Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: STAU

  1. #1
    Vento moderato
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    Predefinito STAU

    Ciao a tutti, osservando la perturbazione odierna, al di là del flop previsionale per il nord, dove di fatto non ha proprio piovuto, ho notato dalla rete meteo (e non è la prima volta) che pur in presenza di correnti occidentali o sudoccidentali, non si è verificato alcuno stau appenninico:

    stau.png

    Come si può vedere, la maggioranza delle precipitazioni è caduta, come giusto che sia in questi casi, sul lato tirrenico, e poca roba sul lato adriatico, ma non c'è stato uno stau sulle montagne dell'Appennino. Come si vede infatti gli accumuli sulla catena (evidenziata dalle linee) non sono assolutamente alti, anzi sono molto più bassi delle aree tirreniche anche costiere.
    Come mai secondo voi? Non avremmo dovuto avere pioggia sulle tirreniche, picco precipitativo sulle montagne, ombra pluviometrica sulle adriatiche?

  2. #2
    Burrasca L'avatar di paxo
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    Predefinito Re: STAU

    Direi che dipende dai temporali che sono stati più presenti nelle zone di pianura.

  3. #3
    Vento teso L'avatar di damiano23
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    Predefinito Re: STAU

    A prescindere dalla presenza degli Appennini ad est del Tirreno, evidentemente tutto dipende dalla posizione più occidentale, in questo caso favorita dalle piogge e interessata da una concentrata attività depressionaria, le nubi erano stazionate sul Tirreno, dunque non c'entra in questo caso lo stau, semplicemente più ad est eri meno piogge c'erano, dipende anche dalla disposizione delle nubi, dalla loro composizione interna, possono formarsi anche nuvole che coprono il cielo ma sono sterili, e anche dalla pressione atmosferica.

  4. #4
    Calma di vento
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    Predefinito Re: STAU

    SUll'effetto stau se ne dicono tante... tutti pensano di conoscerlo ma il discorso è molto delicato. Infatti il primo mito comune da sfatare è che un vento che urta una montagna deve per forza risalire il pendio. Chiaramente la massa d'aria cerca di fare ciò che più gli conviene in termini energetici, dunque se può passare ai suoi fianchi lo fa molto volentieri. Esiste un numero adimensionale chiamato numero di Froude che dice se una massa d'aria preferisce deviare ai lati di una montagna o scavalcarla generando stau. è definito come U/NH dove U è la velocità di una corrente d'aria che va contro la montagna, N è la frequenza di brunt vaisala (dell'ordine di 10 alla -2) in atmosfera, H è la differenza di quota tra la vetta della montagna e la quota a cui viaggia la corrente d'aria. Se tale numero è maggiore di 1, prevale l'effetto di scavalcamento, tanto più H è grande tanto più la massa d'aria preferirà passare ai lati della montagna. Per un vento medio di 10 metri al secondo (36 orari medi), vedi che con una montagna di mille metri il numero è 1, quindi una condizione in cui la massa d'aria non è del tutto scontato che salga sulla montagna facendo stau. 36 orari medi tra l'altro è un vento davvero forte per le nostre zone specie al suolo, diciamo che 15 orari medi forse potrebbero starci come situazione tipica, quindi circa 4 metri al secondo. Il numero di Froude nei bassi strati è generalmente inferiore ad 1, le masse d'aria preferiscono passare ai latidi una montagna di mille metri invece che risalirla dando lo stau. Se la corrente d'aria sta a 800 metri, con un vento di 4 metri al secondo il numero di froude è 2,la massa d'aria riesce a scavalcare la montagna facendo stau. Questo ti dice che a parità di intensità del vento , tanto più scendi di quota tanto più improbabile è lo stau. Il 22 settembre 2019 furono effettivamente eventi temporaleschi a dare la gran parte dei fenomeni, quindi è normale che vicino al mare sia piovuto di più, però anche di stau magari se ne parla troppo facilmente

  5. #5
    Vento forte L'avatar di Nevizio
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    Predefinito Re: STAU

    Argomento interessante da me studiato spesso e nel dettaglio,con annesse uscite in outdoor.
    Allora io mi sono fatto diverse idee sul fenomeno,lo stau tradizionalmente si ha propio per sollevamento della massa d'aria indotto dall'ostruzione della barriera orografica su cui va ad impattare.Ma ci sono diversi fattori in gioco che concorrono nell'avvento poi delle precipitazioni,partiamo dalla quantità di vapore acqueo portato a condensazione,maggiore la massa d'aria in impatto sarà umida tanto sarà alta la probabilità delle stesse,senza considerare poi anche la differenza termica tra il suolo e l'altezza in cui l'aria va a condensare,le velocità verticali concorrono nell'avvento delle precipitazioni maggiore è la stessa negli bassi strati maggiore sarà la densa e grande la nube che ne deriverà con annesse precipitazioni,l'aria ascendendo benchè contenga un certa percentuale di vapore acqueo,la quantità dello stesso nell'unità di tempo x portato a condensazione deriva propio dalle velocità verticali;facendo una metafora:

    -2 atleti devono portare su un ipotetico traguardo posto alla stessa distanza dell'acqua ma con velocità e quantità diverse e dovendo percorrere l'identico tragitto per x volte,alla fine della gara sarà l'atleta che porterà per ogni viaggio maggior quantità d'acqua, e anche con una velocità maggiore ad avere alla fine della competizione una razione della stessa maggiore dell'altro.

    L'atleta sta per la massa d'aria la quantità d'acqua che porta ad ogni singolo viaggio per l'ur la velocità della sua corsa per le velocità verticali negli bassi strati sino al punto di consensazione e infine la razione d'acqua a disposizione a fine evento per la quantità di vapore acqueo a disposizione all'altezza in cui l'aria condensa,di cui sembrerebbe che ne derivi la densità e anche la grandezza della nube.

    Questo aspetto è ancor piu' evidente quanto in condizioni non propio ideali all'avvento dei moti verticali gli stessi trovano maggiore enfasi sulle superficie acquose (mari e grandi laghi) a parità di velocità verticali a tutte le quote in condizioni non fortemente anticicloniche i ts si sviluppano sempre ed esclusivamente nelle zone appena citate propio per i motivi sopra citati.Queste tesi derivano da studi supportati da dati che con una gran costanza ho preso durante eventi in determinate condizioni atmosferiche,spesso non previste nemmeno dai modelli piu' performanti.
    Ultima modifica di Nevizio; 16/12/2020 alle 14:54

  6. #6
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: STAU

    Citazione Originariamente Scritto da ghiaccio96 Visualizza Messaggio
    SUll'effetto stau se ne dicono tante... tutti pensano di conoscerlo ma il discorso è molto delicato. Infatti il primo mito comune da sfatare è che un vento che urta una montagna deve per forza risalire il pendio. Chiaramente la massa d'aria cerca di fare ciò che più gli conviene in termini energetici, dunque se può passare ai suoi fianchi lo fa molto volentieri. Esiste un numero adimensionale chiamato numero di Froude che dice se una massa d'aria preferisce deviare ai lati di una montagna o scavalcarla generando stau. è definito come U/NH dove U è la velocità di una corrente d'aria che va contro la montagna, N è la frequenza di brunt vaisala (dell'ordine di 10 alla -2) in atmosfera, H è la differenza di quota tra la vetta della montagna e la quota a cui viaggia la corrente d'aria. Se tale numero è maggiore di 1, prevale l'effetto di scavalcamento, tanto più H è grande tanto più la massa d'aria preferirà passare ai lati della montagna. Per un vento medio di 10 metri al secondo (36 orari medi), vedi che con una montagna di mille metri il numero è 1, quindi una condizione in cui la massa d'aria non è del tutto scontato che salga sulla montagna facendo stau. 36 orari medi tra l'altro è un vento davvero forte per le nostre zone specie al suolo, diciamo che 15 orari medi forse potrebbero starci come situazione tipica, quindi circa 4 metri al secondo. Il numero di Froude nei bassi strati è generalmente inferiore ad 1, le masse d'aria preferiscono passare ai latidi una montagna di mille metri invece che risalirla dando lo stau. Se la corrente d'aria sta a 800 metri, con un vento di 4 metri al secondo il numero di froude è 2,la massa d'aria riesce a scavalcare la montagna facendo stau. Questo ti dice che a parità di intensità del vento , tanto più scendi di quota tanto più improbabile è lo stau. Il 22 settembre 2019 furono effettivamente eventi temporaleschi a dare la gran parte dei fenomeni, quindi è normale che vicino al mare sia piovuto di più, però anche di stau magari se ne parla troppo facilmente
    Molto molto interessante!

    Riusciresti a fare un post più lungo e a spiegare un po' più nel dettaglio il meccanismo di stau? Sono molto curioso!

  7. #7
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    Predefinito Re: STAU

    Citazione Originariamente Scritto da simo89 Visualizza Messaggio
    Molto molto interessante!

    Riusciresti a fare un post più lungo e a spiegare un po' più nel dettaglio il meccanismo di stau? Sono molto curioso!
    CIao! Scusami se ti rispondo solo ora.

    Il punto è questo: fondamentalmente la massa d'aria quando si muove vuole conservare la sua energia. Trova un ostacolo, che è una costrizione forzata e deve cambiare qualcosa chiaramente, e se può gli passa intorno. Attorno all'ostacolo avresti una accelerazione del vento in quanto il flusso si stringe e quindi per il teorema di bernoulli deve farsi più intenso, ma sta comunque conservando l'energia. Se non può passare intorno che succede? uno direbbe, lo scavalca. E invece no. Non è detto che ce la faccia. Come faccio a sapere se l'aria riesce a scavalcare l'ostacolo? Ci sta questa quantità qui, il numero di Froude, che ti dice se la massa d'aria ha possibilità di farcela a passare sopra la montagna. Il numero di Froude è definito come U/NH dove U è il vento medio della massa d'aria che viaggia verso la montagna. N è la frequenza di brunt vaisala che è tipicamente di 10 alla -2 e H è la differenza di quota tra l'altezza dell'ostacolo da superare e la quota a cui viaggia la nostra massa d'aria.

    PEr esempio: la Corsica. Se guardi il satellite, davanti la corsica noterai un fenomeno curioso coi venti occidentali: un arco di nubi che si forma davanti l'isola. Ricorda moltissimo l'urto del flusso di acqua nel ruscello contro il sasso sporgente no? Cosa fa l'acqua nel ruscello che urta la pietra? crea una zona davanti la pietra "turbolenta" dove l'acqua si accumula e poi magari se ne scappa ai lati. I flussi d'aria contro la corsica fanno la stessa cosa, l'arco di nubi davanti l'isola è dovuto allo scontro della massa d'aria diretta verso l'isola contro quella stagnante e turbolenta davanti l'isola stessa. Devi vedere il fenomeno per capirlo. In sostanza il flusso d'aria diretto verso la corsica non riesca a scavalcare la montagna. E questo torna col numero di Froude, infatti per una massa d'aria che viaggia sopra il mare, con U 10 metri al secondo, N 10 alla -2 e H 2mila metri (l'altezza dei monti della corsica), il numero di froude è 0.5, ampiamente sotto il valore soglia di 1 oltre il quale lo stau diventa possibile.

    D'altra parte noterai anche che in realtà a ridosso delle vette nelle zone interne, dell'addensamento c'è. Quella è una massa d'aria che viaggia a quote molto superiori, magari a 1500 metri. Con la stessa velocità del vento, il numero di Froude è superiore a 1.

    In sostanza, poco davanti la costa o talvolta fino a lambire la costa si forma questo arco di nubi. Nelle zone interne, dove l'altitudine sale oltre i mille metri, i cieli sono coperti per stau... e nella zona intermedia rimane un tempo discretamente soleggiato! Guarda il sat e nel corso del tempo ti accorgerai di questa cosa

  8. #8
    Vento forte L'avatar di Tarcii
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    Predefinito Re: STAU

    Citazione Originariamente Scritto da ghiaccio96 Visualizza Messaggio
    CIao! Scusami se ti rispondo solo ora.

    Il punto è questo: fondamentalmente la massa d'aria quando si muove vuole conservare la sua energia. Trova un ostacolo, che è una costrizione forzata e deve cambiare qualcosa chiaramente, e se può gli passa intorno. Attorno all'ostacolo avresti una accelerazione del vento in quanto il flusso si stringe e quindi per il teorema di bernoulli deve farsi più intenso, ma sta comunque conservando l'energia. Se non può passare intorno che succede? uno direbbe, lo scavalca. E invece no. Non è detto che ce la faccia. Come faccio a sapere se l'aria riesce a scavalcare l'ostacolo? Ci sta questa quantità qui, il numero di Froude, che ti dice se la massa d'aria ha possibilità di farcela a passare sopra la montagna. Il numero di Froude è definito come U/NH dove U è il vento medio della massa d'aria che viaggia verso la montagna. N è la frequenza di brunt vaisala che è tipicamente di 10 alla -2 e H è la differenza di quota tra l'altezza dell'ostacolo da superare e la quota a cui viaggia la nostra massa d'aria.

    PEr esempio: la Corsica. Se guardi il satellite, davanti la corsica noterai un fenomeno curioso coi venti occidentali: un arco di nubi che si forma davanti l'isola. Ricorda moltissimo l'urto del flusso di acqua nel ruscello contro il sasso sporgente no? Cosa fa l'acqua nel ruscello che urta la pietra? crea una zona davanti la pietra "turbolenta" dove l'acqua si accumula e poi magari se ne scappa ai lati. I flussi d'aria contro la corsica fanno la stessa cosa, l'arco di nubi davanti l'isola è dovuto allo scontro della massa d'aria diretta verso l'isola contro quella stagnante e turbolenta davanti l'isola stessa. Devi vedere il fenomeno per capirlo. In sostanza il flusso d'aria diretto verso la corsica non riesca a scavalcare la montagna. E questo torna col numero di Froude, infatti per una massa d'aria che viaggia sopra il mare, con U 10 metri al secondo, N 10 alla -2 e H 2mila metri (l'altezza dei monti della corsica), il numero di froude è 0.5, ampiamente sotto il valore soglia di 1 oltre il quale lo stau diventa possibile.

    D'altra parte noterai anche che in realtà a ridosso delle vette nelle zone interne, dell'addensamento c'è. Quella è una massa d'aria che viaggia a quote molto superiori, magari a 1500 metri. Con la stessa velocità del vento, il numero di Froude è superiore a 1.

    In sostanza, poco davanti la costa o talvolta fino a lambire la costa si forma questo arco di nubi. Nelle zone interne, dove l'altitudine sale oltre i mille metri, i cieli sono coperti per stau... e nella zona intermedia rimane un tempo discretamente soleggiato! Guarda il sat e nel corso del tempo ti accorgerai di questa cosa
    Spiegazione chiarissima, era da tanto che cercavo di comprendere lo strano comportamento della Corsica con i venti occidentali, da satellite molto affascinante
    Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"

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