Originariamente Scritto da
maft
Scusate, ma non sono propriamente d’accordo.
Se prendo il doc
WMO 407 “
International Cloud Atlas - Volume I – Manual on the observation of clouds and other meteors”, la definizione di “
Supercooled rain” è semplicemente “
Rain with temperature of drops below 0°C”, senza cioè alcuna distinzione sui meccanismi di formazione di tali gocce.
Il doc
WMO 306 “
Manualm on Codes – International Codes – Vol I.1” all’item 15.8.9 indica che: “
The qualifier FZ shall be used only to indicate supercooled water droplets or supercooled precipitation”, con l’aggiunta che “
any fog consisting predominantly of water droplets at temperatures below 0°C shall be reported as freezing (FZFG) wheter it is depositing rime ice or not”.
L’aggettivo
freezing (che noi traduciamo come "congelantesi") è quindi utilizzato per descrivere i fenomeni originati da
supercooled rain (cioe "sopraffusa"), ancora senza alcuna distinzione basata sullo stato di partenza della goccia (che per noi sarebbe oltretutto di difficile osservazione diretta) o sui cambiamenti di stato subiti durante la caduta, prima del suo arrivo al suolo con temperatura inferiore a 0°C.
Maft
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