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  1. #1
    Calma di vento
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    Predefinito Applicazioni del vento termico

    Salve a tutti! stavo leggendo delle dispense sul vento termico. Dei due casi esistenti di vento termico,la corrente a getto e i sistemi frontali,su quest'ultimo vi sono delle cose che non mi sono per niente chiare. In queste dispense si fa un discorso sull'angolo formato da un fronte visto in sezione verticale con l' aria fredda che si incunea sotto quella calda. Dopo qualche conto trova una relazione per il calcolo di questo angolo, che dipende dalla differenza del vento geostrofico alla quota inferiore meno quello alla quota superiore,dove la la quota inferiore è quella dove entra l'aria fredda.<br><br>Poi si fanno le seguenti osservazioni:

    "Supponiamo ora che ad una certa quota Vy(2) sia nullo. Questo implica che Vy(1) = g(T2 −T1)tan(α)/T2. Quindi Vy(1) sara’ diretto da sud verso nord. Dunque il vento in quota cambiera’ bruscamente direzione prendendo una componente verso nord e le linee di geopotenziale mostreranno questo effetto con una brusca variazione verso nord. Questo implica che la pressione avra’ un minimo a nord e il vento geostrofico tendera’ a ruotare in senso antiorario intorno a questo minimo. Queste considerazioni sono anche in accordo con l’equazione di vento termico. Infatti, poiche’ il gradiente di temperatura e’ negativo nella direzione x da ovest verso est, l’equazione di vento termico implica che il gradiente verticale della velocita’ Vy sara’ negativo: la velocita’ del vento tendera’ a diminuire andando dal basso verso l’alto. Quindi se in superficie Vy(1) e’ diretto da sud verso nord, ci dobbiamo aspettare, attraversando la zona del fronte, una diminuzione del vento in quota. Per fissare dei numeri realistici, supponiamo che T2 − T1 sia 50 in 500km. Questo vuol dire che il gradiente verticale del vento e’ di circa 410−3sec−1. Se in superficie il vento e’ nullo, allora a circa 10000 metri dobbiamo aspettarci venti di circa 40 metri al secondo!

    Allora, volendo dire di aver capito che Vy(1) sarà diretto da sud verso nord perchè,come non specificato,T2 è maggiore di T1 e quindi Vy(1) è positiva, perchè questo implica che anche il vento in quota cambierà bruscamente? questa cosa nelle espressioni matematiche non mi sembra di dedurla da nessuna parte. E che vuol dire che le linee di geopotenziale mostreranno una brusca variazione verso nord? In corrispondenza del fronte si intende? ma non mi sembra di aver mai notato nulla di strano ai 500 hpa. E poi quando parla del vento termico dice che si dovrà riscontrare una diminuzione del vento in quota,anche questa cosa non mi sembra di averla mai notata dalle carte. E poi se il vento al suolo è nullo a quanto pare il vento termico cresce con la quota invece di diminuire come fa nel caso in cui è diretto verso nord,anche questo non riesco a vederlo nelle fomule,e tutto questo non riesco a vederlo nelle carte. postatemi mappe di meteociel e mostratemi quanto viene detto! Vi ringrazio

  2. #2
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    Predefinito Re: Applicazioni del vento termico

    alla fine ho risolto i miei dubbi. La cosa interessantissima che si intendeva dire è che i fronti atlantici si mettono bene in evidenza per una cuspide che si forma nelle isobare,la si vede molto bene in quelle al suolo. i profondi vortici che si gettano in atlantico generano questa cosa molto particolare,le isobare tendono a formare una sorta di becco,non sono cerchi ben definiti attorno al minimo. Questa cosa la si spiega per la forte differenza di vento tra l'avvezione calda alla destra del fronte e quella nuova più fresca a sinistra. Quando viene ipotizzato di mettere il vento della parte fredda nullo non si va molto lontati dalla realtà. Lo notiamo dalle perturbazioni in pieno stile autunnale,quando fa quelle sciroccate da lupi,poi arrivano i nubifragi marittimi e a seguito c'è un debole libeccio o anche calma di vento. Questa cosa fa si che le isobare facciano quella sorta di becco con la brusca virata.

    Per esempio,la gente continua a dire che il 29 ottobre 2018 il flop su Roma del fronte è stato dovuto al fatto che quella era una squall line e come sappiamo le squall line non formano un fronte d'avanzamento compatto. Io continuo a dire che basta un po' di osservazione combinata con la teoria,per capire che non si è trattata di una squall line all'impatto sul Lazio,semplicemente il fronte è andato in frontolisi. Infatti se non ricordo male ,una cuspide iniziale nelle isobare c'era,quando il fronte stava ad ovest della sardegna. Poi è andata riassorbendosi prima di giungere sul Lazio. E anche guardando blitzortung si vedeva sin dal mattino che la coda del fronte non avrebbe raggiunto Roma. Inoltre,sempre per il fatto che abbiamo detto prima,se Sul Lazio fosse giunto un vero fronte,perchè i venti non si sono placati? è continuato a soffiare uno scirocco impetuoso. Indice del fatto appunto che non è arrivata alcuna linea frontale. Personalmente ricordo che arrivarono delle nubi basse scarichissime,qualche lontano fulmine lo vidi in mare e sulla terraferma da me più nulla. è stato un flop tutta la dinamica. Però ogni tanto c'è qualcuno convinto che per le depressioni extratropicali valga quello che vale per gli uragani,che più il minimo è profondo più piove.

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