivo, con nevicate da novembre a maggio...
    Ciò che ha catturato la mia attenzione, però, non è la celebre nevicata che tra il 15 e il 19 dicembre porta 370 cm di accumulo, bensì un'altra, ancora più formidabile,ma forse meno conosciuta, che tra il 29 ed il 31 gennaio 1962 scarica un accumulo di addirittura 490 cm.
    Quello che vorrei chiedere è: dal momento che nella scheda pluviometrica gli accumuli riportati sono
    29-gen 8 mm
    30-gen 67 mm
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    (li reputerei abbastanza attendibili, perché le stazioni vicine portano per la maggior parte accumuli in mm inferiori), che tipo di fenomeno ha avuto luogo perché si potesse avere una densità della neve così bassa (4 cm = 1 mm)?
    Anche perché Capracotta fa "soli" 250 cm, ma con 145 mm...
    ...e non credo il valore 490 cm sia un errore tipografico, perché ancora il 10 febbraio ci sono 370 cm (e la seconda parte della prima decade di febbraio fu interessata da un riscaldamento per effetto di correnti meridionali )
    Ecco le carte della reanalisi:

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    Lascia perdere, il dato è talmente surreale da potersi tranquillamente considerare come inattendibile.
    Oppure puoi più banalmente pensare ad accumuli eolici, e ad un operatore "distratto" o non sufficientemente addestrato.
    1mm=4cm con quegli accumuli NON ESISTE!
    Le stazioni vicine smentiscono quel tipo di accumuli (Campo di Giove, Caramanico, e le altrettanto nevose Capracotta e Castiglion Messer Marino).
    Roccacaramanico è una località molto nevosa.
    Al limite un po' più nevosa delle località circostanti, anche da 1 metro e passa di neve al giorno.
    Ma un po' di buon senso dovrebbe far scartare istantaneamente certi dati.
    Anche perchè nella storia recente, quella documentata sui forum, non si sono mai visti accumuli così diversi tra Roccacaramanico e le località circostanti.


  6. #6
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Effettivamente l'accumulo eolico è l'ipotesi più plausibile (anche se di solito è abbastanza facile capire quando un accumulo è eolico)... ho letto di densità della neve anche da 25 kg\m^3, ma qui parliamo di quantitativi mostruosi,e poi c'è in gioco il compattamento, non è proprio possibile che da 123 mm saltino fuori 490 cm di neve accumulata.

  7. #7
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da hirpino Visualizza Messaggio
    Effettivamente l'accumulo eolico è l'ipotesi più plausibile (anche se di solito è abbastanza facile capire quando un accumulo è eolico)... ho letto di densità della neve anche da 25 kg\m^3, ma qui parliamo di quantitativi mostruosi,e poi c'è in gioco il compattamento, non è proprio possibile che da 123 mm saltino fuori 490 cm di neve accumulata.
    Quindi,con tutto il rispetto possibile,perche' hai aperto la discussione???

  8. #8
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da AspiranteMetereologo Visualizza Messaggio
    Quindi,con tutto il rispetto possibile,perche' hai aperto la discussione???
    Perché non ho la presunzione di possedere la verità, quindi ero interessato a sapere se qualche utente, più ferrato, potesse fornire interpretazioni che eventualmente "salvassero" l'attendibilità del dato riportato.

  9. #9
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    Predefinito Re: Inverno 61/62 a Roccacaramanico

    Citazione Originariamente Scritto da hirpino Visualizza Messaggio
    Perché non ho la presunzione di possedere la verità, quindi ero interessato a sapere se qualche utente, più ferrato, potesse fornire interpretazioni che eventualmente "salvassero" l'attendibilità del dato riportato.
    Ok,io non solo uno di quegli utenti quindi arrivederci

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